Atti_1925_032.ACS_


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I.
ATTI DEL CAPITOLO SUPERIORE
Miei carissimi Confratelli,
Molte e grandi consolazioni ci ha portato quest'Anno Santo 1925, che
ora volge al suo termine. Coi suoi numerosi e imponenti pellegrinaggi esso
ci fece toccar con mano quanto spirito religioso regni ancora nel mondo,
particolarmente tra i giovani, e quanto sia vivo in ogni paese
l'attaccamento alla Santa Sede, quanto profonda e universale la
venerazione verso il Vicario di N. S. Gesù Cristo, il S. Padre Pio XI; ha
chiamato in Italia tanti nostri Cooperatori e amici, i quali non mancarono
di fare una visita a Torino, o almeno alle nostre Case di Roma; e ci ha pure
procurato il piacere di vedere tanti cari confratelli che ancora non co-
noscevamo.
Abbiamo poi visto innalzato all'onor degli altari Don Giuseppe Cafasso,
questo modello di sacerdote, scelto come confessore e direttore spirituale
dal nostro Ven. Padre Don Bosco, il quale fu il primo a metterne in rilievo
la santità, tessendo di lui alla sua morte un vero panegirico.
Di più, come vedrete dal Bollettino, si sono felicemente iniziate le feste
giubilari delle nostre Missioni, con la solenne consacrazione e
inaugurazione della Chiesa di Gesù Adolescente qui a To rino in Borgo San
Paolo; con la grandiosa funzione d'addio a più di 170 missionari partenti,
nel Santuario di Maria Ausiliatrice; e con un discorso mirabile tenuto da S.
E. il Cardinal Maffi, nostro grande amico, qui nel teatro dell'Oratorio, alla
presenza di tutte le Autorità ecclesiastiche e civili, cominciando da S. A. R.
il Principe Ereditario Umberto di Savoia.

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A noi Superiori in particolare fu inoltre di grande consolazione il veder
crescere ognor più nelle file salesiane lo spirito religioso: abbiamo
ammirato fra l'altro la perfetta umiltà e sottomissione di molti confratelli,
giovani e anziani, nel piegarsi di buon grado a cambiamenti di luogo e di
carica, e la generosità con cui si mostrarono pronti anche a gravi sacrifizi,
pur di dar gloria al Signore e di giovare alla nostra amata Congregazione.
Di tante rose rendiamo grazie all'infinita bontà di Dio, e alla Vergine
Santissima Ausiliatrice, che ce le ha procurate con la sua benigna
intercessione. Non è tuttavia mancata anche qualche spina assai dolorosa:
vi ricordo soprattutto la perdita del nostro Don Luigi Piscetta, lustro e
vanto della Società Salesiana e delle scienze teologiche, e consigliere a noi
così caro e prezioso, che ha lasciato un vuoto ben difficile a colmarsi. La
sua memoria rimarrà un monumento del sapere congiunto all'umiltà e
semplicità di spirito; poiché, pur dotto com'era, egli si compiaceva di
trattenersi in famigliare conversazione coi confratelli e con gli alunni, e di
condire gli argomenti più serii e istruttivi con qualche graziosa facezia. Il
Signore ce lo ha tolto, e a me resta il dovere di eleggere chi lo sostituisca
nella carica da lui occupata di Consigliere Capitolare.
Vi è pure il nostro carissimo Don Giulio Barberis, che per la sua salute
da tempo assai cagionevole non è più in grado di disimpegnare tutte le sue
mansioni, benché continui a prendere parte volentieri e con nostro grande
vantaggio alle adunanze del Capitolo Superiore. I medici sono d'avviso
ch'egli non debba aver nulla che lo preoccupi; perciò egli mi ha presentate
le sue dimissioni dalla carica. A me non parve prudente però che ci
privassimo dei lumi di questo antico e fedelissimo figlio di Don Bosco,
eletto alla sua carica dal Capitolo Generale; e ho creduto che fosse miglior
consiglio lasciare a lui il titolo di Direttore Spirituale e il voto deliberativo
nel Capitolo Superiore, e dargli un ausiliare per il disimpegno di tutte le
mansioni alle quali egli non può più attendere.
Ed ecco in qual modo avrei provveduto in Domino fino al prossimo
Capitolo Generale. Il posto di Consigliere Capitolare sarà occupato da
DON ANTONIO CANDELA; quello di ausiliare del Direttore Spirituale da DON
PIETRO TIRONE. Sono entrambi in buona età, e possiedono una larga
esperienza, acquistata nella di-

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rezione di Case e Ispettorie; conoscono in gran parte le Case della nostra
Società, il primo per aver fatto da Segretario al Visitatore dell’Argentina, il
secondo per aver partecipato alla fondazione di quasi tutte le Case di
Polonia, Austria, Ungheria e Germania. Sanno varie lingue, e così potranno
meglio avvicinare il Capitolo Superiore ai confratelli.
Pregate il Signore perchè ogni cosa torni a maggior gloria sua e a
vantaggio della Congregazione.
Vi rinnovo i più fervidi augurii per il prossimo anno: tutti i giorni nella S.
Messa chiederò al Signore che vi conceda copiose nel corso di esso le sue
più elette grazie.
Faccio seguire a questo mio scritto un sogno di Don Bosco, col desiderio
che durante il nuovo anno vi serva di guida e vi fornisca argomenti per le
conferenze mensili. Se saprete approfittarne, attirerete le benedizioni celesti
su voi e sulle nostre Case, perchè è indubitato che proprio per noi e per i
nostri giovani il Signore fece dire queste cose al nostro buon Padre Don
Bosco.
Pregate per me, che vi sono sempre
aff.mo in C. J.
Sac. FILIPPO RINALDI.