351-400|it|380 Parte 6 Progetto di animazione e governo 2002-2008




ECONOMATO GENERALE


Aree di animazione

Obiettivi generali

Processi

Interventi


1. La povertà evangelica





































2. Amministrazione
















































3. Solidarietà-Centralizzazione


































4. Progetti specifici del sessennio





























1.1 Promuovere l’austerità profetica nello stile di vita personale dei confratelli e in quello della comunità (cfr CG25, n.35)











1.2 Curare la trasparenza e la disponibilità nell’uso del denaro e nella destinazione dei mezzi messi a nostra disposizione dalla Provvidenza



















2.1 Promuovere in Congregazione una cultura ed una prassi contabili aggiornate ed efficienti.




















2.2 Curare la crescita di una mentalità e prassi gestionale basata sui criteri del bilancio preventivo e consuntivo.























3.1 .Promuovere la solidarietà come principio regolatore della vita e della missione delle comunità.








3.2 Orientare una corretta centralizzazione delle risorse e della gestione tra le comunità ed opere dell’Ispettoria.















3.3 Realizzare una efficace collaborazione con il Dicastero delle Missioni nell’animazione delle Procure.



4.1 Affrontare alcuni interventi di manutenzione straordinaria.












4.2 Individuare soluzioni strutturali in occasione di emergenze e di situazioni improvvise.





4.3 Promuovere una realizzazione concreta di finanza etica ed alternativa.




4.4 Sviluppare tutte le potenzialità della Fondazione Don Bosco nel Mondo.



4.5 Orientare la costituzione di associazioni civili e riconosciute a livello locale e ispettoriale.


1.1.1 Curando un «modo di vivere semplice, sobrio e modesto, con particolare attenzione all’ambiente in cui si vive, con un lavoro assiduo, sacrificato e disposto a svolgere anche i servizi più umili» (CG25, n.35).








1.2.1 Orientando ad una effettiva condivisione comunitaria del denaro.




1.2.2 Stimolando il controllo periodico della situazione finanziaria delle comunità.



1.2.3 Approfondendo la consapevolezza che la Provvidenza mette a nostra disposizione mezzi per lottare contro la fame, la miseria e il sottosviluppo.






2.1.1 Orientando ad avvalersi di consulenze professionali nei vari campi che riguardano la gestione amministrativa.



2.1.2 Definendo i ruoli sostenibili dai laici.




2.1.3 Curando la formazione e l’aggiornamento specifico sia degli economi ispettoriali che degli economi locali.




2.2.1 Impegnando la commissione economica ispettoriale nell’unificare il più possibile le contabilità delle comunità e delle opere.






2.2.2 Insistendo sull’esigenza di un coinvolgimento nella responsabilità economica, sia a livello di comunità religiosa che di CEP.




2.2.3 Curando un’accurata informazione tra ispettorie ed economato generale, in riferimento alla situazione patrimoniale, economica e finanziaria.


3.1.1 Realizzando una reale condivisione nell’ambito della comunità locale, ispettoriale e mondiale.






3.2.1 Razionalizzando ed unificando gli svariati ambiti amministrativi e gestionali, pur nel rispetto dell’autonomia sancita dalle Costituzioni.










3.3.1 Monitorando aree di particolare bisogno e curando la conoscenza delle esigenze finanziarie delle missioni salesiane.


4.1.1 Orientando il rapporto con le ditte, finanziando e trovando fonti di finanziamento e monitorando i lavori stessi.








4.2.1 Curando il reperimento di risorse finanziarie e la pronta disponibilità.




4.3.1 Concorrendo allo sforzo attualmente in atto tra alcune Congregazioni e Ordini.



4.4.1 Potenziando e razionalizzando il rapporto con le Ispettorie, le residenze e i missionari


4.5.1 Fornendo criteri ed orientamenti conformi alle Costituzioni e alla tradizione salesiana.


1.1.1.1 Individuare modalità e criteri per la preparazione di schemi di scrutinium paupertatis da proporre agli Ispettori e ai loro Consigli (in collaborazione con il Vicario del Rettor Maggiore).


