Atti_1927_042.ACS_


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ATTI DEL CAPITOLO SUPERIORE
Il Rettor Maggiore.
J. M. J.
Carissimi Confratelli,
I. L ’anno prossimo, come v’ho già accennato, dobbiamo tutti
dedicarci a crescere nella divozione e nell’ amore a Maria SS. Au­
siliatrice, zelando secondo le nostre forze la conoscenza e la diffu­
sione del suo culto in mezzo ai giovani affidati alle nostre cure, e
dovunque possiamo esplicare in qualche modo l’opera nostra.
L ’occasione propizia ci è data dal Cinquantenario della appro­
vazione della Benedizione di Maria SS. Ausiliatrice e dal venti­
cinquesimo della solenne Incoronazione della Sua Taumaturgo
Immagine. Questa benedizione e quest’immagine, insieme con lo
spirito e col metodo educativo di Don Bosco, sono i più preziosi
tesori lasciatici dal nostro buon Padre, dei quali dobbiamo essere
custodi gelosi e apostoli ferventi. Noi siamo i figli della benedizione
di Maria Ausiliatrice, e si può ben dire che Don Bosco ci ha ge­
nerati alla vita salesiana con questa benedizione, da Lui invocata
le tante volte sopra di noi (che abbiamo avuto l’inestimabile ventura
di avvicinarlo e di godere la sua amabile compagnia); e questa
benedizione noi dobbiamo a nostra volta invocare e far discendere
sui nostri giovani, specie su quelli che saranno chiamati dal Si­
gnore a divenire nostri fratelli nella Società Salesiana.
L ’immagine soavemente espressiva della nostra Ausiliatrice,
dipinta sotto la guida e l’ispirazione dello stesso Don Bosco per il
Santuario ch’egli doveva erigerLe in Valdocco con la sua fede, con
la sua presenza animatrice, con le sue sante fatiche e col suo amor

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filiale, dev’essere venerata da ciascuno di noi con culto di predile­
zione e con vera tenerezza, se vogliamo riuscire a diffonderla, a
farla apprezzare al suo giusto valore ed amare da quanti ci sarà
dato avvicinare nell'esercizio delle nostre mansioni.
L'intero anno prossimo è dunque il tempo opportuno per va­
lorizzare, ovunque vi sono Salesiani, questi due preziosi tesori, e
affrettare così il compimento del voto espresso dal Venerabile nel
suo libriccino La Nuvoletta del Carmelo: « ... Verrà tempo in cui
ogni buon cristiano si farà un vanto di professare una divozione
tenerissima a Maria Ausiliatrice... Questa divozione spande sulla
terra ima vera pioggia di benedizioni, le quali la faranno amare
e dilatare vie maggiormente ». Spetta a noi attirare sulla terra
questa pioggia di benedizioni, suscitando per ogni dove la fiducia
e l'amore verso la nostra Ausiliatrice.
Non è il caso ch’io vi parli dei mezzi individuali per crescere
in questo amore e in questa divozione, perchè formano già frequente
materia delle meditazioni, letture spirituali e istruzioni con cui la
vita religiosa alimenta l'anima nostra. M i sembra bene però ri­
cordare alcuni mezzi che paiono più efficaci a diffondere rapida­
mente una divozione a noi sì cara.
II. Se vi ho invitati a celebrare solennemente le due date suac­
cennate, non è certo per il desiderio che si faccia del, rumore e del-
l'esteriorità. Se i Superiori, sull'esempio del nostro Ven. Padre e
dei suoi immediati Successori, si fanno uno studio speciale di
cogliere ogni occasione propizia per indire nuovi festeggiamenti,
si è perchè questi sono parte integrante del nostro sistema educa­
tivo, e servono mirabilmente alla formazione degli animi giovanili.
Non sono certo pochi nè piccoli i frutti di bene che produssero
i festeggiamenti (Congressi, adunanze, giornate, solennità spe­
ciali ecc.), con intenti missionari o di cooperazione salesiana,
indetti e celebrati in questi ultimi anni.
N el 1928 dobbiamo far convergere i nostri sforzi a preparare
festeggiamenti solenni in onore di Maria SS. Ausiliatrice, non
tanto di funzioni religiose (che già è usanza nostra di renderle
d'anno in anno sempre più grandiose), ma di Congressi, Congres-
sini, Giornate, Conferenze, Accademie, e d’ogni altra manifesta­
zione consimile che ci sembri atta a far conoscere meglio la nostra
eccelsa Patrona e a renderne universale il culto.

