8_anno5 num1 - 073-0125


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FONTI
LETTERE INEDITE DI DON RUA
CONSERVATE PRESSO L'ARCHIVIO SALESIANO DI CASERTA
Nicola Nannola
I. Introduzione
Riordinando l'Archivio dell'Istituto Salesiano di Caserta si è avuta la lieta
sorpresa di trovare ben 47 lettere inedite del Beato Michele Rua, lO Succes-
sore di Don Bosco e Rettor Maggiore della Società Salesiana dal 1888 al 1910.1
La fondazione salesiana di Caserta si ricollega infatti direttamente a Don
Rua, avendo mosso i primi passi proprio sotto il suo rettorato nell'anno 1897.2
Il ricordo e il legame con la figura e l'opera del Beato permangono ancora
vivi nell'opera di Caserta - da don Rua prediletta in maniera tutta parti-
colare - soprattutto per due episodi significativi: il dono del quadro del
S. Cuore di Maria e la moltiplicazione delle ostie.
Inizialmente, sull'altare maggiore del santuario annesso all'Istituto Sale-
siano di Caserta c'era una statua della Vergine, regalata dalla benefattrice, di
cui parleremo più avanti, e proveniente, insieme ad altre quattro statue, dal-
l'Istituto .Reale di Arte Cristiana di 11onaco di Baviera. Don Rua, nel corso
di una delle sue visite effettuate a Caserta,3 volle che la statua fosse sostituita
da un prezioso dipinto che egli stesso avrebbe procurato. Promise infatti di
far giungere da Torino la grandiosa opera del pittore Bonetti, commissionata
dallo stesso San Giovanni Bosco nel 1867 4 e sistemata fino al 1890 nella
basilica di Maria Ausiliatrice.
I Cfr. la sintetica scheda bio-bibliografica di E. VALENTINI, in Dizionario Biografico dei
Salesiani, a cura dell'Uffico Stampa Salesiano. Torino 1969 (d'ora in poi: DBS) , 246 s.: altre
integrazioni sono reperibili in Rassegna bibliografica, curo A. Pedrini. Roma, ed. SDB 1980.
2 L'annalista della congregazione salesiana, Don Ceria, passando in rassegna il ricco
panorama delle fondazioni avvenute in quell'anno (Alessandria, Pavia, Sondrio, Pisa, lesi,
Terranova-Gela, Pedara), non esita a definire l'apertura della Casa di Caserta «la fondazione
italiana che superò in importanza tutte le altre»: E. CERIA, Annali della Società Salesiana
(d'ora in poi: Annali), II. Torino, SEI 1943, 638.
3 Sulle date e riferimenti delle visite di Don Rua a Caserta cfr. A. AMADEI , Il Servo di
Dio Michele Rua. Torino, SEI 1934, V. I, p. 723, 824; V. II, p. 564; V. III, p. 13, p. 468.
4 Cfr. la lettera circolare di Don Bosco del 24 maggio 1867 in G.B. LEMOYNE, Memorie
Biografiche del Venerabile Don Giovanni Bosco (d'ora in poi: MB), VIII. Torino 1912, 798 S.
5 Il quadro misurava m. 3,20 X 2,80. Circa la sua prima sistemazione a Torino, ecco

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Nicola Nannola
Nel 1902 Don Rua realizzò la promessa fatta e il dipinto passò da Val-
docco a Caserta. Issato sull'altare maggiore del Santuario casertano, rimane
segno tangibile di collegamento con Don Bosco e, più direttamente, con
Don Rua.
L'altro episodio che avvicina significativamente la presenza di Don Rua
a Caserta, è quello avvenuto in occasione dell'ultima visita compiuta dal Beato
1'11 dicembre 1906 6: celebrando la S. Messa per gli alunni nella cappella del-
l'Istituto moltiplicò prodigiosamente le ostie.7 Il vescovo Federico Emanuel,8
testimone oculare dell'avvenimento - era in quel tempo direttore dell'opera
di Caserta - ne rese testimonianza giurata nel corso del processo di beatifi-
quanto scrive Don Giraudi: «L'altare nella cappella a SInIstra [della Basilica di Maria Ausi-
liatrice] era dedicato ai Sacratissimi Cuori di Gesù e Maria. Opera dell'artista torinese Bonetti,
era stato promosso da un comitato di benemerite signore di Torino [ ... ]. Sostituito nel 1890
col quadro di S. Francesco del Reffo, l'antico quadro fece un viaggio un po' più lungo del
suo compagno [quadro di S. Anna donato alla Casa salesiana di Lombriasco], andando a finire
nella chiesa pubblica salesiana, annessa all'Istituto di Caserta: F. GIRAUDI, L'Oratorio di
Don Bosco. Inizio e progressivo sviluppo edilizio della Casa Madre dei Salesiani in Torino.
Torino, SEI 1929, 170. Ricordiamo inoltre che la cappella citata dal Giraudi era l'unica che
Don Bosco aveva fatto affrescare dal pittore Giuseppe Rollini, suo exallievo: lo stesso
Don Bosco in una sua pubblicazione (Maria Ausiliatrice col racconto di alcune grazie, otte-
nute nel primo settennio della Consacrazione della Chiesa a Lei dedicata in Torino. Torino,
Tip. e Lib. dell'Oratorio di S. Francesco di Sales 1975), descrivendone le decorazioni, scrive:
«Il dipinto principale del Sacro Cuore di Gesù e Maria sono [sic] dell'artista torinese
Bonetti. L'arte, la naturalezza, la vivacità dei colori e dell'espressione vi brillano maestre-
volmente» (p. 51 s.).
6 Il biografo registra così l'avvenimento: «Di quella sera Don Rua scendeva [da
Roma, dopo l'udienza con Pio X] a Caserta e 1'11 celebrava per la comunità, raccoman-
dando agli alunni di Hamare il più caro amico, Gesù in Sacramento". Ai Confratelli, adu-
nati in conferenza inculcava di compatire le mancanze dei giovani, attenersi al sistema pre-
ventivo, e prestarsi vicendevolmente aiuto con coraggio e generosità »: AMADEI, Rua, III, 468.
7 La più antica testimonianza redatta dal salesiano Pietro Squarzon - , diretto testi-
mone del fatto narrato, si esprime in questi termini: «Invitato dal direttore Don Federico
Emmanuel [sic] a celebrare il mattino seguente la Messa della comunità nella cappella interna,
accettò ben volentieri l'invito. L'assistenza dei giovani, l'ordine del piccolo clero per la
solenne e straordinaria funzione religiosa preoccuparono tanto il giovane catechista, che
non pensò se nel Tabernacolo vi fossero Particole sufficienti per una Comunione di oltre
200 giovani, e al momento della Comunione [ ... ] constatò che nell'unica pisside non v'erano
più di una dozzina di Particole, si sentì sconvolto e fortemente turbato. Si fece accompa-
gnare da due torciferi alla chiesa pubblica, sperando una soluzione alla critica situazione.
Richiesto, Don Antonio Uberti, addetto alla Chiesa, rispondeva che non ve n'erano abba-
stanza neanche per i fedeli. Non si può dire in quale stato d'animo il giovane prete tor-
nasse alla cappella interna. E Don Rua? ... Tranquillo, senza spezzare le Specie Eucaristiche
continuava a comunicare, ...e passarono alla balaustrata tutti i 200 giovani, i confratelli, chie-
rici e laici, e i famigli. Il catechista stesso [don Pietro Squarzon] copriva la pisside e la
riponeva nel Tabernacolo con un nodo alla gola »: Ibidem, II, 503 s.
8 Federico Emanuel, sacerdote salesiano, era stato direttore a Caserta dal 1906 al 1919,
divenne poi vescovo di Sabina e Poggio Mirteto dal 1929 fino al 1937, anno in cui fu eletto
alla sede vescovile di Castellammare di Stabia (1937-52): cfr. P. ZERBINO, in DBS, 116.

1.3 Page 3

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Lettere inedite·di Don Rua
75
cazione di Don Rua.9
Dagli Annali della storia della congregazione salesiana lO sappiamo che un
ruolo decisivo nella fondazione dell'opera casertana fu ricoperto dalla nobile
Laserre, residente a Pau in Francia.
Essa aveva fatto parte della corte del Duca di Parma ricoprendo delicati
incarichi di fiducia. Durante questo periodo aveva deciso di devolvere gran
parte dei suoi proventi a favore di un'opera che avrebbe dovuto perpetuare
la memoria della piissima Maria Immacolata di Borbone, figlia di Ferdinan-
do II, re delle Due Sicilie, la quale aveva trascorso la sua fanciullezza proprio
a Caserta, nella nota splendida reggia.
La Laserre, quando nel 1895 ritenne di dare esecuzione al suo disegno,
memore dell'incontro avuto con Don Bosco a Parma in casa del Duca, si
rivolse a Don Rua e affidò a lui la realizzazione del suo progetto con l'unica
condizione del più stretto anonimato riguardante la sua personaY Don Rua
condivise gli intenti e tempestivamente diede inizio alle pratiche necessarie,
contattando in prima istanza l'ordinario del luogo, mons. Gennaro CosenzaY
Scelto e acquistato il terreno necessario nel 1896, fu possibile nella
domenica del 14 giugno di quello stesso anno, presente Don Rua,B collocare
la prima pietra della futura costruzione progettata dal giovane ingegnere
Domenico Santangelo.
9 Espliciti riferimenti a questo stesso fatto si riscontrano nella Cronaca della Casa)
conservata a Caserta, come pure in E. CERIA, Vita del Servo di Dio D. Michele Rua. Torino,
SEI, 1944, 504-505.
IO Cfr. Annali) II, 638-640.
Il «L'autrice prima di tanto bene - scrive lo stesso Don Ceria non poté vedere
il frutto della sua generosità, perché era divenuta cieca dieci anni avanti che l'opera avesse
inizio, ma ne seguiva con santa passione i progressi e le vicende, di cui Don Rua procurava
con frequenza di renderla informata. 'L'opera lontana era, si può dire, la sua vita e formò
la consolazione de' suoi ultimi anni »: Annali) II, 639 s. (come è possibile desumere dalla
documentazione citata, il Ceria ha utilizzato, per la ricostruzione della personalità della
Laserre, la voluminosa corrispondenza intercorsa; negli anni 1895-1903, fra Don Rua e Don
Celestino Durando, incaricato delle pratiche riguardanti l'apertura delle nuove case: v. in
DBS, 114).
12 Risulta vescovo di Caserta dal 1893 al 1913, fu poi elevato alla sede arcivesc. di
Capua nel 1913. Morì il 20 marzo 1930: cfr. RIZLER Remigio-SEFRIN Pirmino, Hierarcbia
Catholica medii et recentiol'is aevi (d'ora in poi: Hierarcbia. Catholica.) , VIII. Padova, Ed.
Messaggero, 1978, 188.
13 In AMADEI, Rua) I, 723: «[Don Rua] assisté alla posa della prima pietra di una
Chiesa e casa salesiana, che si compì fra l'entusiasmo generale. Quando la cittadinanza apprese
la notizia della nuova opera, unanime fu la compiacenza, e vari signori si recavano all'epi-
scopio per ringraziare il vescovo, mons. Gennaro Cosenza, che era dei primi promotori ».
La chiesa fu poi completata dopo 2 anni e inaugurata nel 1898: «La cerimonia scrive
lo stesso Amadei - venne compiuta da Mons. Vescovo il 15 dicembre: e nel pomeriggio
il Servo di Dio parlò ad un affollato uditorio, delle opere salesiane, e particolarmente dello
scopo di quella fondazione, invocando la carità per coprirne le spese» (Ibidem) 824).

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Nicola Nannola
1. LE LETTERE CONSERVATE NELL'ARCHIVIO DI CASERTA
Il prezioso fondo «Don Rua », rintracciato nelle carte conservate a
Caserta,14 è costituito da 47 lettere di varia lunghezza e fattura. 15 Essendo tutte
inedite 16 e di un certo interesse per la storia salesiana si pubblicano inte-
gralmente.
Queste lettere indirizzate a vari destinatari, spesso dislocati in residenze
diverse, conservano un unico filo conduttore che le accomuna e le riannoda
insieme: Don Rua. Per tale ragione, piuttosto che sistemarle e pubblicarle
in ragione dei diversi corrispondenti, sembra preferibile e più corretto pre-
sentarle in ordine cronologico: questo criterio permette meglio alla nostra
attenzione - concentrata sull'unico personaggio chiave in questione - di
poterne seguire il cammino progressivamente nel tempo.
Tuttavia, per una migliore comprensione del contenuto e del valore del-
le stesse lettere, sembra opportuno far precedere subito tutti quei dati che
aiutano a porre meglio in contesto il documento da noi esaminato, presen-
tando, particolarmente, le notizie storiche più significative che lo stato attuale
delle ricerche consente di conoscere riguardo i destinatari, cui Don Rua indi-
rizzò la corrispondenza che ora viene pubblicata. Li presentiamo in ordine
alfabetico: alla breve scheda di individuazione del destinatario faremo seguire
una tabella sintetica dei dati descrittivi riguardanti la lettera o il gruppo di
lettere a lui inviate.
1. BUZZETTI Antonio, sacerdote salesiano.
Risultano indirizzate a lui le lettere più importanti per la storia della
costruzione e degli inizi della Chiesa e dell'Istituto Salesiano di Caserta
(1906-1908).
Don Antonio Buzzetti, morto nel 1921, a 66 anni, aveva ereditato dai
fratelli Buzzetti 17 -- suoi parenti e tra i primi intraprendenti collaboratori di
Don Bosco - l'abilità nel dirigere imprese di costruzioni. A lui furono affi-
dati i lavori di varie opere salesiane. Fra queste quella di Castellammare di
Stabia, immediatamente prima, e poi quella di Caserta. Ne diresse anche altre
in Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Lazio e Sicilia. Le undici lettere a lui
14 Precisamente in CASERTA, Archivio dell"Istituto Salcsiano, sez. III, 2, Don Rua.
1; Quasi tutte le lettere in questione furono raccolte, conservate da Don Tommaso
Chiapello e trovate dall'estensore di questa edizione fra e insieme a tanta altra corrispon-
denza appartenuta al venerando confratello, perito tragicamente nella strage nazista nella
prigione Garzano di Caserta nel 1943.
16 A questa stessa categoria appartengono le due lettere-circolari dell'8.6.1896 e del-
1'8.12.1898, anche se risultano a stampa.
17 Sul coad. Giuseppe Buzzetti: E. CERIA, in DBS, 61 e la monografia di E. PILLA,
Giuseppe Buzzetti. Torino, SEI, 1960, 104 p.

