1989_DGODB_Rituale_Professione-Religiosa-Salesiana


1989_DGODB_Rituale_Professione-Religiosa-Salesiana

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www.sdb.org
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RITUALE
DELLA
PROFESSIONE
RELIGIOSA
Edizione Ufficiale
SOCIETÀ DI SAN FRANCESCO DI SALES
ROMA 1989

1.3 Page 3

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Illustrazioni
Acquerelli preparati appositamente da Renato ZANON, 19 87.
Bozzetto della Croce di Sergio GIANDOMENICO, 1988.
Bozzetto della Medaglia di Ettore CALVELLl, 1988.
© Copyright 1989 e distribuzione
DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO
Via della Pisana, 1111
C.P. 9092
00163 ROMA

1.4 Page 4

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DIREZIONE GENERALE OPERE DON Bosco
Prot. n. 87/1107
IL RETTOR MAGGIORE
Il «Rituale della Professione religiosa» del Salesiano di Don Bosco, frutto di un profondo
e accurato lavoro, servirà ad assicurare per il futuro i propositi di quel gesto comunitario di fe-
deltà realizzato da tutti noi il 14 maggio 1988, nel primo Centenario della morte del Fondatore.
Le Costituzioni della Società di san Francesco di Sales affermano che ogni confratello, chia-
mato dal Signore e da Lui arricchito di doni personali, guarda all'atto della Professione come
al segno di una speciale alleanza con Dio. È una scelta tra le più alte per la sua coscienza di
credente . Essa porta con sè grazie ed aiuti che lo sostengono nello sforzo quotidiano e lo guidano
per quella via di sequela evangelica che conduce all'Amore.
La celebrazione è un impegno pubblico di fronte alla Chiesa; interessa tutto il Popolo di
Dio. Per questo il Concilio Vaticano II ha disposto la preparazione di un Rito apposito per la
Professione, demandando poi ad ogni Congregazione religiosa, nel contesto della «lex orandi»,
l'elaborazione di un suo adattamento per far emergere lo specifico del proprio carisma .
I
Il testo che promulgo - preparato con intelligenza e amore da una Commissione di esperti
da me espressamente costituita, e debitamente confermato dalla Congregazione per il Culto divi-
I
no e la disciplina dei Sacramenti - è fedele sia alla volontà rinnovatrice del Concilio Vaticano
l'
II che alla sana Tradizione della nostra indole propria. La rielaborazione dei contenuti ha tocca-
to i testi eucologici, il Lezionario, la ritualità. Il linguaggio, pur nella semplicità, ha voluto fon-
dere insieme il mistero liturgico con il carisma salesiano, in modo da far emergere con maggior
\\
forza lo stretto rapporto che intercorre tra (clex credendi», «lex orandi» e «lex vivendi».
Va inoltre sottolineata la unitarietà del discorso che lega fra loro le singole parti: dall'ampia
Introduzione, che offre una densa sintesi dottrinale, agli altri capitoli fino alla celebrazione so-

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lenne della Professione perpetua, riconfermata nelle indicazioni rituali e nei testi del Venticin-
quesirno e del Cinquantesimo.
Il «Rituale», pertanto , è per noi un prezioso sussidio di fedeltà, permeato da una aggiornata
pedagogia liturgica secondo le esigenze della nostra specifica vocazione; in questa linea esso si
presenta come una qualificata e pregiata guida per le celebrazioni, per illuminare la formazione
e per animare la nostra vita quotidiana. Il «Rituale » invita, infatti, attraverso la stessa azione
liturgica, a fare della vita una liturgia, cosÌ come l'ha vissuta e testimoniata Don Bosco, il grande
modello.
Oggi, 24 maggio 1989, solennità di Maria Ss. Ausiliatrice, promulgo ufficialmente il nuovo
«Rituale della Professione religiosa» dei Salesiani di Don Bosco, implorando la materna prote-
zione della Madre di Dio e della Chiesa su rutti i professi .
Questo «Rituale» sostituisce i testi precedenti e diventa d'ora innanzi norma stabilita per
tutta la Società di san Francesco di Sales. Su questa edizione, considerata «tipica», si dovranno
fare le traduzioni nelle lingue nazionali.
Don Egidio VIGANÒ
Rettor Maggiore
Roma, 24 maggio 19H9
Nella Solennità di Maria Ss. Ausiliatrice

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Prot. 933 / 87
CONGREGATIO DE CULTU DIVINO
ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM
SOCIETATIS
S. FRANCISCI SALESn
!nstante Reverendissimo Domino A::gidio Viganò, Societatis S. Francisci Salesii Rectore Maio-
re, litteris die 9 iuJji 1987 datis, vigore facultatum huic Congregationi a Summo Pontifice IOAN-
NE PAULO II tributarum, textum Ordinis Professionis Religiosa: proprium eiusdem Societatis,
lingua italica exaratum, perlibenter probamus seu confirmamus.
In textu imprimendo inseratur ex integro hoc Decretum qua ab Apostolica Sede perita con-
firmario concedituc.
Eiusdem insuper textus impressi duo exemplaria ad hane Congregationem transmittantur .
Contrariis quibuslibet minime obstantibus.
Ex a:dibus Congregationis de Cultu Divino et Disciplina Sacramenrorurn, die 6 maii 1989,
in Festa Sancti Dominici Savio, adolescentis.
Vergilius Noè
Archiep. tit. Voncariensis
a Secretis
Eduardus Card. Martinez
Pra:fectus

1.7 Page 7

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PREMESSE
AL RITO
DELLA
PROFESSIONE
RELIGIOSA

1.8 Page 8

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\\
«Vedendo che ,'era tanta gente Gesù
salì verso il monte... I suoi discepoli
si avvicinarono a lui ed egli
cominciò a istruirli con queste
parole: 'Beati.. .'. (Matteo 5, 1-2 ).

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SACRA CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO
Prot. n. 200170
DECRETO
Il rito deIJa Professione, con il quale i religiosi si consacrano a Dio, vincolandosi alla pratica
dei consigli evangelici, è stato preparato secondo la mente della Costituzione sulla sacra Litur-
gia . La vita consacrata a Dio con i voti religiosi è sempre stata in grande onore nella Chiesa,
che fin dai primi secoli ha dotato di sacri riti la professione religiosa . l Padri del Concilio Vatica-
no lI, nella Costituzione sulla sacra Liturgia, hanno disposto che per la professione religiosa e
la rinnova zio ne dei voti venisse preparato un rito, che contribuisse a una maggior unità, sobrietà
e dignità e, salvo diritti particolari, fosse usato da coloro che fanno la professione o la rinnova-
zione dei voti durante la Messa (art. 80 ).
In ossequio a questa disposizione, il Consiglio per l'attuazione della Costituzione sulla sacra
Liturgia ha preparato questo Rito della professione religiosa; il Sommo Pontefice PAOLO VI
con la sua autorità apostolica l'ha approvato, rha fatto inserire nel Rituale Romano e ne ha ordi-
nato la pubblicazione . Per speciale mandato dello stesso Sommo Pontefice, il rito è ora promul-
gato da questa Sacra Congregazione per il Culto divino.
Le Conferenze Episcopali, servendosi all'occorrenza di Commissioni miste nel caso di più
nazioni che usano la stessa lingua e d'intesa con le Unioni dei superiori preposti nelle singole
nazioni ai problemi dei religiosi, procurino di far tradurre con diligenza il rito nelle rispettive lingue.
Poiché però il rito della professione deve esprimere la natura e lo spirito di ogni famiglia
religiosa, i vari istituti interessati ne predispongano un adattamento che evidenzi chiaramente
la loro caratteristica e lo mandino quanto prima a questa Sacra Congregazione per averne la
debita conferma.
Nonostante qualsiasi cosa in contrario.
Dalla sede deUa Sacra Congregazione per il Culto divino, 2 febbraio 1970, festa della Pre-
sentazione del Signore.
A. BUGNINI
Segretario
BEN NO CARD. GUT
Prefetto

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IL RITO DELLA
PROFESSIONE RELIGIOSA
INTRODUZIONE
NAWRA E VALORE
DELLA PROFESSIONE RELIGIOSA
1. Chiamati da Vio, "per la infinita potenza dello Spirito mira-
bilmente operante nella Chiesa", molti fedeli si dedicano con la
professione religiosa alla "perfezione del culto divino" e al "rag-
giungimento della carità perfetta" '. In tal modo s'impegnano a se-
guire più da vicino il Cristo Signore con l'osservanza dei consigli
evangelici che indicano "nella Chiesa la forma di vita che il Figlio
di Dio abbracciò quando venne nel mondo per fare la volontà del
Padre, e che propose ai discepoli che lo seguivano" 2.
2. La professione religiosa, lasciando intravvedere la profondi-
tà della risposta che la Chiesa al Cristo suo sposo, è un dono
che essa "ha ricevuto dal suo Signore, e con il suo aiuto conserva
e trasmette" 3 per portare a pienezza l'alleanza stabilita nei sacra-
menti dell'iniziazione, e quindi per perfezionare in modo singola-
re la carità verso Dio e verso i fratelli 4.
1 C ONCILIO VATICANO II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gent;,~m, n. 44;
e lo., Decretp sul rinnovamento della vita religiosa, Per/cette Caritatis, n. 1.
1 ID., Costituzione dogmatica su ll a Chiesa, Lumetl Ccntium, n. 44.
l Ihid., n. 43 .
• Cf. ibid. , 45.

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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~
14
Battesimo
e vita religiosa
3. Per mezzo del Battesimo infatti si realizza nel fedele una con-
sacrazione che , in virtù dello Spirito, lo inserisce visibilmente nel
progetto di salvezza che il Padre ha attuato in Cristo, e lo rende
persona offerta a Dio. La professione religiosa «ha le sue profon-
de radici nella consacrazione battesimale", «ne è un'espressione più
piena" 5 , e «ne raccoglie più copioso il frutto " ' ; pertanto essa co-
stituisce «una consacrazione più intima al servizio di Dio" esplici-
tando «a nuovo e speciale titolo " 7 l'orientamento verso Dio.
È in questa realtà che si fonda la configurazione sacramentale al
Cristo crocifisso e risorto, operando quella continua rinascita (cf
Gal 6,15; Rm 6, 4 ) che spinge il religioso a una libera e sempre
più piena imitazione del Cristo; a una donazione totale e gioiosa
per la vita della Chiesa pellegrina nel tempo, secondo un progetto
di promozione integrale dell'uomo.
Confermazione
e vita religiosa
4. Con il sacramento della Confermazione il dono dello Spirito
opera sul battezzato rendendolo capace di donarsi, secondo la sin-
golarità della sua identità concreta e l'originalità della sua vita per-
sonale, nel servizio della Chiesa, per l'espansione del regno di Dio ,
e perché l'edificazione della città terrena sia sempre fondata nel
Signore e a lui diretta 8.
La professione religiosa realizza in modo eminente quella consa-
crazione regale, profetica e sacerdotale che fa del religioso l'uomo
sempre più «spirituale», in quanto attento - in sintonia e in si-
nergia con lo Spirito - a trasformare la realtà di ogni giorno in
una liturgia di lode celebrata in spirito e verità nei più diversi av-
venimenti, secondo il dinamismo proprio dello Spirito che confe-
risce ottimismo e senso di genuina libertà, «quella dei figli di Dio" ' .
Eucaristia
e professione religiosa
5. La dimensione cultica e comunionale della professione rag-
giunge il vertice nell'Eucaristia. La risposta cristiana al dono che
il Signore fa incessantemente della sua vita divina, trova nella pro-
5 ID. , Decreto sul rinnovamento della vita religiosa , Per/ec ta Caritatis, n. S.
, ID ., Co stituzione do gmatica sulla Chiesa, Lmnen Gentium, n. 44.
7 l bid .
• Cf ibid., n. 46.
9 lo. , Decreto sul rinnovamento della vita religiosa, Perfec.tce Caritatis, n. 14.

