Atti_1953_176.ACS_


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ATTI DEL CAPITOLO SUPERIORE
Il Rettor Maggiore.
Torino, Festa del 8. Rosario 1953.
Carissimi Figli in G. C.,
1. - I l 20 settembre u. s. a Caracas in Venezuela veniva
consacrato Vescovo S. E. Mons. Secondo Garcia, Vicario A po­
stolico dell’Alto Orinoco; e il 24 dello stesso mese ci veniva
annunciata la nomina di S. E. Mons. Giuseppe Borgatti a
Vescovo di Viedma (R io Negro-Argentina), come successore
desideratissimo del defunto Mons. Nicola Esandi. Già da pa­
recchi anni egli reggeva la Diocesi come Vicario capitolare;
ora con la sua nomina egli riceve un giusto riconoscimento
delle sue preclare doti pastorali e vien salutato dai confra­
telli e dal clero diocesano come l’angelo della Diocesi, in con­
tinuazione del lavoro apostolico compiuto in quella terra dai
suoi illustri predecessori, primo dei quali S. Em. il Cardinal
Giovanni Cagliero.
R innovo ai due novelli Presuli le più cordiali felicitazioni,
invocando dal Signore l’abbondanza di grazie, necessaria per
il disimpegno dei loro doveri e per la conquista al Regno di
Gesù Cristo dei vastissimi territori loro affidati.
2. - Col mese di settembre il Eev.mo sig. D. Bellido terminò
la sua visita in Argentina, Paraguay e Uruguay, e passò in
Brasile-Mato Grosso. Anche il Eev.mo sig. D. Alitai trovasi già
da un mese in Brasile per visitare le l’Ispettorie di S. Paolo
e di Eio Janeiro. Accompagnamoli con le nostre preghiere.

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3. - In data 3-8-1953 i Superiori hanno creduto necessario
creare una nuova Ispettoria, staccando le Antille dal Messico.
Essa è stata intitolata Ispettoria delle Antille e avrà per ti­
tolare S. Giovanni Bosco e per Ispettore D. Fiorendo Sanchez,
già Ispettore della Tarragonese in Spagna.
4. - Come avete letto sul Bollettino Salesiano a varie ri­
prese, quest’ anno lio avuto parecchie belle occasioni di re­
carmi più o meno rapidamente nelle Ispettorie d’Italia a far
visita a tutte le Case di formazione e, occasionalmente, anche
a parecchie altre. Approfittando del 75° della fondazione della
Casa di Marsiglia, ho potuto sostare una decina di giorni anche
nell’Ispettoria S. Lazzaro della Francia Sud, visitando a Lione
lo Studentato Teologico, a La N avarre il Noviziato e a Nizza
Mare il Patronato S. Pietro: Case ancor profumate dalle fre­
quenti visite di S. Giovanni Bosco e ricche di preziosi ricordi
del suo soggiorno.
In agosto una felice ispirazione mi portò a ricevere la pro­
fessione religiosa dei 47 novizi di Ensdorf in Baviera e l’ot­
timo nostro Ispettore trovò modo di farmi visitare la maggior
parte delle sue Case, anche quella di Berlino orientale; sicché
per concomitanza dovetti poi fare altrettanto in Austria, af­
frettandomi di casa in casa fino a Vienna e rientrando in Italia
per Graz e Klagenfurt.
Quanto sia stato il mio contento, quello dei confratelli e
dei giovani (purtroppo la maggior parte di questi ancora in
vacanza) sarebbe difficile esprimere. Ma vi posso dire che da
queste prime visite ho tratto un proposito, che spero incon­
trerà la piena approvazione di S. Giovanni Bosco e vostra:
farò tutto il possibile per andare a visitare anche le Ispettorie
e le Case più lontane, per costatare coi miei occhi le mera­
viglie operate da Maria SS. Ausiliatrice e da S. Giovanni Bosco
per mezzo dei suoi Figli, delle Figlie di Maria Ausiliatrice e
dei nostri benemeriti cooperatori, recando a tutti la loro be­
nedizione.
In questo mese di ottobre avrò la gioia di benedire le vesti e
le medaglie dei novizi di Spagna e Portogallo. Sono circa 250
nuove pianticelle che si preparano nei nostri vivai ai successivi