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Ora per conseguire lo scopo di questi festeggiamenti è necessario
stabilire i punti da studiarsi e illustrarsi convenientemente in
forma di lezioni o di discussioni, secondo che richiede la capacità
e il maggior vantaggio d'ogni singolo uditorio. Possono qui trovar
luogo anche le parti decorative e dilettevoli, purché convergano,
anch'esse allo scopo voluto e non siano fine a sè medesime. Per
quanto è possibile, conviene che gli argomenti o temi siano eguali
per tutti i luoghi, ma i programmi particolareggiati e i loro svol­
gimenti debbono adattarsi all'ambiente locale.
I I I . Questi temi debbono illustrare l'Aiuto di Maria SS. sotto
tre diversi aspetti: nell'opera della Redenzione; nell'assistenza
secolare della S, Chiesa e di ogni fedele; 3 ° nella vita e nell’opera
del Venerabile Don Bosco.
Studiata sotto il primo aspetto, M a r i a SS. d i v e n t a , in senso
largo, l ’ A u s i l i a t r i c e d i N . S. G e s ù C r i s t o n e l d i s e g n o d e l l a
R e d e n z i o n e d e l g e n e r e u m a n o ( 1 ° Tema), in quanto è stata
preordinata ab aeterro a divenire la Madre del Figlio di Dio In ­
carnato, Gesù Cristo, ed ha cooperato attivamente alla Redenzione
da Lui voluta e compiuta, con il suo libero consenso all'Incarna­
zione, con i suoi meriti, coi suoi patimenti e con la sua potente
intercessione. Uno solo è il Redentore e Salvatore dell'uman genere,
Gesù Cristo; Maria SS. però, come per divino volere è stata la
Cooperatrice, la Mediatrice e l'Ausiliatrice indispensabile all'ac­
quisto della grazia, così continua pure ad essere l'Ausiliatrice po­
tente nell'applicazione individuale dei meriti della Redenzione.
Ella è l'Ausiliatrice di Gesù Cristo non solo nell'attuazione della
Redenzione per la sua missione sublime di Madre del Figlio di
Dio umanato, ma anche nella sua qualità di Dispensatrice univer­
sale di tutte le grazie che furono e che saranno elargite alle anime
e all'umanità intera.
Questo privilegio eccelso, di cui il Signore ha voluto gratificare
Maria SS. accanto a quello della sua Concezione Immacolata,
affinchè la sua divina Maternità rifulgesse attraverso ai secoli in
tutto il suo splendore, costituisce il PRIM O TEM A che desidero
venga studiato e trattato ampiamente.
A questo primo tema di vitale importanza per il culto dell'Au-
siliatrice è facile aggiungere il sotto-tema della necessità dell’a­
iuto di Maria SS. per la redenzione e la salvezza dei popoli sel-