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Lettere inedite di Don Rua
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destinate a Caserta tra il 1896 e il 1897 sottolineano la sua grande disponi-
bilità al lavoro e il continuo apprezzamento e la fiducia da parte di Don Rua
e dei Superiori del consiglio generalizio.
Lettere a lui indirizzate:
mittente
residenza
n.
luogo-data
destinato
forma del n. dimens.
manoscr.18 pp. cm.
argomento
n. ord.
cronol,19
Torino 1.11.1896 Caserta
2 Torino 17. 3.1897 [Caserta]
3 Torino 16. 4.1897 Caserta
4 Torino 23. 4.1897 Caserta
5 [senza 1. d.]
Caserta
6 Torino 6. 5.1897 Caserta
7 Torino 11. 5.1897 Caserta
8 Torino 7.10.1897 Caserta
9 Torino 9.11.1897 Caserta
lO Torino 26.11.1897 Caserta
11 Torino 22.12.1897 Caserta
aut.
21 x 13 Lavori di Caserta, Castel-
lammare e Firenze
7
aut.
21 x 13 Invio di aiuti finanz. e pro-
messa di « olio» per Ca-
stellammare
9
aut.
21 X 13 Invio di aiuti finanz.
lO
orig. A; fir-
ma aut.
21 X 13 Sospendere lavori della
chiesa per mancanza di
fondi
11
aut.
21 X 13 Invio di aiuti finanz. e pro-
babile ripresa dei lavo della
chiesa
12
aut.
21 x 13 Si riprendano i lavori so-
spesi
13
aut.
21 x 13 Inauguraz. cappella e viag-
gio in Sicilia
14
aut.
21 X 13 A proposito di una fondaz.
salesiana a Bari
15
aut.
21 X 13 Si attende apertura delle
scuole e oratorio
16
aut.
2 21 X 13 Norme per il buon avvio
delle scuole. Notizie circa
la donazione del Barone
Comi a Corigliano (Lecce) 17
aut.
21 x 13 Rallegramenti per inaugu-
razione dell'oratorio
19
2. CHIAPELLO Tommaso, sacerdote salesiano.
Le lettere a lui indirizzate costituiscono la parte numericamente più con-
sistente 20 della corrispondenza di Don Rua conservata a Caserta.
18 Si riferisce alla redazione della lettera: aut. = il testo è scritto direttamente da Don
Rua; orig. A = il testo è scritto da un segretario o Amanuense (alcune lettere infatti sono
in parte o completamente redatte da un segretario e integrate o firmate da Don Rua).
19 I numeri elencati in questa fincatura rimandano al numero d'ordine con cui risul·
tano pubblicate, subito dopo questa Introduzione, in successione cronologica.
20 Si tratta precisamente di 20 lettere nell'arco di tempo 1894-1907: il nome di Don
Chiapello, come appare dalla nostra trascrizione, risulta variamente scritto con una o due p.

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78
Nicola Nannola
Don Chiapello può ben dirsi una personalità di grande rilievo per la
Società Salesiana e, in particolare, per la storia dell'opera di Caserta. Nato
nel 1864, era stato accettato in noviziato dallo stesso Don Bosco nel 1879;21
nelle sue mani aveva emesso la prima professione religiosa (1880) e quella
perpetua (1885). Presente ancora Don Bosco fu ordinato prete dal card. Ali-
monda nel 1887. A lui Don Rua affidò la prima commemorazione di Don
Bosco nel primo anniversario della morte.22 Don Chiapello aveva fatto buoni
studi ed aveva collaborato alla collana della Biblioteca della Gioventù Italiana.
A 32 anni, in qualità di direttore, fu incaricato da Don Rua ad aprire il col-
legio di Frascati.23 Dal 1898 al 1904 diresse l'istituto di Castellammare di
Stabia e, nel biennio 1904-1906, l'opera di Caserta e poi di Alvito (FR).24
Ritornato a Caserta, nel 1913, fu rettore del Santuario annesso all'istituto sale-
siano, finché non fu barbaramente trucidato dai soldati nazisti nella tragica
rappresaglia del 28 setto 1943 insieme ad altri tre salesiani e due famigli della
comunità di Caserta 25 e ad un giovane soldato pugliese, che convalescente era
stato accolto e curato in quella stessa Casa.
Lettere a lui indirizzate 26:
n.
luogo-data
mittente
residenza
destinato
forma del n. dimens.
manoscr.27 pp. cm.
argomento
n.ord.
cronol,28
Balerna (Svizzera) La Spezia
[6.7.1894]
2 Torino 28.11.1897 Frascati
3 Torino [dico 1897] Frascati
4 Torino 30. 4.1898 Frascati
aut.
aut.
aut.
orig. A;
integraz. e
firma aut.
21 x 13 «Non si trattino i gio-
vani con misure se-
vere })
4
21 X 13 Consigli per la delicata
situazione fami!. di un
chierico
18
21 X 13 Suggerimenti ammini-
strativi
20
Norme di buona ge-
stione della casa
21
21 X 13
21 Una pagina di intenso significato personalmente vissuta dal giovane Chiapello accanto
a Don Bosco è narrata in MB, XV, 472.
22 Fu poi stampata in occasione della beatificazione di Don Bosco nel 1929: T. unA-
PELLa, Il Beato Giovanni Bosco nella visione e nelle previsioni di quarant)anni fa. Napoli,
Federico e Arilla ed., 1929.
23 Cfr. Annali) II, 616 s.
24 Alvito apparteneva alla provincia di Caserta, dal 1927 fa parte di quella di Frascati.
Della visita di Don Rua a questa Casa si parla anche in AMADEI, Rua) III, 64 S.
25 Fra questi ci fu anche un altro destinatario epistolare di Don Rua, don Francesco
Coratella, di cui si parla più avanti.
26 Le 20 lettere risultano indirizzate nelle varie località in cui si trovava a risiedere
D. Chiapello: una a La Spezia, 4 a Frascati, 3 a Castellammare, 9 a Caserta e 3 ad Alvito.
27 V. precedente nota 18.
28 V. precedente nota 19.

1.7 Page 7

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Lettere inedite di Don Rua
79
n.
luogo-data
residenza
mittente
destinat.
forma del n. dimens.
manoscr. pp. cm.
argomento
n.ord.
cronoI.
(continua dalla pagina precedente)
5 Torino 18. 5.1898 Frascati
aut.
21 x 13 Accenni alla richiesta
di salesiani da parte
del vesc. di Acerenza-
Matera e all'imminen-
te Capit. Gen.
22
6 Torino [nov. 1898] Castellammare aut.
Postilla amministrativa 25
7 Torino 15.11.1900 Castellammare orig. A;
firma aut.
Sollecitudine per un
21 X 13 povero orfano calabrese 30
8 Torino 30.11.1900
Castellammare
orig. A; Post
scriptum e
firma aut.
Informaz. sul caso del-
le suore compassioni-
21 X 13 ste ed esortaz. a supe-
rare le carenze di per-
sonale
31
9 Torino 15.12.1904 Caserta
aut.
lOx 7 Risposta ad auguri na-
talizi
34
lO Torino 5. 1.1905 Caserta
a stampa e
Auguri Capodanno
Post scriptum
e accenno all'epidemia
orig. A
2 14 X 11 di morbillo e alle rela-
zioni con la benefat-
trice Laserre
35
11 Torino 7. 2.1905 Caserta
aut.
21 X 13 Esortazione a ricom-
porre un dissidio in
comunità
36
12 Torino [otto 1905] Caserta
orig. A;
firma aut.
Accenni al personale
21 x 13 sales., all'incremento
dei cooperatori
37
13 Torino 13.11.1905 Caserta
aut.
21 x 13 Progetto di una scuola
per artigiani
38
14 Torino 28. 9.1905 Caserta
aut.
21 X 13 Consigli per sanare di-
scordie sorte in comu-
nità
39
15 Torino 2.12.1905 Caserta
orig. A;
firma aut.
Trasferim. eli un gio-
21 x 13 vane dall'Ist. Sales. di
Sondrio a quello di
Caserta
40
16 Torino 13.12.1905 Caserta
aut.
21 X 13 Ritorna sul caso della
letto precedente e sul
progetto di una scuola
per artigiani a Caserta 41
17 Torino 24.12.1905 Caserta
aut.
21 x 13 Si tratta del trasferi-
mento di Don Chia-
pello
42
18 Torino 29.11.1906 Alvito
aut.
21 X 13 Orientamenti per la
nuova sede di Alvito
44
19 Torino 27.12.1906 Alvito
orig. A;
firma aut.
Riscontro e ringraz.
21 x 13 per auguri natalizi
45
20 Torino marzo 1907 Alvito
aut.
21 x 13 Risposta ad un quesito
liturgico
46

1.8 Page 8

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80
Nicola Nannola
3. CORATELLA Francesco, sacerdote salesiano.
Don Coratella, originario della Puglia - precisamente di Andria (Bari) - ,
dopo una ventennale esperienza missionaria in Cile (1891-99) e in Brasile fino
al 1910, fece parte della comunità salesiana di Caserta dal 1924 al 1943 in
qualità di confessore presso il Santuario. Nonostante la veneranda età fu ugual-
mente trascinato nello stesso eccidio, perpetrato per rappresaglia dai nazisti,
nel quale fu assassinato Don Chiapello, e di cui si è detto prima?9
Si è conservata una sola lettera da parte di Don Rua e di cui diamo di
seguito i dati come sopra:
n. luogo-data
mittente
Torino 6.2.1910
residenza
destinato
lettera
a mano
forma del n. dimens.
manoser.3D pp. cm.
argomento
n.ord.
eronol,3l
aut.
21 x 13 E' una lettera di presenta-
zione del destinatario
47
4. DI VISCIANO Giuseppe Bernardo, canonico della diocesi di Nola.
Del can. Di Visciano non sì hanno altri dati oltre quelli dell'unica let-
tera rimasta in archivio:
n. luogo-data
mittente
Torino 11.11.1898
residenza
destinato
Nola
forma del n. dimens.
manoser.J2 pp. cm.
argomento
n.ord.
eronol.33
orig. A;
firma aut.
21 x 13 Alla richiesta di una ridu-
zione di retta per collegio
di Caserta, D. Rua prega
di rivolgersi direttamente
al direttore, D. Buzzetti
24
5. GANGI Giuseppe, chierico salesiano.
E' certamente il salesiano più ricordato a Caserta: sia perché vi ha dimo-
rato a lungo - in due riprese come direttore dell'Oratorio: 1901-07 e 1922-46-,
sia per la sua forte personalità: sono ancora innumerevoli gli ex-allievi che
ricordano gli anni fortunati dell'Oratorio vissuti sotto la sua guida paterna
e forte. La sua figura è accompagnata dal ricordo di tanti indimenticabili epi-
29 L'eccidio si consumò il 28 settembre del 1943 a Garzano, prigione di Caserta: Don
Coratella aveva 82 anni.
3D V. pl"ecedente nota 18.
31 V. precedente nota 19.
32 V. precedente nota 18.
33 V. precedente nota 19.

1.9 Page 9

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Lettere inedite di Don Rua
81
sodi legati alla sua persona. Chi scrive lo ebbe per cinque anni come padre
spirituale nella sua adolescenza (1923-27); in seguito fu suo direttore negli
utimi anni della sua vita, terminata a Caserta il 15 gennaio 1946 all'età di
73 anni. All'epoca della sua corrispondenza con Don Rua - di cui ci riman-
gono tre lettere - era giovane chierico in Sicilia.34
n. luogo-data
mittente
residenza
destinato
forma del n. dimens.
manoscr.35 pp. cm.
argomento
n.ord.
crono1.36
1 Torino 15. 6.1893
2 Torino 26. 7.1896
3 Torino 15.12.1896
Marsala
Marsala
Marsala
orig. A
firma aut.
aut.
Riscontro ad un rendicon-
21 X 13 to spirituale
3
21 X 13 idem.
6
21 X 13 idem.
8
6. MARENCO Giovanni, sacerdote salesiano.
Nel 1902 D. Giovanni Marenco risultava Procuratore della Congrega-
zione Salesiana presso la S. Sede e ispettore dell'ispettoria romana, da cui
dipendeva la comunità di Caserta. Egli fu poi vescovo di Iv1assa Carrara (dal
1909) e internunzio nel Centro America (dal 1917). Mori a Torino il 22 otto-
bre 1921.37 Lo scritto indirizzatogli da Don Rua, conservato in questo fondo
archivistico, non è una lettera propriamente detta ma una postilla a lui riser-
vata e redatta brevi manu sullo stesso foglio che il direttore di Caserta aveva
spedito a Don Rua chiedendo aiuto di personale e di denaro.38
7. MONTIGLIO Carlo, sacerdote salesiano.
Quella scritta a Don Ivlontiglio è la lettera più antica e aut. di Don Rua
che si conservi presso l'Archivio di Caserta: è del 1884. Don Bosco è il Rettor
Maggiore e, in sua vece, Don Rua comunica al confratello, residente a Ran-
dazzo in Sicilia, la «lettera di obbedienza» che lo destina a Borgo S. Mar-
tino in Piemonte.
Don Montiglio finì poi i suoi giorni, a 62 anni, nella già citata comunità
salesiana di Alvito nel 1911 sotto il direttorato di D. Tommaso Chiapello, tra
le cui carte fu trovata la maggior parte delle lettere che ora pubblichiamo.
Ecco i dati della lettera destinata a Don Montiglio:
34 Anche se solo la lettera del 1893 (Don Gangi aveva 20 anni) porta espressamente
!'indicazione di Chierico.
35 V. precedente nota 18.
36 V. precedente nota 19.
37 Per una breve scheda biografica su Giovanni Marenco si veda DBS, 177.
38 Si trattava della lettera scritta dal direttore di Caserta, Don Giovanni Chiesa, il
25.2.1902: Don Rua postillò e girò per competenza all'ispettore Don Marenco (cfr. più avanti
lettera n. 32).
6

1.10 Page 10

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82
Nicola Nannola
n. luogo-data
mittente
residenza
destinat.
forma del n. dimens.
manoscr.39 pp. CIno
argomento
n. ord.
crono1.40
Torino 27.11.1884 Randazzo aut
lO x 12,5 Lettera di trasferimento a
Borgo S. Martino
8. PICCaNO Angelo, sacerdote salesiano.
«Era commissario di polizia a Borgo Dora [Torino J - si legge con
comprensibile curiosità sul Dizionario Biografico dei Salesiani - . Il sogno in
cui Don Bosco aveva predetto la morte di otto giovani dell'Oratorio, l'aveva
così impressionato, che dopo l'ottavo decesso diede addio al mondo ed entrò
nella Società [SalesianaJ ».41 Sappiamo, quindi, che fu mandato dallo stesso
Don Bosco in Argentina nel 1881. Don Rua lo destinò al Messico (1892) per
fondarvi l'opera salesiana; nel 1896 fu incaricato di curare l'apertura di un'altra
opera simile in El Salvador. Di questo periodo rimangono tracce delle sue
Relazioni a Valdocco nelle pagine del Bollettino Salesiano. Ritornato in Italia
diresse le comunità di Napoli (1901-1905) e di Castellammare di Stabia (1905-
1910). Morì a Caserta il 10 gennaio 1913.42
Lettere a lui indirizzate:
n. luogo-data
mittente
residenza
destinato
forma del n. dimens.
manoscr.43 pp. cm.
argomento
n. ord.
crono1.44
Torino 16.10.1892
2 Torino 22.11.1898
3 Torino 29.10.1899
4 Torino 11. 9.1900
a mano
Messico
Ascona
a mano
a stampa
firma aut.
21 x 13 Formulario del celebret
integrato e f.to
2
aut.
2 21 x 13 Norme per ben dirigere la
comunità
25
aut.
10,5 x 13 Ipotesi di un nuovo inca-
rico a S. Salvadar
27
a stampa
firma aut.
21 x 13,5 Lettera di presentazione
del destinatario
28
9. SCAPPINI Giuseppe Luigi, sacerdote salesiano.
Il suo nome appare la prima volta nella documentazione salesiana il 15
marzo 1864, giorno della sua « accettazione in prova» da parte di Don Bosco
a Valdocco.45 Fu considerato «un buon operaio» capace di «levarsi da ogni
39 V. precedente nota 18.
40 V. precedente nota 19.
41 D. CICUTA, in DBS, 222.
42 Ibidem.
43 V. precedente nota 18.
44 V. precedente nota 19.
45 Cfr. MB, VII, 639.