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trapianti, speranze sicure per l’avvenire di quelle Case e delle
Missioni, compenso evidente delle dolorose perdite che abbiamo
subito nella Spagna martire, nell’Europa e nell’Asia orientale.
Mi riprometto da questo avvicinamento familiare una
sempre più cordiale intesa coi confratelli e coi nostri ex allievi
e cooperatori, maggior fervore di preghiere, entusiasmo nel
lavoro e nello spirito salesiano, così provvidenzialmente attrez­
zato per correre incontro ai bisogni della moderna società.
5. - I l Congresso Eucaristico Nazionale di Torino, che come
avete appreso dai giornali è riuscito veramente trionfale, ci
ha dato occasione di preparare, insieme agli altri Ordini e
Istituti missionari del Piemonte, una bella Mostra Missio­
naria, che attirò migliaia di visitatori dal 6 di settembre
alla festa del R osario. Collocata nei giardini dell’ex Palazzo
Beale, con cinque grandi padiglioni: due di essi che illustra­
rono le nostre Missioni furono allestiti rapidamente dai nostri
confratelli nel giro di poche settimane. N e va lode ai solerti
ideatori ed esecutori, ma soprattutto agli eroici nostri Mis­
sionari, che col loro immane lavoro hanno realizzato il sogno
di S. Giovanni Bosco e il suo originale sistema di evangelizza­
zione. Ci siamo proposti di illustrare il metodo di cristianiz­
zazione adottato dai F igli di Don Bosco, che, cominciando
dall’educazione cristiana della gioventù, si adoperano a creare
una Chiesa vitale ed efficiente, tante tra i popoli selvaggi
quanto tra i popoli civili ma di religioni pagane. E i sogni di
D on Bosco e il suo lavoro a Valdocco e l’espansione della
Congregazione tra popoli diversissimi, sotto tutti i cieli, e il
sistema preventivo e gli Oratori e le scuole di cultura, profes­
sionali ed agricole, la stampa, la Crociata catechistica, la col­
laborazione indispensabile delle Fighe di Maria Ausiliatrice,
tutto trovò il suo posto in questa organica e moderna evange­
lizzazione, che non distingue più nè razza nè gradi di civiltà
e porta rapidamente tutti a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
6. - C o n g r e s s o d e l l e C o m p a g n ie r e l ig io s e . — Ài mar­
gini del Congresso Eucaristico si svolsero tre Convegni: quello
delle nostre C o m p a g n ie religiose, quello delle Compagnie delle

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Figlie di Maria Ausiliatrice e quello dei Presidenti regionali
della Federazione degli Ex allievi d’ Italia. Non è qui il luogo
di soffermarsi sui particolari d ie saranno illustrati dalle pub­
blicazioni delle singole organizzazioni. A me preme invitare
tutti i confratelli a fissare lo sguardo sul movimento crescente
delle nostre Compagnie religiose e a riflettere sulla loro im­
portanza e necessità educativa in tutte le nostre Case, Oratori,
Parrocchie e Missioni.
Vorrei invitare i Superiori delle Case a studiare insieme
all’inizio dell’anno un piano di lavoro e di organizzazione delle
varie Compagnie: personale da incaricare, data di inizio delle
riunioni, luogo e attrezzatura, formazione delle presidenze,
attività generali e speciali, orario delle riunioni, concorso
delle Compagnie nella vita interna: funzioni religiose, gare
catechistiche, giuochi, filodrammatica, vita missionaria, acca­
demie, lotterie, stampe, rapporti con l’Azione Cattolica dio­
cesana. Insomma vorrei si concorresse da tutti a conside­
rarle un’attività necessaria nella vita della Casa, importante
come ogni altra scuola o laboratorio per l’educazione cri­
stiana e sociale dei nostri giovani migliori, palestre di aposto­
lato vivace e moderno, ricco di serenità e di festevolezza,
pieghevole a tutti i bisogni e a tutte le sane istanze della
nostra gioventù.
Esse esigono certamente un superlavoro e i confratelli in­
caricati lo facciano con entusiasmo, d’intesa cordiale e pre­
murosa con gli altri, affinchè non avvengano sorprese, screzi,
esagerazioni o malintesi. Vorrei che tutti si persuadessero
essere le Compagnie l ’indice e il sostegno del fervore religioso
delle Case, lo strumento più adatto in mano ai Superiori per
ottenere l’amore allo studio, alla disciplina, al lavoro, il con­
tinuo richiamo alla pratica del nostro sistema educativo e la
palestra ove si possono preparare i cattolici militanti del do­
mani. Sarebbe ben triste cosa se qualcuno si accontentasse
del felice esito degli esami o delle partite di giuoco e trascurasse
o impedisse il lavoro formativo dell’ anima dei giovani, che
trova nelle Compagnie ben organizzate la sua scuola più effi­
cace.