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vaggi. Da questo sotto-tema si possono tirare molte conseguenze
pratiche e piene di attualità.
I V . Il secondo aspetto dell'Aiuto di Maria SS. nell'assistenza
secolare di Lei sopra la Chiesa e i singoli fedeli può essere studiato
in due temi.
Il è questo: M a r i a SS. È s t a t a e s a r à s e m p r e l ’ A u s i l i a -
tr ic e d e l l a Ch ie sa n e l l e d if f ic o l t à che in c o n tr a e n e lle
lo tte c h e d e v e s o st e n e r e n e llo svo lg im e n to d e l l a su a
m is s io n e . Tutta la storia della Chiesa porge ampia materia per
trattare questo argomento, mollo vario e interessante se lo s’illumina
nei suoi veri aspetti. Don Bosco nella sua divota invocazione al-
l'Ausiliatrice lo riassume così: Tu magnum et praeclarum in
Ecclesia praesidium! Tu terribilis ut castrorum acies ordinata!
Tu cunctas haereses sola interemisti in universo mundo!
Come sotto-tema pratico si può unire un discorso per dimo-
strare che il sacerdote nel compimento della sua missione deve
servirsi largamente della divozione di Maria Ausiliatrice. Oppure:
l’amore e lo zelo che tutti dobbiamo avere per la causa della
S. Chiesa.
I l 2 ° Tema è: M a r i a SS. È l ’ A u s i l i a t r i c e d e l p o p o l o c r i ­
s t ia n o . Tu singulare Auxilium Christianorum! Tu in angustiis,
Tu in bello, Tu in necessitatibus, nos ab hoste protege, atque
in aeterna gaudia, in mortis hora suscipe! (Invocazione di Don
Bosco). La divozione a Maria SS. è una necessità dell'uomo, che in
tutti i tempi e circostanze ricorre a Lei e non l'ha mai fatto invano.
Come sotto-tema pratico si può trattare: I padri e le madri di
famiglia troveranno nella divozione all'Ausiliatrice i mezzi e l'a­
iuto per educare cristianamente i loro figli. È facile trarre molti
altri argomenti pratici di grande importanza.
Il terzo aspetto dell'Aiuto di Maria SS. dev'essere pure stu­
diato almeno in due temi distinti. Si tratta di svolgere il culto di
Maria SS. Ausiliatrice dalla istituzione della sua festa (2 4 maggio
1815) ai nostri giorni. È la parte più abbondante, pratica e tutta
nostra, che, illuminata dai temi precedenti, deve essere una forza
reale per affrettare l'universalità del culto dell'Ausiliatrice e così
far risplendere sul capo materno di Lei la corona del privilegio
che è il fondamento di tutta la storia del suo aiuto polente e inde­
fettibile nei secoli.

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Tema: M a r i a SS. È l ’ A u s i l i a t r i c e d e l V e n . D on
B osco. Ella si prepara il suo apostolo, il quale corrisponde, sin­
golarmente coll’immenso suo amore per la Madonna, alle volontà
di Lei, e nel suo Nome e con la sua Benedizione diventa operatore
di portenti.
Come sotto-tema si può trattare: La gioventù ai piedi di Maria
SS. Ausiliatrice trova la forza per conservarsi buona e le armi per
le lotte della vita.
2 ° Tema: M a r i a S S . È l ’ A u s i l i a t r i c e d e l l ’ O p e r a S a l e ­
s i a n a . È conseguenza necessaria del precedente, e non ha bisogno
d'indicazioni illustrative: la nostra Società, ciascuno di noi per­
sonalmente e tutte le opere che facciamo, anche le più umili, sono
una prova vivente del suo aiuto materno. L'Opera Salesiana è
tutta opera di Maria Ausiliatrice e non può sussistere senza di Lei.
Come sotto-temi possono trattarsi quegli argomenti pratici
che meglio servono a diffondere questa cara divozione, nel fermo
convincimento che sarà una forte propaganda di bene il far cono­
scere e amare Maria SS. come Ausiliatrice dei Cristiani e come
mezzo per aiutare le Missioni.
In questi cinque temi e sotto-temi sono accennati i punti pro­
grammatici dell'apostolato da compiere quest'anno in onore della
nostra Madre e Ausiliatrice. Faccio caldo invito a tutti, sacerdoti,
chierici e coadiutori, di volerli studiare per quanto è loro possibile.
Per i primi tre temi si può trovare materia abbondante nella Teolo­
gia Mariana e nella Storia della Chiesa: per gli ultimi due, nei
nove volumi delle Memorie biografiche di Don Bosco e nelle altre
pubblicazioni popolari sul caro argomento. I sacerdoti si rendano fa­
miliare l'uso d'impartire la Benedizione in onore di Maria SS. A u ­
siliatrice, con la formola rituale composta dal nostro Ven. Padre.
V. Io poi da tutto cotesto salutare movimento in onore di Maria
SS. Ausiliatrice mi riprometto una più abbondante fioritura di
nuove reclute per la nostra Società. Quanto meglio i giovani dei
nostri Oratorii festivi e Istituti di educazione comprenderanno le
predilezioni dell'Ausiliatrice per Don Bosco e l'Opera sua, quanto
maggior fervore d'amore e divozione nutriranno verso di Lei, tanto
più, nel decidere sulla scelta dello stato, si sentiranno attratti quasi
naturalmente a desiderare d'arruolarsi sotto il vessillo della fa­
miglia religiosa che l'Ausiliatrice ha suscitato in Valdocco e poi