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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Lettere inedite di Don Rua
83
impaccio », secondo l'espressione di Don BOSCO,46 che lo incaricò prima del-
l'amministrazione a Valsalice e poi della Casa di Lanzo - al posto di Don
Costamagna e sotto il direttorato di Don Lemoyne - distinguendosi e facendo
ben parlare di sè.47 In una lettera di Don Bosco a Don Lemoyne del 18 di-
cembre 1876 4S si fa il suo nome come quello più adatto « da lasciare a Roma»
come padre spirituale presso i PP. Concettini, secondo il desiderio dello stesso
Pio IX: cosa che infatti si verificò e di cui si parla nelle Memorie Biografiche
nello spinoso capitolo dedicato all'« affare dei Concettini ».49 Risulta poi di-
rettore a Lanzo (dal 1877) 50 e quindi primo ispettore dell'ispettoria napole-
tana dal 1903 al 1910.51 Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Portici,
dove morì nel 1918.
Lettere a lui indirizzate:
n. luogo-data
mittente
residenza
destinato
forma del n. dimens.
manoscr.52 pp. cm.
argomento
n.ord.
cronol,53
[Torino apro 1904]
Portici
aut.
2 [Torino sett. 1906] Napoli
aut.
21 X 13 Gira una lettera di racco-
mandazione e chiede noti-
zie su Gioia de' Marsi
33
27 X 19 Gira una richiesta di con-
vitto per due giovani
43
lO. VARIE.
Raggruppiamo in quest'ultima sezione tre lettere atipiche: la la .è indi-
rizzata ad un « Ill.mo Signore» rimasto fino questo momento anonimo; la 2a
e la 3a sono circolari a stampa mandate in giro in occasione della posa della
prima pietra e inaugurazione della Chiesa di Caserta. Diamo qui di seguito i
dati delle tre lettere:
46 Cfr. E. CERIA, Epistolario di S. Giovanni Bosco) II. Torino, SEI, 1956, 413: letto
del 19.10.1874 a Don Lemoyne.
47 Se ne ha un singolare accenno anche nel corso della Conferenza di S. Francesco di
Sales del 27 gennaio 1875: «Lo stato sanitario [degli ospiti della Casa di Lanzo], si legge
nel verbale di quella Va conferenza, essere causa di meraviglia a tutti: non un'indisposizione,
non un raffreddore, non la menoma tosse. Doversi questo mirabile effetto in buona parte
alle cure del prefetto Don Scappini» (MB, XI, 24 s.).
48 Cfr. Ibidem) X, 1321 s.; XIII, 14 e Epistolario) III, 128.
49 Cfr. Ibidem) XIII, 45-63.
50 Cfr. Ibidem) XIV, 357: protagonista di un fortunoso salvataggio a favore del piccolo
Vittorio E. Salvini; V. anche MB, XVII, 182-185.
51 Alcuni riferimenti riguardanti questo periodo sono in Annali) III, 395, 525.
52 V. precedente nota 18.
53 V. precedente nota 19.

2.2 Page 12

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84
Nicola Nannola
n. luogo-data
mittente
residenza
destinato
forma del n. dimens.
manoscr.54 pp. cm.
argomento
n.ord.
crono!.55
Torino 25. 9.1900
[anonimo] orig. A
firma aut.
21 x 13 Invita a rivolgersi diretta-
mente a D. Chiapello diret-
tore di Caserta
29
2 Caserta 8. 6.1896
a stampa 2 21 x 13,5 Circolare per la posa del-
la prima pietra
5
3 Caserta 8.12.1898
copia
postuma
dattiloscritta
Circolare per inaugurazio-
ne della Chiesa
26
Un primo semplice bilancio della lettura e dell'analisi di queste 47 lettere
di Caserta, conferma pienamente la valutazione già offerta, su una massa di
dati e di documentazione ben più vasta, da Eugenio Ceria negli Annali della
Società Salesiana: «L'ascendente morale di Don Rua gli veniva dall'alta spi-
ritualità che informava le sue azioni e relazioni [ ... ]. Aveva presenti le con-
dizioni delle singole Case anche più remote e i bisogni, i desideri talora per-
fino le fantasie di ogni socio, e nella sua frequente corrispondenza aveva sem-
pre quel rilievo, quell'espressione, quello spunto che faceva al caso. Le nume-
rose sue lettere, pervenute ai nostri archivi dalle carte di confratelli defunti,
che le avevano religiosamente conservate, ci mettono sott'occhio con quanta
accortezza, premura e carità facesse giungere in qualsiasi occorrenza la sua
parola saggia, opportuna e buona ».56
La corrispondenza che ora stiamo per pubblicare non contiene idee o ele-
menti di eccezionale risonanza: è uno spaccato su semplici fatti e su que-
stioni di ordinaria amministrazione: ricorrente bisogno/riscontro di aiuti finan-
ziari, richieste di personale, suggerimenti e orientamenti per superare questa
o quella difficoltà, inoltro di comprensibili raccomandazioni e petizioni varie...
Tuttavia è proprio questo involucro di «quotidianetà» che, liberando la do-
cumentazione dal peso di filtri interpretativi, riesce a conservare meglio, ma-
gari solo in filigrana, l'immediatezza e la fedeltà dei contorni fisionomici mo-
rali e spirituali dello stesso scrivente.
Non mancano, anzi sono quasi sempre presenti riferimenti e accenni,
diretti o indiretti, di vita e di spiritualità salesiana: piccoli ma chiari riflessi
della santità di Don Rua che s'irradia anche tra le pieghe di una semplice let-
tera amministrativa: «La povertà, si legge per es., sia vissuta nelle piccole
e grandi cose, come saggia economia, oculatezza, lavoro, evitando gli sprechi
e confidando sempre nella Provvidenza» .57
54 V. precedente nota 18.
55 V. precedente nota 19.
56 Cfr. Annali, II, 743.
57 V. più avanti nelle lettere n. 31 e n. 13.

2.3 Page 13

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Lettere inedite di Don RUcl
85
Un motivo emergente dall'insieme delle lettere è che in ogni comunità
religiosa salesiana regni sempre lo spirito di famiglia. Senza paura di ripe-
tersi, ritorna a insistere spesso su questo tema. Soprattutto il direttore « cerchi
di guadagnarsi il cuore dei suoi dipendenti con modi umili e caritatevoli ».58
E, venuto a conoscenza di contrasti e frizioni in comunità, Don Rua non esita
ad assicurare l'invio «dell'olio della carità », alludendo al suo concreto inter-
vento e alla sua autorevole mediazione.59 Talvolta non manca di scrivere pane al
pane e vino al vino) giungendo a riprendere, suaviter sed fortiter, il confra-
tello responsabile di sopraffazione e intemperanza di governo 60: il direttore
- scrive Don Rua - agisca sempre in modo da spingere tutti, confratelli e
personale di lavoro, a diventare efficaci collaboratori più che sottomessi ese-
cutori.61 Questo aureo principio dell'« ognuno stia al suo posto e rispetti il
ruolo degli altri» 62 Don Rua testimonia di rispettare lui per primo, pur essendo
Rettor Maggiore.63
Non mancano espliciti consigli di direzione spirituale 64 e chiari richiami
alla pratica del sistema preventivo.65
L'attaccamento, infine, a Don Bosco e alla Regola, come pure alla prima
tradizione salesiana 66 risulta il motivo più caratterizzante di questo fondo archi-
vistico casertano: il ricordo e il ricorso a Don Bosco attraversa costantemente
58 «Mi fa molta pena quanto mi scrivi - si legge nella lettera del 28.XI.1905 al diret-
tore di Caserta - . Questo mi fa temere che non regni in Codesta Casa l'unione che sarebhe
necessaria. Fa coraggio e colla tua sagaccia [sic] e specialmente con modi umili e caritatevoli
cerca guadagnarti il cuore de' tuoi dipendenti» (lettera n. 39).
59 «Procureremo spedir fra breve un pò d'olio... affine di far cessare l'ingrato cigolio»
(lettera n. 9).
60 «L'aver disapprovato ciò che faceva il tuo antecessore, scrive a Don Chiapello, l'aver
cercato introdurre fin da principio varie novità quasi come biasimo di ciò che prima si faceva
indispose gli animi; e penso fin d'allora incominciò la discordia, cui [sic] si potrà diminuire
ed anche estinguere colle due virtù sovrindicate [umiltà e carità] » (lettera n. 39).
61 «Non occorre che qui ricordiamo le avventure di Messico, scrive Don Rua il 22.XI.1898
a Don Piccono, destinandolo direttore a S. Salvador; si sa che il torto è sempre un pò da
una parte e un pò dall'altra. Tuttavia è conveniente che ti faccia notare come ci impressio-
nava il vedere che tutti quelli che parevano dover divenire tuoi più efficaci coadiutori li
vedevamo partire dal tuo fianco, portando disposizioni punto benevoli verso di te [ ... ]. Que-
sta considerazione dovrà farti riflettere sul modo di comportarti nel nuovo uffizio» (let-
tera n. 26).
62 Cfr. lettere n. 31 e n. 26.
63 Cfr. lettere n. 24, n. 29, n. 33, n. 40 e n. 43: quando il caso però è estremamente
grave, Don Rua non esita a far eccezione (v. per es. nella dolorosa situazione di cui si parla
nella lettera n. 30).
64 Si veda in particolare la lettera n. 3, n. 6 indirizzate al salesiano Don Gangi.
65 V. lettera n. 4 e n. 6.
66 Per comprendere tale attitudine significativa e caratteristica della personalità e del
rettorato di Don Rua - si legga soprattutto il v. II della citata biografia dell'Amadei, spe-
cialmente nelle pp. 284-328 (il capitolo: Devotissimo al maestro e con gli stessi ideali).

2.4 Page 14

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86
Nicola Nannola
l'arco della corrispondenza da noi analizzata, fino a comprendere episodi di
singolare sapore familiare.67
In conclusione, ci sembra di poter dire che anche da queste modeste e
brevi lettere venga fuori quell'immagine tanto nota di un Don Rua «pro-
lungamento» geniale e fedele di Don Bosco stesso, ribadendo ampiamente
quanto si legge negli Annali della storia salesiana: «La forma delle sue virtù
[di Don Bosco] massime di certe virtù, la sua maniera di vedere e di giudi-
care, i modi suoi di parlare e di scrivere, di agire e di trattare, rivestivano
agli occhi di Don Rua il carattere di norme pratiche, alle quali si studiava
di conformare se stesso e uniformare gli altri ».68
2. CRITERI DI EDIZIONE
Il criterio di fondo tenuto presente è la preoccupazione di pubblicare
un testo che riproduca il più fedelmente possibile le lettere scritte o firmate
da Don Rua. Il testo, pertanto, rispetta la redazione originale nella sua inte-
grità (compresa la punteggiatura, l'uso contemporaneo delle maiuscole ed even-
tuali errori ortografici).69 Gli interventi e le interpolazioni dell'editore vengono
opportunamente segnalati con la normale parentesi quadra [].
Il testo della lettera, preceduta dalla breve descrizione dei dati esterni
del manoscritto e dal regesto o riassunto del contenuto, è corredato, dove
occorra, da un doppio apparato critico: quello delle varianti e quellO delle
note storico-bibliografiche: le varianti segnalano normalmente le aggiunte di
parole fra le righe (sup. lin.), la semplice aggiunta (add) o soppressione (del)
o correzione (corr ex), o sostituzione di parola (emend ex) seguite da una A o
da una R a seconda che l'operazione è compiuta dall'Amanuense (segretario
che materialmente redige la lettera o parte di questa) o da Rua stesso.
67 Di fronte all'incalzare di una persistente epidemia di morbillo nel collegio di Caserta,
Don Rua non esita a suggerire, come estremo efficace rimedio, un triduo di preghiere a
Don Bosco (cfr. lettera n. 35).
68 Annali) II, 747.
69 A tal proposito si coglie l'occasione per ringraziare gli studenti del corso di ecdotica
dell'università salesiana (ARENAL Rogelio, GARCIA GUTIERREZ Jesus Manuel, GorCOECHEA
Fermfn, GOMES Manuel Leal, KAPPLIKUNNEL Mathew) per le correzioni e le integrazioni
apportate.

2.5 Page 15

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Lettere inedite di Don Rua
87
Elenco delle sigle e abbreviazioni ricorrenti
= ACS Archivio Centrale Salesiano, via della Pisana 1111, Roma.
Annali = E. CERIA, Annali della Società Salesiana) II, SEI, Torino 1943.
aut. = testo della lettera scritto personalmente da Don Rua.
DBS = Dizionario Biografico dei Salesiani) a cura dell'Ufficio Stampa Salesiano, Torino 1969.
ms = manoscritto.
orig. = testo redatto da un segretario di Don Rua.
f
= foglio.
= recto.
v
verso.

2.6 Page 16

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88
Nicola IVannola
II. Le Lettere
1
A D. CARLO MONTIGLIO
Ms aut. scritto su un pezzetto di carta grigia senza righe, riquadrato a mano. La lettera
è scritta su una pagina piena, senza correzione. L'altra pagina ha nome e luogo del destina-
tario. Dimensioni 10 X 12,5 cm.
D. Rua scrive da Torino, a nome di D. Bosco, comunicando a D. Montiglio il suo tra-
sferimento da Randazzo a Borgo S. Martino.
f lr
Torino 27-11-84
Car.mo D. Montiglio
Per parte del caro D. Bosco ti annunzio che per circostanze affatto indi-
pendenti da te e da noi tu sei stato destinato al Borgo S. Martino e già dato
in nota al Provveditore dì Alessandria. Vedi adunque di far su le tue poche
robe e libri e parti subito in guisa da arrivare qui la settimana prossima.
Addio, carissimo, ti auguro buon viaggio sotto l'assistenza della Madonna
Immac. e del tuo Angelo Custode.
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Michele Rua
f 1v Al Rev. Signore
Il Sig. D. Carlo Montiglio
Randazzo
2
A D. ANGELO PICCONO
Ms aut. sul modulo stampato. C'è la riproduzione di S. Francesco di Sales sul recto
e c'è il timbro della società salesiana ai due lati dello stesso foglio. Parti manoscritte vengono
in carattere corsivo. Dimensioni 21 X 13 cm.
D. Rua nella sua qualità di Rettor Maggiore della Congregazione, consegna a D. Angelo
Piccono il celebret) rilasciato il 16 ottobre 1892, e attesta la sua idoneità ad esercitare gli
uffici sacerdotali. E' notevole 1'affermazione che il confratello va in America per prendersi
cura dei giovani poveri e degli orfani. Nel foglio verso, inviandolo nell'America Centrale, il
18 ottobre 1895, gli conferma la precedente presentazione.

2.7 Page 17

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Lettere inedite di Don Rua
89
f 11'
[riproduzione di S. Francesco di Sales]
OMNIBUS PRAESENTES LECTURIS
SALUTEM IN DOMINO ET DEBITAM OBSERVANTIAM
Cum dilectum nobis in Christo adm. Rev.dum D. Angelum Piccono 1 ex
Dioecesi T aurinensi mittamus in Americam ad adolescentulorum praesertim
pauperum et orphanorum CUraJ12 sumendam} testamur eum esse Societatis nostrae
Sacerdotem professum, nulloque canonico impedimento innodatum, quominus
missas celebrare, ceteraque munia Sacerdotalia obire possit.
Quapropter cum Ill.mis et Rev.mis loc. Ordinariis et omnibus, ad quos
pervenerit, quammaxime in Domino commendamus, ut tamquam Dei servum
benigne suscipiant, uberem ab eo recepturi mercedem, Qui est merces nostra
magna nimis.
In quorum fidem praesentes manu nostra subscriptas sigilloque officii
nostri munitas dedimus.
Datum Augustae Taurinorum die 16 Octobris Anno Domini 1892
[Timbro]
Sac. Michael Rua
Societatis Salesianae R.M.
f Iv Nunc autem mittimus eum ad Respublicas Americae eentralis ad idem objeetum.
Aug. Taurinor. die 18 Oet. 1895
[Timbro]
Sae. Miehael Rua R.M.
I Piccano: missionario nell'Argentina dal 1881, era destinato da D. Rua al Messico
nel 1892, per fondarvi l'opera salesiana. Nel 1896 fu incaricato anche di trattare per l'aper-
tura di una casa salesiana nell'El Salvador. Successivamente, ritornato in Italia nel 1901,
morì a Caserta: cfr. A. CICUTA, in DBS, 222.
3
AL CH. GIUSEPPE GANGI
Ms orig. di un segretario, firma aut. di D. Rua. Carta da lettera intestata «Oratorio
di S. Francesco di Sales Torino, via Cottolengo, N. 32 ». Dimensioni 21 X 13 cm.
Il chierico Gangi aveva inviato da Marsala un suo rendiconto spirituale al Rettor Mag-
giore. D. Rua gradì assai il gesto filiale e gli rispose con preziosi consigli.
f 11'
W G. M. e G.ppe
15 Giugno 1893
Son contento del tuo rendiconto delli 8 c.te perché spero che ti sforzerai
sempre di andar avanti nella salita del cielo per non tornar indietro.