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PREMESSE 15
Uo itinerario verso
la carità perfena
L'azione di Dio
- nella Chiesa
fessione la sua più alta espressione in quanto ricalca analogicamente
il sacrificio di Cristo.
Con la professione infatti il religioso offre se stesso a beneficio di
tutta l'umanità, perché con Cristo e per Cristo possa giugere al Pa-
dre; trasforma la propria vita in Cristo per trasfigurare tutto l'uni-
verso (cf 1 Cor 15, 27-28); rende più profonda la comunione con
Cristo per essere sempre più 'Chiesa' in comunione con i fratelli
(cf 1 Cor 12, 27; At 4,32 ); vive la propria offerta in costante at-
teggiamento di rendimento di grazie, di memoria, di epiclesi, di
intercessione, di dossologia, camminando con la Chiesa verso la
pienezza dell'incontro con Cristo.
6. La professione religiosa appare pertanto come un segno lu-
minoso che manifesta a tutti i credenti le esigenze supreme dei be-
ni celesti già presenti in questo mondo; testimonia la vita nuova
ed eterna acquistata dalla redenzione di Cristo; preannunzia la fu-
tura risurrezione e la realtà dei nuovi cieli e terra nuova '0; e porta
a compimento, perfezionandola ogni giorno più, l'iniziale voca-
zione battesimale ed ecclesiale.
7. In questa linea , "il raggiungimento della carità perfetta per
mezzo dei consigli evangelici, mentre appare come una splendida
caratteristica del regno dei cieli" ", contribuisce pure alla realiz-
zazione più piena della persona umana: purificando il cuore, i con-
sigli evangelici rendono il fedele sempre più libero e disponibile
alle esigenze del Regno; mantenendone acceso il fervore della ca-
rità, lo spingono a conformarsi al genere di vita obbediente, pove-
ro e verginale che Cristo Signore scelse per sé e che la Vergine sua
Madre abbracciò.
In tal modo, offrendosi totalmente a Dio, il religioso collabora spi-
ritualmente all'edificazione della città terrena, perché non lavori-
no invano quelli che la stanno edificando 12.
8. "Fin dai primi tempi della Chiesa vi furono uomini e donne
che per mezzo della pratica dei consigli evangelici vollero seguire
ID lo. ,Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentillm, n. 44.
Il lo., Decreto su l rinnovamento della vita religiosa, Per/cela! Caritatis, n. l.
12. Cf ID., Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lume" Ge"timn, n. 46.

2.3 Page 13

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16
- in san Giovanni
Bosco
- nell a Società
salesiana
Cristo con maggiore libertà e imitarlo più da vicino, e condusse-
ro, ciascuno a suo modo , una vita consacrata a Dio» 13 per il bene
dei fratelli.
9. Per contribuire alla salveZza della gioventù, lo Spirito Santo
ha suscitato, con l'intervento materno di Maria, san Giovanni
Bosco.
Formando in lui un cuore di padre e di maestro , l'ha reso capace
di una dedizione totale per la porzione più delicata e più preziosa
dell'umana società 14.
Guidandolo nel dar vita a varie forze apostoliche, prima fra tutte
la Società di san Francesco di Sales, prolunga nella storia il suo
progetto apostolico: essere nella Chiesa segni e portatori dell'amore
di Dio ai giovani, specialmente ai più poveri 15, per la costruzione
"di un mondo più giusto e più fraterno in Cristo» 1., cooperando
in tal modo all'edificazione della Chiesa come Corpo di Cristo per-
ché essa continui a manifestarsi al mondo come 'sacramento uni-
versale di salvezza' 17.
10. Nella professione religiosa il salesiano riconosce, pertanto,
la grazia del Padre che lo consacra con il dono del suo Spirito e
lo invia ad essere apostolo dei giovani per camminare al seguito
di Cristo e lavorare con lui alla costruzione del Regno, in un uni-
co movimento - di carità verso Dio e verso i fratelli - che realiz-
za la missione apostolica nella comunità fraterna fondata sulla
pratica dei consigli evangelici 18.
11. La Madre Chiesa, con l'autorità affidatale da Dio, riceve-
attraverso il Rettor Maggiore - i voti di coloro che fanno la pro-
fessione; per loro impetra, nella preghiera liturgica, l'aiuto della
grazia divina; e li affida al Padre dando loro quella benedizione
Il lo., Decreto sul rinnovamento della vita religiosa, Perfecta Caritatis, n. 1.
1<1 Cf COSTITUZION I della Società di san Francesco di Sales, n. 1.
lS Cf ibid., n. 2.
U ibid., n. 7.
17 Cf CONCILIO VATICANO H, Costituzione sulla sacra Lirurgia, Sacrosanctum Concilium,
n. 5; lo., Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Ge"t;um, n. 48; In., Costituzio-
ne pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, Gaudium et Spes, n. 45. Cf anche
COSTITUZIONI della Società di san Francesco di Sales, n. 6.
18 Cf COSTITUZIONI della Società di san Francesco di Sales, n. 3 .

2.4 Page 14

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PREMESSE 17
o consacrazione spirituale che associa la loro offerta al sacrificio
eucaristico 19.
Tutta la vita del salesiano viene posta, cosÌ, al servizio di Dio, e
ciò costituisce come una speciale consacrazione profondamente ra-
dicata in quella battesimale 20; è da questa 'consacrazione' che fluisce
la 'missione' apostolica, cosÌ come il Padre «ha consacrato» il Fi-
glio e lo ha «mandato nel mondo» (Gv 10, 36).
Per un progerto unitario
12. 'Consacrazione' e 'missione' appaiono pertanto mutuamen-
te e indissolubilmente compenetrate: la consacrazione coinvolge
tutta la vita del religioso-apostolo, e la missione qualifica l'intera
esistenza dell'apostolo-religioso .
La consacrazione apostolica esprime l'azione del Padre che consa-
cra con il dono del suo Spirito 21: attraverso l'azione della Chiesa
Egli benedice il confratello e lo prende totalmente per sé, impe-
gnandosi a proteggerlo, guidarlo e.aiutarlo quotidianamente a pro-
gredire nella via evangelica professata.
In tal modo questa azione divina riempie Iii persona del religioso
salesiano ilquale, rispondendo alla chiamata del Padre, si offre to-
talmente a lui, cosÌ che tutta la sua esistenza diventa una 'vita con-
sacrata',
RITI CHE ACCOMPAGNANO I VARI GRADI
DELLA VITA RELIGIOSA SALESIANA
13. La consacrazione apostolica del salesiano ha la sua pienezza
nella professione perpetua.
I gradi che scandiscono l'iniziativa della progressiva consacrazio-
ne da parte di Dio e ]'offerta della propria vita da parte del singo-
lo, sono: il tempo del noviziato , la prima professione, la
rinnovazione della professione e la professione perpetua .
I riti che accompagnano questi gradi, data la loro diversa natura
e finalità, esigono ciascuno una celebrazione propria; si devono
pertanto «assolutamente evitare sovrapposizioni... nel corso della
stessa azione liturgica }} 22.
19 Cf CONCILIO VATICANO Il , Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentill1tl, n.
45. Cf anche RITUALE ROMANO, Rito della Professione religiosa: Introduzione, n. 2.
20 Cf CONCILIO VATICANO Il , Decreto sul rinnovamento della vita religiosa, Per/eela Ca-
ritatis, n. 5.
21 Cf COSTIT UZION I della Società di san Francesco di Sales, n. 3.
zz RITUALE ROMANO, Rito della Professione religiosa: Introduzione, n. 8.

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U noviziato
La professione
te mporanea
La rinnovazione
della professione
14. La vita nella Società di san Francesco di Sales ha inizio con
il noviziato . Esso è ordinato a far che i novizi possano prendere
meglio coscienza della vocazione divina secondo il carisma di san
Giovanni Bosco; sperimentare lo stile di vita salesiana e plasmare
la mente e il cuore secondo questo spirito; e dare, al tempo stesso,
al Maestro e ai suoi collaboratori la possibilità di discernere e ve-
rificarne le intenzioni e la idoneità 23.
Questo arco di tempo canonico si apre con il rito di «ammissione
alla vita religiosa» (cf cap. I): con esso i novizi manifestano la loro
aspirazione, chiedono «a Dio la grazia di raggiungere il fine speci-
fico del noviziato » 24, e vengono affidati al Maestro che li guiderà
durante questo cammino.
I! noviziato si conclude con la professione temporanea.
15. Con la professione temporanea i novizi esprimono a Dio il
dono di per il bene della gioventù, con l'intenzione esplicita di
renderlo un giorno definitivo.
Il rito, che generalmente si celebra durante l'Eucaristia e che co-
munque deve mantenere un carattere di semplicità 25, comprende
(cf cap. II):
a) una presentazione dei professandi e, dopo l'omelia, un dialogo
tra loro e il Superiore circa gli impegni che stanno per assumersi
liberamente;
b) la preghiera per i professandi;
c) la professione dei candidati e l'accoglienza da parte del Su-
penore;
d) i riti esplicativi della consegna dell'abito per coloro che sono
incamminati verso il sacerdozio, e di un segno distintivo per i con-
fratelli coadiutori - secondo le consuetudini o le disposizioni lo-
cali -; e la consegna del libro «Costituzioni e Regolamenti della
Società di san Francesco di Sales»;
e) la preghiera dei fedeli.
16. Il periodo dei voti temporanei, che comprende tappe diverse
e particolari del cammino di forma zione , è caratterizzato dal rito
2J Cf Codice di Diritto Canonico, ,ano 646 e 652.
H RITUALE ROMANO, Rito della Professione religiosa: Introduzione , n. 4.
2.S Cf ibid ., n. 5.

2.6 Page 16

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. .,
PREMESSE 19
della «rinnovazione della professione» (cf cap. III). Esso ha una
struttura molto semplice; in quanto tale permette un facile inseri-
mento sia nella celebrazione dell'Eucaristia, come in una celebra-
zione di Lodi O Vespro oppure all'interno di una liturgia della
Parola. Questa semplicità deve riflettersi anche nello stile della ce-
lebrazione, i cui elementi caratteristici sono:
a) una preghiera per coloro che stanno per rinnovare la professione;
b) la rinnovazione della professione dei candidati e l'accoglienza
da parte del Superiore;
c) la preghiera dei fedeli.
La professione perpetua
17. Trascorso il tempo richiesto dalla Chiesa e dalla Congrega-
zione, il confratello emette la professione perpetua. Il momento
rituale costituisce un avvenimento particolarmente solenne, vissu-
to all'interno della celebrazione dell'Eucaristia che è la massima
espressione dell'alleanza tra Dio e l'uomo (cf cap. IV).
Le parti del rito sono:
a) la chiamata dei candidati, o la loro domanda, sui motivi per
cui intendono offrirsi definitivamente a Dio nella Società salesiana;
b) l'omelia che, sulla base del testo sacro, evidenzia il significato
della vita religiosa e gli impegni che scaturiscono per la missione
salesiana e per la santificazione del confratello;
c) il dialogo tra il Superiore e i professandi circa la loro libera vo-
lontà di donazione a Dio per il bene della gioventù;
d) la preghiera litanica che è supplica a Dio e domanda di inter-
cessione della beata Vergine Maria e di tutti i santi; evenruali ag-
giunte di santi o beati, che con il tempo e secondo il luoghi possono
essere fatte, si devono inserire in modo tale che il nome del santo
o del beato risulti collocato nella rispettiva categoria (martiri, pa-
dri della Chiesa, santi e protettori di Chiese locali, fondatori di
Ordini e Congregazioni religiose);
e) l'eventuale rito della candela accesa, simbolo battesimale e pa-
squale, che illumina il mistero di donazione e di alleanza quale si
attua nella professione perpetua;
f) la professione , emessa dinanzi ai testimoni e al popolo di Dio;
g) la solenne preghiera di benedizione o consacrazione dei pro-
fessi perpetui: con essa la Chiesa conferma, mediante la consacra-
zione liturgica, la professione religiosa e prega il Padre perché
effonda i doni del suo Spirito sui professi;