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diffuso per tutto il mondo nel nome e per opera del suo apostolo
d'elezione Don Bosco, con la parola d'ordine: Da mihi animas,
cetera tolle! che crea e moltiplica gli eroismi dell'apostolato.
La necessità urgente di provvedere allo sviluppo delle nostre
Case e Missioni per corrispondere sempre meglio ai desidera del
S. Padre, alle insistenze di Vescovi, d'Autorità civili e di Coope­
ratori, che da tutte parti c’invitano a dilatare l'opera nostra, mi
spinge a parlarvi di questa mia speranza, ed a raccomandarvi
caldamente che vi adoperiate a suscitare numerose vocazioni, e a
custodire con ogni vigilanza e sollecitudine la vocazione dei gio­
vani confratelli, nulla risparmiando per completare la loro forma­
zione. religiosa.
Per questo mi sembra molto opportuno richiamare alla vostra
memoria una circolare dell'indimenticabile Don Albera, la 41a,
in data 15 Maggio 1921 un vero trattato sulle vocazioni salesiane,
e, si può ben dire, il testamento del suo cuore unicamente deside­
roso di arricchire sempre più la nostra Società di buoni soggetti.
Con stile piano e persuasivo, il compianto Superiore espone la
genesi, l'estensione, la grandezza delle vocazioni religiose salesiane,
trattenendosi in particolare su quelle dei coadiutori; addita i mezzi
per suscitarle e coltivarle fino a completa maturità; ricerca la mente
e il cuore di Don Bosco e di Don Rua al riguardo, per poi riferire
in appendice i passi dei loro scritti relativi alle vocazioni. È un
vero tesoro, che contiene tutto quanto dobbiamo sapere intorno a
questo importantissimo, vitale argomento.
Perciò desidero che questa circolare si faccia rileggere al più
presto in refettorio, ovvero in chiesa come lettura spirituale dei
confratelli. N ei paesi fuori d'Italia gl'Ispettori provvedano che
venga tradotta nella lingua locale, per poterla far leggere in comune,
come ho detto, e per averla alla mano ad istruzione dei confratelli.
Vorrei avere tutto l'ardore di Don Bosco, di Don Rua e di Don
Albera per le vocazioni s acerdotali-religiose, affine di poter scuo­
tere la coscienza di tutti i miei cari confratelli e figliuoli riguardo
al dovere urgente di coltivarle. Don Bosco, raccontando i suoi
sogni sulle Missioni, ricordava quello che ora la S. Sede inculca
per la cultura delle vocazioni indigene; aggiungendo che non solo
a tutti i sacerdoti del mondo N. S. Gesù Cristo impose l'’Ite, docete
omnes gentes, ma anche alla falange generosa dei coadiutori che

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abbracciano la vita religiosa per andar a istruire le genti nelle arti
professionali e in pari tempo nella dottrina del S. Vangelo.
O miei cari, più rileggerete quell'importante circolare, e più
diverrete apostoli zelanti delle vocazioni, di cui tanto abbisogna la
nostra Società, con somma gioia dei vostri cuori, che potranno
rallegrarsi nel Signore per le vocazioni suscitate e coltivate.
VI. Da circa due anni, a motivo della sua malferma salute,
s'era dato all'amatissimo Don Giulio Barberis, Direttore Spiri­
tuale della nostra Società, un ausiliare nella persona di Don Tirone
Pietro. Ora che il Signore ha chiamato al premio eterno il suo fedel
servo, il rev.mo Don Tirone ne prende totalmente il posto, e ve lo
presento quale Direttore Spirituale fino al prossimo Capitolo Ge­
nerale.
Da tutte le parti mi giungono i vostri augurii filiali per il
S. Natale e il Capodanno, e mi spiace di non poter rispondere a
ciascuno individualmente. Perciò, miei cari confratelli sparsi per
tutto il mondo, ve li ricambio ex toto corde in questa mia, ringra­
ziandovi del vostro buon cuore e soprattutto delle vostre preghiere.
Con più intenso fervore pregherò anch'io Maria SS. Ausilia-
trice per ciascuno di voi, supplicandola quotidianamente di bene­
dirvi con le sue più elette benedizioni, di aiutarvi a sopportare le
vostre croci e fatiche, e di rendervi santamente felici nell'adempi­
mento dei vostri religiosi doveri.
Credetemi
vostro aff.mo in C. J.
Sac. FILIPPO RINALDI.