2.8 Page 18

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90
Nicola Namtola
Ecco i pochi consigli che ti do per questo:
lO Non esser pigro nel combattere le distrazioni, perché tale pigrizia di-
spiace al SS. Cuor di Gesù, e perché se non cerchi di vincerle, resterai vinto
con gran danno dell'anima tua.
20 Per vincere la tua passione dominante fa di pensare sempre e d'imi-
tare la dolcezza del Cuor di Gesù, epperò quando senti lo spirito turbato non
parlare, ma pensa prima come farebbe in quel caso il dolcissimo Cuore di Gesù,
e poi cerca di far così. In questo modo ti farai grandi meriti pel tempo e
per l'eternità.
Ti ringrazio anche delle buone notIzIe datemi di cotesto Oratorio festivo:
f 1v ne I benedico il Signore e lo prego di cuore perché lo faccia prosperare a sua
gloria e per la salvezza di tante anime.
Addio carissimo, prega per me che imploro sopra di te e di tutti cotesti
Salesiani ed allievi le più dolci benedizioni del Cuore di Gesù nel quale ti
sono sempre
aff.mo come Padre
Sac. Michele Rua
4
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Ms aut. su carta intestata «Collegio D. Bosco Balerna (Belvedere) Svizzera Italiana »;
dimensioni 21,5 X 13,5 cm. La lettera è scritta senza data, che però è ricavata dal timbro
postale sulla busta. La busta è indirizzata: Al Rev. D. Tommaso C., Scuola di S. Paolo, Spezia,
Italia.
D. Rua scrive a D. Chiapello, Consigliere Scolastico a La Spezia. Questi aveva comu-
nicato al Beato la notizia della grave malattia del suo direttore D. Giuseppe Leveratto. Mentre
lo incorraggia, D. Rua aggiunge anche alcuni preziosi suggerimenti pedagogici.
f lr
Balerna, [6 luglio 1894]
Caro D. Chiappello [sic]
Ho ricevuto con piacere la tua lettera e ti ringrazio delle informazioni,
notizie che hai pensato bene d'inviarmi.
Precisamente come tu dici, il vostro Ispettore D. Tamietti 1 m'aveva già
informato di tutto ed a lui già si diedero le istruzioni, e se non è ancora tra
di voi per darvi le occorrenti disposizioni, non tarderà a venire.
Rincresce sicuramente che il caro vostro Direttore abbia dovuto altra
volta allontanarsi per indisposizione: non per questo dovete troppo affannarvi.
Est Deus in Israel.

2.9 Page 19

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Lettere inedite di Don Rtta
91
Specialmente poi. raccomando, pel poco tempo che ancor rimane dell'anno
scolastico, non si trattino i giovani con misure severe, si usi prudenza, indul-
genza, vigilanza a e sovra tutto carità.
f Iv
lo non mancherò di raccomandare I al Signore i presenti bisogni di code-
sta casa.
Mi pare che potrebbe giovare non poco a mantenere i giovani più buoni
e disciplinati, raccomandar loro che preghino e frequentino di più e colle de-
bite disposizioni b i Sacramenti per ottenere la guarigione del loro Direttore.
Ecco in breve risposto alla tua carissima. Fatti intanto coraggio, prega
anche tu in questi giorni pel bene di codesta casa, e prega anche per me e fa
pregare codesti giovani, affinché durante questo viaggio intrapreso per com-
piere opere salesiane, il Signore m'illumini a conchiuderle tutte secondo la
Sua Divina volontà, a Sua maggior gloria, ed al bene delle anime.
Saluta tutti. Dio vi benedica, come di tutto cuore io pure vi benedico.
Tuo aff.mo inG. e M.
Sac. Michele Rua
a vigilanza add sI b e colle debite disposizioni add sI
1 Tamietti: fu ispettore della Ligure dal 1892 al 1898: cfr. G. MAGDIC, in DBS, 267.
5
CIRCOLARE PER LA POSA DELLA PRIMA PIETRA
Foglio doppio a stampa della Scuola Tipografica dell'Ospizio del Sacro Cuore di
Roma. Nel primo foglio in alto a sinistra c'è lo stemma della Congregazione. Dimensioni
21 X 13,5 cm.
Questa circolare fu mandata da D. Rua come invito alla solenne benedizione della
prima pietra della Chiesa in onore del Sacro Cuore di Maria.
f lr
Caserta, li 8 giugno 1896
[stemma della Congregazione]
Illustrissim Signor
Mi gode l'animo di comunicare alla S.V. Ill.ma la piacevole notizia della
solenne Benedizione 1 della Pietra angolare e dell'area, su cui si innalzeranno
la nuova Chiesa in onore del Sacro Cuore di Maria e gli edifizii ad uso di
Oratorio festivo, Ospizio e Scuole Salesiane in Via Colombo. La benedizione
avrà luogo nella prossima Domenica 14 corrente alle ore 8,30.

2.10 Page 20

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92
Nicola Nannola
La funzione si farà con tutta la pompa e solennità del rito. In essa si
darà lettura dell'atto pubblico notarile in cui saranno ricordati i più illustri
nomi dei personaggi, che reggono la Chiesa, la Diocesi, questa città e la Pia
Società Salesiana. Quell'atto si chiuderà nella stessa Pietra angolare con una
medaglia di Maria Ausiliatrice, con monete coniate in quest'anno, con foto-
grafie di S.E. Monsignor Vescovo e del signor Padrino e della signorina Madrina
ed altri ricordi.
Compirà la sacra cerimonia S.E. Rev.ma Monsignor Vescovo Gennaro
f 2r Cosenza,2 che tanto I degnamente regge questa Diocesi, assistita ai Rev.mi signori
Canonici, dal Clero e dal Seminario di questa città. Prenderanno parte il
Padrino e la :Madrina, Ill.mo Comm. Francesco Saverio Avvocato Correra e
signorina Clementina Leonetti, rappresentanze degli Istituti religiosi della città,
le Autorità Civili, il Notaro Signor Luigi Michitto ed il signor Domenico San-
tangelo Ingegnere e Direttore dei lavori.
Dopo che sarà compiuta la funzione V.S. è pregata recarsi alla Chiesa
Cattedrale, dove alle ore Il, previa la celebrazione della S. Messa, accondi-
scendendo al grato invito di S.E. Mons. Vescovo terrò una breve conferenza
sullo scopo delle Opere dell'umile nostra Pia Società Salesiana. (1)
Nella persuasione di vederci onorati della presenza di V.S. Le auguro
ogni bene dal Signore, e con rispetto mi confermo
Della S. V. Il1.ma
Obbl.mo Servo
Sac. Michele Rua
(l) Tenere il presente invito per l'ingresso al recinto della nuova Chiesa e posti
distinti in Cattedrale.
l Per notlzie riguardanti la funzione, cfr. Bollettino Salesiano (= BS) XX/8 (1896)
202-204, dove si trovano riassunte le relazioni dai giornali cittadini e regionali di allora, spe-
cialmente dal Corriere di Caserta, dal Movimento e dalla Libertà di Napoli. Una relazione
breve apparve anche nella edizione francese del BS XVIII/9 (1896) 199-200.
2 Vescovo: Mons. Gennaro Cosenza (1852-1930) fu Vescovo di Caserta dal 12 giu-
gno 1893 al marzo 1913: cfr. Hierarchia Catholica, VIII, Padova 1978, 188.
6
A D. GIUSEPPE GANGI
l\\t[s aut. su uno stampato con la riproduzione di un autografo di D. Bosco, seguito da
una lettera scritta da un segretario, come post scriptum, sul verso del foglio. Dimensioni
12,5 X 15,5 cm.
E' una risposta ad un rendiconto.

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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Lettere inedite di Don Rua
93
f lr
Torino il 26-7-96
Carissimo Gangi - Marsala
Ti ringrazio della gradita tua lettera e penso farti una risposta di tuo
gusto col mandarti un bel pensiero del nostro amatissimo D. Bosco scritto di
sua mano:
o Vergine pia) l)aiuto tuo forte -
alt'anima mia in punto di morte.
Sac. Gio. Bosco
Gradisci i miei cordiali saluti e prega il Signore
pel tuo aff.mo in G. e M.
l Sac. Michele Rua
f Iv
P.S. Il tuo rendiconto del 15 corrente mI e pIaCIUto assai.
Vedo che le cose tue a vanno discretamente bene, tuttavia studiati di ren-
derti amabile nel trattare coi giovani e guadagnarli al Signore col sistema della
dolcezza come ce lo insegnarono S. Francesco di Sales e il nostro caro Padre
D. Bosco. - Se il demonio viene a tribolarti e cercarubarti il merito delle tue
opere buone, fallo partire con inabissarti colla considerazione del tuo nulla e
delle tue miserie.
a tue add si
7
A D. ANTONIO BUZZETTI
1"\\;1s aut. scritto su un foglio 21 X 13 cm.
D. Buzzetti da Castellammare è passato a dirigere i lavori a Caserta; di qui dovrà
recarsi ogni tanto ad ispezionare quelli della casa di Firenze.
f lr
Caro D. Buzzetti,
D. Febbraro si raccomanda caldamente per averti a Firenze dove ha incomin-
ciato i lavori della Chiesa· da erigersi in via Aretina.
Spero che a Castellamare i lavori saranno ultimati. VuoI dire che invece
di far la via da Castellamare a Caserta come in passato, d'ora in avanti farai
quella da Caserta a Firenze e viceversa.

3.2 Page 22

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94
Nicola Nannola
D. Febbraro insiste molto per averti ed io gli promisi che saresti andato.
Addio; prega pel
Torino 1-11-96
Tuo aH.mo in D.no
Sac. Michele Rua
8
A D. GIUSEPPE GANGI
Ms aut. su uno stampato con la riproduzione di un autografo di D. Bosco, seguito da
una lettera autografa di D. Rua, come post scriptum) sul verso del foglio. Dimensioni
12,5 X 15,5 cm.
D. Rua esorta D. Gangi a ricorrere a S. Antonio per i bisogni della casa, che dovevano
essere notevoli.
f 11'
Torino il 15-XII-96
Carissimo D. Gangi (Marsala)
Ti ringrazio della gradita tua lettera e penso farti una risposta di tuo
gusto col mandarti un bel pensiero del nostro amatissimo D. Bosco scritto di
sua mano:
I giovanetti sono la
delizia di Gesù e di
Maria - Sac. Gio. Bosco
Gradisci i miei cordiali saluti e prega il Signore
pel tuo aH.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua I
f 1v
P.S. Mando qualche soccorso al tuo Sig. Direttore anche dietro la gradita
tua del 4 corro Credo che in questo lasso il Sig. D. Belmonte 1 abbia pure spe-
dito qualche somma, avendolo io esortato a farlo se poteva. Intanto bisogna
che anche voi facciate quanto potete sia con le preghiere ai Celesti sia con
ricorrere ai terrestri. Quanto ai Celesti farete bene ad introdurre anche voi
la divozione a S. Antonio di Padova pel pane dei poveri. Una statuetta del
Santo con una cassetta ai piedi per raccogliere le dimande e le oHerte. In varie
nostre case si adottò a tale divozione e se ne ha buoni risultati. Coraggio adun-
que e all'opera. Buone feste e buon fine e buon principio.
a si adottò add sl
1 Belmonte: cfr. E. VALENTINI, in DBS, 34 s.

3.3 Page 23

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Lettere inedite di Don Rua
95
9
A D. ANTONIO BUZZETTI
Ms aut. su tutte e due facciate di un foglio. Il post scriptum si trova in basso sul verso
del foglio. Dimensioni 21 X 13 cm.
D. Buzzetti bussa a denari per le enormi spese che deve sostenere. D. Rua risponde
inviando quello che può. L'olio da inviare a Castellammare è quello della carità.
f lr
Torino 17-3-97
Car.mo D. Buzzetti
Ti unisco un chèque di L 6/m affinché tu possa muoverti per andare al più
presto in Sicilia, dove D. Bertello 1 t'aspetta con divozione. Facciamo un vero
sacrifizio per mandarti tal somma mentre abbiam tanti bisogni e siamo così
scarsi.
Siam pienamente d'accordo sul progetto d'aprir un salone della nuova
casa per capella [sic] a comodità dei vicini nella prossima Pasqua. Ottimo
pensiero fu questo di Monsignore, in cui ci accordiamo pienamente come spero
ci accorderemo ognora in tutto. Ringrazialo della bella circolare per la Quare-
sima, che ho letto con tanto piacere pregando il Signore a rendere feconda
di frutti ubertosi la sua pastorale parola.
f 1v
Procureremo spedir fra breve anche un I po' di olio a Castellamare affine
di far cessare l'ingrato cigolio di cui mi fai cenno nella gradita tua. In quella
occasione avviserò chi di ragione sul modo di comportarsi verso i Confrat. e
coi forestieri. Tu intanto non inquietarti facendo anche un po' di tara su
quello che ti venne riferito.
Ti auguro buona festa di S. Giuseppe cui desidero che imitiamo nel-
l'amore verso Gesù ed in tutte le virtù.
Credimi sempre
Tuo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua
P.S. Favorisci mandarmi subito un segno di ricevuta. - Se puoi di questa
settimana arrivar a Catania andrà molto bene.
I Bertello: consigliere ed economo generale, fu ispettore in Sicilia dal 1894 al 1898:
cfr. E. VALENTINI, in DBS, 38.

