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LE ISPETTORIE SALESIANE.
SERIE CRONOLOGICA DALL'ANNO 1904 AL 1926
Tarcisio Valsecchi
Con la lettera circolare n. 26 del 6 gennaio 1904 il beato Michele Rua
indiceva il decimo capitolo generale fissandone la data di apertura ai 23 di
agosto in Torino Valsalice presso la tomba di Don Bosco con la partecipa-
zione di 75 membri, compresi i vescovi monsignori Giovanni Cagliero e Gia-
como Costamagna e il prefetto apostolico monsignor Giuseppe Fagnano. Era
regolatore Don Francesco Cerruti. Lo scopo principale era di « rivedere e coor-
dinare le deliberazioni dei precedenti Capitoli »,1 comprese quelle riguardanti
le ispettorie ed il regolamento per gli ispettori. Segretari del capitolo generale
furono nominati Don Giuseppe Reyneri, Don Antonio Dones e Don Abbon-
dio Anzini. Di quest'ultimo in particolare merita di essere riferita la testimo-
nianza contenuta in una memoria postuma del settembre 1922:
Quest'anno [1904] ebbi poi la ventura grande di star vicino a Don Rua
durante tutto il lungo Capitolo Generale durante il quale si elaborarono e
furono approvati definitivamente i così detti articoli organici [,] per essere
stato [io] eletto dal Capitolo Ispettoriale [,] tenuto a Borgo San Martino [,]
socio delegato [al capitolo generale]. Segretari del Capitolo erano Don Rey-
neri, Don Dones, e lo scrivente. Ebbi quindi tutta la comodità di rispecchiar-
mi in Don Rua, ammirarne la calma imperturbabile, l'attenzione con cui te-
neva dietro a tutte le discussioni ... ed ogni tanto la sua voce conciliava le di-
vergenze, dilucidava i dubbi, raccomandava la calma, richiamava allo spirito di
Don Bosco ... e penetrava nei cuori quasi sensibilmente. Udii parecchi con-
fratelli, tra ispettori e delegati, che dicevano: quando parla Don Rua è finita
ogni questione! Peccato che, intento com'era a stendere i vari articoli che si
discutevano, a leggerli pubblicamente e correggerli fino alla definitiva appro-
vazione, non abbia registrato tutte le parole di Don Rua! Nol feci anche un
po' perché il caro Don [Carlo] Baratta, ch'era uno dei più attivi membri del
Capitolo, m'avea assicurato ch'egli avrebbe registrato le parlate di Don Rua:
con promessa di darmene copia, ma non ne fu nulla, a meno che si trovino
fra gli scritti di lui... Ricordo che arrivati all'articolo 73 dove si tratta del-
l'istituzione dei Visitatori o Ispettori, dovendosi trattare dell'erezione delle
Ispettorie e del loro funzionamento, Don Rua parlò a lungo della necessità
di queste Ispettorie, ma ci tenne a lasciar capire che le nostre Ispettorie non
corrispondono nella mente di Don Bosco alle Provincie degli altri Istituti re-
ligiosi [,] perché Don Bosco voleva che tutta la sua Congregazione fosse
1 M. RUA, Informazioni e norme pel X Capitolo Generale, Tipografia Salesiana, To-
rino 1904, p. 4.

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sempre una sola ed unica famiglia e non già tante sezioni di famiglia quante
le Ispettorie legate tra di loro quasi più solo dal nome. Insistè molto su que-
sto pensiero, e tenne saldo il punto che l'Ispettore non ha altra autorità di
quella demandatagli dal Rettor Maggiore e dal suo Capitolo, il quale può
quindi e deve poter disporre dei Confratelli liberamente da un'Ispettoria al-
l'altra. Temeva che i suoi figli un po' per volta si provincializzassero e che
le Ispettorie divenissero autonome dal centro che è il Rettor Maggiore e i
suoi membri (sic, ma equivale a « il Rettor Maggiore col suo Capitolo Su-
periore »).
Confesso che allora pensai un po' male di Don Rua, quasi fosse, come
alcuni, rari assai, l'andavano dicendo, accentratore del potere e attaccato ad
esso... ma furono pensieri che presto svanirono man mano che Don Rua di-
chiarava meglio il suo pensiero. Egli si preoccupava del pericolo che arrivasse
un giorno in cui le Ispettorie credessero di poter essere unite al centro sol-
tanto in modo generale e, direi, quasi solo di nome. Ricordando ora, a 18 anni
di distanza, questa preoccupazione di Don Rua si è quasi tentati di dire che
egli antivedesse il futuro... Notai pure in Don Rua una grande remissività
nell'accettare le osservazioni che taluno nel calore della conversazione si
credeva in dovere di fare; in ciò non mancava d'aggiungere: purché sia
salvo il principio d'unità nella nostra Congregazione.
Pochissime volte faceva uso dell’io: neppure diceva Don Rua, ma qua-
si sempre Don Bosco. Si faceva uno studio per far scomparire la sua per-
sonalità... Passava più volte il dì su la tomba di Don Bosco e pregava
a lungo.2
Intanto una commissione precapitolare istituita da Don Francesco Cerruti
con lettera circolare 3 del 28 aprile 1904, composta da Don Luigi Rocca presi-
dente e dai membri Don Giovanni Garino, Don Calogero Gusmano, Don Em-
manuele Manassero, Don Luigi Versiglia, incaricata della revisione e del coor-
dinamento in un testo unico di tutte le deliberazioni dei precedenti capitoli
generali, aveva portato a termine il suo lavoro con la formazione di tre cate-
gorie: deliberazioni organiche contenenti mutazioni o aggiunte alle Regole; de-
liberazioni precettive di carattere generale e permanente da inserire nei Rego-
lamenti; deliberazioni transitorie o esortative o regionali da proporsi con ap-
posite circolari alle singole ispettorie per la soluzione di problemi locali. La
prima categoria con vari ritocchi ed integrazioni fu discussa ed approvata de-
finitivamente articolo per articolo durante le sedute generali, e poi convali-
data dalla Santa Sede con rescritto n. 1945/15 del 1o settembre 1905 a firma
del card. Domenico Ferrata prefetto della Sacra Congregazione dei Vescovi e
Regolari,4 nello stesso anno pubblicata, dove si tratta delle ispettorie nel ca-
pitolo nono paragrafo 17 sviluppato in 14 commi.5
2 ASC 9.23. Rua. Anzini, Per la memoria di Don Rua, ms. di don Abbondio An-
zini, pp. 85-87.
3 ASC 0559. Cerruti, fasc. 16.
4 ASC 048 CG10 (1904), fasc. 37.
5 Deliberazioni dei Capitoli Generali della Pia Società Salesiana da ritenersi come or-
ganiche, Tipografia Salesiana, Torino 1905, pp. 36-42.

