Commenti RM in occasione della cittadinanza onoraria del comune di Viarigi

SALUTO DEL RETTOR MAGGIORE

IN OCCASIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA DEL COMUNE DI VIARIGI


Gentilissimo Signor Sindaco, Brunella Mascarino,


Le sono grato per le espressioni di saluto e di accoglienza che mi ha rivolto. E intendo ricambiare il mio saluto e l’espressione cordiale dei miei sentimenti a Lei, Signor Sindaco, al Vicesindaco, agli Assessori, ai Consiglieri Comunali, al Rev.do Parroco, alle Autorità civili e religiose oggi qui presenti, ai miei Confratelli salesiani, alle Figlie dei Sacri Cuori, ai Cittadini di Viarigi.


Nel presentare a Lei e a tutti i suoi Consiglieri il mio più affettuoso saluto, vorrei assicurarLe, innanzi tutto, la mia gratitudine nel ricevere da Lei la Cittadinanza onoraria della Città di Viarigi.


E’ sempre molto stimolante essere concittadini di un Santo. Oggi io lo sono diventato del B. Luigi Variara, grazie a questa vostra iniziativa di cui vi sono molto riconoscente, specie al Sig. Sindaco e al Consiglio Comunale.


D’ora in poi penserò a Viarigi, con una particolare risonanza interiore. Ho voluto elencare a me stesso i motivi di questo nuovo legame:


a) Innanzitutto - s’intende - perché è patria del nostro Beato.

Qui ci sono le radici di ciò che lui è stato e di ciò che lui è diventato. I primi dodici anni della sua vita li ha trascorsi qui e questi appartengono a tutti a voi. Sono gli anni 1875 – 1887, quelli della sua infanzia e della sua adolescenza, gli anni della preparazione, gli anni delle fondamenta, gli anni dei semi. Insomma gli anni più preziosi.


Penso, per esempio, ad uno di questi di semi, un piccolo tassello: il canto.

Il canto nella corale della parrocchia. Sappiamo che egli fu iniziato al canto direttamente da suo papà, ottimo musico e guida di una brillante cantoria. Fu lui ad infondergli quell’amore per la musica e per il canto che tanto peso avrà poi nel suo apostolato tra i lebbrosi di Agua de Dios. Giustamente voi avete voluto che la sua statua di bronzo facesse mostra di un Luigi Variara “ludens”.


D. Variara è stato legatissimo al suo paese natale. Ma non dimentichiamo che quando gli fu permesso il ritorno in questa sua terra d’origine per motivi familiari, egli generosamente vi rinunziò. Questo eroico particolare biografico deve farvelo sentire... ancor più vostro!.


b) Un secondo motivo di legame per me, è dato dal fatto che qui a Viarigi c’è stato D. Bosco.

Venne nel 1856, come voi sapete, per una missione difficile che gli riuscì molto bene, riportare la pace tra la gente inquieta a causa dell’azione di un prete apostata.


Tra gli ascoltatori ci fu anche il papà del nostro Beato. Si può dire che fu questo il vero inizio della storia vocazionale di Luigi Variara, anche se lui non era ancora nato, perché sarà proprio il ricordo di D. Bosco che spingerà il padre di Luigi a condurre il ragazzo a Valdocco dove poi sarebbe sbocciata la sua vocazione.


c) Ma c’è un terzo motivo di legame a questo luogo.

Allargando il mio sguardo panoramico vedo Viarigi al centro di un cespuglio di paesi (Cereseto, Occimiano, Lu Monferrato, Mirabello ed altri) che hanno dato i natali a grandi figure di salesiani: santi, missionari, Rettori Maggiori. Bastino i nomi di Mons. Luigi Lasagna, D. Aime Antonio, Ispettore del nostro Beato; D. Evasio Rabagliati, primo Ispettore della Colombia, il B. Filippo Rinaldi e D. Pietro Riccaldone, Rettori Maggiori. Per non parlare del Colle D. Bosco e di Mornese, un po’ più distanti.

Come non sentirsi a casa propria?


Non posso infine non sottolineare il fatto che questa cittadinanza onoraria mi viene conferita insieme alla memoria di Madre Rosa Inés Baldiòn. E ciò la impreziosisce ancor di più.


Io so che voi avete una particolare riconoscenza per Madre Inés, perché vi ha fatto il dono eccezionale della presenza delle sue Figlie. E’ stato uno dei frutti - si può dire uno dei miracoli - della Beatificazione!


Chissà che gioia per il Fondatore vedere le sue figlie nel luogo e lungo le strade che lo videro bambino e adolescente: strade e luoghi ormai diventati familiari per voi Figlie dei Sacri Cuori, grazie all’iniziativa di Madre Inés, nostra concittadina onoraria, a cui va tutto il nostro ricordo commosso e il nostro plauso.


Vorrei appena ricordare che esattamente cento anni fa (nel 1903) ebbero inizio ad Agua de Dios i primi timidi passi di quello che poi sarebbe diventato il vostro Istituto. E’ uno stimolo a ripercorrere con emozione, anno dopo anno, un periodo di storia molto pregnante qual è sempre quello delle origini.


Ancora grazie per la cittadinanza onoraria elargitami: mi riterrò vostro concittadino a tutti gli effetti, condividendone la storia passata, presente e futura.


Da salesiano non vorrei niente altro che la Comunità civile ed ecclesiale di Viarigi avesse una predilezione per i bambini, gli adolescenti e i giovani, la porzione più delicata della società e per il loro futuro, e che, nel contempo, sia portatrice del carisma dell’educazione come il principale investimento e come il dono più prezioso da fare a loro.


Permanga dunque lo stile del “Sistema Preventivo” di Don Bosco nelle nostre famiglie per la libertà del cuore e della mente dei nostri giovani.


Rinnovo a Voi tutti i sensi della mia stima e della mia riconoscenza. Grazie!


Don Pascual Chávez V.

Rettor Maggiore dei Salesiani Don Bosco

Viarigi,27 settembre 2003