3.4 Page 24

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96
Nicola Nannola
lO
A D. ANTONIO BUZZETTI
Afs aut. su un foglio 21 X 13 cm.
D. Buzzetti era tornato da poco da una missione in Sicilia. D. Rua ringrazia per le notizie
di Sicilia, e invia un po' di denaro per le spese della festa di Pasqua.
f lr
Torino 16-IV-97
Car.mo D. Buzzetti
Tante grazie delle notizie di Sicilia. Se potrai sistemare definitivamente
tutti quei conti andrà bene.
Per pagarti le feste di Pasqua ti spedisco L. 3.000 dolente di non poterti
spedire di più. - Favoriscimi pronto segno di ricevuta.
Buon alleluia a S.E. Rev.ma, a sua Sig.a Sorella, all'Ingegnere a tutti gli
amici e specialmente a te dal
Sac. NIichele Rua
Il
A D. ANTONIO BUZZETTI
J'VIs orig. scritto da un segretario, firma aut. di D. Rua, in carta da lettera. Dimensioni
21 X 13 cm.
Vi è un P.S. della stessa lunghezza della lettera, scritta tutta dall'amanuense, eccetto
le ultime due righe autografe di D. Rua.
C'è un ordine spiacevole: terminare i lavori della casa e sospendere i lavori della Chiesa
per mancanza di fondi.
f lr
D. Antonio Buzzetti
Caserta
Torino, 23-4-97
Caro D. Antonio,
Riscontro la tua del 20 corro Aprile. Se bastasse, ti risponderei col ter-
mine militare: Arrangiati;a ma prevedendo che non potrai, sarà bene che per
ora faccia finire la casa, e sospenda i lavori della Chiesa. Intanto fa di usare

3.5 Page 25

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Lettere inedite di Don Rua
97
molta vigilanza nei lavori affinché abbiano a riuscire solidi, bene atti all'uopo
e poco costosi.
Ti saluto caramente e mi dichiaro
Sac. Michele Rua
P.S. Mi rincresce proprio di non poterti aiutare come vorrei; ma sono
in tali strettezze da non poter fare di più. T'invio per ora un buono da
L. 1.500. - Intanto tu fa in modo che s'intonachi la casa e si facciano i pavi-
menti, in guisa che sia abitabile a Settembre. Per la Cappella, si potrà far
servire l'attuale, che penso sarà stata inaugurata a Pasqua, come mi avevi
scritto.b
a Arrangiati l subd b che ... scritto add R
12
A D. ANTONIO BUZZETTI
Ms Aut. di D. Rua, scritto in un foglio da lettera sulle due facciate, senza data e senza
il nome del luogo dov'è stata scritta. Dimensioni 23 X 13 cm.
D. Rua scrive a Buzzetti dandogli libertà per iniziare il lavoro della Chiesa, che adesso
si trova nei locali destinati ai refettori, senza farsi grandi problemi, perché il numero dei con-
vittori non sarà molto numeroso nel l° anno.
f lr
Car.mo D. Buzzetti
Ti spedisco altre L. 3.000, di cui ti raccomando mandarmi un pronto
segno di ricevuta. Quanto al continuare i lavori della chiesa vedrai un po'
se ti sarà possibile cogli ajuti che ti manderemo. Se non sarà possibile, si
potrà conservare un anno di più la capella [ sic] nel vano che dovrà servire
di refettorio giacché pel anno non ci sarà un numero di convittori tanto
grande da esigere l'uso di quell'ambiente per refettorio: penso questo potrà
pel anno essere in altra camera.
D. Bertello 1 ti aspetta con divozione per terminare quelle perizie. Scri-
vigli che. veda di disporre le cose in modo da poter conchiudere tutto in unica
i f 1v tua gita colà, giacché questi viaggi importano una spesa non indifferente.
Quanto al provvedere arnesi di cucina, refettorio, mobilia, banchi ecc. sarà
certo opportuno pensarvi a tempo per far le cose con maggior comodità e mi-
nore spesa. - Penso che pel anno si potrà calcolare sopra una 50.na di con-
vittori.
Tanti rispetti a S.E. e a tutti i nostri amici di costì.
7

3.6 Page 26

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98
Nicola Nannola
Maria Ausiliatrice ti assista e tu pensa ad onorarla e farla onorare. Sono
contento che s'inauguri la capella [sic] nella festa del Patrocinio: anche S. Giu-
seppe ne sarà contento trattandosi di far onorare la sua Sposa Santissima.
Credimi
Tuo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua
l D. Bertello: cfr. E. VALENTINI, in DBS, 38; v. anche in Annali III, 453-472; IV, 394.
13
A D. ANTONIO BUZZETTI
ivIs Aut. di D. Rua, in carta da lettera. Dimensioni 21 X 13 cm.
Don Rua approva la decisione di D. Buzzetti di riprendere i lavori della Chiesa, confi-
dando nella Provvidenza divina, che si è concretizzata con una offerta di L. 3.000.
f lr
Torino 6-V-97
Car.mo D. Buzzetti
Vedo le difficoltà da te incontrate per l'ordine dato di sospendere i lavori
della Chiesa. Avendomi la Provvidenza somministrato qualche ajuto, m'affretto
a fartene parte con questo buono di altre lire 3/m. - Favoriscimi un pronto
segno di ricevuta.
Hai fatto bene a ritirar l'ordine di sospensione. Confidiamo nella Divina
Provvidenza. - Ringrazia S.E. Rev.a dell'offerta: se i Signori di Caserta sapes-
sero imitar il suo esempio potresti con maggior sicurezza spingere avanti i lavori.
Tanti cordiali saluti. - Maria Ausil. ti soccorra in ogni senso. Prega pel
povero D. Gribaudi 1 che lotta colla morte.
Prega pure pel
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Michele Rua
l GRIBAUDI: questo salesiano morì infatti dopo un mese, il 7.7.1897.

3.7 Page 27

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Lettere inedite di Don Rua
99
14
A D. ANTONIO BUZZETTI
Ms Aut. di D. Rua su carta da lettera. Dimensioni 21 X 13 cm.
Il giorno del Patrocinio di S. Giuseppe 1897 giunge a Valdocco la notificazione dell'inau-
gurazione della cappella provvisoria a Caserta. D. Rua comunica a Buzzetti i suoi sentimenti
di gioia e di compiacimento.
Inoltre lo incarica di un nuovo viaggio di lavoro in Sicilia.
f lr
Torino 11-V-97
Car.mo D. Buzzetti
Mi riuscì di grande consolazione il telegramma ricevuto Domenica, Patro-
cinio di S.Giuseppe, dell'inaugurazione della capella [sic] provvisoria. Ne ho
dato lettura ai commensali e tutti insieme ne ringraziammo il Signore, facendo
voti per la prospera continuazione dell'impresa ed augurando ogni benedizione
a te, al bravo Ingegnere ed a tutti gli altri menzionati nel dispaccio.
Qui ti unisco altre L. 3/m. - Favoriscimi pronto segno di ricevuta.
Ti raccomando la nuova a gita in Sicilia, raccomandando a D. Bertello di
predisporre le cose in modo che b tu possa c terminar ogni pendenza in cui
occorra la presenza tua.
Credimi sempre
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Mich. Rua
a nuova add sl b che emend da; c tu possa add sl
15
A D. ANTONIO BUZZETTI
Ms Aut. di D. Rua, in carta da lettera, scritto sulle due facciate. Dimensioni 21 X 13 cm.
Divisa da D. Rua in quattro parti, numerate al fianco sinistro.
Di notevole c'è qui la richiesta del Canonico Carbone di Bari, per un'opera in quella
città. Ma non si può soddisfarla.
f lr
Torino 7-X-97
Car.mo D. Buzzetti
1. Rispondo alla gradita tua del 26 setto - Favorisci leggere la qui unita
e ricapitarlasuggellata. Questa serva anche a te di risposta riguardo alla nuova
casa di Caserta.

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100
Nicola Nannola
2. Quanto a Bari forse si è risposto direttamente al C.co Carbone. Se non
si è fatto potrai tu stesso riferirgli che i numerosi impegni già assunti c'impe-
discono per qualche anno di soddisfare a tale comune desiderio. Se il Vescovo
Mons. Nlazzella, che scrisse al sullodato C.co Carbone, manterrà viva la pratica
scrivendoci direttamente per maggior speditezza a speriamo si potrà a suo tempo
appagare.
3. Credo che D. Belmonte l ti abbia spedito poc'anzi un po' di danaro;
spero prima del termine del mese te ne spedirà altro e fors'anche un po' di più.
f Iv
I 4. lo poi ringrazio nuovamente l'In gegnere 2 e te degli auguri manda-
timi per lettera e telegramma pel mio Onomastico. Voglia il Signore ricam-
biarvi coll'abbondanza delle sue grazie. Fagli tanti rispetti per me e credimi
sempre
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Michele Rua
a per maggior speditezza add sI
l D. Belmonte, Prefetto Generale: cfr. E. VALENTINI, in DBS, 34 s.; v. anche in Annali)
II, 8-9.80.189.220.236.372.735-736; III, 70.147-148.
1 Spesso nelle lettere di Don Rua si parla dell'ingegnere progettista e direttore dei lavori:
si tratta dell'ingegnere Domenico Santangelo.
16
A D. ANTONIO BUZZETTI
iVIs Aut. di D. Rua, su carta da lettera. Dimensioni 21 X 13 cm.
Don Rua si aspettava notizie sull'apertura delle scuole e dell'Oratorio festivo, ed invece
trova solo cifre e conti da pagare. Chiede pazienza. Lui non ha denaro.
f 11'
Torino 9-XI-97
Car.mo D. Buzzetti
ho qui sott'occhio la gradita tua del 4 corro Sperava trovar notIZIe del
cominciamento delle Scuole ed Orat. fest., invece trovo cifre ed esclamazioni.
Pazienza! accettiamo anche queste. Solo mi rincresce che al momento mi trovo
proprio brullo. Ma ora si sta trattando qualche affare, con cui fra qualche
settimana spero ti si potrà spedire qualche altro acconto da smorzare alquanto
l'appetito. - Conservo lo specchietto per memoria. - Quando ci farai conoscere
qualche cosa intorno all'apertura delle Scuole ci farai piacere.

3.9 Page 29

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Lettere inedite di Don Rua
101
Il Signore ti ricolmi di sue grazie e la nostra Tesoriera Maria Ausiliatrice
degnisi mandarci una buona nevicata di biglietti di banca, di cui tanto abbi-
sognamo.
Tanti rispetti al Sig. Santangelo: bacia la mano per noi a S.E. Rev. e creo
dimi sempre
Tuo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua
17
A D. ANTONIO BUZZETTI
AIs Aut. di D. Rua, su carata da lettera a righe, intestata: «Oratorio di San Francesco
di Sales . Via Cottolengo N. 32 . TORINO ». Foglio doppio scritto su tre facciate. Dimensioni
21 X 13 cm.
Finalmente la casa di Caserta è aperta per gli esterni. D. Rua si congratula e dà a
Buzzetti - cui ricorda che si trova li solo provvisoriamente - paterne norme per avviare
bene le cose. Il problema economico è difficile da risolvere, perché D. Rua è a corto di denaro.
Scrive anche come siano state avviate le pratiche per l'apertura della casa di Corigliano
d'Otranto con la famiglia del Barone Comi.
f 11'
Torino 26-XI-97
Car.mo D. Antonio
Rispondo alla gradita tua del 23 corro Riguardo all'affare del Barone
Comi siamo rimasti a questo punto: avevamo esortato il Barone figlio a con-
segnare a noi i valori disponibili; egli dopo qualche difficoltà aveva aderito.
Per tal circostanza sarebbe andato colà qualche Salesiano per ritirare e con-
certare. Ma poi parve che il Parroco non fosse d'accordo; quindi l'affare
rimase sospeso. - Procureremo sollecitar D. Bertello a spingere avanti le pra-
tiche. Come vedi, la nostra intenzione è di eseguire puntualmente i desideri
del compianto Barone. Quanto alla località deciderà colui che andrà a vedere
od almeno ci scriverà per nostra norma sul da decidersi. - Riferisci al Rev.
Sig. Direttore Spirituale quanto sopra e fagli tanti rispetti per noi.
f Iv
Dunque codesta casa è aperta per ester I ni! me ne congratulo. Sebbene tu
per le abituali tue occupazioni sii alla testa solo provvisoriamente, studiati
d'impiantarvi fin d'ora l'osservanza della S. Regola, le pratiche di pietà, l'utile
occupazione del tempo. Spero che gli allievi aumenteranno. Chi sa che D. Quar-
tino non possa anche costì fra gli allievi dell'Oratorio festivo iniziar qualcuno
allo studio del latino, come faceva a S. Filippo di Catania? Così potreste pre-
sto somministrar contingente alla Congregazione.
Non ci sarà, spero, difficoltà a tenerti annoverato nel nostro personale,
essendo tu costì tuttora in condizione provvisoria, come sopra accennai.

3.10 Page 30

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102
Nicola Nannola'
Stiam facendo quanto si può per raccogliere danaro e mandarne anche
a te, ma pur troppo fino verso metà del mese prossimo temo non saremo in
grado di farti una notevole spedizione.
f 2r
Saluta caramente D. Quartino e Pappa Ilardo e con essi procura di fare
una bella novena dell'Immacolata per collocare la nuova casa sotto la prote-
zione della Madonna. - Credimi sempre
Tuo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua
P.S. Ieri fu qui la moglie del Prof. Lanfranchi per aver notizie del noto
affare. Non seppi che dirle, non avendo più potuto parlare con nessuno di tua
famiglia. Se tu potrai sapere qualche cosa. fammela sapere.
18
AD. TOMMASO CHIAPELLO
Ms Aut. di Don Rua, scritta nelle due facciate di foglio, intestato: «Oratorio di San
Francesco di Sales - Via Cottolengo N. 32 - TORINO ». Dimensione 21 X 13 cm.
D. Rua dà consigli al Direttore di Frascati, nel tentativo di fermare un confratello
chiedco dal fate un passo falso, che sarebbe per lui e per la famiglia motivo di disagio,
essendo le scuole già iniziate.
D. Rua manifesta il suo pensiero che cioè la lettera ricevuta dal Direttore sia stata
scritta dal fratello del chierico e non dalla mamma.
f 1r
Torino 28-XI-97
Car.mo D. Chiappello [ sicJ 1
ho ricevuto la gradita tua del 26 accompagnata da copia della lettera
della madre del Ch. Finocchiaro. lo non conosco bene questo cherico [sic ] ,
tuttavia penso che sarà bene consegnargli l'originale, invitandolo a leggerlo in
tua presenza. Vedrai le impressioni che ne avrà e procurerai di paralizzare le
sinistre idee che gli venissero. Interrogato da me D. Cerruti mi fece conoscere
che appena ebbe la lettera di cui si parla, subito s'interessò per far avere un
posto al fratello raccomandandolo a qualche Direttore di collegio, da cui però
non ebbe ancora risposta. Questo è il motivo· pel quale non rispose diretta-
mente aspettando di poter dare una buona notizia. Il figlio potrà notificare
tale cosa alla madre. - Quanto poi all'ordine che la madre gli intima di recarsi
f 1v a casa, converrà che il figlio in bel modo faccia vedere che l'andare ora a casa
non servirebbe che a recar maggior aggravio I alla famiglia; giacché a quest'ora
i giovani che devono applicarsi agli studi sono tutti già classificati nei collegi
o nelle scuole private e difficilissimamente potrebbe col fratello avere allievi.