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Le ispettorie salesiane. Serie cronologica dall'anno 1904 al 1926 113
Per il riordinamento della seconda categoria, comprendente le delibera-
zioni precettive da inserire nei Regolamenti, nella seduta 30a del mattino del
12 settembre venne istituita una nuova commissione allargata composta da
Don Giuseppe Bologna presidente e dai membri Don Carlo Maria Baratta,
Don Erminio Borio, Don Giuseppe Gamba, Don Emmanuele Manassero, Don
Luigi Piscetta, Don Francesco Scaloni, Don Mosè Veronesi, Don Luigi Versi-
glia, Don Calogero Gusmano, Don Giovanni Garino,6 la quale dava attuazione
ad una precedente petizione presentata il 9 settembre da Don Luigi Piscetta
e sottoscritta da 48 capitolari, formulata in questi termini:
La commissione pel Regolamento delle ispettorie propose come organi-
ci, e cioè come tali da sottoporre all'approvazione della Santa Sede, pochi
articoli, perché era convinta che il Capitolo Generale avrebbe approvato tutta
la parte da essa rimandata al Regolamento. Atteso questo ed atteso che
senza un Regolamento approvato dal Capitolo Generale, sia pure solo ad
experimentum per sei anni, le ispettorie non potranno funzionare a dovere,
i sottoscritti chiedono che il Capitolo Generale approvi in via d'esperimento
per sei anni, e cioè fino al prossimo venturo Capitolo Generale, previa let-
tura e sommaria discussione, il Regolamento quale fu compilato dalla Com-
missione, eccettuati gli articoli già modificati con deliberazione contraria.
Torino, 9 settembre 1904 7
Perciò nella seduta 31a pomeridiana del 12 settembre « dietro petizione
di 48 capitolari si riprende la lettura degli articoli del Regolamento delle ispet-
torie per una discussione sommaria e approvazione sperimentale per sei anni »,8
che fu accordata a conclusione del Capitolo Generale stesso.
Le deliberazioni precettive e disciplinari tardarono ad essere spedite alle
comunità salesiane, « perché il doverle trasportare nei vari Regolamenti che già
esistevano richiese tempo, sicché la compilazione fu pronta per la stampa solo
nel 1906. Nel volume 9 gli articoli si susseguivano con numerazione continuata
dal principio alla fine, e un copioso indice alfabetico facilitava le ricerche. In
ogni Regolamento si ebbe l'avvertenza di lasciare intatto o lievemente modifi-
cato tutto ciò che era di Don Bosco ».10 La terza parte conteneva il Regola-
mento per gli Ispettori della Pia Società di San Francesco di Sales, diviso in
nove capitoli e un'appendice, e comprendente 84 articoli numerati dal 942
al 1026.
Ci siamo dilungati nella descrizione e citazione degli atti del capitolo ge-
nerale decimo, perché in esso furono approfonditi e definiti il profilo, il ruolo,
6 ASC 046 CG10 (1904), fasc. 29, Processi Verbali del X Capitolo Generale, p. 60.
7 ASC 046 CG10 (1904), fasc. 29, Verbale generale del X Capitolo Generale, p. 3.
8 ASC 046 CG10 (1904), fasc. 29, Processi Verbali del X Capitolo Generale, p. 63.
9 Regolamenti della Pia Società di San Francesco di Sales, Tipografia Salesiana, Tori-
no 1906, opera divisa in sei parti: regolamento per le case, per le case di noviziato, per
gl'ispettori, per le parrocchie, per gli oratori festivi, per la pia unione dei cooperatori
salesiani.
10 Annali, vol. III, p. 557.

