Commenti RM in occasione dell’incontro con il sindaco di Vasto

DISCORSO DEL RETTOR MAGGIORE

IN OCCASIONE DELL’INCONTRO CON IL SINDACO DI VASTO


Gentilissimo Signor Sindaco,


nel porgere a Lei e a tutti i suoi Consiglieri il mio più cordiale saluto, vorrei assicurarLe, innanzitutto, la mia gratitudine a Lei e alla Città di Vasto, che ha visto fin dagli inizi, nel 1959, tanto favorevolmente la presenza dei Salesiani nella città, soprattutto per la realtà giovanile. Anzi, la nostra presenza a Vasto è merito di persone come il Sen. Giuseppe Spataro, sincero ammiratore dei Salesiani, e il Comm. Carlo Della Penna, impresario vastese in Argentina, insigne benefattore dell’Opera Salesiana di Vasto. La stima e l’apprezzamento per il lavoro da essi compiuto sono quanto mai vivi e sentiti. Ne fanno fede:


Ÿ il monumento a Don Bosco realizzato per la ricorrenza del 25º di presenza salesiana a Vasto, opera del cooperatore prof. Carlo Alberto Di Stefano e donata ai Salesiani dall’Amministrazione Comunale;

Ÿ l’impegno di tutti i cittadini nel contribuire alla costruzione del Centro Sociale Polivalente;

Ÿ l’impegno delle istituzioni civili nel guardare con simpatia e nel sostenere la realizzazione del Centro Sociale e le attività che si svolgono nell’Oratorio.


In questa vostra città il carisma salesiano è vivo ed operante da 43 anni e i Figli di don Bosco hanno espresso nell’Opera educativa dell’Istituto Salesiano un servizio di notevole impegno, soprattutto nell’ àmbito della Scuola Professionale e della Pastorale Giovanile. Il momento celebrativo che stiamo vivendo testimonia l’interesse della Comunità Civile ed il pubblico riconoscimento della validità di un’istituzione che per così lungo tempo è stata sempre ed in tutto a disposizione dei giovani e delle famiglie di Vasto, che dagli anni ‘60 diventa un polo industriale dell’ Abruzzo.


Si calcola a tutt’oggi che oltre 5.000 giovani si sono preparati nella nostra scuola, e poi si sono inseriti nel mondo del lavoro in maniera dignitosa e competente. Da parte sua, la pastorale giovanile ha creato un servizio per tutti i giovani della città attraverso l’animazione di gruppi: PGS, Basket e Calcio, Amici di Domenico Savio, AGESCI, Azione Cattolica, CGS, TGS, Amici di Rut. Attualmente nei vari gruppi è inserito un totale di 600 giovani. A questo si deve aggiungere l’attività svolta dalla Parrocchia San Giovanni Bosco, che offre un servizio di accompagnamento dei gruppi adulti e un servizio del Centro di Consulenza alle persone.


È proprio questo crescere di richieste e di attività che ci ha portato a pensare alla costruzione di un Centro Sociale Polivalente, che comprendesse un palestra e un campo di calcio, un centro sociale per le attività dei vari gruppi, una sala conferenze per incontri di vario genere, e una sala convegni.


Come è noto, la presenza salesiana si caratterizza per alcune peculiarità che le sono proprie.


1. Innanzitutto, l’attenzione per i giovani degli ambienti popolari. Il desiderio nostro è stato sempre quello di esprimere un servizio libero, aperto, possibilmente non condizionato da rette onerose per le famiglie, particolarmente attento a chi ha maggiore bisogno di aiuto.


2. In secondo luogo, la presenza salesiana è un’opera che pone in primo piano la scelta educativa: l’istruzione e la formazione impartite sono intenzionalmente finalizzate alla crescita integrale dei giovani come persone. La proposta culturale deve essere dunque sempre accompagnata da un adeguato contesto educativo.


3. In terzo luogo la presenza salesiana affonda le sue radici più profonde in una visione dell’uomo strettamente legata ed ispirata ai valori cristiani. I Salesiani dunque, nella loro proposta formativa, accompagnano i giovani, che fanno la scelta di fede, nel loro itinerario di maturazione spirituale e sostengono nella realizzazione personale anche i giovani che, sotto questo aspetto, sono più in difficoltà, suscitando in loro la ricerca di senso per la vita, l’aspirazione ai valori più alti e il conseguente impegno etico.


4. La presenza salesiana, ancora, intende creare un clima di collaborazione e corresponsabilità, in cui tutti coloro che partecipano al cammino formativo (giovani, animatori, docenti, genitori, salesiani) possano costituire una vera e propria Comunità Educativa e Pastorale


5. Da ultimo, la stessa istituzione salesiana, nel territorio in cui opera, si pone come forza di animazione e stimolo, anche a livello civile, per un’attenzione sempre maggiore ai processi educativi, soprattutto secondo le dinamiche della preventività, che è stata una delle intuizioni più geniali del nostro fondatore, don Bosco. A ciò contribuisce in maniera significativa, nel vostro contesto, tutto un insieme di esperienze legate alla Scuola Professionale, all’ Oratorio e alla Parrocchia.


I punti fin qui enunciati esprimono il progetto che don Bosco era solito sintetizzare in uno semplice slogan: formare “Buoni cristiani ed onesti cittadini”. Credo che la presenza di ottimi exallievi, impegnati nel campo professionale e attivi nel contesto cittadino, sia uno dei frutti più facilmente riscontrabili.


La mia presenza quest’oggi, come Rettor Maggiore dei Salesiani, vuole significare il rinnovamento del nostro impegno a favore dei giovani di Vasto, della fiducia nell’efficacia della proposta educativa salesiana, della scommessa per una realtà feconda di possibilità, della realizzazione a Vasto del progetto di Don Bosco a favore dei ragazzi.


Gentile Signor Sindaco, sono consapevole che le nostre opere salesiane sono autenticamente inserite in un territorio; sono inoltre in atteggiamento costante di lettura dei bisogni della gioventù e in dialogo con chi ha il compito di guidare la comunità civile. A Lei e ai Suoi Consiglieri, il mio ringraziamento per quanto questa amministrazione civica ha fatto e farà per sostenere ed accompagnare l’opera educativa dei Salesiani a Vasto. Ed insieme un augurio: il suo lavoro di politico e di amministratore, unitamente ai Suoi collaboratori, abbia sempre un’attenzione particolare per il mondo giovanile di questo territorio. Possiate offrire, anche con l’aiuto dei Salesiani, percorsi formativi che si caratterizzano quasi come un “Laboratorio per la vita”.


Rinnovo a Lei il mio deferente saluto, il grazie mio personale e quello di tutti i Salesiani che qui hanno operato, e l’augurio per un fecondo servizio al bene comune di questo territorio.


Don Pascual Chávez V.

Vasto, 1 giugno 2003