4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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Lettere inedite di Don Rua
103
Intanto esso dovrebbe interrompere i suoi studi, la sua carriera, con danno
incalcolabile suo. Così con queste ed altre ragioni cerchi di persuaderla a desi-
stere dal suo comando. - A dir il vero nel leggere la lettera della madre mi
venne il sospetto che sia piuttosto lettera del fratello firmata da essa; il che-
rico saprà chiarirti su tale dubbio. In tal caso potrà più facilmente convincere
la madre della inopportunità di tale misura tanto più colla prospettiva del ser-
vizio militare per altro anno.
Mi rallegro che le cose vostre vadano bene: dal canto mio prego il Signore
a farle precedere di bene in meglio. Spero che le due novene dell'Immacolata
e del Natale saranno due mezzi molto acconci a questo fine.
Saluta tutti Confrat. e giov. e credimi
Tuo aH..in G. e M.
Sac. Michele Rua
P.S. Converrà che il cherico in questione risponda sempre alle lettere dei
genitori, dando loro buone notizie di sé.
1 Don Chiapello era Direttore a Frascati. Aveva trasmesso a Don Rua una lettera della
madre di un chierico della casa con la quale essa gli intimava di tornarsene a casa.
l D. Cerruti, Consigliere Generale: cfr. A. RODINÒ, in DBS, 82 s.
19
A D. ANTONIO BUZZETTI
.Ms Aut. di D. Rua, su carta da lettera intestata: «Oratorio di San Francesco di Sales .
Via Cottolengo N. 32 - TORINO ». Dimensioni 21 X 13 cm.
D. Rua augura prosperità al nuovo Oratorio festivo di Caserta. Ne approfita per salutare
parecchie persone.
f lr
Torino 22-XII-97
Car.mo D. Antonio
ho fatto al Prof. Lanfranchi la commlSSIOne: spero si moverà.
Penso che D. Belmonte se non ti mandò ti manderà presto un'aggiunta
alle 2/m lire.
Mi rallegro dell'apertura dell'Oratorio festivo: fatevi coraggio a sostenerlo
bene: nutro fiducia che sarà di gran vantaggio.
Spero che anche le scuole aumenteranno. Presenta tanti auguri a S.E. Rev.;
alla Sig.a sua sorella, al Sig. Sindaco, al Sig. Deputato, alla Sig.a Madrina 1 e
Padrino da parte nostra assicurando tutti di nostre orazioni. Sono molto rico-

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104
Nicola Nannoia
noscente a monsignore per l'ajuto che vi somministra in danaro e personale. -
Il Signore lo rirnuneri largamente.
Ci fece gran piacere la visita dell'Ingegnere Santangelo e di suo fratello.a
Salutalo caramente colla sua famiglia, coi nostri confratelli e giovani. A tutti
ogni benedizione. A rivederci presto
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Michele Rua
a e di suo fratello add si
1 Il vescovo di cui si parla è Mons. Gennaro Cosenza. Il Padrino è lo stesso Sindaco
della città, Comm. Francesco Saverio Correra, e madrina la Signorina Clementina Leonetti.
20
f lr
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Ms Aut. di Don Rua, redatto sul margine superiore e sinistro dalla f. lr, e sui 4 margini
Iv, in risposta alla lettera di D. Tommaso Chiapello il 23.12.1897.
Carta da lettera intestata: «Seminario·Convitto TUSCOLANO - Frascati, li 23 Dicembre
1897 ». Senza data di risposta di Don Rua. Dimensioni 21 X 13 cm.
D. Chiapel1o, direttore al Seminario-Convitto Tuscolano di Frascati, scrivendo a D. Rua
per gli auguri natalizi, si lamenta dell'eccessivo ritardo con cui l'Amministratore diocesano
paga le rette dei seminaristi.
D. Rua gli risponde rapidamente postillando la stessa lettera.
Car.mo D. Tommaso
per brevità e prontezza ti rispondo in margine.
Tante grazie cordiale ricambio.
Scrivi all'Amministratore senza amarezza, esponendo l'urgente bisogno che avete
di denaro. I
f Iv Se quest'anno le cose andranno bene e gli allievi partiranno contenti e ben
impressionati per le vacanze, avrete l'anno venturo qualche aumento. Optime.
Continuate pregare pel
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Michele Rua

4.3 Page 33

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Lettere inedite di Don Rua
105
21
A D. TO~ASO CHIAPELLO
P.1s orig. redatto in parte dal segretario (lin' 1-13) e in parte aut. (lin 14-27) da D. Rua,
con questa intestazione a stampa: «Oratorio S. Francesco di Sales, Via Cottolengo N. 32,
Torino », da dove la lettera è partita il 30 aprile 1898. Dimensione 13 X 21 cm.
D. Rua invia al direttore D. Chiapel1o, che aveva avuto alcune difficoltà con il prefetto,
consigli e norme amministrative utili per la gestione del convitto per l'anno seguente.
f lr
30-IV-1898
Carissimo D. Chiapello,
Ho letto la tua lettera e considerato tutto bene mi sono determinato a
scriverti che abbi pazienza e che procuri di tirare avanti. Al momento non ci
è possibile fare alcuna innovazione ed io spero che con la tua carità, con le
tue buone maniere riuscirai ad utilizzare in qualche modo il tuo prefetto.
lo da parte mia ti aiuterò pregando, e nutro fiducia ,che la Madonna
vi darà grazia ad andare avanti fino alla fine dell'anno ed allora si vedrà quel
che sarà possibile di fare.
Ti mando la pagella di comunicazione dell'accettazione come ascritto
f lv del I Sig. Manenti Faustino in qualità però di coadiutore: ce lo aveva pro-
posto D. Cagliero dietro tua domanda.
D. Cerruti ha ricevute e lette le tue osservazioni al programma.
In vari siti in cui si è fatta la prova si è veduto che il meglio è l'adot-
tare le due pensioni di 35 e 25 mensili col trattamento relativo. A me e a
D. Cerruti 1 pare sarebbe meglio adottarle anche per costì.
Per non" oltrepassare il, peso ti spedirò a parte i programmi, limitandomi
ad unirti qua l'ammissione del Manenti al Noviziato. Procura poi tu di comin-
ciare ad istruirlo.
Vi auguro un ottimo mese di I\\1aria: cercate di destare nei vostri allievi
gran divozione a I\\1aria Ausiliatrice. - La loro soda a pietà, buona condotta e
soddisfazione di trovarsi in codesto collegio serviranno anche di eccellente
reclal1'Ze in vostro favore, i e questo sarà al minimo tra i vantaggi che si avranno
da un bel mese di Maria.
Tanti saluti a tutti dal
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Michele Rua
a soda add sI
1 Cerruti: cfr. A. RODINÒ, in DBS, 82 s.

4.4 Page 34

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l 06
Nicola NannoIa
22
A D. TO~ASO CHIAPELLO
Il ms aut. di D. Rua su foglio di carta da lettera di formato 21 X 13 cm.
Si parla di una richiesta dell'Arcivescovo di Acerenza e Matera per la direzione del
Seminario e si accenna alla prossima celebrazione del Capitolo Generale per l'elezione del
Rettor· Maggiore.
f lr
Torino 18-5-98
Car.mo D. Chiappello [sic] (Frascati) l
ho dovuto assentarmi da Torino e questo ti spiega il mio ritardo nel
rispondere alla grad.ma tua 4/5. Ora sono a te. Quanto all'Arcivescovo di Ace-
renza e Matera 2 avremmo tutto il desiderio di compiacerlo nell'assumere la
direzione del suo Seminario; ma la scarsezza del personale ed i molti impegni
già assunti c'impediscono per qualche anno. Se S.E. nel nuovo secolo crederà
di porsi in comunicazione diretta con noi si farà il possibile per secondare i
suoi desideri appena ci sarà fattibile.
Quanto al tuo a programma sarà proprio conveniente ritenerlo come ti
scrivemmo poc'anzi: nel refettorio forse potrebbesi fare una leggera separa-
zione fra le due pensioni con un paravento o piccolo steccato.
Abbiam ricevuto la nota dei nuovi Cooperatori: li faremo tosto inscri-
vere, spedendo in pari tempo loro il diploma. Bravo! continua coltivarli.
Ti ringrazio delle osservazioni che mi fai sulla prossima elezione del Rett.
Magg.3 Spero che tutto sarà in regola. Prega che riesca proprio chi è da Dio
voluto a tale carica.
Maria Ausil[iatrice]. benedica te e la tua famiglia insieme col
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Michele Rua
a tuo add sI
1 Frascati (Italia): c'era un seminario diocesano aperto nel 1896 sotto la direzione dei
salesiani: cfr. Annali, II, 616 s.
2 Arcivescovo di Acerenza e Matera: Diamodes Falconio: cfr. Hierarchia Catholica,
VIII, 73.
3 D. Rua si riferisce al 8" Capitolo Generale che si tenne dal 29 agosto al 3 settem-
bre 1898, dove fu rieletto Rettor Maggiore: cfr. Annali, II, 732-742.

4.5 Page 35

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Lettere inedite di DonRua
107
23
A D. GIUSEPPE BERNARDO DI VISCIANO
Il ms orig. su un foglio di carta da lettera di formato 21 X 13 cm con l'intestazione a
stampa: «Oratorio di San Francesco di Sales, Via Cottolengo N. 32, Torino ». Il testo risulta
redatto da un segretario ed integrato e firmato da D. Rua.
Il Canonico Giuseppe Bernardo di Visciano di Nola aveva scritto a D. Rua per otte-
nere una riduzione di retta per un convittore. D. Rua gli risponde con la presente ed il
Canonico la gira a D. Buzzetti con una sua lettera.
f 1r
ll-XI-98
Ill.mo Signore,
A riscontro della preg.ma sua del 8 corr. devo significarle con mio rin-
crescimento, che io non posso nulla intorno all'affare, di cui in essa; essendo
ora a regola del nostro Istituto di dover lasciare ai singoli Direttori dei nostri
collegi piena facoltà di disporre, circa il regolamento e amministrazione dei
medesimi, come meglio essi credono, cioè come le finanze loro permettono.b
Se il Sig. D. Buzzetti può farle la riduzione di L. 5 mensili per la pensione
del suo minor fratello, io ne sono contentissimo; e così pure per ciò che riguarda
le spese dei libri, occorrenti al medesimo; ma io non posso imporglielo, essendo
cosa riservata a lui solo od a chi per esso.C Col sincero augurio di felice esito
a sue nuove instanze presso il sudd.o Direttore D. Buzzetti, mi pregio intanto
professarmi con profondo rispetto
di V.S. Ill.ma
Dev.mo Suo in G. e M.
Sac. Michele Rua
a ora add si R b cioè ... permettono add si R c essendo ... esso add R
24
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Il ms è in carta da lettera di formato 21 X 13 cm.
D. Chiapello, direttore della casa di Castellammare di Stabia, scrive per la prima volta
al Rettor Maggiore in data 18 novembre 1898. D. Rua postilla la lettera e la passa a D. Bel-
monte, Prefetto della Congregazione, per la risposta a· suo nome. Questi invece per la rapi-
dità trasmette la stessa lettera con le postille di D. Rua.
Argomento della lettera di D . Chiapello. erano i debiti ereditati dal suo predecessore,
D. Luigi Bilieni, e che ammontavano all'enorme somma di L. 12.000. Egli domandava il per-
messo di servirsi di un deposito appartenente al Capitolo Superiore. Chiedeva inoltre di potere
completare alcuni lavori ritenuti urgenti.

4.6 Page 36

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108
Nicola Nannola
f lr
D. Belm[onte].1 veda se può spedir qualche cosa e risponda [ .]
Sì, permettiamo [ .] Assicurati con D. Bilieni che non ti accada di pag[are]
due volte od esageratam[ente]. (Dargli delle norme per l'economo) [ .]
Tienti alle intellig[enze] fatte con D. Bilieni per tempo[.]
Bene[.] Possibilm[ ente] aspettiamo che siano saldE ati] i deb[iti].
l D. Belm.: si tratta di Don Domenico Belmonte (v. breve scheda biografica di E. VA-
LENTINI, in DBS, 34 s.).
25
A D. ANGELO PICCaNO
Il ms aut. di D. Rua è un foglio doppio di carta da lettera, trasparente, scritta su quat-
tro facciate, di dimensioni 21 X 13 cm.
D. Piccono dal Messico veniva inviato come direttore di un Seminario della repubblica
del Salvador. Riconosca l'autorità del nuovo Ispettore D. Calcagno, tratti i suoi collaboratori
meglio che non abbia fatto per il passato e stia attento ai pericoli morali.
f lr
Torino 22-XI-98
Car.mo D. Piccono
Appena ricevuta oggi la tua cartolina del 5 corro che mi annunzia la tua
prossima partenza per S. Salvador/ do di mano alla penna per farti una visita
in questa tua nuova dimora.
La tua destinazione è per la direzione del Seminario. Tu hai insegnato
la malizia al Vescovo l'accomandandogli, quando fosti costì, d'insistere presso
di noi,a insistere senza stancarsi. Egli ha seguito il tuo consiglio ed il Signore
dispose che tu stesso andassi a godere l'effetto del tuo saggio consiglio. Abbiam
cercato da tutte parti per trovare un altro da mandar costà; ma non ci fu pos-
sibile riuscirvi. Allora avendo già ordinato a te di venire qua, abbiamo cre-
f lv duto che il Signore colle gravi difficoltà a trovar altri ci indicasse che desi-
gnava te per direttore di codesto Seminario Vescovile. E tu sottoponi Ivolen-
tieri le spalle al nuovo incarico e avanti in nomine Domini.
Le intelligenze fatte con Mons. Vescovo, se non le sai ancora, te le porta
il nostro caro D. Ca1cagno.2 Farai quanto puoi per mantenerle dal canto tuo
ed anche vedrai che siano osservate da parte altrui.
Quanto ai confratelli che si trovano costì, credo ti tratteranno tutti come
un caro confratello specie D. Calcagno che ti conosce e ti ama da lunga data.
Come saprai, egli era già Ispettore dell'Equatore ed essendo venuto costà
l'anno scorso a fondare la nuova casa «Finca madelo », abbiamo annesso alla
sua ispettoria anche S. Salvador. Son persuaso che tu non avrai nessuna dif-

4.7 Page 37

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Lettere inedite di Don Rua
109
ficoltà a riconoscere l'autorità sua; anzi gli sarai di forte sostegno e conso-
lazione. I
f 2r
Non occorre che qui ricordiamo le avventure di Messico: si sa che il
torto è sempre un po' da una parte e un po' dall'altra. Tuttavia è conveniente
che si faccia notare come ci impressionava il vedere che tutti quelli che pare-
vano dover divenire i tuoi più efficaci coadjutori, li vedevano partire dal tuo
fianco, portando disposizioni punto benevoli verso di te. D. Piperni,3 D. Castelli,
D. Cozzani, D. Scamuzzi sono altrettante prove del mio asserto. Questa consi-
derazione dovrà farti riflettere sul modo di comportarti nel nuovo uffizio,
per cercare come poterti acquistare le simpatie non solo degli allievi, ma dei
f 2v collaboratori e dei Superiori per poter così fare maggior bene. A tali fine ti
gioverà una condotta sodamente pia, un tratto costantemente caritatevole e
rispettoso e poi anche l'evitar relazioni e famigliarità con persone di altro
sesso, come pure la troppa famigliarità cogli allievi, che in codesti paesi caldi
sogliono essere più attaccaticci che altrove.
Anche la temperanza, specie nel bere, è un mezzo molto acconcio ad
acquistarsi la stima ed il prestigio, di cui abbisogna un Direttore di Seminario.
Sia pertanto tua cura santificar te stesso e adoprarti per avviare nella
virtù, pietà, scienza codesti giovani e così preparare un clero esemplare e dotto
per tutta la repubblica.
Il Signore ti benedica e Maria Ausiliatrice con D. Bosco intercessore e
modello per te ti protegga co' tuoi allievi e col
Tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
a presso di noi add sl
l Sulla fondazione dell'opera salesiana a S. Salvador v. Annali) II, 578-583.
2 Su Don Luigi Calcagno v. A. RODINÒ, in DBS, 67 s.
3 Su Don Raffaele Piperni v. G. MAGDIC, in DBS, 222 e R. UGUCCIONI, Un missionario
di tre continenti. D. Raffaele Piperni, Salesiano) in Lettere Cattoliche, agosto 1949, n. 1160.
26
Copia dattiloscritta di una circolare a stampa non conservata in questa posizione archi-
vistica.
Con questa circolare D. Rua presenta programma e invito per la Benedizione della
chiesa e della statua del S. Cuore di Maria della casa salesiana di Caserta.

4.8 Page 38

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110
Nicola Nannola
f 1r
W. G. M. G.
Ill.mo Signore,
Ciò che era mio vivo desiderio come pure di questa eletta cittadinanza,
dopo il lavoro incessante di oltre due anni, la grandiosa ed artistica Chiesa
in onore del Sacro Cuore di Maria è pressocché terminata; per cui vengo a fare
umile invito alla S. V. Ill.ma perché voglia intervenire alla Solenne Benedi-
zione del Tempio e della bella statua del S. Cuore di Maria, che d'ora innanzi
starà esposta alla venerazione dei Fedeli Casertani.
La funzione si compirà con tutta la pompa e la solennità del rito da S. E.
Rev.ma Mons. Gennaro Cosenza 1 Vescovo Diocesano alle ore 8 del giorno
15 corro
Alle 9,30 vi sarà Messa solenne coll'assistenza pontificaIe di S. E. Mons.
Vescovo; la musica verrà eseguita dalla Schola Cantorum dell'Istituto Sale-
siano di Castellammare.2
Dopo la messa avrò l'onore di tenere una Conferenza ai benemeriti Coope-
ratori e alle Benemerite Cooperatrici salesiane di Caserta, finita la quale si
farà una colletta, destinata a coprire le spese incontrate nella costruzione ed
arredamento della Chiesa.
Verso le ore 2,30 pomeridiane si canteranno Vespri Solenni in musica,
e verrà impartita la Benedizione col SS. Sacramento.
Mi gode l'animo di rendere noto come S. E .. Rev.ma Mons. Vescovo con-
cede in perpetuo 40 giorni di indulgenza ogni volta che davanti la statua del
S. Cuore della Vergine si reciteranno divotamente tre Ave Maria.
Pregandoleogni più eletta benedizione dal S. Cuore di Maria mi gode
1'animo di potermi professare
Della S. V. Il1.ma
Caserta, li 8 Dicembre 1898
Devt.mo e Obbl.mo Servitore
Sac. Michele Rua
l Per altre notizie su Mons. Gennaro Cosenza, Vescovo di Caserta, cfr. Hierarchia Catho-
lica; VIII, 188.
2 In Castellammare funzionava un collegio, gestito dai salesiani, offerto a· D. Rua· nel
1892: cfr. Annali II, 386 s.