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le attribuzioni e competenze dell'ispettore salesiano. La novità è contenuta
nell'articolo 934: « Al governo di ogni Ispettoria è preposto un Ispettore
coadiuvato da quattro o almeno due consiglieri, secondo che richiederanno le
circostanze dell’Ispettoria ». E' così istituito il « Consiglio Ispettoriale », com-
prendente il vicario (art. 1000), l'economo (art. 1001), altri incaricati di com-
piti speciali (art. 1008), il segretario archivista (art. 1009). E ancora l'arti-
colo 962 recita: « Nelle cose di maggior momento l'Ispettore dovrà sempre
udire il suo Consiglio, che d'ordinario verrà convocato una volta al mese ».
E l'art. 976: « Al suo zelo sono pure affidate tutte le Opere Salesiane della
Ispettoria ed in particolare la Pia Unione dei Cooperatori. A quest'uopo si
farà coadiuvare da un confratello che in suo nome si occupi dei Cooperatori
dell'Ispettoria ». E' dunque chiaramente insinuata l'idea della collegialità di
governo e della distribuzione del lavoro.
Nell'autunno 1905 nasce l'ispettoria austriaca degli Angeli Custodi. Leg-
giamo nei Verbali delle riunioni capitolari:
Il Capitolo [Superiore], considerato che l'Ispettoria Veneta è abba-
stanza estesa, che Don [Mosè] Veronesi [ispettore] non conosce il polacco,
[il] tedesco e [lo] sloveno, determina di staccare dall'Ispettoria Veneta le
case di Lubiana, Vienna, Oswięcim e Daszawa, ed elegge come Ispettore il
26 settembre 1905 con voti cinque su sei l'attuale direttore di Oswięcim
Don Manassero Emmanuele.11
Altre motivazioni « ...per il miglior governo di esse [case dell'Impero Au-
stro Ungarico] e avuto riguardo alla distanza dei luoghi e soprattutto alla
differenza dei costumi e della lingua... » sono contenute nella richiesta di ap-
provazione canonica, che fu accordata dalla Santa Sede con rescritto n. 3311/15
in data 14 ottobre 1905 a firma del card. Domenico Ferrata.12
Le ispettorie hanno ormai raggiunto il bel numero di trentacinque, ma
alcune piuttosto piccole arrancano con fatica, tanto che il Capitolo Superiore
nella seduta del 30 agosto 1907, insieme con la nomina di Don Tommaso
Laureri ad ispettore della ligure, decide di assegnare a Don Clemente Bretto
le due ispettorie cispadana e transpadana, a Don Carlo Farina le due ispet-
torie emiliana e veneta,13 e nella seduta del 31 agosto 1909 «Don [Francesco]
Scaloni [è] eletto ispettore dell'ispettoria inglese ritenendo anche la belga ».14
A soli otto anni dalla loro erezione canonica, le ispettorie hanno bisogno di
un riordinamento integrale; tale esigenza è sottolineata in una raccomandazione
del capitolo generale undicesimo votata nella seduta antimeridiana di lunedì
29 agosto 1910:
11 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. II, p. 38.
12 ASC 31. Austria, fasc. 1.
13 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. II, p. 153.
14 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. II, p. 247.

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Le ispettorie salesiane. Serie cronologica dall'anno 1904 al 1926 115
Procedere ad un riordinamento delle ispettorie d'Italia e dell'Estero
in modo da raggruppare in ogni singola ispettoria le case che danno voca-
zioni con quelle che si trovano in discreta situazione finanziaria, affinché
non manchino né gli uomini né le risorse necessarie.15
Questa raccomandazione fu recepita dal Capitolo Superiore nelle sedute del
13 luglio e 12 agosto 1911 in cui furono prese le seguenti decisioni:
13 luglio 1911 ore 17 (...) Prima di trattare il riordinamento delle
Ispettorie, deliberato dal Capitolo Generale undecimo, i Capitolari espon-
gono le loro idee che debbono informare tale rimaneggiamento, idee che
possono ridursi alle seguenti: 1) le Ispettorie siano grandi talmente che pos-
sano convenientemente svolgersi e l'Ispettore possa allo stesso tempo assu-
mersi la responsabilità dell'andamento morale-scolastico ed economico senza
che per questo venga menomata l'autorità e responsabilità dei singoli Diret-
tori nelle singole Case. 2) Gl’Ispettori, i Direttori e quanti sono superiori,
pur attenendosi a quanto è prescritto dalle nostre costituzioni e regolamenti,
continuino ad avere un governo paterno quale ci ha insegnato Don Bosco.
Mezzi a conseguire un tale governo paterno, ma governo, pare possano es-
sere il cambiar meno possibile i socii d'Ispettoria, il ricordare a quando a
quando agl'Ispettori in lettere particolari gl'insegnamenti di Don Bosco, il
radunarli con qualche frequenza attorno al Rettor Maggiore e suo capitolo,
il fare in modo che gl'Ispettori s'avvezzino a provvedere direttamente a tutti
i bisogni della propria Ispettoria e i sudditi sappiano che a loro primiera-
mente debbono ricorrere. Con questo per altro resta sempre aperto il ri-
corso ai Superiori Maggiori, i quali, liberi da piccoli impegni, potranno
meglio studiare e provvedere ai grandi bisogni delle Ispettorie e dare norme
opportune e a tempo ai signori Ispettori per il retto governo delle rispet
tive Ispettorie.
Ciò posto si mise ai voti secreti quanto segue:
1) formare un'ispettoria sola delle attuali ispettori Centrale, Cispada-
na e Transpadana con tutte le case come sono descritte nel Catalogo [Sale-
siano] dell'Antico Continente del 1911, col nome d'Ispettoria Subalpina.
E' approvato con voti sei su sette.
2) Formare un'ispettoria sola delle attuali ispettorie Ligure ed Emi-
liana con tutte le case come sono descritte nel Catalogo dell'Antico Conti-
nente del 1911, con il nome d'Ispettoria Ligure. E' approvato con voti
sette su sette.
3) Formare una sola ispettoria delle attuali ispettorie Romana e Na-
poletana con tutte le case come sono descritte nel Catalogo dell'Antico Con-
tinente del 1911 col nome d'Ispettoria Romana. E' approvato con voti sei
su sette.
4) Formare un'ispettoria [sola] delle attuali ispettorie Lombarda e Ve-
neta con eccetera. E' approvato con voti sei su sette. E' pure approvata
l'Ispettoria Sicula con tutte le case come sono descritte sul Catalogo del-
l'Antico Continente del 1911.
5) Le attuali ispettorie Belga e Inglese si lasciano come sono separate
con doppio consiglio, ma sotto la reggenza di un solo ispettore.
15 ASC 046, CG11 (1910), fasc. 20, foglio 65v.