2.7 Page 17

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-
-
-
---~
---
~,.:~
20
Momenti
di rinnovata fedeltà
h) l'accoglienza dei professi nella Società salesiana mediante un
gesto adeguato;
i) la consegna della croce, simbolo della professione perpetua sa-
lesiana.
18. Chiamato a realizzare una particolare missione apostolica,
vissuta in comunità, al seguito di Cristo obbediente, povero e
casto 26 , il salesiano pone ogni sua cura nel perseverare e nell'ec-
cellere sempre più «nella vocazione a cui Dio l'ha chiamato, per
una più grande santità della Chiesa e per la maggior gloria della
Trinità una e indivisa la quale, in Cristo e per mezzo di Cristo,
è la fonte e l'origine di ogni santità» 27 .
Tappe particolari che rinsaldano questa volontà sono:
a) la rinnovazione della professione al termine degli Esercizi spi-
rituali annuali (cf Appendice III);
b ) la celebrazione giubilare del venticinquesimo e cinquantesimo
di professione religiosa (cf cap. V), come momento di benedizio-
ne e di lode, di ringraziamento e di supplica, e come evento di gioio-
sa fraternità.
19. La partecipazione alle singole celebrazioni sarà tanto più con-
sapevole e piena se coloro che sono coinvolti in prima persona (pro-
fessandi, celebrante principale, animatori vari ... ) faranno del
Riruale oggetto di attento studio, sia individualmente che comu-
nitariamente, in modo che la celebrazione dei santi misteri sia ef-
ficace, coinvolga la vita e la permei di profonda spiritualità.
FORMULARI DELLA MESSA
20. «Poiché l'Eucaristia è il sacramento dei sacramenti" 28, an-
che il riro della professione religiosa trova la sua collocazione più
adeguata nella celebrazione eucaristica 29; in tal modo risulta me-
glio evidenziato il dono di grazia «che fluisce dal mistero pasquale
H Cf COSTITUZIONI della Società di san Francesco di Sa les, n. 3.
l7 C ONCILIO V ATICAN Q Il , Costituzione dogmatica sulla Chiesa, LUfflen GentillnT . n. 4 7 .
28 MESSALE ROMANO , Principi e norme, n. 326.
n C fCONCIUO V ATICANO n, Costituzione sulla sacra Liturgia , SacrosanctUffI Conci/iuffI ,
n. 80.

2.8 Page 18

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PREMESSE 21
della passione , morte e risurrezione di Cristo: mistero dal quale
derivano la loro efficacia tutti i sacramenti e i sacramentali » 30.
Scelta d,; testi ,ucolog;c;
21. Quando il rito è inserito nella celebrazione dell'Eucaristia,
è bene usare una delle messe rituali «per la professione religiosa»
(cf cap. V) con letture proprie (cf n. 25 e cap. VI).
Questi formulari si possono usare tutti i giorni, eccetto la Settima-
na santa e le ferie per l'Ottava di Pasqua, le solennità, le domeni-
che di Avvento, Quaresima e Pasqua, il mercoledì delle Ceneri e
la Commemorazione di tutti i fedeli defunti 31 .
In ogni caso si valorizzino sempre gli embolismi propri della pre-
ghiera eucaristica per la professione perpetua e il formulario della
benedizione solenne al termine della celebrazione.
il Lezionario
della professione
22. «Massima è l'importanza della sacra Scrittura nella celebra-
zione liturgica» 3Z, perché è nell'ascolto della parola di Dio che si
edifica e cresce la Chiesa, e l'alleanza tra Dio e il suo popolo di-
venta sempre più piena e completa 33.
Infatti, «i molteplici tesori dell'unica parola di Dio si manifestano
mirabilmente nelle varie celebrazioni, come anche nelle diverse as-
semblee di fedeli che ad esse partecipano, sia quando si rievoca
nel suo ciclo annuale il mistero di Cristo , sia quando si celebrano
i sacramenti e i sacramentali della Chiesa, sia quando i singoli fe-
deli rispondono all'intima azione dello Spirito Santo. Allora infat-
ti la stessa celebrazione liturgica, che poggia fondamentalmente
sulla parola di Dio e da essa prende forza, diventa un nuovo even-
to e arricchisce la parola stessa di una nuova efficace interpreta-
zione» 34 .
23. La liturgia della Parola, debitamente adattata al rito della pro-
fessione, acquista un'importanza grande e un ruolo decisivo al fi-
ne di illustrare la natura e i compiti della vita religiosa 35.
Questo principio spiega l'ampia scelta di letture per le diverse ce-
lO Ibid., n. 61.
li Cf MESSALE ROMANO, Norme generali per l'ordinamento dell'anno liturgico e del Ca-
lendario, n. 59: ..Tabella dei giorni liturgici disposta secondo l'ordine di precedenza»
(nn. 1·4 ).
II CONCILIO VATICANO D, Costituzione sulla sacra Lirurgia, Sacrosanctum Co,,,i1ium, n. 24.
H C f MESSALE ROMANO, Lezionario: Introduzione, n. 7.
H Ibid., n. 3.
H Cf RITUALE ROMANO, Rito della Professione religiosa: Introduzione, n. 10.

2.9 Page 19

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22
lebrazioni della professione (cf cap. VI). All'interno di ogni rito
è segnalata una proposta di letture, ma solo a titolo orientativo;
l'adattamento migliore sarà quello fatto da coloro che, per tempo
e con matura riflessione, predispongono la scelta dei vari elementi
della singola celebrazione.
24. Le tematiche che caratterizzano l'insieme del Lezionario so-
no quelle che stanno alla base della vita religiosa in genere, e del
carisma salesiano in particolare: il tema relativo alla figura del buon
Pastore che benefica, guarisce, insegna, che invita a seguirlo; il te-
ma del farsi «piccoli» e poveri come condizione per una gioiosa
risposta alla sua chiamate; il tema dell'impegno attivo nella costru-
zione del Regno; il tema del dono di Dio e del suo amore preve-
niente che trasforma l'uomo nel suo intimo; il tema della fedeltà
alla vocazione; le «beatitudini" evangeliche...
È l'esperienza dell'antico e nuovo popolo d'Israele che viene conti-
nuamente riproposta perché esperienza del dialogo salvifico tra Dio
e l'uomo di sempre. Ecco perché nella celebrazione dell'Eucaristia
non trovano luogo, all'interno della liturgia della Parola, altre let-
ture non bibliche.
Scelta deUe letture
bibliche:
25. Nelle solennità e nelle domeniche si proclamano tre letture;
negli altri giorni ordinariamente se ne fanno solo due: in questo
caso la prima lettura si sceglie o fra i testi dell'Antico Testamento
(eccetto il tempo pasquale) o tta quelli proposti prima del Vangelo.
Quando si preferisce non usare il formulario della messa rituale
«per la professione religiosa» (cf sopra, n. 21), si può scegliere una
lettura fra quelle proposte dal Lezionario della professione.
la preghiera dei fedeli
26. La preghiera dei fedeli o preghiera universale è uno di quegli
elementi della celebrazione che più si prestano alla creatività, e come
tale va valorizzata senza tuttavia dimenticare la sua funzione e la
sua struttura 36.
La sua funzione è quella di esprimere la preghiera dell'assemblea
la quale, nell'esercizio del proprio sacerdozio, risponde alla paro-
la di Dio intercedendo per tutti.
H Cf MESSALE ROMANO. Principi e norme, nn. 45-47; lo., Lezionario: Introduzione , nn.
30-31.

2.10 Page 20

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\\
PREMESSE 23
La struttura deve tener presente la successione delle intenzioni che
ordinariamente sono:
a) per le necessità della Chiesa;
b) per i governanti e per la salvezza di tutto il mondo;
c) per coloro che si trovano in difficoltà;
d) per la comunità locale.
T unavia nella particolare celebrazione della professione la succes-
sione delle intenzioni sarà maggiormente adattata alla circostan-
za, come si può costatare nelle esemplificazioni proposte per il rito
della professione temporanea (cf cap. II ).
VERSO UNA PIENEZZA DI VITA IN CRISTO
27. Con la celebrazione della professione religiosa e con la sua
rinnovazione, il salesiano proclama la propria fede; rende grazie
a Dio per la libertà con cui Cristo l'ha liberato (cf Gal 4, 31) e
condotto, e continua a condurlo facendogli dono del suo amore;
offre la propria vita come sacrificio spirituale (cf Rm 12, 1), a lo-
de della gloria di Dio e a vantaggio della gioventù; e - guidato
da Maria - cammina fedelmente incontro a Cristo, Signore del
tempo e della storia.
28. In tal modo, il salesiano porta a pienezza la grazia dell'al-
leanza battesimale, il dono dello Spirito che conferma e vivifica,
il senso della partecipazione alla mensa del Corpo e del Sangue
di Cristo; vive la Penitenza come luogo di ripresa e di approfondi-
mento della sua vita consacrata; contempla il Matrimonio come
l'evento che, alla pari della consacrazione religiosa, manifesta la
realtà del Cristo indissolubilmente unito alla sua Chiesa; guarda
al sacerdozio come al prolungamento visibile del ministero di Cri-
sto Pastore che genera e unifica la vita del popolo di Dio; celebra
il sacramento dell'Unzione come vittoria sui limiti della malattia
nella configurazione al Cristo sofferente che giunge alla gloria me-
diante la via della croce.
29. Inoltre, vivendo nel tempo un cammino di conformazione
al Cristo obbediente, povero e casto , il religioso prolunga nella pro-

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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24
pria esistenza il mistero della Pasqua attraverso l'anno liturgico e
la Liturgia delle Ore.
Dalla contemplazione della prima venuta del Cristo nella storia fi-
no al suo ritorno ultimo , attraverso il ritmo delle domeniche, dei
tempi forti e delle feste principali, il salesiano ripercorre con la Chie-
sa l'itinerario pasquale e rivive il mistero di totale donazione al suo
Signore, facendo della propria vita «un tempo di salvezza nella spe-
ran za» 37
Con la Liturgia delle Ore, infine, estende ai diversi momenti del
giorno la volontà di donazione che celebra nel mistero eucaristi-
co, rendendo grazie in ogni cosa.
30. Illuminato e sorretto da Cristo, buon Pastore, il religioso sa-
lesiano è immerso in un processo formativo di maturazione che
dura tutta la vita". È un cammino che egli compie costantemente
guidato e sorretto dalla Vergine Maria, Madre della Chiesa e Au-
siliatrice dei cristiani 39 •
Quale «patrona principale» della Società salesiana e «Maestra di
sapienza», Essa aiuta ad (Camare come Don Bosco amava» 40; quale
Modello di carità pastorale, Essa risplende come stella nel lavoro
di evangelizzazione e promozione umana 41.
Per il suo «posto singolare nella storia della salvezza», Maria è con-
tinuamente presente nella vita e nella preghiera del salesiano «co-
me Colei che ha creduto, aiuta e infonde speranza» , come Colei
che «educa alla pienezza della donazione al Signore e che infonde
coraggio nel servizio dei fratelli» 42 .
37 COSTITUZIONI della Società di san Francesco di Sales, n. 89 .
li Cf. ibid. , n. 98.
J9 Cf ihid., n. 8.
~o Ibid. , rispertivamente i nn. 9, 92, 84.
41 Cf jbid., n. 92; e PAOLO Vi, Esortazione apostolica sull'evangelizzazione nel mondo
contemporaneo , Evangeli; Nllntiatldi, n. 82.
42 COSTITUZION I delJa Società di san Francesco di Sales, rispettivamente i nn. 92, 34 e 92.

3.2 Page 22

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CAPITOLO I , - - - - - - - - - - - ,
L'AMMISSIONE
ALLA
VITA RELIGIOSA ~===========-

3.3 Page 23

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{( Vi assicuro che se ... non diventate
come bambini non entre rete nel
regno di Dio. Chi si fa piccolo come
questo bambino, quello è il più
importante nel regno di Dio »
(Marreo 18, 3-4).