4.9 Page 39

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Lettere inedite di Don Rua
111
27
A D. ANGELO PICCaNO
Ms aut. di Rua su mezzo foglio di carta da lettera. Dimensione 10)0 X 13,00 cm.
D. Rua prima di assegnare una nuova obbedienza a D. Piccono desidera conoscere
desiderata del confratello.
Torino 29-X-99
f 11'
Car.mo D. Piccano
Il giovane Almanza Michele di Nicaragua mi dice aver inteso da te che
ritorneresti volentieri alle missioni del Centro America, purché non sia pel
Seminario. Favorisci in tal caso farci saper subito se andresti a S. Salvador l
per la direzione della colonia agricola o di S. Tecla.2 In tal ipotesi dovresti venir
subito q[ ua], appena finito il triduo di Ascona e possibilmente arrivar mar-
tedì. - Per norma mandaci subito un telegramma.
Tanti saluti a tutti dal
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Michele Rua
l I salesiani arrivarono a S. Tec1a (Salvador) nel 1899: cfr. Annali) II, 584 s.
2 Per notizie sulla presenza dei salesiani ad Ascona sulla riva elvetica del Lago Mag-
giore, cfr. Ibidem) 360.
28
A D. ANGELO PICCaNO
Circolare a stampa con integrazioni manoscritte di un segretario e con firma autografa
di D. Rua. La parte manoscritta è sottolineata. 21,00 X 13,50 cm. In alto al centro, effige di
S. Francesco di Sales. In basso, sotto la data, timbro con la seguente scritta: «Pia Societas
S. Francisci Salesii ».
Il Rettor Maggiore presenta il confratello che si reca in varie case d'Italia per incarichi
avuti dai Superiori.
f 1r
Ai Signori Direttori delle Case deWItalia
Il Confratello Don Angelo Piccono partito da questa casa il giorno 11 del
mese di Settembre si reca in varie case dJltalia per incarichi avuti dai Supe-
riori Maggiori e vi resterà circa un mese. Per motivo della lunghezza del viag-
gio gli fu concesso di fare una breve fermata nelle case del suo itinerario. Egli
fu provvisto del denaro necessario eziandio pel ritorno; ma se occorrerà il

4.10 Page 40

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112
Nicola Nannola
bisogno di somministrargli alcuna cosa, si prega di darne nota al Direttore
sottoscritto per la pronta regolarità dei conti.
Charitas fraternitatis maneat in nobis.
T orino - Oratorio) 11/9/1900
[ timbro]
Il Direttore
Sac. Michele Rua
29
A UNO SCONOSCIUTO
Ms orig. da un segretario, intestazione firma aut. di D. Rua su carta intestata in francese:
«Oeuvres de Don Bosco Oratoire Salésien Rue Cottolengo, N. 32, Turin ». Dimensione
21 X 13 cm.
Lettera ad un tale che gli raccomandava di fare accogliere gratuitamente due suoi figli
nel collegio di Castellammare, dove era direttore D. Chiapello.
f Il'
25-IX-1900
Ill.mo Signore
Condolendomi sinceramente con lei per la sventura accadutale, come risulta
dalla sua lettera, e da quella del Sig.r Arciprete di codesto Comune, mi rin-
cresce di non essere competente circa l'oggetto della sua domanda; essendo
l'accettazione dei giovanetti nelle nostre case unicamente riservata ai rispettivi
Direttori locali. Essendo pertanto intenzione della S.V. di collocare due suoi
figli nel collegio di Castellammare di Stabia, favorisca rivolgersi al Direttore
di d. o collegio. Se questi potrà accogliere gratuitamente i due suoi figli, io ne
f Iv sarò contento, ma io posso far nulla, Inon essendo cosa di mia competenza.a
Pregandole da Dio ogni bene, mi segno con distinta stima
di V.S. umilissimo servo in G. e M.
Sac. Michele Rua
a ma io ... competenza add R

5 Pages 41-50

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5.1 Page 41

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Lettere inedite di Don Rua
113
30
A D. TOMMASO CHIAPELLO
lvIs orig. di un segretario e con sola firma aut. di D. Rua su carta da lettera. Dimen-
sione 21 X 23 cm.
D. Rua caldeggia la soluzione di un caso di assistenza a favore di un bambino, segna-
latogli da un tal Corigliano Domenico di Villa S. Giovanni.
f lr
].M.].
Torino 15-XI-900
Caro D. Chiapello, Castellamare
D. Corigliano Domenico di Villa S. Giovanni (Calabria) mi scrive rac-
comandandomi un povero giovanetto di 8 anni, orfano di madre ed il padre
al manicomio. Il povero fanciullo rimane in mezzo alla strada senza un'anima
buona che si prenda cura di lui.
Il caso è veramente de' più compassionevoli ed esige un provvedimento
d'urgenza. Se fosse più adulto lo accetteremmo volentieri qui all'Oratorio, ma
essendo sì tenero di anni è necessario che lo accetti tu e scriva al predetto
D. Corigliano, perché te lo accompagni al più presto.
La carità che farai al caro fanciullo sarà benedetta da Dio e dagli uomini
e ti frutterà il centuplo per la presente vita ed un bel posto in Paradiso.
Saluta tutti, sta bene, prega per me che benedicendo a tutti di cuore,
mi professo
Tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
31
A D. TO~ASOCHIAPELLO
Ms orig. scritto da un segretario, firma aut. di D. Rua, con la data, su carta da lettera.
Dimensioni 21 X 13 cm.
Vi è un P.S., aut. di D. Rua, in due righe lungo il margine sinistro.
Risposta alle implorazioni di aiuto finanziario e di personale per la casa di Castellam-
mare. Chiede notizie sul perché le Suore Compassioniste abbiano lasciato il servizio di cucina.
J. M. ].
Torino 30-11-900
f lr
Caro D. Chiappello [sic],
Ho letto con piacere la gradita tua del 19 corr. mese e sono contento della
risposta che hai mandato a D. Corigliano.
Fa coraggio, studia il modo di fare una saggia economia e spero che riu-
scirai a diminuire di molto i tuoi debiti.
8

5.2 Page 42

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114
Nicola Nannola
Mi dici che le Suore Compassioniste l si sono ntlrate e che hai dovuto
prendere un cuoco e parecchi aiutanti pei servizi di cucina. Amerei conoscere
come andò questa separazione delle Suore dal nostro Istituto. Qualcuno mi
dice che in città si fanno su ciò delle mormorazioni a carico dei due Istituti.
Scrivimi in proposito che mi farai piacere.
i Iv
Mi rincresce che D. Salvatico sia I ammalato e che altri conf.11i non siano
in grado di prestarti tutti quegli aiuti di cui abbisogneresti. Con vero rincre-
scimento non siamo in grado di procurarti il sacerdote che domandi. Fa corag-
gio all'infermo. Assisti il personale con carità e pazienza e lo formerai secondo
i tuoi santi desideri.
Hai fatto bene incaricare il D. Nicola De Felice di confessare i conf.lli
ed i giovani in tuo aiuto. Anche questo potrà contribuire al buon ordine del-
la casa.
Benedico di cuore te e tutti di costì augurando un felicissimo anno sco-
lastico, un buon fin di secolo ed ottimo principio del secolo nuovo.
Sta bene e credimi
Tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
P.S. Per tua norma le dimande di personale devono sempre venire pel
tramite dell'Ispettore.
1 Compassioniste: si tratta di una congregazione religiosa fondata il 19.7.1869 da una
nativa di Castellammare, Sr. Maria Maddalena Starace (1845-1921): proprio nel 1900 riceve-
vano l'approvazione pontificia. Attualmente si chiamano Compassioniste Serve di Maria {Cfr.
G.M. ROSCHINI, La vita e l'opera di Suor Maria Maddalena della Passione (Costanza Starace).
Fondatrice e prima Superiora Generale delle Suore Compassioniste Serve di Maria, Isola del
Liri 1937, 486 p.; A. PRaNzATO, Farsi portare dalla Croce, Gribaudi 1984, 239 p.). Le voci
riguardanti la Starace e le Serve di Maria sono di prossima pubblicazione a cura di Cosimo
Semeraro e Fermin Goicoechea nel noto Dizionario degli Istituti di Perfezione ed. Paoline.
Una lettera del vescovo di Castellammare di Stabia a Don Rua, riguardante la collabo-
razione domestica delle Compassioniste presso l'Istituto Salesiano del luogo, si conserva in
ACS 38. Castellammare fase. 1.
32
A D. GIOVANNI MARENCO
Ms aut. di D. Rua, senza firma e senza data, risultante come postilla nel margine supe-
riore di una lettera ricevuta il 25.2.1902.
D. Rua ricorda che le domande al Capitolo Superiore di nuovo personale e di sussidi
devono venire tramite l'Ispettore.
Caro D. Marenco,1
dimande di ajuto di personale e materiale devono venir al Capito Sup.

5.3 Page 43

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Lettere inedite di Don Rua
115
solo dall'Ispettore. Conviene persuadere che contrarre un mutuo vuoI dire
un aumento di spese per gl'interessi: .mentre studiandosi di smorzare mese
per mese qualche arretrato, potranno fra breve trovarsi molto meglio.
l Marenco. Per chiarire l'indole di questa postilla, indirizzata all'Ispettore D. Marenco,
si tenga presente quanto segue: D. Giovanni Chiesa, primo Direttore dell'Istituto di Caserta,
(1898-1904), assillato dai debiti, aveva chiesto al Rettor Maggiore il permesso di contrarre
un mutuo bancario. D. Rua postillò la lettera e la inviò per competenza all'Ispettore D. Ma-
renco. Questi, a sua volta rigirava la lettera a D. Chiesa con questa nota: «Invece di scri-
vere, credo bene inviare la stessa lettera con la postilla del Sig. D. Rua ... ».
33
A D. GIUSEPPE SCAPPINI
Ms aut. di D. Rua con firma e senza data, postillando nel margine superiore una let-
tera spedita da Gagliano del Capo (Lecce) il 7.4.1904.
D. Rua gira a D. Scappini, Ispettore dell'Ispettoria Napoletana, una lettera di racco-
mandazione, inviatagli dal Sig. Francesco Saverio Mercaldi per suo figlio Pietro, che da un
collegio del Piemonte desiderava trasferirsi a Castellammare.
f 1r
Car.mo D. Scapini [sic]
Tu conosci il Mercaldi 1 che lavorò parecchi mesi nell'uffizio di D. Lago.2
Favorisci rispondere (favorendo quanto puoi) pel
Tuo Af. D. Rua
P.S. Non hai niente da dirmi riguardo a Gioja dei Marsi?
l Mercaldi. In una lunga lettera, il Sig. Mercaldi, oppresso per la difficile situazione
economica e per la malattia di un figlio suo accolto in un collegio del Piemonte dove non
si trova bene a causa del clima, .si. rivolge a D. Rua affinché lui e suo figlio possano tem-
poraneamente essere accolti come personale di servizio nel Collegio di Castellammare. Con-
temporaneamente chiede anche che un altro suo figlio Nicolino possa essere accolto gratuita-
mente come artigiano. Malgrado l'impegno di D. Rua l'esito fu negativo; è quanto ci è pos-
sibile dedurre dalla postilla aggiunta in calce: «risp. negato 21 apro 1904 ».
2 D. Lago (1834-1914). Nato a Poverano restò sempre addetto all'ufficio di D. Rua
dopo il sacerdozio: Cfr. E. VALENTINI, in DBS, 163.
3 Gioia dei Marsi. «Undici anni di continue e pressanti insistenze, appoggiate anche
da Cardinali e perfino dal Papa, finirono per. trascinare i Superiori ad assumere la parrochia
di Gioia dei Marsi in diocesi di Pescina, negli Abruzzi. Là c'erano già le Figlie di Maria Ausi-
liatrice che però ottenevano ben poco nella gioventù femminile, non essendovi in paese nep-
pure un sacerdote che si occupasse di loro [ ... J.
Anche questa necessità di prestare l'assistenza religiosa alle Suore e alla loro opera
influì nella determinazione dei Superiori. Povero paese! La popolazione era stata quindici
anni senza mai udire nemmeno due parole di spiegazione del Vangelo. Don Starace, mandato
con un compagno a reggere la parrochia fu accolto entusiasticamente ['.. J. Don Starace vi si
immolò per ventotto anni; ma venuto egli a morte nel 1937, non ebbe successore salesiano »:
cfr. Annali, III, 765.

5.4 Page 44

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116
Nicola Nannola
34
A D. TO~ASO CHIAPELLO
iVls aut. di D. Rua con firma e data su un biglietto.
D. Chiapello è già Direttore a Caserta: congratulazioni e auguri.
f 11'
Torino 15.XII .1904
Al Rev. D. Tommaso Chiappello [sic]
Sincere congratulazioni e cordiali auguri di buone feste e buon capo d'anno
per lui e tutti i suoi.
Sac. Michele Rua
35
A D. TO~SO CHIAPELLO
Foglietto a due pagine di cui una stampata, l'altra ms orig. di un segretario, senza firma.
Dimensioni 14 X 11 cm.
Le prime due righe sono manoscritte, eccetto la parola «Carissimo» che è stampata.
Dalla terza all'ottava riga è tutto stampato. La frase e la firma di D. Bosco sono riproduzione
di un autografo.
D. Rua suggerisce al Direttore di Caserta un triduo a D. Bosco per far cessare un'epi.
demia di morbillo. Si parla inoltre della fondatrice e delle buone relazioni con il Vescovo.
fIl'
Torino il 5-1-05
Carissimo D. Tommaso Chiapello - Caserta
Ti ringrazio della gradita tua lettera e penso farti una risposta di tuo
gusto col mandarti un bel pensiero del nostro amatis.mo D. Bosco scritto di
sua mano: I giovanetti sono la delizia di Gesù e di Maria - Sac. Gio. Bosco.
Gradisci i miei cordiali saluti e prega il Signore pel tuo
affez.mo in G. e :M. Sac. Michele Rua. I
f 1v
P .S. Ringrazio te e tutti i buoni confratelli e giovani di cotesta casa degli
auguri che ricambio di tutto cuore. Mi rincresce che sia entrato in casa il cat-
tivo ospite del morbillo; se continua a rimanervi, fate un Triduo a D. Bosco
e D. Bosco ne lo caccierà fuori. Ho parlato a D. Rocca 1 delle tristi condizioni
della casa che spero provvederà. Se mai tardasse a venire o non potesse venire,
scrivigli una lettera dicendogli i bisogni che vi sono, quello che vi è da fare.