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116 Tarcisio Valsecchi
6) Così pure le ispettorie Celtica e Tarragonese. All'Ispettoria Betica
si annettono provvisoriamente le case che rimarranno aperte dell'Ispettoria
Portoghese Continentale.16
(...)
In queste ultime sedute s'è trattato molto del riordinamento delle
ispettorie: il progetto viene mandato a Roma e approvato tale e quale in
data 13 settembre 1911 e si potrà vedere nella raccolta dei Rescritti. Le
ispettorie17 da 36 furono ridotte a 23 con ventun ispettori giacché la Belga
ed Inglese, e la Celtica e Tarragonese temporaneamente sono rette da un
solo ispettore.18
La richiesta inviata alla Santa Sede comprendeva la riduzione ed il riordi-
namento non solo delle ispettorie europee ma anche di quelle americane, e
l'approvazione canonica fu concessa ad experhnentum unius anni con rescritto
n. 4746/11 del 13 settembre 1911 a firma del card. Giuseppe Calasanzio
Vives y Tuto.19
E questo era l'elenco delle 23 ispettorie:
1) Subalpina di Maria Ausiliatrice (1878) con annessa la «missione della
China » (Macau, Manila).
2) Ligure di San Giovanni Battista (1878).
3) Lombardo-veneta di San Marco (1895) con annessa la «missione di
Mozambico ».
4) Romana di San Pietro (1877) con annessa la «missione dell'India».
5) Sicula di San Paolo (1890).
6) Austriaca degli Angeli Custodi (1905).
7) Francese di San Lazzaro (1881) e Tunisia.
8) Belga di Maria Santissima Immacolata (1902) con annessa la «missio-
ne del Congo ».
9) Inglese di San Tommaso di Canterbury (1902), temporaneamente ag-
gregata all'Ispettoria Belga, con annessa la « missione di Capo di Buona
Speranza ».
10) Betica di Maria Ausiliatrice (1901), con le case del Portogallo che si
potranno riaprire e con la « missione di Gualaquiza ».
11) Tarragonese di Maria Santissima della Mercede (1892).
16 Fa riferimento ai fatti del Portogallo, dove, rovesciata la monarchia nell'ottobre
1910, i rivoluzionari presero di mira i religiosi e le loro scuole.
17 Qui il segretario Don Calogero Gusmano conteggia nel numero anche l'Ispettoria
Tunisina di Sant'Angostino, che però non ebbe riconoscimento canonico né piena autono-
mia essendo aggregata ora alla Sicula ora alla Francese.
18 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. II, pp. 340-341, 343.
19 ASC 0325 (2), Erezioni canoniche 1911.

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Le ispettorie salesiane. Serie cronologica dall'anno 1904 al 1926 117
12) Celtica di San Giacomo Maggiore (1901) temporaneamente aggregata
all'Ispettoria Tarragonese.
13) Orientale di Gesù Adolescente (1902) comprendente la Palestina e
l'Egitto.
14) Argentina di San Francesco di Sales (1877).
15) Patagonica di San Francesco Saverio (1883).
16) Peruviana di Santa Rosa (1902) ed annessi Ecuador e Bolivia.
17) Colombiana di San Pietro Claver (1892) ed annesso Venezuela.
18) Messicana di Nostra Signora di Guadalupe (1902) e Centro America.
19) Cilena di San Gabriele Arcangelo (1892).
20) Uruguayana e Paraguayana di San Giuseppe (1881).
21) Nordamericana di San Filippo Apostolo (1902).
22) Brasiliana del Mato Grosso di Sant'Alfonso Maria de' Liguori (1896).
23) Brasiliana di Maria Ausiliatrice (1896).
Le case dell'Ispettoria Centrale del Sacro Cuore erano confluite nella
Subalpina, quelle della Brasiliana settentrionale di San Luigi Gonzaga nella
Brasiliana meridionale di Maria Ausiliatrice, quelle della Emiliana della Beata
Vergine di San Luca nella Ligure di San Giovanni Battista, quelle della Lom-
barda di San Carlo Borromeo nella Lombardoveneta di San Marco, quelle del-
la Napoletana di San Gennaro nella Romana di San Pietro, quelle della Tran-
spadana di San Francesco di Sales nella Subalpina di Maria Ausiliatrice.
Di anno in anno si richiedeva e si otteneva l'approvazione pontificia ad
experimentum unius anni, ma il disagio di questa provvisorietà era avvertito
ed approfondito ogni anno più, come attesta il verbale della seduta del Ca-
pitolo Superiore in data 22 dicembre 1913:
22 dicembre, ore 18, assente Don [Giulio] Barberis.
(...) Si scambiarono tra i Capitolari idee circa le Ispettorie: esse, come
sono attualmente, furono approvate ad experimentum e ad annum; bisogne-
rà presentarle ad una approvazione definitiva. Intanto si osserva la scar-
sezza del personale dirigente, la poca proporzione tra un'ispettoria e un'altra
da una parte, e dall'altra la grandezza delle opere, la distanza tra Casa e
Casa, la diversità di nazione, e si rimanda la decisione ad altra seduta, av-
vertendo che deve guidarci non il numero, ma gl'interessi della Congrega-
zione e degl'individui.20
L'implorata approvazione canonica definitiva delle ispettorie, come furono
rimaneggiate ed ordinate nell'anno 1911, venne concessa in data 10 maggio
1916 con decreto n. 4746/11 a firma del card. Diomede Falconio prefetto
della Sacra Congregazione dei Religiosi,21 ma furono pure ricostituite l'Ispet-
20 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. III, pp. 104-105.
21 ASC 0325 (2), Erezioni canoniche 1916.

