CG21

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4. LE MISSIONI

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Il tema generale del CG21, gli stimoli ecclesiali di questi ultimi anni, specialmente la Evangelii Nuntiandi, l'interesse e l'impegno risvegliato in tutta la Congregazione in occasione delle celebrazioni per il Centenario delle Missioni Salesiane, impongono una riflessione e un esame sul tema delle Missioni.

Questa riflessione si ricollega necessariamente al CGS che preparò un documenti su « L'azione missionaria salesiana n,1 inserì nelle Costituzioni e nei Regolamenti alcuni importanti articoli sulla nostra attività missionaria ,2 e istituì un apposito Dicastero per le Missioni.3

La presente riflessione ha obiettivi specifici, determinati e limitati dalla prospettiva del Tema Generale e del CG21, che è un Capitolo di verifica. Si tratta, cioè, di rilevare gli aspetti più significativi del cammino percorso in questo sessennio, di approfondire qualche punto particolare, per poter assumere con volontà operativa alcuni orientamenti, che guidino il nostro impegno missionario nei prossimi anni.

Non vuole, di conseguenza, affrontare i molteplici aspetti della presenza salesiana nelle Missioni; non ha l'intenzione di proporre, sia pure in prospettiva salesiana, le principali linee di una pastorale missionaria.

Questo Capitolo Generale, che per la prima volta dopo il Centenario delle Missioni vede radunati rappresentanti di tutta la Congregazione Salesiana, sente il dovere e il bisogno di lodare e ringraziare Dio per le meraviglie che ha operato attraverso i Figli di Don Bosco, sostenuti in ogni momento da Maria Ausiliatrice. Un sentimento altrettanto vivo e sincero di ammirazione e di gratitudine vuole esprimere nei confronti delle migliaia di Salesiani e di FMA che, in questi 100 anni, hanno scritto pagine luminose nella storia delle due Congregazioni, e lasciano a tutti noi un patrimonio di coraggio, di audacia apostolica, di creatività pastorale, di lavoro instancabile, di sofferenza e anche di martirio, che costituisce un'eredità preziosa e uno stimolo per sempre nuovi impegni.




I ACGS472-480.

2 Cost 15. 24. 142; Reg. 15-20.

3 Cost 142.

4.1 La situazione

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Anche se non è facile condensare in poche righe una situazione così varia e complessa, sembra tuttavia utile mettere in rilievo alcuni aspetti particolarmente significatìvi.4

Emergono, prima di tutto, alcune linee che testimoniano vitalità e impegno di rinnovamento.

La celebrazione del Centenario ha dato il via a una varietà di iniziative a livello mondiale, ispettoriale e locale, che spesso hanno interessato e coinvolto tutta la Famiglia Salesiana: incontri, riflessioni, impegni concreti, ecc. In questo contesto, anche se lo oltrepassa, merita di essere sottolineata la pubblicazione di opere e studi missionari salesiani, in particolare le pubblicazioni del Centro Studi di Storia delle Missioni Salesiane e la realizzazione di documentari filmati sulla vita e l'azione missionaria salesiana.

Dal punto di vista strutturale si è proceduto, in questi anni, alla organizzazione progressiva del Dicastero delle Missioni.

Ma è soprattutto a livello di solidarietà e di impegno per il personale dove si constatano le realizzazioni più consolanti e promettenti: solidarietà e vitalità espresse dalle cifre particolarmente significative di confratelli che in questi ultimi cinque anni sono partiti per le Missioni (circa 270), e di quelli che, partiti volontari per cinque anni dopo il 1965, hanno deciso nella grande maggioranza di continuare nel loro impegno. Solidarietà che acquista uno speciale rilievo nel contributo di personale che alcune Ispettorie missionarie hanno incominciato a dare ad altre Ispettorie. E' un fatto ricco di significato ecclesiale e eli prospettive per il futuro. E' da ricordare anche, in quest'ambito, l'esperienza dei gemellaggi.

Questi sforzi si aggiungono allo zelo apostolico e alla creatività pastorale delle comunità e dei confratelli delle zone missionarie. Altro aspetto positivo e ricco di speranza per tutta la Congregazione è il notevole incremento delle vocazioni in alcune zone missionarie, per es. in certe nazioni dell'Asia, dove la percentuale del personale locale è ormai preponderante (77%).

Significativa, anche se non molto numerosa, è la presenza in alcuni continenti di giovani laici con esplicito impegno mìssíonario.

Meritano pure di essere ricordati gli sforzi realizzati sia al centro sia a livello locale, per la formazione dei missionari, per la qualificazione


4 Fonti di questa verifica: RRM n. 248-277; SP 279-280; Relazione sulle attivita del

Dicastero per Ie Missioni 1972-1977,42 p.

missiologica di alcuni confratelli e per la formazione di équipcs capaci di affrontare con serietà la pastorale missionaria attuale.