3.4 Page 24

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CAPITOLO I
L'AMMISSIONE
ALLA VITA RELIGIOSA
31. Terminato il periodo di preparazione immediata al noviziato " nel giorno stabi-
lito per il suo inizio canonico, gli aspiranti alla vita religiosa insieme alla comuni-
che li accoglie, si radunano in preghiera, per invocare da Dio l'aiuto necessario 2 .
32. Questo incontro riveste un carattere sobrio ed essenziale; vi partecipa la comuni-
tà religiosa cui possono unirsi quelle persone che hanno guidato gli aspiranti nel
loro cammino vocazionale; si svolge in modo semplice e familiare. Il luogo più
adatto è la sala in cui abitualmente si raduna la comunità J.
33 . La preghiera s'inserisce, nel momento più opportuno, all'interno di un incontro
fraterno . Essa comprende la manifestazione e l'accettazione della libera volontà
degli aspiranti di iniziare il noviziato, l'ascolto della parola di Dio, la preghiera
comune e l'affidamento dei novizi al Maestro 4 . In nessun caso può essere fatta
durante la celebrazione dell'Eucaristia 5 o all'interno di Lodi o Vespro.
34. In alcune Ispettorie l'inizio del noviziato coincide con la conclusione degli eserci-
zi spirituali; in questo caso si può adattare il presente rito alla circostanza, pur-
ché sia mantenuta la successione degli elementi.
35. Nell'insieme del rito si devono evitare tutte quelle espressioni che possono sem-
brare restrittive della libertà dei novizi o che svisino il vero senso del noviziato
come periodo di prova 6 .
36. li rito di accoglienza dei novizi sarà presenziato normalmente dall'Ispettore o dal
suo Vicario, o dal Direttore della comunità in cui si compie l'anno di noviziato.
I Cf COSTITUZIONIdella Società di san Francesco di Sales, n. 109; cf anche Codice di Diritto Canonico, can. 642.
l Cf RITUALE ROMANO, Rito della Professione religiosa, cap. I, n. 16.
l Cf ibid., no. 18 e 20.
4 Cf COSTITUZION I della Società di san Francesco di Sales, nn. 110 e 11 2; cf anche Codice di Diritto Canoni-
co, con. 652 S 3.
j Cf RITUALE ROMANO, Rito della Professione religiosa: Introduzione, n. 4; cap. I, n. 17.
6 Cf ibid., n. 19 .

3.5 Page 25

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28
ACCOGLIENZA
37. Si inizia con un salmo o un canto adatto, eseguito mentre tutti sono in piecli. Quindi
il Superiore, fatto il segno di croce, saluta i presenti:
F ratelli, la grazia e la pace sia con voi.
:ij:. E con il tuo spirito.
Oppure:
Lagrazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.
:ij:. E con il tuo spirito.
Oppure uno dei saluti del rito della messa .
Secondo l'opportunità, il Superiore con alcune parole può presentare il significa-
to, lo scopo e la struttura della preghiera.
38. Tutti seggono . Il Superiore si rivolge agli aspiranti con queste parole o altre simili:
F ratelli (figli) carissimi, voi avete cominciato a conoscere Don Bo-
sco e la sua Famiglia spirituale e avete fatto una certa esperienza di
vita comunitaria e apostolica salesiana.
L'ingresso in noviziato segna l'inizio di un'esperienza più profonda
che permetterà a voi di conoscere meglio la vostra vocazione, vivere
il nostro stile di vita, formare la mente e il cuore secondo lo spirito
di Don Bosco; e ai formatori di verificare le vostre intenzioni e l'i-
doneità.
Pertanto vi chiedo: quali sono i vostri desideri profondi e i motivi
della vostra domanda?
39. Ciascun aspirante, stando in piedi, può rispondere leggendo un testo da lui pre-
parato; oppure tutti insieme (o uno a nom~ di tutti) dicono:
Noi chiediamo di conoscere meglio la vita religiosa salesiana viven-
do insieme con voi.
Ci sembra infatti che Dio Padre, dopo averci chiamati alla vita e averci
fatto il dono della fede, ci inviti ora a seguire più radicalmente il suo
Figlio, secondo lo spirito di Don Bosco, mediante il dono totale di
noi stessi.
Veniamo quindi a imparare e a fare esperienza di questo amore indi-
viso che avvicina Cristo ai giovani e i giovani a Cristo, per cammina-

3.6 Page 26

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L'AMMlSSIONE ALLA VITA RELIG IOSA 29
re con voi secondo la via evangelica tracciata nelle Costituzioni della
Società salesiana.
In questo nostro impegno chiediamo di essere sostenuti dalla parola,
dall'esempio e dall'aiuto fraterno di questa comunità.
Il Superiore conclude:
IlSignore vi illumini e vi conforti nel vostro santo desiderio; e prima
di ascoltare la sua Parola che sarà luce e sostegno in questo partico-
lare cammino che oggi iniziate, invochiamo Dio Padre misericordioso.
40. Tutti si alzano in piedi e pregano per qualche momento in silenzio. Quindi il Su-
periore dice :
P adre santo,
che ispiri e porti a compimento
ogni santo desiderio,
ascolta la preghiera che ti rivolgiamo
per questi tuoi figli che chiedono
di essere accolti nella Società salesiana
per andare incontro ai giovani
con il cuore di Cristo
e il metodo educativo di Don Bosco,
e fa' che la loro partecipazione alla vita comune
faccia crescere tutti noi nell'amore fratero.
Per Cristo nostro Signore.
J}.. Amen.
CELEBRAZIONE DELLA PAROLA
41. Tutti seggono. Si legge uno O più testi adatti della sacra Scrittura, scelti tra quelli
proposti nel Lezionario (cf specialmente i nn. 228, 230, 231, 239,240,241,247,
249,250,253,257,259,262,264,265,272,278,281,283) e intercalati da
canti responsoriali.
In questa occasione, dal momento che non si tratta di una celebrazione liturgica,
si può fare anche una lettura non biblica (ad esempio, alcune parole di Don Bo-
sco, qualche articolo delle «Costituzioni», o altro); la lettura del Vangelo perÒ
deve mantenere sempre il posto principale.

3.7 Page 27

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30
42. Quindi il Superiore, partendo dal testo sacro, illustra alcune caratteristiche della
vita religiosa salesiana e lo scopo dell'anno di noviziato quale iniziazione alla vita
consacrata.
PREGHIERA DEI FEDELI
43. Dopo una pausa per la riflessione personale, tutti si alzano . Il Superiore invita
i presenti alla preghiera con queste parole o con altre simili:
P reghiamo Dio, nostro Padre, di confermare questi fratelli nella via
che oggi iniziano a percorrere al seguito di Gesù Maestro e Signore.
Affidiamoli alla protezione materna di Maria Ausiliatrice, di san Gio-
vanni Bosco e dei nostri santi che invochiamo con fede in questo gior-
no così importante.
Dopo qualche momento di preghiera personale, alcuni membri della comunità
esprimono opportune intenzioni cui tutti rispondono con un ritornello possibil-
mente in canto.
44. Il Superiore, quindi, invita a concludere con il Padre nostro, cui segue una delle
orazioni:
o Dio, da te proviene il dono della vocazione:
accogli il desiderio di quest~ nostri fratelli
che vogliono fare esperienza della vita religiosa salesiana;
concedi loro di conoscere il progetto della tua volontà,
e conferma tutti noi nel tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore.
:ij.. Amen.

3.8 Page 28

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L'AMMISSIONE ALLA VITA RELIGIOSA 31
Oppure:
D io, nostro Padre,
che per vie diverse chiami tutti alla santità,
ascolta la preghiera di questi tuoi figli
che domandano di entrare nella Società salesiana
per essere nella Chiesa segni e portatori del tuo amore ai giovani;
la tua luce li illumini e la tua forza li sostenga
in questa nuova esperienza di vita.
Per Cristo nostro Signore.
~. Amen.
AFFIDAMENTO DEI NOVIZI AL MAESTRO
45 . Il Superiore quindi presenta ufficialmente ai novizi colui che li guiderà come Mae-
stro in questo particolare cammino di approfondimento delle motivazioni della
scelta, di accertamento dell'idoneità alla vocazione salesiana , e di orientamento
verso il completo dono di sé a Dio.
46. Se lo si ritiene opportuno, il Superiore può chiamare per nome ogni novizio che
si avvicinerà al Maestro; con parole opportune o con un gesto adeguato (come,
ad esempio, mettere le proprie mani in quelle del Maestro) ciascuno manifesterà
la propria volontà di mettersi totalmente sotto la guida di colui che coordina e
anima tutta l'azione formativa del noviziato.
47. Soprattutto quando i novizi provengono da Ispettorie diverse, si può inserire qui
lo scambio di un gesto di amicizia tra tutti i presenti, per esprimere un'accoglien-
za reciproca e la volontà di percorrere il nuovo cammino in fraternità .
48. A questo punto, secondo le consuetudini, si può consegnare ai novizi la sacra Scrit-
tura o un libro di spiritualità ecclesiale o salesiana, adatto e significativo per il
cammino spirituale del noviziato, ma non le . Costituzioni» che saranno conse-
gnate in seguito (cf n. 51); il gesto si faccia con semplicità , accompagnato da pa-
role adeguate.

3.9 Page 29

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32
CONCLUSIONE
49. Il Superiore può concludere questo momento di preghiera e di fraternità con la
seguente benedizione:
D io, Padre di ogni consolazione,
vi benedica con ogni benedizione del cielo
e vi dia il dono della vera sapienza
durante il cammino del noviziato;
vi conceda di percorrere con gioia
la stretta via della Croce
che avete scelto per servire Cristo nei giovani;
vi colmi di fede, speranza e carità
perché, guidati dallo Spirito
e sorretti dal materno aiuto di Maria,
possiate giungere alla gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.
~. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ~ e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con VOI nmanga sempre.
~. Amen.
50. L'incontro si conclude con un canto di lode e di ringraziamento, come, ad esem-
pio, la Salve Regina, il cantico della Vergine Maria (Magnificat) o un canto a
san Giovanni Bosco .
51. Dopo qualche tempo dall'inizio del noviziato, possibilmente in un giorno signifi-
cativo, il Maestro o un altro Superiore consegnerà ai novizi il testo delle Costitu-
zioni e Regolamenti per iniziarne lo studio e l'assimilazione. Poiché la consegna
ufficiale avviene nel rito della prima professione, il gesto deve essere compiuto
con semplicità e sobrietà all'interno di un incontro spirituale.
52. Secondo le consuetudini o le disposizioni locali, da alcune parti durante il novi-
ziato si compie il rito della consegna dell'abito per coloro che sono incamminati
verso il sacerdozio, e di un distintivo per i candidati alla vita laicale del coadiuto-
re. Per la struttura e i contenuti del rito, cf Appendice I, nn. 288-299.

3.10 Page 30

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CAPITOLO II ~;;;::=:::===~I
LA
PROFESSIONE
TEMPORANEA ~~~~

4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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(( Per essere perfetto, vai a vendere
tutto quello che hai... Poi vieni e
seguimi. Ma dopo aver ascoltato
queste parole, il giovane se ne andò
via con la faccia triste, perché era
molto ricco» (Matteo 19, 21-22) .