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118 Tarcisio Valsecchi
toria Equatoriana del Sacro Cuore di Gesù, fondata nel 1893, sotto la guida
di Don Domenico Cornili, e l'Ispettoria del Centro America del Divin Sal-
vatore, fondata nel 1902, sotto la guida di Don Giuseppe Misieri.22
Nell'aprile 1919 l'ispettore Don Pietro Tirone espose ai membri del Ca-
pitolo Superiore la convenienza di erigere l'ispettoria polacca smembrandola
dall'austriaca come leggiamo nel verbale della seduta del 25 aprile:
25 Aprile, ore 18 Oratorio, nella sala del Capitolo, assente Don [Pie-
tro] Ricaldone (...)
Don Tirone dice che la guerra ha portato tale sconvolgimento negli
animi che si rende necessaria la divisione della sua Ispettoria [Austriaca de-
gli Angeli Custodi] che abbraccia nazioni che poco s'accordano tra di loro
e proporrebbe che l'attuale Ispettoria Austriaca fosse divisa in Ispettoria
Polacco-Jugoslava ed Ispettoria Tedesco-Ungarica. I Gesuiti ed altre Congre-
gazioni già hanno fatta tale divisione; anche i nostri confratelli se l'aspet-
tano. I Superiori non sono contrari, ma credono non sia il momento oppor-
tuno e che converrà attendere ancora un poco. Don Tirone quindi potrà
dire che in massima si accetta, l'esecuzione si rimanda a miglior tempo.23
Non troviamo altro cenno al riguardo nei verbali delle riunioni del Ca-
pitolo Superiore, ma la pratica fu avviata sollecitamente dal procuratore gene-
rale Don Dante Munerati e nello stesso anno con rescritto n. 5941/19 del
27 novembre 1919 a firma del card. Raffaele Scapinelli, prefetto della Sacra
Congregazione dei Religiosi, venne concessa l'erezione canonica dell'Ispettoria
Polacco-Jugoslava di San Stanislao Kostka,24 comprendente sedici case: Alek-
sandrów, Cracovia Patrocinio della Beata Vergine, Cracovia Immacolata Con-
cezione, Cracovia San Stanislao Kostka, Daszawa,
biana San Francesco di Sales, Lubiana Immacolata
myśl Casa San Giuseppe, Przemyśl Patrocinio di
żanystok, Varsavia, Veržej.
Kielce, Klecza Dolna, Lu-
Concezione, Oswięcim, Prze-
San Giuseppe, Radna, Ró-
Con rescritto 4 novembre 1922 n. 5219/22 a firma del card. Camillo
Laurenti prefetto della Sacra Congregazione dei Religiosi veniva ripristinata
l'Ispettoria Napoletana di San Gennaro,25 comprendente dodici case della Cam-
pania, del Molise, delle Puglie, della Basilicata e delle Calabrie.
Con rescritto 18 novembre 1922 n. 6060/22 a firma del card. Camillo
Laurenti veniva ripristinata l'Ispettoria della Patagonia Meridionale di San Mi-
chele Arcangelo,26 comprendente dieci case nelle Terre Magellaniche.
Con rescritto 18 novembre 1922 n. 6059/22 a firma del card. Camillo
Laurenti era eretta canonicamente la nuova Ispettoria Novarese-Alessandrina
22 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. III, p. 214, seduta del 15 gen-
naio 1916.
23 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. III, p. 277.
24 ASC 311. Austria, fasc. 1o.
25 ASC 311. Campano-Calabra, fasc. 1o.
26 ASC 311. Cile. Punta Arenas, fasc. 1o.

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Le ispettorie salesiane. Serie cronologica dall'anno 1904 al 1926 119
del Sacro Cuore di Gesù,27 comprendente quattordici case site nelle provincie
di Alessandria e di Novara, smembrate dall'Ispettoria Subalpina: Alessandria,
Asti, Biella, Borgomanero, Borgo San Martino, Canelli, Casale Monferrato, Ca-
vaglià, Intra, Nizza Monferrato, Novara San Lorenzo, Penango, Trino Vercel-
lese, Vercelli.
Con rescritto 18 novembre 1922 n. 6247/22 a firma del cardinale Ca-
millo Laurenti era eretta canonicamente la nuova Ispettoria Jugoslava dei Santi
Cirillo e Metodio,28 comprendente cinque case: Lubiana Rakovnik, Lubiana Ko-
deljevo, Radna, Veržej, Zagabria, smembrate dall'Ispettoria Polacca.
Con rescritto 18 novembre 1922 n. 6052/22 a firma del cardinale Camillo
Laurenti veniva ripristinata l’Ispettoria Brasiliana settentrionale (Recife) di San
Luigi Gonzaga,29 comprendente sette case, ma l'attuazione pratica ebbe luogo
soltanto due anni dopo, come appare nel catalogo 1925 e dalla deliberazione
presa nella seduta 19 novembre 1924 del Capitolo Superiore « di separare
la Ispettoria del Brasile del Nord da quella del Sud mettendo a capo di quella
del Sud Don Peruzzo Paolo e di quella del Nord Don Tirelli Ambrogio ».30
Nella seduta del 15 dicembre 1925 il Capitolo Superiore istituiva l’Ispet-
toria Cinese di Maria Ausiliatrice sotto la guida di Don Ignazio Canazei, com-
prendente cinque case della Cina e tre del Giappone:
15 Dicembre ore 18 Oratorio, nella sala del Capitolo; è assente Don
[Fedele] Giraudi.
La seduta si occupa in gran parte nella conferma od elezione dei varii
consigli ispettoriali, nella elezione di parecchi direttori e nella decisione di
chiedere alla Santa Sede la creazione della Ispettoria Cinese che abbraccia
anche li Giappone, che il Capitolo approva con voti cinque su cinque. Con
le solite preghiere si chiude la seduta alle ore 20. Sac. Calogero Gusmano
segret.31
Ancora nella seduta del 22 gennaio 1926 il Capitolo Superiore istituiva
l’Ispettoria degli Stati Uniti Ovest d'America intitolandola a Sant'Andrea Apo-
stolo sotto la guida di Don Francesco Scaloni, comprendente sei case:
22 Gennaio ore 18 all'Oratorio nella sala del Capitolo.
(...) Si progetta la divisione dell'Ispettoria degli Stati Uniti in due di-
staccando da New York e dall'Est le case dell'Ovest e cioè quella di Los
Angeles, Oakland due, San Francisco di California due e Watsonville.32
E nella seduta del 26 gennaio 1926 il Capitolo Superiore decideva di
« elevare l'attuale Visitatoria dell'Assam ad Ispettoria dell'India con le case
27 ASC 311. Novarese, fasc. 1o.
28 ASC 311. Polonia, fasc. 1o.
29 ASC 311. Brasile Recife, fasc. 1o.
30 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. IV, p. 291.
31 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. IV, p. 363.
32 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. IV, p. 370.