5.5 Page 45

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Lettere inedite di Don Rua
Il 7
Ho parlato anche a D. Durando 2 dell'aiuto da ottenere dalla fondatrice
della casa, ma fai bene a scrivergli una relazione di tutto che si è fatto e dei
bisogni. Mi rallegro poi tanto delle buone relazioni che vi sono tra i Salesiani
e Mons.r Vescovo; spero che saranno assai vantaggiose.
Fa coraggio intanto e sta allegro; saluta tutti da parte mia e prega per me.
Addio, addio.
I D. Rocca. Nato a Milano nel 1853 morì a Torino nel 1909. Fu Economo Generale
della Società Salesiana per tredici anni. Cfr. E. CERIA, in DBS, 241.
2 D. Durando. Uno dei primi elementi che nel 1859 formarono la Società Salesiana, era
allora membro del Consiglio Superiore. Cfr. E. CERIA, in DBS, 113 s.
36
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Ms aut. di D. Rua con firma e data su mezzo foglietto di carta a righe.
Una lettera assai accorata per esortare il Direttore a comporre un dissidio sorto tra lui
ed il Prefetto di Sacrestia.
f Il'
Torino 7-2-05
Car.mo D. ChiapeIlo
Giunse a me la notizia di qualche dissidio o discrepanza d'idee sorta fra
te ed il Prefetto di Sacristia. Questo mi fa pena: senza entrare a decidere chi
abbia ragione o torto, io mi rivolgo a te esortandoti a tener conto di quelle
parole del S. Vangelo 1 che ci insegnano a non rompere la canna fessa e a non
f Iv istinguere il lucignolo fumigante. Con questo I voglio dire che, se non si tratta
di cose molto essenziali né d'interessi gravi spirituali o materiali, abbi pazienza,
sappi tollerare, contendandoti di ottenere solo quello che si può poco alla volta,
senza venire alle rotture sovra indicate.
Riceverò volentieri qualche tua lettera ed in tanto ti raccomando al Cuore
di Gesù mentre mi professo
Tuo AH.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
1 Vangelo: Cfr. Mt. 12, 20.

5.6 Page 46

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118
Nicola Nannola
37
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Ms orig. di un segretario, firma aut. di D. Rua, senza data, su carta da lettera. Dimen-
sioni 21 X 13 cm.
D. Rua ringrazia per gli auguri e manifesta la necessità di aumentare il numero dei
buoni Cooperatori.
f 1r
].M.J.
Caro D. Chiapello,
Ti ringrazio delle notizie che mi hai mandato colla gradita tua del 15 del
corro e ricambio di tutto cuore a te ed a tutti codesti carissimi confratelli a ed
alunni gli auguri pregandovi dal Signore tutte quelle grazie che maggior-
mente desiderate per farvi Santi.
Ho scritto all'Ispettore per il personale, di cui abbisogni e spero che prov-
vederà.
Diedi in nota il nuovo cooperatore Sig. Comm. Luigi Bergstroin e spero
che avrà già ricevuto il diploma. Procura di aumentare costì i buoni cooperatori
che ce n'è molto bisogno.
Sta bene, saluta tutti, prega per me che benedicendo tutti di cuore mi
professo
tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
a confratelli] conf.ili
38
AD. TOMMASO CHIAPELLO
Ms aut. di D. Rua, con firma e data, su carta da lettera. Dimensioni 21 X 13 cm.
Ancora un cenno alla «più insigne» benefattrice di Caserta. Questa avrebbe voluto
che, accanto alla Chiesa, nell'annesso collegio, fossero accolti anche degli artigianelli.
f 1r
Torino 13-XI-1905
Car.mo D. Chiapello
Ho acora sotto gli occhi la gradita tua del 19 Giugno, in cui mi esponevi
vari bisogni di cotesta casa e Chiesa, e mi facevi vari quesiti.

5.7 Page 47

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Lettere inedite di Don Rua
119
Mi pare averti risposto che in quanto a questi ultimi conveniva rivol-
gerti al tuo Ispettore. Quanto alle riparazioni so che se ne sono fatte; desidero
però sentire come il tutto fu aggiustato, qual numero di Allievi hai quest'Anno,
come se la passano, e come va l'Oratorio festivo. Vedi un po' di soddisfarmi.
Saprai che la benefatrice [sic] più insigne di codesta casa desidera che vi
siano anche degli Artigianelli: non sarà possibile combinare coll'Ispettore per
iniziarne la Categoria, se ancora avete del posto disponibile? I
f 1v
Il Signore vi aiuti a passare santamente il nuovo Anno scolastico nella
pace e carità.
lo lo prego per voi, tu pregalo pel
Tuo AH.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
39
A D. TOMMASO CHIAPELLO
iVIs aut. di D. Rua, con firma e data, su carta da lettera. Dimensioni 21 X 13 cm.
Consigli al Direttore per sanare alcune discordie sorte in Comunità.
f lr
Torino 28-XI-1905
Car.mo D. Chiapello
Mi fa molta pena quanto mi scrivi nella risposta alla circolare del 24 Otto-
bre che cioè non sapete ancora chi sia il Catechista, il Consigliere Scolastico
ecc. Questo mi fa temere che non regni in codesta casa l'unione e la carità
che sarebbe necessaria. Fa coraggio e colla tua sagaccia [sic] e specialmente
con modi umili e caritatevoli cerca guadagnarti il cuore dei tuoi dipendenti.
L'aver disapprovato ciò che faceva il tuo Antecessore, l'aver cercato introdurre
fin da principio varie novità quasi come biasimo di ciò che prima si faceva
indispose gli Animi; e penso fin d'allora incominciò la discordia, cui si potrà
diminuire ed anche estinguere colle due virtù sovraindicate. Ben sovente si
f Iv porta! la vittoria col secondare in quanto è lecito e possibile i nostri collabo-
ratori, incoraggiandoli al bene, anziché rimproverandoli con parole di disap-
provazione.
Tieni bene informato il Sig. Ispettore e pregalo a volerti aiutare nella
difficile impresa, esibendoti anche pronto a qualunque disposizioni egli giu-
dichi di dare.
Il Signore ti assista coi suoi lumi e colla sua grazia, come di Cuore ne
lo prega
Tuo AH.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua

5.8 Page 48

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120
Nicola Nannola
40
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Ms orig. di un segretario, firma aut. di D. Rua, con data, su mezzo foglio di carta da
lettera. Dimensioni lO X 13 cm.
Una lettera di raccomandazione per un giovane di Sondrio.
f lr
Oratorio Salesiano
V. Cottolengo 32
Torino 2 Dic.bre 190.5
Carissimo Don Chiapello (Caserta)
Ricevetti in questi giorni lettera di un certo Cav. Ajello-Caracciolo Gaetano
Referendario alla Corte dei Conti.
Corso d'Italia 29 Romaa I
f Iv e della Zia di un giovane di nome Paolo Quaranta nelle quali due lettere mi
si dimanda il trasloco dalla nostra Casa di Sondrio a codesta tua Casa del sud-
detto giovane. lo prima di dare una risposta adeguata al riguardo avrei biso-
gno di sapere se costì potessi ritirare tal giovane. In ogni caso fammi una rispo-
sta al più presto perché possa regolarmi in proposito.
Tanti auguri per la festa dell'Immacolata a te ed a tutta la Casa. Per
tutti pregherà il
Tuo aff.mo inG. e M.
Sac. Michele Rua
a Roma] Roma l subd
41
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Aut.) scritto su carta da lettera. Dimensioni 21 X 13 cm.
Ancora sul giovane di Sondrio (v. sopra). Ritorna sulla questione degli artigiani e sug-
gerisce di prendere in Casa alcuni Figli di Maria, cioè adulti aspiranti al sacerdozio, i quali
però dovrebbero avere una scuola regolare. Si parla di una sua eventuale venuta a Caserta.

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Lettere inedite di Don Rua
121
f lr
Torino 13-XII-1905
Car.mo D. Chiapello
Il giovane che da Sondrio deve venire costà è studente, giacché a Sondrio
Artigiani non vi sono.
Cercheremo col Sig. D. Cerruti 1 se sia possibile trovare il personale di
cui mi fai cenno, stante che anche il Sig. Ispettore ci ha scritto in proposito e
ne abbiam ricevuto ieri la lettera. Prega che il Signore ce lo faccia trovare.
Intanto se la salute te lo permetterà, vedi se puoi anche tu fare un po'
di Scuola. - Ho parlato col Sig. D. Bertello riguardo ai due Artigiani che desi-
dereresti per iniziare costì i laboratori di Sarti e Calzolai. Egli è dolente di
f lv non averli I pel momento: manifestò però anche il timore che, dietro ciò che
ricorda di Castellammare, costì non sarebbero gli Allievi artigiani a accuditi e
non imparerebbero il mestiere, venendo adibiti per i servizi di casa. A que-
st'uopo sarebbero a proposito due o tre figli di Maria, i quali però dovreb-
bero anche avere una Scuola regolare.
Quanto alla mia venuta costà non saprei ancora precisarti il tempo,
essendosi cambiate alquanto le circostanze: prevedo che fin dopo Pasqua non
sarà possibile.
Il Signore vi conceda la pace e il gaudio che venne a portare sulla terra:
a tal fine lo prega
Il tuo afE.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
a artigiani add sI
1 Cerruti: cfr. A. RODINÒ, in DBS, 82 s. Bertello: cfr. ibidem, 38.
42
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Aut., scritto su carta da lettera. Dimensioni 21 X 13 cm.
D. Chiapello desiderava di essere trasferito. D. Rua gli risponde che ci penserà insieme
all'Ispettore; intanto lo conforta esortandolo ad approfittare delle «amorevoli divine dispo-
sizioni ».
Torino 24-XII-1905
f lr
Car.mo D. Chiapello
Ho ricevuto la pregiata tua del 21 corrente: prendo viva parte alle tue
pene e vorrei rimediare agli inconvenienti che mi accenni: di qui riesce un po'

5.10 Page 50

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122
Nicola Nannola
difficile. Tieni ben al corrente il tuo Ispettore: egli più facilmente potrà aiutarti.
Mi piace la disposizione che dimostri ad essere traslocato: ne terremo conto
e se si presenterà occasione da poterlo fare convenientemente, vedremo di ese-
guire tale trasloco. Converrà però che tu manifesti tale buona disposizione
anche col tuo Ispettore.
Fa coraggio: le tribolazioni sono da Dio permesse sempre pel nostro
meglio: sappiamo profittare a delle amorevoli divine disposizioni. Credimi sempre
Tuo aH.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
a profittare corI' proffitare
43
A D. GIUSEPPE SCAPPINI
Aut.) scritto su carta da lettera. Dimensioni 27 X 19 cm.
Il delegato commerciale presso il Consolato Generale d'Italia di Tripoli aveva scritto
a D. Rua il 29-9-1906 per collocare due ragazzi in un collegio salesiano. Non conosciamo la
data in cui D. Rua ne scrive all'Ispettore sul retro della lettera ricevuta.
f lr
Car.mo D. Scapini [sic]
Favorisci scrivere al Sig.r Milul indicando in quale delle tue case puoi
collocare i suoi due figli ed a quali condizioni. Forse Caserta sarebbe il sito
migliore pel clima e temperatura.
Il Signore ti benedica col
Tuo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua
44
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Aut.) scritto su carta da lettera. Dimensioni 21 X 13 cm.
Tra i problemi della nuova casa, Alvito, c'era quello della mancanza del maestro di
musica. Esortazione a celebrare devotamente le feste dell'Immacolata e del Natale.
f lr
Torino 29-XI-1906
Carissimo D. Chiapello
Rispondo alla gradita tua del 24. Ti ringrazio delle notizie che mi dai su

6 Pages 51-60

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6.1 Page 51

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Lettere inedite di Don Rua
123
cotesto Oratorio: avrei amato anche qualche informazione particolareggiata sul
collegio-Convitto: spero me la darai con altra tua, quando avrai da scrivermi
su qualche altro argomento.
Non ho dimenticato la tua dimanda: chiesi al Sig. D. Cerruti se si po-
trebbe mandarti il maestro di musica da te indicato. Mi rispose che stante le
varie attribuzioni che deve disimpegnare non sarebbe possibile. Cerchiamo
pertanto un altro e spero si potrà riuscire. Qualora tra qualche settimana
non si fosse ancora trovato potrai chiedere al tuo Ispettore se mai potesse
far supplire l'altro maestro (che trovaSI col da te desiderato) nell'ufficio suo
principale.
f Iv
Fa coraggio e procura che i tuoi I allievi e confratelli si preparino a cele-
brar divotamente le feste dell'Immacolata e del Natale.
A tal fine pregherà pure per voi
Il tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
45
A D. TOMMASO CHIAPELLO
Ms orig. di un segretario, intestazione e firma aut. di D. Rua. Carta da lettera. Dimen-
sioni 21 X 13 cm.
Gli alunni cresceranno di numero se in casa regnerà l'unione tra i Confratelli. Conti-
nuano a cercare il maestro di musica per l'Oratorio. Sotto la firma di D. Rua, D. Scappini
scrive 5 righe a D. Chiapello.
f lr
Torino 27-XII-1906
Carissimo D. Chiapello
Ho ricevuto la gradita tua del 21. Vedo che il numero degli allievi è a
un dipresso come quello degli anni scorsi; spero andrà crescendo mediante la
buona unione che regna fra di voi e le amorevoli sollecitudini che adoperate
a loro favore.
Quanto al maestro di musica, che ti pare tanto necessario per sostenere
l'Oratorio festivo, non l'ho dimenticato e procuro non dimenticarlo; la scar-
sezza di personale è il grave ostacolo; tuttavia non tralascio di cercarlo. Se poi
l'Ispettore trova modo di mandarti colui che è da te riputato più conveniente,
f Iv io non farò difficoltà, Ipurché vi sia chi lo supplisca nel sito suo attuale.
Ti ringrazio degli auguri e te li ricambio di cuore anche da parte degli

6.2 Page 52

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124
Nicola Nannola
altri membri del Capitolo e prego Gesù Bambino a ricolmarti di sue grazie
coi tuoi collaboratori ed allievi.
Tanti saluti a tutti dal
Tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
46
A D. TOMJ.\\1ASO CHIAPELLO
Ms orig. di un segretario, intestazione e firma aut. di D. Rua. Carta da lettera. Dimen-
sioni 21 X 13 cm.
Una risposta ad un quesito liturgico.
f lr
Torino, Marzo 1907
Carissimo Direttore, D. Chiapello,
Rispondo alle poche domande della tua Lettera. La prima riguarda le
«Litanie in onore di S. Francesco di Sales ». Sappiamo che ciò non si può
assolutamente fare senza una legittima autorizzazione per parte della S. Congr.
dei Riti, essendoci soltanto permesso il recitarle a privatamente.
Ad ogni buon conto, sia pure in vista di un maggiore bene, accordati
in tutto e per tutto col tuo Sigr. Ispettore.
Benedicendo il tuo buon volere nel servizio del Signore, continua ad avermi
Tuo aH.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
a post recitarle del o cantarle
47
AD. FRANCESCO CORATELLA
Aut.) scritto su carta da lettera con busta relativa. Dimensioni 21 X 13 cm.
D. Rua presenta il missionario D. F. C. ai superiori di Roma e di Napoli mentre da
Torino si reca ad Andria.
f lr
Torino 6-II-1910
Carissimo
Il latore è il Rev.mo D. Francesco Coratella venuto dal Brasile per affari

6.3 Page 53

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Lettere inedite di Don Rua
125
di famiglia, essendogli morto il padre durante la sua assenza. Egli deve recarsi
ad Andria (prov. di Bari) presso Barletta.
Gli si concede facoltà di fermarsi due giorni a Roma e due altri a Napoli
nelle nostre case, e a tal fine lo raccomando ai relativi Direttori del Sacro
Cuore.
Egli è munito del necessario pel viaggio: solo abbisogna di fraterna ospi-
talità. Il Signore regni sempre con noi.
Pregalo pel
Tuo aH. in G. e M.
Sac. Michele Rua
Ai Rev.mi Signori
D. Francesco Tomasetti l o chi per esso - Roma
e D. Giuseppe Scapini o chi per esso
Via Alessandro Scarlatti 29
Napoli-Vomero
l Tomasetti: su Don Francesco Tomasetti si può vedere P. ZERBINO, in DBS, 271 s.