Da un altro punto di vista, va ricordata la solidarietà manifestata concretamente in molti altri modi, per es. con l'appoggio economico, attraverso le procure, con l'istituzione di fondi speciali o in forma sporadica.

Tutto questo risulta particolarmente signi€icativo se si considera che è coinciso con un momento storico nel quale la Congregazione ha vissuto una crisi profonda e talora dolorosa. Il permanere dello slancio missionario appare allora come un segno di vitalità e di speranza, che rìtluisce su tutta l'attività della Congregazione.

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Sempre in maniera riassuntiva, ma con altrettanta oggettività, bisogna riconoscere la presenza di aspetti negativi e frenanti nella nostra azione missionaria, L'animazione missionaria in Congregazione, in diverse parti, lascia ancora a desiderare, ed è lontana dal suscitare un vero interesse tra i giovani delle nostre opere.

Non esistono in numero sufficiente Salesiani qualificati, capaci di orientare la riflessione e l'azione missionaria sulla base di studi seri.

A causa di situazioni di isolamento e di impegni pastorali individuali o eccessivi, per molti missionari non risulta possibile la formazione permanente, o sono poco frequenti i momenti forti di preghiera e di riflessione,

In alcuni casi l'impostazione della pastorale missionaria, non certo per mancanza di buona volontà, rivela una insufficiente preparazione culturale e una inadeguata attenzione alla pianificazione pastorale e alla metodologia missionaria.

Manca, o per lo meno è insufficiente, un «movimento salesiano per missionari laici»: in questa direzione l'impegno della Congregazione è stato poco rilevante. A rendere più difficile la situazione sono intervenute, in non pochi paesi, complicazioni di carattere esterno, che impediscono o riducono assai la libertà di azione e di iniziativa.



4.2 Quadro di riferimento

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Gli spunti offerti dalla verifica e dalla riflessione fatta a livello di Congregazione a partire dal Centenario delle Missioni, fanno emergere alcuni aspetti legati alla nuova sensibilità missionaria, e che superano in parte l'ambiente salesiano.

4.2.1 Missioni - situazioni di missione - stile missionario

E' un dato di fatto che nelle terre tradizionalmente cristiane, oggi, larghi strati della popolazione, specialmente giovanile, vivono in un clima scristianizzato, e hanno bisogno di un primo annuncio o di una seconda evangelizzazione. Una prospettiva del genere comporta inevitabilmente un cambio «nella geografia missionaria»: tutti i paesi del mondo possono essere considerati, oggi, «terra di missione », Per questo qualunque azione evangelizzatrice assume un significate missionario.

Questa comprensione più ampia del concetto di missione e l'allargarsi della prospettiva evangelizzatrice a tutta l'azione della Chiesa non deve però sminuire il significato peculiare di quella presenza missionaria specifica, che per la Chiesa è un'urgenza vocazionale fin dai suoi inizi.5

Una scarsa apertura verso nuovi popoli può diventare insensibilità di fronte alla prospettiva futura della storia; il ripiegarsi del mondo cristiano su se stesso porta con sé una diminuita fecondità evangelizzatrice al suo interno.

«Nel momento in cui non mancano di quelli che pensano e dicono che... l'epoca delle missioni è ormai tramontata», il Papa nella Evangelii Nuntiandi ricorda che «la Chiesa mantiene vivo il suo slancio missionario e vuole altresì intensificarlo» perché «essa si sente responsabile di fronte a popoli interi, e non ha riposo fino a quando non abbia fatto del suo meglio per proclamare la buona novella di Gesù ».6

Alla luce di queste affermazioni la nostra riflessione si concentra sull'azione missionaria in senso specifico.


4.2,2 Missione salesiana e Missioni

Il posto che occupa quest'azione missionaria nella vita salesiana è stato affermato con chiarezza dal CGS e ribadito dal Rettor Maggiore in occasione del Centenario.? Ecco in sintesi le principali affermazioni: l'azione missionaria in senso specifico costituisce «un elemento essenziale, indispensabile, caratterizzante» della nostra Congregazione.8








5 EN 51. 53.

6 EN 53.51-52.

7 ACS 267.

8 ACS 267, p. 13.

« Le Missioni non sono un'opera... che si possa allineare con le altre opere... Non sono neppure un settore di attività che racchiude un certo numero di opere... Nella tradizione salesiana le Missioni sono da considerarsi... come un luogo privilegiato dove compiere la missione salesiana, e uno spirito col quale compierla».9


4.2.3 Azione missionaria e stile salesiano

Il Servizio e lo stile salesiano sembrano avere una singolare consonanza con le esigenze della pastorale missionaria.

L'esperienza ha evidenziato alcune convergenze che meriterebbero uno studio più attento. Ne indichiamo alcune: il legame profondo tra l'impegno di evangelizzazione e di promozione umana; l'attenzione preferenziale ai giovani poveri e alle classi popolari; lo spirito di adattamento e creatività; la sensibilità catechistica e la pietà semplice e concreta; una presenza particolarmente incarnata e attenta ai valori umani e religiosi della cultura locale; un approccio ornano facile, marcato da ottimismo evangelico, che suscita simpatia ed esercita una particolare attrattiva per la nostra proposta...