1.10 Page 10

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120 Tarcisio Valsecchi
che attualmente ha la Visitatoria »,33 denominandola Ispettoria Indiana di San
Tommaso Apostolo sotto la guida di monsignor Luigi Mathias prefetto aposto-
lico dell'Assam; come anche di istituire « l'Ispettoria Argentina del Nord con
le seguenti case: Cordoba, Mendoza, Rodeo del Medio, Rosario, Salta, Tucu-
mán San Luigi, Tucumán San Michele, e Vignaud, distaccandole dall'attuale
Ispettoria Argentina di San Francesco di Sales »,34 intitolandola a San France-
sco Solano, sotto la guida di Don Valentino Bonetti.
Tutt'e quattro le ispettorie Cinese, Indiana, Nordamericana occidentale ed
Argentina settentrionale ottennero il riconoscimento canonico con rescritto del
28 maggio 1926 n. 2308/26 a firma del card. Camillo Laurenti.35
Perciò l'ordine cronologico di fondazione delle nuove otto ispettorie create
negli anni 1905-1926 è il seguente:
1. Austriaca degli Angeli Custodi
1905
2. Polacca di San Stanislao Kostka
1919
3. Novarese-Alessandrina del Sacro Cuore di Gesù
1922
4. Jugoslava dei Santi Cirillo e Metodio
1922
5. Cinese di Maria Ausiliatrice
1925
6. Nordamericana occidentale di Sant'Andrea apostolo
1926
7. Argentina settentrionale di San Francesco Solano
1926
8. Indiana di San Tommaso Apostolo
1926
Le altre trenta ispettorie, delle quali fu riconfermato il riconoscimento ca-
nonico con il sopraccitato rescritto del 28 maggio 1926, sono le stesse appro-
vate negli anni 1902-1903 sia per la denominazione sia per la circoscrizione
territoriale. Sono invece soppresse la Emiliana della Beata Vergine di San Luca
e la Transpadana di San Francesco di Sales, e ridotte al rango di visitatone la
Portoghese di Sant'Antonio e la Venezuelana di San Luca. Sono pure appro-
vate canonicamente le tre nuove visitatone del Congo Belga di San Francesco
di Sales (fondata nel 1924 ed affidata a monsignor Giuseppe Sak prefetto apo-
stolico), la Francese dell'Africa Nord intitolata a Sant'Agostino ed affidata a
Don Leone Beissière, l'Ungherese di Santo Stefano affidata a Don Stanislao
Plywaczyk.
Ma conviene riprendere la lettura dei Verbali delle riunioni del Capitolo
Superiore, per cogliervi le ragioni ed i momenti del generale e definitivo rior-
dinamento delle ispettorie salesiane, attuato nella prima metà dell'anno 1926
e rimasto sostanzialmente valido fino ad oggi:
3 luglio [1925], ore 18, all'Oratorio nella sala del Capitolo (...). Nelle
adunanze dei giorni passati si era molto discussa la proposta di unire
33 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. IV, p. 371.
34 Ibidem.
35 ASC 0325 (2), Erezioni canoniche 1926.