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Come documento importantissimo del pensiero di S. 8.
Pio X I I sulle responsabilità e sui criteri che debbono guidarci
nella educazione della gioventù, mi pare doveroso pubblicare
in appendice il discorso da Lui tenuto agli Assistenti eccle­
siastici della Gioventù di Azione Cattolica Italiana (G.l.A.C.)
l’8 settembre u. s. R are volte il Sommo Pontefice ha usato
parole così forti contro chi insidia e corrompe la gioventù.
Ma Egli parla a nome di Gesù Cristo e noi ne dobbiamo sen­
tire tutta la paterna preoccupazione e adoperarci con tutte
le forze per attuare il programma educativo che propone a
noi tutti, Assistenti ecclesiastici della gioventù salesiana per
vocazione specialissima.
7.
- L a S t r e n n a 1954. — I l 1954 è Panno sacro al Cente­
nario della proclamazione del dogma di Maria SS. Im m aco­
lata e la Strenna del 1954 viene a completare il programma
di lavoro propostoci, come ben ricordate, dal compianto Don
R icaldone sul letto di morte: Viviamo tutti e sempre nello spi­
rito, nel cuore e nella purezza angelica di Maria Immacolata
Ausiliatrice.
Faremo la corte d’ onore alla Madonna, come l’anno 1953
l’ abbiamo dedicato a infervorarci nella devozione a Gesù Sa­
cramentato. I l Sommo Pontefice nella recente Enciclica Ful-
gens corona dell’8 settembre ci ha tracciato un programma
mirabile per onorare la Madonna e ci arricchisce quest’ anno
dei tesori delle sue speciali indulgenze, perchè tutto il popolo
cristiano concorra a celebrare il faustissimo avvenimento unen­
dosi in preghiere e festeggiamenti opportuni.
Da parte nostra intensificheremo le nostre istruzioni cate­
chistiche e parleremo più spesso della Madonna ai confratelli,
ai giovani, ai fedeli; ci adopreremo per imitare Maria SS .ma
nella sua immacolatezza vivendo e raccomandando la vita di
grazia; e in particolare asseconderemo il desiderio della. Ver­
gine di Lourdes recitando bene il S. Rosario ogni giorno, medi­
tandone i misteri e ravvivando in tutti l’amore a questa pratica
devota, che era tanto cara a S. Giovanni Bosco e che è tanto
inculcata e praticata dal Sommo Pontefice anche con pubbliche
audizioni.

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8. - Affinchè i confratelli che iniziano le vacanze nel periodo
natalizio abbiano già i ricordi degli Esercizi, li annuncio ora per
tutti e li traggo dal tema della Strenna: Coltiviamo con la mas­
sima diligenza la virtù (Iella purezza -per onorare Maria SS. Im ­
macolata.
Anticipo a tutti e singoli i confratelli e all’intera Famiglia
Salesiana gli auguri per il Santo Natale e per il nuovo anno,
invocando da Gesù Bambino tutte le benedizioni e grazie di
cui abbiamo bisogno per essere veramente figli di San Gio­
vanni Bosco.
Pregate per me,
vostro aff .ino
Don RENATO ZIGGIOTTI.