4.2.4 Aspetti sottolineati nell'azione missionaria oggi

Per situare in un contesto più aggiornato la pastorale missionaria, i Salesiani dovranno guardare con visione rinnovata alla « missione » e ai suoi contenuti. Ciò richiede tra l'altro:

-- un'integrazione tra promozione umana ed evangelizzazione, tra cultura e azione pastorale;

- una maggiore insistenza sulla realtà propria della Chiesa locale, e quindi uno sforzo di appoggio, di integrazione, di presenza corresponsabile in essa;

- l'impegno per accostare il fatto missionario con una prospettiva scientificamente valida, che ne integri le diverse componenti; l'orientare l'azione missionaria verso le zone più bisognose, più sensibili e più decisive per l'avvenire del mondo;

- il coinvolgere i laici sia attraverso l'azione missionaria diretta, sia a livello di appoggio, trasformando nelle stesse zone missionarie gli evangelizzati in evangelizzatori...


4.2.5 Animazione missionaria

Il rilancio dello spirito e dell'azione missionaria a livello di tutta la




9 ACS 267, p. 20.

Chiesa, e per noi a livello della Congregazione, richiede che si affronti come uno dei problemi fondamentali quello della sensibilizzazione e dell'animazione della comunità ispettorialc e locale, in vista di una più profonda coscienza missionaria, d'un servizio rinnovato nel contenuto e nella metodologia, d'un impegno evangelizzatore che, per essere credibile, deve rivolgersi contemporaneamente all'interno e all'esterno della propria comunità.

L'ari. 16 dei Regolamenti affida all'ispettore e al suo Consiglio la prima responsabilità di questo compito.

Il CG21, riaffermando quanto detto dal CGS, ricorda i molteplici servizi che possono essere prestati dalle Consulte, Procure, Centri missionari, stabiliti a livello ispettoriale o interispettoriale: mantenere vivo l'interesse dei confratelli e di tutti i membri della Famiglia Salesiana; suscitare vocazioni missionarie; conservare un contatto permanente con i confratelli dcll'Ispettoria partiti per le Missioni; collaborare con il Dicastero per le Missioni, con le Diocesi e gli altri istituti Religiosi; portare avanti progetti e ottenere aiuti presso organismi statali, ecclesiali, privati, ecc.



4.3 Orientamenti Operativi

147 Il CG21 ribadisce la validità di quanto già stabilito dal CGS, in particolare per ciò che si riferisce all'animazione dell'azione missionaria e alla formazione permanente dei missionari;10 stabilisce alcune linee operative per l'orientamento e il rinnovamento dell'azione missionaria nei prossimi anni:

a. Il rilancio missionario richiede obiettivi concreti, esige l'adozione di una strategia orientata verso paesi nei quali l'azione missionaria risulta più urgente. Per questo all'inizio del secondo centenario della presenza salesiana, ricordando il desiderio profetico di Don Bosco,11 i Salesiani, senza precludere la possibilità di iniziare e sviluppare la loro azione missionaria in altre zone promettenti o bisognose, si impegnano ad aumentare notevolmente la loro presenza in Africa,


b. Ogni Ispettoria sì impegni a favorire la partecipazione dei laici, specialmente della Famiglia Salesiana, all'azione missionaria diretta. A questo fine appronteranno strumenti operativi idonei, usufruendo anche dei servizi tecnici dì altre organizzazioni, e mantenendosi in contatto con espe

10 Cost 142; Reg. 15-20; ACGS 480; Cfr anche Documento sulla «Formazione alla vita salesiana" .

11 MB XVI, p. 254.

rienze analoghe di altri Istituti Missionari. Il Dicastero delle Missioni, in collaborazione col Dicastero per la Famiglia Salesiana e quello per la Pastorale Giovanile, collaborerà sulla stessa linea, a livello mondiale.

c. La situazione attuale dalla pastorale missionaria, l'importanza e l'ampiezza del nostro impegno, esigono che si affronti il problema delle Missioni sulla base di studi scientifici seri. Per questo si istituisca una Cattedra di Missiologia presso l'UPS; si curi che in ogni lspettoria missionaria vi sia qualche confratello a ciò qualificato,

d. Il missionaria evangelizza anzitutto con la sua testimonianza. Per renderla sempre più chiara, ogni missionario cercherà di essere fedele agli impegni della comunità religiosa. Approfitterà volentieri degli incontri e dei periodi di aggiornamento per la sua crescita spirituale, per lo scambio fraterno e per confronti sulle esperienze pastorali. Sia impegno delle comunità ispettoriali e locali offrire ai confratelli spazio e tempo per questa riflessione e aggiornamento e soprattutto per momenti forti dì preghiera, che li aiutino a rinnovare il significato della missione alla luce della Parola di Dio.