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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Le ispettorie salesiane. Serie cronologica dall'anno 1904 al 1926 121
all'attuale Ispettoria Novarese-Alessandrina le case di Milano, Treviglio, In-
tra, Pavia e quelle della Svizzera, trasferendo la sede ispettoriale da Novara
a Milano, ma per molteplici considerazioni si dice di soprassedere alla de-
liberazione a quando si sia meglio studiata la sistemazione delle Ispettorie
Lombardoveneta, Piemontesi e Ligure-Emiliana-Toscana.36
19 Gennaio [1926], ore 18 all'Oratorio nella sala del Capitolo (...). Il
resto della seduta trattò del riordinamento delle ispettorie Lombardoveneta,
Novarese, Ligure e Argentina.
Si dice che converrebbe staccare le diciassette case del Veneto dalla
[Ispettoria] Lombardoveneta e formarne una Ispettoria a sé, unire alle sei
case della Lombardia le dodici dell'Emilia e formarne una nuova ispettoria,
unire alle tredici case della Novarese le tre della Svizzera, conservare l'at-
tuale Ispettoria Ligure con le tredici case della Liguria e Toscana; di stac-
care infine dall'Ispettoria di San Francesco di Sales nell'Argentina le case
di Cordoba, la Trinidad, Mendoza, Rodeo del Medio, Rosario, Salta, San
Nicolás, le due di Tucumán, e Vignaud, [per formare la nuova ispettoria
argentina del Nord] con sede a Rosario o a Cordoba, ma non si prende al-
cuna decisione per lasciar tempo a riflettere in cosa di tanta importanza.
Con le solite preghiere si chiude la seduta alle ore 20.
(...)
26 Gennaio ore 18, Oratorio, nella sala del Capitolo.
Richiamando alla mente le precedenti discussioni sul riordinamento di al-
cune Ispettorie, con voti sei su sei si decide:
1) la costituzione dell'Ispettoria Lombardo-Emiliana con 18 case, distac-
candone sei dall'Ispettoria Lombardoveneta e cioè Brescia, Iseo, Milano, Pa-
via, Sondrio e Treviglio; e dodici della Ligure e cioè Bologna, Borgo San
Donnino, Castel de’ Britti, Comacchio, Faenza, Ferrara, Finale Emilia, Lugo,
Modena, Montechiarugolo, Parma e Ravenna.
2) La Veneta con le diciassette case che rimangono [dallo smembra-
mento] dell'Ispettoria Lombardoveneta.
3) La Ligure con le tredici case che rimangono dell'antica Ispettoria
Ligure.
4) La Novarese-Alessandrina alla quale si uniscono le case di Lugano,
Maroggia e Zurigo, distaccandole dalla Lombardoveneta.
5) L’Ispettoria Argentina del Nord con le seguenti case: Cordoba, Men-
doza, Rodeo del Medio, Rosario, Salta, Tucumán due, e Vignaud, distaccan-
dole dall'attuale Ispettoria Argentina di San Francesco di Sales.
6) L'Ispettoria degli Stati Uniti dell'Ovest, distaccando le seguenti ca-
se: Los Angeles, Oakland due, San Francisco due, e Watsonville, dall'Ispet-
toria attuale e formando l'Ispettoria dell'Ovest degli Stati Uniti.
7) Elevare l'attuale Visitatorìa dell'Assam ad Ispettoria dell'India con
le case che attualmente ha la Visitatoria.
(...)
(27 Gennaio [1926] ore 10 all'Oratorio nella sala del Capitolo.
Decisa la divisione dell'Ispettoria degli Stati Uniti in due e ricordato che Don
[Emmanuele] Manassero e [Don Francesco] Scaloni hanno termi-
36 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. IV, pp. 338-339.

2.2 Page 12

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122 Tarcisio Valsecchi
nato il periodo del loro mandato, si progetta di proporre quale ispettore delle
case degli Stati Uniti dell'Est Don Trinchieri Oreste, di quelle dell'Ovest
Don Scaloni Francesco, di quelle dell'Inghilterra Don Franco Angelo e af-
fidare a Don [Emmanuele] Manassero una missione di fiducia per svolgere
l'opera salesiana in Australia; ma, per [quanto riguarda] Don Manassero,
si riserva il Superiore di parlargliene prima per sentire se ha qualche dif-
ficoltà. Si scambiano alcune idee sui possibili Direttori di alcune case degli
Stati Uniti e alle ore 12 si chiude la seduta. Sac. Calogero Gusmano se-
gretario.
27 Gennaio ore 18 all'Oratorio nella sala del Capitolo.
Il Signor Don [Filippo] Rinaldi riferisce che Don [Emmanuele] Ma-
nassero interrogato si dice sinceramente e religiosamente disposto a fare tut-
to quello che desiderano i Superiori, quindi anche di andare in Australia.
Ciò posto, si approva con voti sei su sei Don Franco Angelo ad ispettore
dell'Ispettoria Inglese, Don Trinchieri Oreste ad Ispettore delle case del-
l'Est degli Stati Uniti, Don Scaloni Francesco ad ispettore delle case ad
Ovest degli Stati Uniti. Don Manassero Emmanuele sarà mandato quale in-
caricato del Superiore o Visitatore per quell'Opera che si potrà svolgere in
Australia.
Intanto Don Manassero ritornerà agli Stati Uniti, disporrà le cose in
modo che i nuovi Ispettori possano entrare in carica al primo di agosto
prossimo venturo.37
Dopo queste decisioni del Capitolo Superiore, la relativa pratica fu sollecitamente
elaborata e presentata alla Santa Sede per l'approvazione e per l'esecuzione. Ne trascriviamo
integralmente il testo.
Beatissimo Padre. Il Rettor Maggiore della Pia Società di San France-
sco di Sales, prostrato al bacio del Sacro Piede, espone umilmente quanto
segue:
Insieme coi membri del Capitolo Superiore della Pia Società, dopo
avere seriamente ponderate le osservazioni dei Superiori Maggiori locali, e
considerato quanto suggerisce l'esperienza degli anni scorsi, si venne alla de-
terminazione di modificare le Ispettorie della Pia Società di San Francesco
di Sales come appresso viene indicato, per i seguenti motivi:
1) per sveltire questi organismi e rendere più facile e pronta l'azione
degli ispettori, in ordine al mantenimento integro e al progresso della vita
e disciplina religiosa, nonché al maggiore sviluppo dell'Opera nelle singole
regioni;
2) per semplificare gli organismi amministrativi, cui si deve ricorrere
oggi per le necessità dei tempi, sia in quanto concerne la proprietà e l'uso
degli stabili, sia nei rapporti con le autorità civili;
3) per rendere più facile la comunicazione delle case con gli ispettori,
i quali, talvolta, sono costretti ad attraversare più Stati per recarsi nelle va-
rie case della propria ispettoria;
4) per intensificare la vitalità dei varii istituti con la cura più diretta
e più prossima degli ispettori, e proporzionare meglio le rappresentanze dei-
37 ASC 0592, Verbali del Capitolo Superiore, vol. IV, pp. 367, 370-373.