1.1.1.2 Orientare i Consigli Ispettoriali alla verifica della parte economica del Direttorio Ispettoriale, specialmente in riferimento all’uso e alla disponibilità dei beni da parte dei confratelli e delle comunità.

1.2.1.1 Fornire gli Ispettori e i Consigli Ispettoriali di criteri per una politica ispettoriale trasparente in riferimento agli stipendi, alle pensioni e agli altri introiti di denaro da parte dei confratelli

1.2.2.1 Proporre agli Economi Ispettoriali modalità di gestione e di controllo dei conti correnti delle case e proporre una carta per la gestione etica degli investimenti.

1.2.3.1 Orientare gli Ispettori e i Consigli ispettoriali all’utilizzo del denaro disponibile in favore di progetti concreti di sviluppo, specie per i giovani più poveri, anche favorendo un movimento di solidarietà interna tra le opere dell’Ispettoria (in collaborazione con il Dicastero delle Missioni).



2.1.1.1 Consolidare in ogni Ispettoria la costituzione e il funzionamento regolare di una commissione economica ispettoriale, diretta dall’economo ispettoriale.


2.1.2.1 Individuare le aree gestionali in cui è necessario essere assistiti da consulenti a livello ispettoriale: area contabile, area legale, area del diritto del lavoro…


2.1.3.1 Abilitare gli economi ispettoriali ad organizzare un coordinamento tra gli economi delle comunità, con incontri e corsi di aggiornamento regolari.



2.2.1.1 Orientare alla redazione e alla efficace implementazione di un piano dei conti integrato per tutte le comunità e le opere dell’Ispettoria.

2.2.1.2 Fornire gli economi ispettoriali di criteri e metodologie atti a realizzare controlli regolari e periodici delle singole comunità e opere, in riferimento all’andamento economico e finanziario.

2.2.2.1. Consolidare la prassi di una verifica comunitaria del bilancio preventivo e consuntivo, unitamente ad una periodica informazione sulla situazione economica e finanziaria, sia livello locale che ispettoriale


2.2.3.1 Promuovere e valorizzare la redazione del rendiconto delle Ispettorie, secondo il nuovo modello, in uso da alcuni anni.


3.1.1.1 Promuovere la costituzione in ogni Ispettoria di un fondo di solidarietà ispettoriale, definendone autorevolmente i cespiti.

3.1.1.2 Continuare la positiva esperienza del Fondo di Solidarietà del Rettor Maggiore a livello di tutta la Congregazione.



3.2.1.1 Orientare all’unificazione razionale a livello ispettoriale delle consulenze, di cui necessitano le comunità.


3.2.1.2 Guidare la costituzione di fondi ispettoriali con destinazione specifica (fondo formazione, fondo malattie ed emergenze, fondo solidarietà…)


3.2.1.3 Potenziare l’attività degli uffici sviluppo e progetti nell’ambito dell’economato ispettoriale (in collaborazione con il Dicastero delle Missioni).



3.3.1.1. Collaborare alla efficace e razionale distribuzione delle risorse finanziarie disponibili




4.1.1.1 Realizzare alcuni interventi di manutenzione straordinaria alla sede della Direzione Generale.


4.1.1.2 Curare alcuni interventi di manutenzione straordinaria presso l’UPS.


4.1.1.3 Monitorare interventi di manutenzione straordinaria a Torino (Basilica di M. Ausiliatrice, Chiesa di San Giovanni Evangelista) e al Colle D. Bosco.

4.2.1.1 Intervenire nelle situazioni di emergenza dovute a calamità, e necessità improvvise e impreviste.

4.2.1.2 Individuare i cespiti istituzionali a cui poter attingere.



4.3.1.1 Partecipare alla costituzione di una Società di Gestione degli investimenti e di una Sicav (fondo comune di investimento).



4.4.1.1 Studiare ed applicare modalità efficienti di contatto sia con i benefattori che con i beneficiati.



4.5.1.1 Studiare alcune modalità già consolidate e monitorare i progetti in fase di realizzazione.


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