4.2 Page 32

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CAPITOLO II
LA PROFESSIONE
TEMPORANEA
53. La professione religiosa costituisce il traguardo di tutto il cammino formativo del
noviziato: ordinata per sua natura alla professione perpetua, essa significato
all'impegno di conoscenza, di assimilazione e di interiorizzazione della formazio·
ne salesiana, attuato in modo particolare durante il tempo del noviziato con la
guida spirituale del Maestro (cf cap. I, nn. 45·46).
54. Al termine del noviziato, se il candidato è personalmente deciso a donare tutto
se stesso a Dio nella vita salesiana ed è riconosciuto idoneo a vivere questa voca-
zione, fa la professione temporanea, sottomettendosi così - secondo l'esperienza
pedagogica della Chiesa - a una necessaria ulteriore verifica delle proprie concre-
te capacità di donazione .
55. Il momento rituale della professione è immediatamente preceduto dagli esercizi
spirituali: essi concludono una prima tappa dell'iniziazione alla vita religiosa, rea-
lizzata attraverso il contatto con la parola di Dio, una più approfondita vita di
fede e una conoscenza amorosa di Dio, e attraverso un primo accostamento alla
teologia della vita religiosa e salesiana.
56. Il rito della prima professione si può celebrare durante l'Eucaristia (A: cf nn . 59-86);
oppure all'interno di Lodi o Vespro (B: cf nn . 87-96), o in una celebrazione della
Parola (C: cf n. 97).
Dato il carattere di semplicità connesso con la professione temporanea, la cele-
brazione deve risultare piuttosto sobria nell'insieme dei suoi elementi e nei modi
espressivi di partecipazione.
57. Nel caso di un confratello impedito, per malattia, di partecipare alla celebrazio-
ne , il rito sarà adattato alla situazione, tenendo presente che - oltre a quanto
richiesto dal diritto 1 - gli elementi essenziali sono: la presenza di due testimoni
(cf n. 73); le interrogazioni o dialogo dell'impegno (n. 71); la preghiera per il pro-
fessando (n. 72 ); la formula della professione e l'accoglienza del Superiore (nn.
73-75).
58. Se il candidato alla professione è uno solo, nei formulari si usa il singolare.
I Cf Codice di Diritto Canonico, can . 655 e 656.

4.3 Page 33

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36
A - DURANTE LA MESSA
59. Quando il rito si svolge durante la celebrazione dell'Eucaristia, si usa la messa
rituale "per la professione temporanea » (cf cap. V, nn. 177-183) con letture pro-
prie (cf n. 65), a meno che non ricorra la Settimana santa e le ferie dell'Ottava
di Pasqua, una solennità, una domenica di Avvento, Quaresima e Pasqua, il mer-
coledì delle Ceneri o la Commemorazione di tutti i fedeli defunti: in questi casi
si usa il formulario del giorno.
Quando si usa la messa rituale , il colore liturgico è il bianco.
60. Di solito la celebrazione eucaristica è presieduta dal Superiore che riceve la pro-
fe ssione religiosa. Qualora presieda un vescovo, si tengano presenti le indicazio-
ni date dal Cairemoniale Episcoporum (cf nn. 748-768) a proposito della
professione perpetua; in questo caso il Superiore che riceve le professioni conce-
lebra con il vescovo insieme con gli altri sacerdoti presenti.
61. Il rito della professione si svolge alla sede; se le circostanze lo richiedono, al mo-
mento opportuno si può collocare un seggio davanti all'altare . I novizi si dispor-
ranno possibilmente in presbiterio, in modo che i fedeli possano partecipare meglio
a tutta l'azione liturgica.
62. È opportuno che sia il Maestro , al termine del particolare mandato affidatogli
nel giorno d'inizio del noviziato, a chiamare i professandi per nome e presentarli
con parole adeguate al Superiore e a tutta l'assemblea.
63 . Oltre al necessario per la celebrazione, si preparino:
- il Rituale della professione religiosa;
- un apposito tavolino con gli atti da firmare a testimonianza dell'avvenuta pro-
fessione;
- l'abito o altro segno, secondo le consuetudini o le disposizioni locali, e il se-
gno distintivo per i con&atelli coadiutori, se già non è stato fatto in precedenza
(cf cap. I, n. 52 e Appendice I, nn . 288-299);
- il libro delle "Costituzioni e Regolamenti» da consegnare ai neoprofessi, insie-
me alla medaglia-ricordo.

4.4 Page 34

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LA PROFESSIONE TEMPORANEA 37
RITI DI INTRODUZIONE
64. Quando la comunità religiosa e i fedeli sono riuniti, e ogni cosa è stata conve-
nientemente preparata, si muove la processione verso l'altare mentre l'assemblea
esegue il canto d'ingresso.
Alla processione prendono parte anche i professandi preceduti dal Maestro.
Giunti in presbiterio, dopo la venerazione dell'altare, tutti prendono il posto loro
assegnato . La messa prosegue nel modo solito.
LITURGIA DELLA PAROLA
65. Nelle solennità e nelle domeniche si proclamano tre letture; negli altri giorni or-
dinariamente se ne fanno solo due scelte o dal Lezionario proprio (cf specialmen-
teinn.228,229,230,231,236,238,239,241,242,245,246,248,249,250,
253,254,256,258,259,260, 264,267,269,272,275, 276, 277,284,286)
o dalla messa del giorno (cf sopra, n. 59); nel tempo pasquale le letture si pren-
dono tutte dal Nuovo Testamento.
Quando si preferisce non usare il formulario della messa rituale, si puÒ scegliere
una lettura fra quelle proposte nel Lezionario della professione (cf Introduzione,
n . 25).
RITO DELLA PROFESSIONE
Appello o richiesta
66. Proclamato il vangelo tutti seggono: Il Maestro fa l'appello dei professandi, in-
troducendolo con queste parole o con altre simili:
Siamo lieti di poter presentare questi fratelli che vogliono donarsi
al Signore con la professione religiosa nella Società salesiana.
Essi sono...
Chiamato per nome, ciascuno ris!'Onde: Eccomi.
Il Maestro puÒ concludere l'appello con qualche sobria parola di presentazione
dei professandi a tutta l'assemblea .
67. Il Superiore quindi si puÒ rivolgere ai candidati con queste parole:
Figli (fratelli ) carissimi,
che cosa domandate a Dio e alla sua Chiesa?
~. La misericordia di Dio e la grazia di dedicarci totalmente a lui
e al suo Regno, con la professione religiosa nella Società salesiana.

4.5 Page 35

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38
68. Invece di questa risposta, i candidati - soprattutto se sono pochi - possono espri-
mere le loro intenzioni con altre formulazioni preparate da loro stessi, e manife-
stare in tal modo i motivi per cui scelgono di offrirsi a Dio professando le
"Costituzioni» della Società salesiana.
D io, che dimostra il suo amore per la Chiesa e per la Congregazio-
ne ispirandovi questa santa decisione, vi aiuti a realizzarla e vi so-
stenga con la sua grazia.
L'assemblea acclama:
J}.. Rendiamo grazie a Dio.
69. Oppure, al posto della domanda del Superiore, dopo la presentazione del Mae-
stro, un novizio, a nome di tutti, si rivolge al Superiore con queste parole o con
altre simili:
Con l'aiuto di Dio, noi (N. e N.) abbiamo imparato a conoscere la
Regola di vita salesiana e abbiamo trascorso in fraternità questo pe-
riodo del noviziato.
Ora chiediamo umilmente a te, padre, di poterei dedicare a Dio e
al suo Regno con la professione religiosa nella Società salesiana.
Il Superiore conclude:
S iano rese grazie a Dio. Egli, che vi chiama a far parte della Società
salesiana, vi conceda di portare a compimento questa vostra decisio-
ne con il sost.e.gno de.lla sua grazia, e vi renda segni e portatori del
suo amore al glovam.
L'assemblea acclama:
J}.. Rendiamo grazie a Dio.
Omelia
70. Tutti seggono. Il Superiore, alla luce delle letture bibliche, presenta il significato
e il valore del dono da parte di Dio e della Chiesa, e gli impegni che scaturiscono
dalla professione religiosa in ordine alla missione salesiana e al cammino di san-
tificazione.

4.6 Page 36

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LA PROFESSIONE TEMPORANEA 39
Interrogazioni o dialogo dell'impegno
71. Terminata l'omelia, dopo qualche momento di silenzio i professandi si alzano in
piedi; il Superiore li interroga sulla loro libera disponibilità a donarsi a Dio e ai
fratelli, con queste parole:
C arissimi,
con la rinascita dall'acqua e dallo Spirito voi siete già stati consacrati
a Dio.
Volete ora essere uniti più strettamente a Lui con la professione re-
ligiosa?
~. Sì, lo voglio.
D urante il noviziato avete appreso lo spirito della Società salesiana
mediante lo studio e la pratica delle nostre Costituzioni.
Volete crescere nell'amore perfetto di Dio e dei fratelli praticando que-
sta norma evangelica di vita e sforzandovi di progredire di giorno
in giorno?
~. Sì, lo voglio.
P er noi Salesiani vivere e lavorare insieme è un'esigenza fondamen-
tale e una via sicura per realizzare la nostra vocazione.
Volete d'ora in poi fare vita comune con i fratelli che il Signore vi
dà, e insieme con loro spendere generosamente la vostra vita al ser-
vizio del popolo di Dio come apostoli dei giovani, specialmente i più
poveri?
~ . Sì, lo voglio.
P er seguire Cristo come ha fatto Don Bosco è necessario un cuore
libero, responsabile e generoso.
Volete offrire a Dio il dono della vostra obbedienza, abbracciare la
povertà volontaria, e vivere in castità per il Regno dei cieli?
~. Sì, con la grazia di Dio, lo voglio.
C olui che ha cominciato in voi questo progetto evangelico, vi aiuti
- per l'intercessione di Maria, Ausiliatrice dei cristiani - a viverlo
m pienezza: con la grazia di Cristo Gesù nostro Signore.
~. Amen.

4.7 Page 37

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40
Preghiera per i professandi
72. Tutti si alzano. Il Superiore invita l'assemblea alla preghiera con queste parole
o con altre simili:
P reghiamo Dio, Padre di infinita bontà, perché assista questi nostri
fratelli nel loro santo proposito.
(un tempo di preghiera in silenzio).
o Padre, guarda con benevolenza
questi nostri fratelli (N. e N.)
che oggi, davanti alla tua Chiesa,
si offrono a te con la professione religiosa;
concedi che la testimonianza della loro vita
sia un continuo atto di amore per te
e il dono più prezioso da offrire ai giovani.
Per Cristo nostro Signore.
IJc. Amen.
Professione
73. Due confratelli professi perpetui, in piedi accanto al Superiore, fungono da te-
stimoni.
I professandi, a uno a uno, accompagnati - se lo si ritiene opportuno - dai
rispettivi genitori, si presentano davanti al Superiore e leggono la formula della
professione (cf Appendice II, n. 300).
74. Se i professandi sono numerosi, si può usare la forma riportata in Appendice II,
n. 302; oppure possono leggere la prima parte della formula tutti insieme:
Dio Padre,
Tu mi hai consacrato a Te
nel giorno del Battesimo.
In risposta all'amore del Signore Gesù
tuo Figlio,
che mi chiama a seguirlo più da vicino,

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LA PROFESSIONE TEMPORANEA 41
e condotto dallo Spirito Santo
che è luce e forza,
in piena libertà
mi offro totalmente a Te,
impegnandomi
a donare tutte le mie forze
a quelli a cui mi manderai,
specialmente ai giovani più poveri,
a vivere nella Società salesiana
in fraterna comunione di spirito e di azione,
e a partecipare in questo modo alla vita
e alla missione della tua Chiesa.
Poi ognuno individualmente prosegue:
Per questo io N. N. ,
alla presenza dei miei fratelli,
davanti a N. N. , Rettor Maggiore
della Società di san Francesco di Sales
(oppure: davanti a... che fa le veci
del Rettor Maggiore
della Società di san Francesco di Sales),
pur avendo l'intenzione di offrirmi a Te
per tutta la vita,
secondo le disposizioni della Chiesa,
faccio voto per... anni
di vivere obbediente, povero e casto,
secondo la via evangelica
tracciata nelle Costituzioni salesiane.
La tua grazia, Padre,
l'intercessione di Maria SS. Ausiliatrice,
di san Giuseppe, di san Francesco di Sales,
di san Giovanni Bosco,
e i miei fratelli salesiani
mi assistano ogni giorno
e mi aiutino ad essere fedele.