2.3 Page 13

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Le ispettorie salesiane. Serie cronologica dall'anno 1904 al 1926 123
le ispettorie ai capitoli generali, in base all'importanza delle opere che esse svolgono e al numero
dei confratelli.
Per questi motivi il Rettor Maggiore dei Salesiani implora dalla San-
tità Vostra l'approvazione delle seguenti ispettorie e visitatorìe, quasi tutte
già approvate con altri rescritti della S. C. dei Religiosi, e che ora nella
maggior parte subirono piccoli cambiamenti.
ISPETTORIE DELL'ANTICO CONTINENTE
1) Italia
1a Ispettoria
2a
»
3a
»
4a
»
5a
»
6a
»
7a
»
8a
»
9a
»
Centrale del Sacro Cuore, con 5 case.
Subalpina di Maria Ausiliatrice, con 23 case.
Ligure-Toscana di San Giovanni Battista, con 13 case.
Lombardo-Emiliana di San Carlo Borromeo, con 18 case.
Napoletana di San Gennaro, con 13 case.
Novarese-Alessandrina-Elvetica del Sacro Cuore, con 16 case.
Romana di San Pietro, con 18 case.
Sicula di San Paolo, con 20 case.
Veneta di San Marco, con 17 case.
2) Stati Europei
10a Ispettoria
11a »
12a »
13a »
14a »
15a »
16a »
17a »
18a »
19a »
20a »
Austro-Germanica dei Santi Angeli Custodi, con 18 case.
Belga di Maria Immacolata, con 9 case.
Inglese di San Tommaso di Canterbury, con 11 case.
Jugoslava dei Santi Cirillo e Metodio, con 7 case.
Orientale di Gesù Adolescente, con 13 case.
Polacca di San Stanislao, con 19 case.
Betica (Spagna) di Maria Ausiliatrice, con 15 case.
Celtica (Spagna) di San Giacomo Maggiore, con 16 case.
Tarragonese (Spagna) di Nostra Signora della Mercede, con 11
case.
Francese del Nord, di San Dionigi, con 7 case.
Francese del Sud, di San Lazzaro, con 12 case.
3) Stati Extra-europei
21a Ispettoria di Cina e Giappone, di Maria Ausiliatrice, con 14 case.
22a »
dell'India, di San Tommaso Apostolo, con 11 case.
ISPETTORIE DEL CONTINENTE AMERICANO
1) America del Sud
23a Ispettoria
24a
»
25a
»
26a
»
27a
»
28a
»
29a
»
30a
»
31a
»
Argentina Meridionale di San Francesco di Sales, con 23 case.
Patagónica di San Francesco Saverio, con 26 case.
Argentina Settentrionale di San Luigi, con 9 case.
Brasiliana di Maria SS. Ausiliatrice, con 22 case.
»
di San Luigi Gonzaga, con 8 case.
»
di Sant'Alfonso de' Liguori, con 10 case.
Chilena di San Gabriele Arcangelo, con 14 case.
» di San Michele, con 6 case.
Colombiana di San Pietro Claver, con 12 case.

2.4 Page 14

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124 Tarcisio Valsecchi
32a »
33a »
34a »
Equatoriana del Sacro Cuore, con 13 case.
di Perù e Bolivia, di San Rosa, con 9 case.
di Uruguay e Paraguay di San Giuseppe, con 19 case.
2) America Centrale
35a Ispettoria di Centro-America del Santissimo Salvatore, con 9 case.
3) America Settentrionale
36a Ispettoria Messicana di Nostra Signora di Guadalupe, con 10 case.
37a »
degli Stati Uniti Est, di San Filippo Apostolo, con 9 case.
38a »
degli Stati Uniti Ovest, di Sant'Andrea Apostolo, con 9 case.
VISITATORIE
1a Visitatoria Portoghese di Sant'Antonio, con 4 case, distaccata dalla Ispet-
toria Spagnuola Betica.
2a » del Congo Belga, di San Francesco di Sales, con 4 case, di-
staccata dalla Ispettoria Belga.
3a » delle Colonie Francesi d'Africa, di Sant'Agostino, con 7 case,
distaccata dall'Ispettoria Francese.
4a » Venezuelana di San Luca, con 4 case, distaccata dall'Ispettoria
Colombiana.
5a » Ungherese di Santo Stefano [Re], con cinque case, distaccata
dall'Ispettoria Austro-Germanica-Ungarica.
Che della grazia ecc.
Vigore specialium facultatum a SS.mo Domino Nostro concessarum, Sa-
cra Congregatio Negotiis Religiosorum Sodalium praeposita, attentis expositis,
Rev.mo Patri Mario oratori benigne facultatem tribuit super praemissis pro-
videndi in omnibus juxta preces, servatis de jure servandis.
Contrariis non obstantibus quibuscumque.
Datum Romae, die 28 Maii 1926.
(L. ? S.)
Camillus Card. Laurenti Praefectus
Vincentius La Puma Secretarius38
Segue un periodo particolarmente fervido di azione missionaria e di svi-
luppo delle opere salesiane per merito del servo di Dio Don Filippo Rinaldi e
del suo successore Don Pietro Ricaldone, ma riserviamo questo discorso alla
prossima puntata.
38 ASC 0325 (2), Erezioni canoniche 1926.