24_anno13_num1_0260


24_anno13_num1_0260

1 Page 1

▲back to top
260
Recensioni
IN MEMORIA DI DON GIUSEPPE AUBRY
(1916-1994)
Potrebbe forse sembrare fuori di luogo, per chi conoscesse gli scritti di don Giu-
seppe Aubry, il ricordarlo su RSS in occasione della sua morte avvenuta il 17 febbraio
u.s. Certamente sarebbe più in sintonia con i suoi interessi scientifici il farne menzione
su riviste di teologia religiosa, o di teologia spirituale, o, per lo meno, di spiritualità
salesiana. Eppure più di un motivo milita a favore del presente ricordo.
Lo studioso svizzero è stato uno degli scrittori di tematiche salesiane più prolifici.
Dal 1970 fino alla morte ha dedicato molto tempo a studi su don Bosco, la vita salesia-
na, le costituzioni dei salesiani, la famiglia salesiana. Una cinquantina fra libri e artico-
li, oltre a conferenze, convegni, dispense scolastiche, sussidi vari, stanno a dimostrare
l'interesse per tale soggetto, cui non faceva mancare l'afflato di un entusiasmo vibrante
spesso di esperienze di vita personale.
La sua formazione culturale di estrazione teologico-dogmatica lo portò ad orien-
tarsi verso la spiritualità e l'applicazione attuale del messaggio di don Bosco, più che
alla «ricerca storica» vera e propria. Era consapevole che Vars intelligendì di una fonte
storica è conditio sine qua non per l’ars explicandi della medesima; preferì comunque
dedicarsi all'ermeneutica esistenziale dei testi, lasciando ad altri l'analisi attenta, precisa,
puntigliosa delle fonti.
Certo, non sempre condivideva i metodi e le conclusioni dei discepoli di Clio; ri-
vendicava per sé il diritto di non essere sempre d'accordo con tutte le loro pagine, ma
rimane vero che ne apprezzava comunque gli esiti e ne ammirava lo sforzo di tener viva
l'istanza di mai obliare il tributo che don Bosco e le sue istituzioni hanno pagato alla
cultura, alla teologia, alla spiritualità, ai modi di sentire e di vivere collettivi del Pie-
monte ottocentesco.
Don Aubry credeva che, usando bene gli strumenti del mestiere, la ricerca storica
potesse conseguire un adeguato tasso di verità; ma era altresì convinto che — sia detto
senza ombra di retorica — solo la verità difenda se stessa, don Bosco e la sua opera.
Don Aubry non ha mai collaborato a RSS, ma ne ha letto con interesse tutti i nu-
meri, talvolta ne ha discusso con chi scrive, sempre ne ha comunque incoraggiato la
continuazione e lo sviluppo. Altrettanto ha fatto per le pubblicazioni dell'Istituto Storico
Salesiano.
Sicuramente sarà ricordato in tante altre sedi in maniera degna; tuttavia il miglior
attestato di riconoscenza e affetto sarà il continuarne l'opera di studioso appassionato
con lo stesso entusiamo, migliorandone sempre la qualità scientifica.
(F. M.)