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42
Il Superiore aggiunge:
A nome della Chiesa e della Società salesiana,
ti accolgo come confratello
impegnato con voti temporanei
tra i salesiani di Don Bosco.
75. Il Superiore quindi, come segno di accoglienza in Congregazione, un abbrac-
cio (o altro gesto significativo) a ciascun neoprofesso; questi si reca poi a firmare
il documento dell'avvenuta professione nel luogo stabilito, riservando alla pro-
fessione perpetua la più significativa firma sull'altare.
Riti esplicativi
76. Se previsto, a questo punto il Superiore consegna l'abito religioso a coloro che
sono incamminati verso il sacerdozio, e un segno distintivo ai confratelli coadiutori.
li rito si svolge con sobrietà .
77. Il Superiore, nel consegnare l'abito, dice :
R icevi quest'abito
e conserva nel tuo cuore la fedeltà al Signore
che ti è ricordata davanti a tutti
da questo segno di testimonianza e di servizio.
:ijc. Amen.
Se è necessario, il neoprofesso si ritira nel luogo più opportuno per indossare l'a-
bito. Se il rito si prolunga si può eseguire un canto adatto.
78. Nel consegnare un segno distintivo al confratello coadiutore, il Superiore dice :
R icevi questo segno del salesiano coadiutore:
esso ti ricorda la tua donazione a Dio,
il tuo legame con la Società salesiana
e il tuo impegno a servizio dei giovani.
:ijc. Amen.

4.10 Page 40

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LA PROFESSIONE TEMPORANEA 43
79. Il Superiore consegna quindi ad ognuno il libro delle .Costiruzioni e Regolamen-
ti», dicendo:
R icevi la Regola della nostra Società:
è una via che conduce all'Amore.
Impegnati a tradurla in testimonianza di 'vita:
sarà per te fonte di luce nel cammino,
sorgente di gioia anche nella croce,
dono di pace per i fratelli che incontrerai;
e ricorda che il Signore ti giudicherà
sull'amore con cui l'avrai vissuta.
~. Amen.
Se i professi sono numerosi, il Superiore dice la formula una sola volta per rutti,
poi consegna a ciascuno insieme allibro anche la medaglia-ricordo, mentre l'as-
semblea può cantare il salmo 18 o 23 o parte del salmo 118, oppure un altro
canto adatto.
Preghiera dei fedeli
80. Il Superiore invita l'assemblea alla preghiera con queste parole o con altre simili:
C arissimi,
oggi la nostra comunità è in festa per la prima professione di questi
nostri fratelli che si donano al servizio di Cristo e della Chiesa nella
Società salesiana; con cuore unanime rivolgiamo la nostra preghiera
a Dio Padre, dal quale proviene il dono della vocazione.
Dopo un tempo di silenzio, il diacono o un lettore propone alcune intenzioni scelte
tra quelle che seguono oppure espressamente preparate; ad ogni invocazione l'as-
semblea acclama con un ritornello possibilmente in canto.
81. Per la santa Chiesa di Dio:
perché illuminata dalla vita evangelica di questi suoi figli, splenda
sempre più davanti al Cristo e agli uomini di buona volontà, pre-
ghiamo.
- Per il nostro santo padre il papa N. e per tutti i vescovi:
perché fedeli al ministero apostolico alimentino con la parola e gui-
dino con amore premuroso l'intero popolo di Dio, preghiamo.

5 Pages 41-50

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5.1 Page 41

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44
Per il Rettor Maggiore e tutti i Superiori:
perché siano il segno dell'amore di Cristo che serve, e promuovane
nella comunità loro affidata un vero spirito di famiglia, preghiamo.
Per il bene dei popoli:
perché tutti coloro che si sono dedicati al servizio di Dio, nell'assi-
dua ricerca dei beni eterni, promuovano costantemente progetti di
promozione integrale dell'uomo, preghiamo.
- Per i giovani, primi e principali destinatari della missione salesiana:
perché trovino nella Chiesa e nella società la risposta alle loro attese
e l'aiuto efficace per crescere nella loro identità umana e cristiana,
preghiamo.
Per i religiosi e le religiose:
perché nella fedele donazione della loro vita sperimentino la gioia di
essere un segno eloquente del regno futuro, preghiamo.
- Per coloro che professano i consigli evangelici:
perché splenda in essi il comandamento dell'amore fraterno, e come
i primi discepoli di Gesù, siano un cuor solo e un'anima sola, pre-
ghiamo.
Per i genitori di questi nostri fratelli:
perché il Signore ricolmi con l'abbondanza della sua benedizione la
generosità con cui hanno donato i loro figli alla Chiesa e alla Società
salesiana, preghiamo.
Per questi nostri fratelli che oggi si donano a Dio con la professio-
ne religiosa:
perché il suo Spirito infonda in essi un'ardente carità pastorale per-
meata di amorevolezza, ottimismo e gioia, preghiamo.
- Per coloro che oggi più decisamente si dedicano al divino servizio:
perché lo Spirito del Signore li faccia crescere nella carità pastorale
che li spinga a cercare le anime e servire Dio solo, preghiamo.

5.2 Page 42

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LA PROFESSIONE TEMPORANEA 45
- Per quelli che con la professione religiosa vogliono seguire Cristo
più da vicino:
perché, pronti all'obbedienza, siano nel mondo il segno della piena
docilità a Dio;
contenti della loro povertà, promuovano la sorte dei poveri e siano
loro amici e modelli;
fedeli alla castità, amino Dio e i fratelli con cuore indiviso, preghiamo.
Per i confratelli defunti:
perché il loro generoso servizio sia premiato con la gioia e la piena
comunione nella casa del Padre, preghiamo.
- Per i genitori defunti dei Salesiani:
perché il Signore ricompensi le loro fatiche e il dono dei loro figli a
Dio, e li accolga nella gioia serena della sua pace, preghiamo.
Per tutti noi qui presenti:
perché accogliamo con fede l'invito del Maestro ad essere perfetti come
il Padre che è nei cieli, e portiamo frutti di santità per raggiungere
la pienezza di Cristo ed essere un giorno riuniti nella Gerusalemme
celeste, preghiamo.
82. Al termine il Superiore conclude con queste parole:
A ccogli, O Padre, le invocazioni del tuo popolo
e rinnova il dono dello Spirito Santo
su questi tuoi figli che hai chiamato a seguire Cristo
secondo il progetto apostolico di san Giovanni Bosco;
ciò che oggi promettono con la prima professione,
possano portarlo a pienezza
fino al giorno di Cristo Signore
che vive e regna nei secoli dei secoli.
:ij.. Amen.

5.3 Page 43

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46
LITURGIA EUCARISTICA
83. Mentre si esegue un canto adatto, viene preparata la mensa; alcuni neoprofessi
o i loro genitori portano all'altare il pane, il vino e l'acqua per il sacrificio euca-
ristico.
84. Se lo ritiene opportuno, il celebrante può scambiare il segno della pace secondo
l'usanza del luogo anche con ognuno dei neoprofessi qualora si trovino vicino
all'altare .
85. Dopo che il celebrante si è comunicato al Corpo e al Sangue del Signore, i neo-
professi si accostano all'altare per ricevere la comunione che può essere loro data
sotto le due specie.
Nello stesso modo possono ricevere l'Eucaristia i genitori, i parenti, i confratelli
e, secondo l'opportunità, tutti i presenti alla celebrazione.
RITI DI CONCLUSIONE
86. Si può concludere la celebrazione con la benedizione solenne; in questo caso, do-
po che i neoprofessi si sono recati davanti all'altare, il Superiore, con le mani ste-
se sul popolo, invoca su di loro e su tutta l'assemblea la benedizione del Signore
con queste parole:
D io, che ispira e porta a compimento ogni santo proposito,
vi protegga sempre con la sua grazia, perché possiate vivere
fedelmente gli impegni della vostra vocazione.
~. Amen.
E gli vi renda davanti a tutti i fratelli, specialmente ai giovani,
segno e testimonianza del suo amore,
secondo il progetto di san Giovanni Bosco.
~. Amen.
P er l'intercessione di Maria, Ausiliatrice e Madre della Chiesa,
Egli perpetui nel cielo il vincolo di carità
che vi ha uniti sulla terra a Cristo suo Figlio.
~. Amen.
E su tutti voi che avete partecipato a questa santa liturgia,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ~ e Spirito Santo.
~. Amen.

5.4 Page 44

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LA PROFESSIONE TEMPORANEA 47
B - NELLA CELEBRAZIONE DELLE LODI
O DEL VESPRO
87. In casi particolari, quando non è possibile celebrare l'Eucaristia, si può inserire
il rito della professione temporanea nella celebrazione delle Lodi o del Vespro .
Per la scelta delle parti (inno, salmodia, lettura, invocazioni e intercessioni) ci
si attenga alle indicazioni del calendario proprio della Chiesa locale.
Per le cose da preparare, cf sopra, n. 63 .
88. AI di fuori delle solennità, feste e memorie obbligatorie, ferie di Quaresima e Set-
timana santa, ottava di Pasqua e di Natale e ferie dal 17 al 24 dicembre 2, si pos-
sono scegliere:
a) un inno adatto;
b) salmi e cantici biblici adeguati (avendo cura di mantenere la disposizione pro-
pria della liturgia delle Ore: salmo, cantico e salmo per le Lodi; due salmi e un
cantico per il Vespro);
c) una lettura non evangelica presa dal Lezionario della professione;
d) invocazioni e intercessioni secondo il modello del Rituale.
Introduzione
89. La celebrazione inizia con l'invocazione, possibilmente in canto: O Dio, vieni a
salvarmi... , Gloria al Padre... , Alleluia (eccetto in Quaresima).
Prima dell'inno o prima dell'invocazione è opportuno che colui che presiede o
altra persona idonea, con una breve monizione introduca i presenti al significato
della celebrazione e alla sua struttura, in modo da facilitare la partecipazione di
tutti .
Salmo dia
90. Sarà opportuno valorizzare la preghiera dei salmi nelle forme più adeguate alla
circostanza e alla sensibilità dei partecipanti mediante opportune didascalie e l'u-
so del canto 3.
Lettura della parola di Dio
91. Quando il grado della festa lo permette, si può scegliere una lettura dal Leziona-
rio della professione; per tradizione, nella celebrazione di Lodi o Vespro non si
2 Cf UFFICIO DIVINO, Liturgia delle ore secondo il rito romano: Principi e norme, n. 247.
j Cf ibidem., nn. 110-124; 267-284.

5.5 Page 45

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48
leggono brani del vangelo «perché lo si legge integralmente ogni anno nella mes-
sa» ' . Nel tempo pasquale la lettura è sempre presa dal Nuovo Testamento.
92. Dopo la lettura, il Superiore tiene l'omelia. Partendo dalla Parola proclamata,
ricorda il significato e il valore del dono da parte di Dio e della Chiesa, e gli im-
pegni che scaturiscono dalla professione religiosa in ordine alla missione salesia-
na e al cammino di santificazione.
Rito della Professione
93. Terminata l'omelia è omesso il responsorio, tutto si svolge come quando il rito
è celebrato all'interno dell'Eucaristia:
- appello o richiesta: cf nn. 66-69;
- omelia: cf n. 70;
- interrogazioni: cf n. 71;
- preghiera per i professandi: cf n. 72;
- professione: cf nn . 73-75;
- riti esplicativi: cf nn. 76-79 .
Cantico evangelico
94. Terminata la consegna del libro delle "Costituzioni e Regolamenti» e della
medaglia-ricordo, si esegue il cantico di Zaccaria (Benedictus) o il cantico della
Vergine Maria (Magnificat); durante il cantico evangelico si può fare l'incensazione.
Invocazioni O intercessioni
95. Le invocazioni delle Lodi o le intercessioni del Vespro sono introdotte o secondo
il formulario del giorno o come indicato sopra, al n. 80.
Nelle intenzioni di preghiera si tenga presente in modo particolare la circostanza
(cf n. 81). La serie delle intenzioni si conclude con il Padre nostro , seguito o dal-
l'orazione del giorno o da quella propria del rito (cf n. 82).
Conclusione
96. La celebrazione si può concludere con la benedizione solenne (cf n . 86), e con
un canto alla Vergine Maria o a san Giovanni Bosco.
4 lbid. , n. 144.

5.6 Page 46

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LA PROFESSIONE TEMPORANEA 49
c - IN UNA CELEBRAZIONE DELLA PAROLA
97. Quando il rito della prima professione si svolge all'interno di una liturgia della
Parola, la celebrazione si articola come segue (per le cose da preparare cf sopra,
n . 63):
- introduzione: canto d'inizio, segno di croce e saluto del Superiore che presie-
de, breve monizione circa il significato e la struttura della celebrazione, preghie-
ra (si può prendere l'orazione colletta della messa "per la professione temporanea» :
cf cap. V, n. 178 );
- ascolto della Parola: secondo le circostanze si leggono due o tre letture (cf so-
pra, n. 65) che vengono poi spiegate a attualizzate nell'omelia;
- rito della professione: tutto si svolge come indicato sopra ai nn . 66-82; si ten-
ga presente che la serie delle intenzioni della preghiera dei fedeli (cf n. 81) si con-
clude con il Padre nostro seguito dall'orazione (cf n . 82);
- conclusione: la celebrazione si può concludere con la benedizione solenne, co-
me indicato sopra (cf n. 86), e con un canto alla Vergine Maria O a san Giovanni
Bosco .

5.7 Page 47

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CAPITOLO III r-;::.:============:-~
LA
RINNOV AZIONE
. DELLA ~~::t.;j,;;
PROFESSIONE ~.":.:::::::::::::::=:,====~

5.8 Page 48

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-~
«Un giorno mentre camminava lungo
la riva del lago di Galilea, Gesù vide
due pescatori... Disse loro: 'Venite
con me~ vi farò diventare pescatori di
uomini', E quelli~ subito,
abbandonarono le reti e lo
seguirono» (Matteo 4, 18-19).

5.9 Page 49

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CAPITOLO ID
LA RINNOVAZIONE
DELLA PROFESSIONE
98. Con la prima professione è iniziato per il confratello il periodo di formazione più
lungo e complesso: quello della professione temporanea . Si tratta di un tempo
d'impegno non chiuso in se stesso, ma sentito e vissuto nella prospettiva della
professione perpetua.
Per questo «il confratello, sostenuto dalla comunità e da una guida spirituale»
si sforza di crescere «come salesiano laico o aspirante al sacerdozio» 1 nel proprio
cammino di formazione umana, cristiana e religiosa per rendersi effettivamente
pronto alla consacrazione piena da parte di Dio nella Società salesiana.
99. La rinnovazione della professione s'inserisce nell'ambito di un cammino di pro-
gressiva integrazione tra fede, cultura e vita, quale si atrua durante il postnovi-
ziato, e orientata a favorire quella sintesi personale che si realizza specialmente
nel tirocinio, tra la propria attività e i valori tipici della vocazione salesiana 2.
100. La rinnovazione della professione temporanea avviene allo scadere del tempo per
il quale fu emessa. La data precisa dello scadere del tempo è il giorno dopo quel-
lo in cui fu emessa . Nulla vieta però che la rinnovazione si faccia nella stessa da-
ta, anticipandola canonicamente di un giorno.
101. li rito si può celebrare indifferentemente o durante l'Eucaristia (A : cf nn. 104-118),
oppure all'interno di Lodi o Vespro (B: cf nn . 119-128), o in una celebrazione
della Parola (C: cf n . 129).
La celebrazione deve svolgersi con la massima semplicità e sobrietà sia nell'insie-
me degli elementi che nei modi espressivi di partecipazione .
I COSTITUZION I deUa Società di san Francesco dì Sales, n. 113.
2 Cf ibid. , nn . 11 3·11 5.

5.10 Page 50

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54
102. Nel caso di un confratello impedito, per malattia, di partecipare alla celebrazio-
ne, il rito sarà adattato alla situazione, tenendo presente che - oltre a quanto
richiesto dal diritto 3 - gli elementi essenziali sono: la presenza di due testimoni
(cf n. 110); la preghiera d'intercessione (n. 109) e la formula della professione
con l'accoglienza del Superiore (nn. 110-112).
103. Se il candidato alla rinnovazione della professione è uno solo, nei formulari si
usa il singolare.
3 Cf Codice di Diritto Canonico, catl. 657.

6 Pages 51-60

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6.1 Page 51

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LA RINNOVAZlONE DELLA PROFESSIONE 55
A - DURANTE LA MESSA
104. Quando il rito si svolge durante la celebrazione dell'Eucaristia, si usa la messa
rituale "per la rinnovazione della professione" (cf cap. V, nn . 184·189) con let-
ture proprie (cf n . 107), a meno che non ricorra la Settimana santa e le ferie del-
l'Ottava di Pasqua, una solennità, una domenica di Avvento, Quaresima e Pasqua,
il mercoledì delle Ceneri o la Commemorazione di tutti i fedeli defunti: in questi
casi si usa il formulario del giorno .
Quando si usa la messa rituale, il colore liturgico è il bianco.
105. Conviene che la celebrazione eucaristica sia presieduta dal Superiore che riceve
la rinnovazione della professione.
106. Oltre al necessario per la celebrazione, si preparino:
- il Rituale della professione religiosa;
- un apposito tavolino con gli atti da firmare a testimonianza dell'avvenuta pro-
fessione.
LITURGIA DELLA PAROLA
107. Nelle solennità e nelle domeniche si proclamano tre letture; negli altri giorni or-
dinariamente se ne fanno solo due scelte o dal Lezionario proprio (cf specialmen-
teinn.230,236,241,245,246,247,249,254,255, 258,264,266,267,269,
275,276,278,279,284,285) o dalla messa del giorno (cf sopra, n. 104). Nel
tempo pasquale le letture si prendono tutte dal Nuovo Testamento.
Quando si preferisce non usare il formulario della messa rituale, si può scegliere
una lettura fra quelle proposte nel Lezionario della professione (cf Introduzione,
n.25).
108. Dopo il vangelo, il Superiore tiene l'omelia. Alla luce delle letture bibliche pre-
senta il significato e il valore del dono da parte di Dio e della Chiesa, e gli impe-
gni che scaturiscono dalla professione religiosa in ordine alla missione salesiana
e al cammino di santificazione.

6.2 Page 52

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56
RITO DELLA PROFESSIONE
Preghiera
109. Terminata l'omelia , dopo qualche momento di silenzio il Superiore invita l'as-
semblea alla preghiera con queste parole :
C arissimi,
consapevoli che la perseveranza è dono di Dio, rivolgiamo al Padre
la nostra preghiera per questi fratelli che già fanno parte della nostra
Società, e che oggi rinnovano la loro professione davanti alla Chiesa.
(un tempo di preghiera in silenzio)
P adre santo,
guarda questi nostri fratelli (N. e N.)
che nel tuo misterioso disegno d'amore
hai chiamato a rispondere
con la carità pastorale di san Giovanni Bosco
ai bisogni e alle urgenze dei giovani d'oggi:
concedi loro di perseverare fedelmente
nel cammino che hanno intrapreso
con tanto entusiasmo.
Per Cristo nostro Signore.
:ijc. Amen.
Rinnovazione della professione
110. Due confratelli professi perpetui, in piedi accanto al Superiore, fungono da te-
stimoni.
I professandi, a uno a uno si presentano davanti al Superiore e leggono la formu-
la della professione (cf Appendice II, n . 300).

6.3 Page 53

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LA RINNOVAZIONE DELLA PROFESSIONE 57
111. Se i professandi sono numerosi, si può usare la forma riportata in Appendice II,
n. 302; oppure possono leggere la prima parte della formula tutti insieme:
Dio Padre,
Tu mi hai consacrato a Te
nel giorno del Battesimo.
In risposta all'amore del Signore Gesù
tuo Figlio,
che mi chiama a seguirlo più da vicino,
e condotto dallo Spirito Santo
che è luce e forza,
in piena libertà
mi offro totalmente a Te,
impegnandomi
a donare tutte le mie forze
a quelli a cui mi manderai,
specialmente ai giovani più poveri,
a vivere nella Società salesiana
in fraterna comunione di spirito e di azione,
e a partecipare in questo modo alla vita
e alla missione della tua Chiesa.
Poi ognuno individualmente prosegue:
Per questo io N. N. ,
alla presenza dei miei fratelli,
davanti a N. N., Rettor Maggiore
della Società di san Francesco di Sales
(oppure: davanti a ... che fa le veci
del Rettor Maggiore
della Società di san Francesco di Sales ),
pur avendo l'intenzione di offrirmi a Te
per tutta la vita,
secondo le disposizioni della Chiesa,
faccio voto per. .. anni
di vivere obbediente, povero e casto,
secondo la via evangelica
tracciata nelle Costituzioni salesiane.

6.4 Page 54

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58
La tua grazia, Padre,
l'intercessione di Maria SS. Ausiliatrice,
di san Giuseppe, di san Francesco di Sales,
di san Giovanni Bosco,
e i miei fratelli salesiani
mi assistano ogni giorno
e mi aiutino ad essere fedele.
Il Superiore aggiunge:
A nome della Chiesa e della Società salesiana,
ti accolgo come confratello
impegnato con voti temporanei
tra i salesiani di Don Bosco.
112. Il Superiore quindi, come segno di accoglienza, dà un abbraccio (o altro gesto
significativo) a ciascun neoprofesso; questi si reca poi a firmare il documento del-
l'avvenuta professione nel luogo stabilito, riservando alla professione perpetua
la più significativa firma sull'altare.
Preghiera dei fedeli
113 . Il Superiore invita l'assemblea alla preghiera con queste parole o con altre simili:
C arissimi,
oggi la nostra Comunità è in festa per la professione di questi nostri
fratelli che rinnovano la loro dedizione a Cristo e alla Chiesa nella
Società salesiana; con cuore unanime rivolgiamo la nostra preghiera
a Dio Padre, dal quale proviene il dono della vocazione.
114. Dopo un tempo di silenzio, il lettore propone alcune intenzioni scelte e conve-
nientemente adattate tra quelle riportate nel cap. II, n. 81; ad ogni invocazione
l'assemblea acclama con un ritornello possibilmente in canto.
115. Al termine il Superiore conclude con queste parole:
A ccogli, o Padre, le invocazioni del tuo popolo
e conferma il dono dello Spirito Santo
su questi tuoi figli
che hai chiamato a seguire Cristo

6.5 Page 55

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LA RINNOVAZIONE DELLA PROFESSIONE 59
per essere segni e portatori
del tuo amore ai giovani;
l'offerta della loro vita,
che oggi rinnovano con la professione,
possano portarla a compimento
fino al giorno di Cristo Signore
che vive e regna nei secoli dei secoli.
:ij.. Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
116. Mentre si esegue un canto adatto, si prepara la mensa; alcuni confratelli che han·
no rinnovato la professione portano all'altare il pane, il vino e l'acqua per il sa-
crificio eucaristico.
117. Se lo ritiene opportuno, il celebrante può scambiare il segno di pace secondo l'u-
sanza del luogo anche con ognuno dei neoprofessi qualora si trovino vicino al-
l'altare.
118. Dopo che il celebrante si è comunicato al Corpo e al Sangue del Signore, i profes-
si si accostano all'altare per ricevere la comunione che può essere loro data sotto
le due specie.
Nello stesso modo possono ricevere l'Eucaristia i genitori, i parenti, i confratelli
e, secondo l'opportunità, tutti i presenti alla celebrazione.

6.6 Page 56

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60
B - NELLA CELEBRAZIONE DELLE LODI
O DEL VESPRO
119. Quando la rinnovazione della professione è inserita nella celebrazione delle Lodi
o del Vespro, per la scelta delle parti (inno, salmodia, lettura, invocazioni e in-
tercessioni) ci si attenga alle indicazioni del calendario proprio della Chiesa locale .
Per le cose da preparare, cf sopra n. 106.
120. AI di fuori delle solennità, feste e memorie obbligatorie, ferie di Quaresima e Set-
timana santa, ottava di Pasqua e di Natale e ferie dal l? al 24 dicembre., si pos-
sono scegliere:
a) un inno adatto;
b) salmi e cantici biblici adeguati (avendo cura di mantenere la disposizione pro-
pria della liturgia delle Ore: salmo, cantico e salmo per le Lodi; due salmi e un
cantico per il Vespro);
c) una lettura non evangelica presa dal Lezionario della professione;
d) invocazioni e intercessioni secondo il modello del Rituale .
Introduzione
121. La celebrazione inizia con l'invocazione, possibilmente in canto: O Dio, vieni a
sa /varmi ... , Gloria al Padre .. ., Alleluia (eccetto in Quaresima) .
Prima dell'inno O prima dell'invocazione, è opportuno che colui che presiede o
altra persona idonea, con una breve monizione introduca i presenti al significato
della celebrazione e alla sua struttura, in modo da facilitare la partecipazione di
tutti.
Salmo dia
122. Sarà opportuno valorizzare la preghiera dei salmi nelle forme più adeguate alla
circostanza e alla sensibilità dei partecipanti mediante opportune didascalie e
l'uso del canto s.
Lettura della parola di Dio
123. Quando il grado della festa lo permette, si può scegliere una lettura dal Leziona-
" Cf U FFICIO DIVINO, Liturgia delle o re secondo il riro romano: Principi e norme, n. 24 7.
5 Cf ibid. , nn . 11 0- 124; 267-284.

6.7 Page 57

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LA RlNNOVAZIONE DELLA PROFESSIONE 61
rio della professione; per tradizione, nella celebrazione di Lodi o Vespro non si
leggono brani del vangelo «perché lo si legge integralmente ogni anno nella mes-
sa» 6 . Nel tempo pasquale la lettura è sempre presa dal Nuovo Testamento.
124. Dopo la lettura, il Superiore tiene l'omelia. Partendo dalla Parola proclamata,
ricorda il significato e il valore del dono da parte di Dio e della Chiesa, e gli im-
pegni che scaturiscono dalla professione religiosa in ordine alla missione salesia-
na e al cammino di santificazione.
Rito della Professione
125. Terminata l'omelia e omesso il responsorio, tutto si svolge come quando il rito
è celebrato all'interno dell'Eucaristia:
- preghiera: cf n. 109;
- rinnovazione della professione: cf nn . 110-112.
Cantico evangelico
126. Dopo la firma del documento, si esegue il cantico di Zaccaria (Benedictus) o il
cantico della Vergine Maria (Magnificat); durante il cantico evangelico si può
fare l'incensazione.
Invocazioni O intercessioni
127. Le invocazioni delle Lodi o le intercessioni del Vespro sono introdotte o secondo
il formulario del giorno o come indicato sopra, al n. 113.
Nelle intenzioni di preghiera si tenga presente in modo particolare la circostanza
(cf n. 114) . La serie delle intenzioni si conclude con il Padre nostro , seguito o
dall'orazione del giorno o da quella propria del rito (cf n. 115).
Conclusione
128. Terminata l'orazione , il Superiore benedice l'assemblea; il rito si conclude con
un canto alla Vergine Maria o a san Giovanni Bosco.
, Ibid., n. 144.

6.8 Page 58

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62
c - IN UNA CELEBRAZIONE DELLA PAROLA
129. Quando la rinnovazione della professione si svolge all'interno di una liturgia del-
la Parola, la celebrazione si articola come segue (per le cose da preparare, cf so-
pra, n . 106):
- introduzione: canto d'inizio, segno di croce e saluto del Superiore che presie-
de, breve monizione circa il significato e la struttura della celebrazione, preghie-
ra (si può prendere l'orazione colletta della messa «per la rinnovazione della
professione» : cf cap. V, n . 185 );
- ascolto della Parola: secondo le circostanze si leggono due o tre letture (cf so-
pra, n . 107) che vengono poi spiegate e attualizzate nell'omelia;
- rito della professione: tutto si svolge come indicato sopra ai nn . 109-115; si
tenga presente che la serie delle intenzioni della preghiera dei fedeli (cf cap. II,
n. 81) si conclude con il Padre nostro seguito dall'orazione (cf cap . II, n . 82);
- conclusione: la celebrazione si conclude con la benedizione e con un canto alla
Vergine Maria o a san Giovanni Bosco.

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CAPITOLO IV r;:::::=======------l
LA
PROFESSIONE
PERPETUA ~===::::~~

6.10 Page 60

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I
../
«'Maestro, dove abiti?'.
Gesù rispose: 'Venite e vedrete'»
(Giovanni 1, 38-39).

7 Pages 61-70

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7.1 Page 61

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CAPITOLO IV
LA PROFESSIONE
PERPETUA
!•
130. Terminato il tempo conveniente di preparazione immediata richiesto dalla Chie-
sa e dalla Congregazione, e concretizzato in un'esperienza sufficientemente lun-
ga, trascorsa nel raccoglimento e nella preghiera, il confratello che - a giudizio
dei Superiori competenti - ha raggiunto la maturità spirituale e salesiana richie-
sta dall'importanza di tale scelta, fa la professione perpetua '.
131. La professione perpetua è la consacrazione definitiva e solenne dell'incontro di
amore tra il Signore che chiama e il discepolo che risponde dandosi totalmente
a Lui e ai fratelli; essa è la riconferma del «mistero dell'alleanza battesimale» 2.
132. In quanto espressione più intima e piena del battesimo, la professione perpetua
costituisce l'opzione fondamentale e definitiva della vita e della libertà del sale-
siano, e insieme la risposta a una consacrazione specifica da parte di Dio attra-
verso il ministero della Chiesa.
133 . Il momento rituale della professione perpetua costituisce pertanto un avvenimen-
to unico ed esclusivo.
La sua unicità richiede una celebrazione particolarmente solenne: pur con l'at-
tenzione a evitare ciò che non si addice alla povertà religiosa 3 , con i suoi vari
elementi il rito deve manifestare in modo chiaro la suprema importanza dell'al-
leanza definitiva che si stipula tra Dio e il religioso.
La sua esclusività non ammette che si inseriscano nella stessa celebrazione altre
forme di professione (temporanea, rinnovazione, ecc.).
134. Il rito si svolge durante la celebrazione dell'Eucaristia; in casi eccezionali, ci si
ispiri alle strutture rituali B (celebrazione durante Lodi o Vespri) e C (celebrazio-
I Cf COSTIT UZION I della Società di san Francesco di Sales, n. 11 7.
2 ibid., n. 23.
J Cf RITUALE ROMANO. Rito della Professione religiosa. cap. III , n. 47.

7.2 Page 62

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66
ne durante una liturgia della Parola) presentate nel «Rito della professione tem-
poranea» (cf cap. II), tenendo presente che gli elementi essenziali - oltre a quan-
to richiesto dal diritto' - sono: la presenza di due testimoni (cf n. 158); il dialogo
dell'impegno (nn. 151-152); la preghiera Iitanica (nn. 153-155); la formula della
professione (nn. 158-159 ); la solenne benedizione o consacrazione (nn. 161-164)
e il segno dell'accoglienza (n. 165).
135. Gli stessi elementi di cui sopra - oltre a quanto richiesto dal diritto S - vanno
tenuti presenti anche nell'adattamento del rito per un confratello impedito, per
malattia, di partecipare alla celebrazione comune.
Nel caso di un confratello gravemente ammalato, se c'è il tempo necessario per
celebrare in un rito unitario la professione, l'Unzione degli infermi e ricevere il
Viatico, si segua quanto indicato in Appendice IV, nn. 309-314.
136. Si scelga di preferenza la domenica, una solennità del Signore o della Vergine Maria,
di san Giovanni Bosco, la festa di san Francesco di Sales o di altri santi partico-
larmente venerati dalla Famiglia salesiana .
I fedeli e la Famiglia salesiana del luogo siano informati per tempo circa il giorno
e l'ora, in modo che possano partecipare numerosi e unirsi alla comunità religio-
sa ispettoriaie e locale 6.
137. Si usa la messa rituale "per la profession·e perpetua» (cf cap . V, nn. 190-200)
con letture proprie (cf n. 145), a meno che non ricorra la Settimana santa e le
ferie dell'Ottava di Pasqua, una solennità, una domenica di Avvento, Quaresima
e Pasqua , il mercoledì delle Ceneri o la Commemorazione di tutti i fedeli defunti:
in questi casi si usa il formulario del giorno.
Gli embolismi propri della preghiera eucaristica (cf cap. V, n. 196 ) e la benedi-
zione solenne (cf nn. 172-173) si valorizzino sempre.
Quando si usa la messa rituale, il colore liturgico è il bianco.
138. Per quanto è possibile, la messa sia concelebrata da tutti i sacerdoti presenti, e
la presieda il Superiore che riceve la professione.
Di norma, la professione si compia nelle nostre chiese. Per motivi pastorali o per
presentare l'eccellenza della vita religiosa e favorire la partecipazione del popolo
di Dio , talvolta - secondo le circostanze - sarà utile o opportuno compiere il
rito nella chiesa cattedrale o parrocchiale o in altra chiesa insigne.
139. Qualora presieda il vescovo, si tengano presenti le indicazioni del Cceremoniale
Episcoporum (cf nn. 748-768). Il Superiore che riceve le professioni concelebra
con il vescovo insieme con gli altri sacerdoti presenti.
4 Cf Codice di Diritto Canonico, can. 658.
j Cf ibid., can. 657-658.
6 Cf RITUALE ROMANO, Rito della Professione religiosa, cap. III , n. 42.

7.3 Page 63

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LA PROFESSIONE PERPETUA 67
140. li rito della professione si svolge alla sede; se le circostanze lo richiedono, al mo-
mento opportuno si può collocare un seggio davanti all'altare. I candidati alla
professione si disporranno possibilmente in presbiterio, in modo che i fedeli pos-
sano partecipare meglio a tutta l'azione liturgica.
141. Oltre al necessario per la celebrazione, si preparino:
- il Rituale della professione religiosa;
- le candele, se si compie il relativo gesto simbolico;
- il cero pasquale in prossimità dell'ambone, se la professione si celebra nel tem-
po di Pasqua;
- gli atti da firmare a testimonianza dell'avvenuta professione;
- i crocifissi.
142. Se il candidato alla professione è uno solo, nei formulari si usa il singolare.
RITI DI INTRODUZIONE
143. Quando la comunità religiosa e i fedeli sono riuniti, e ogni cosa è stata conve-
nientemente preparata, si muove la processione verso l'altare mentre l'assemblea
esegue il canto d'ingresso.
Alla processione prendono parte anche coloro che devono fare la professione
perpetua.
144. La processione è aperta dal turiferario (con il turibolo fumigante), cui segue la
croce accompagnata da due accoliti con le candele accese; dopo i professandi il
diacono o, in sua assenza, il lettore, porta l'Evangeliario; seguono i presbiteri con-
celebranti e il Superiore che presiede la celebrazione.
Giunti in presbiterio, dopo la venerazione ed eventuale incensazione all'altare,
tutti prendono il posto loro assegnato . La messa prosegue nel modo solito.
LITURGIA DELLA PAROLA
145 . Nelle solennità e nelle domeniche si proclamano tre letture; negli altri giorni or-
dinariamente se ne fanno solo due scelte o dal Lezionario proprio (cf specialmen-
teinn. 231,232,233,236,237, 240, 242,246,248,254,255,256, 260,261,
263,264,265,267,268,269,270,271,274,275,277, 278,280, 284, 286)
o dalla messa del giorno (cf sopra, n. 137); nel tempo pasquale le letture si pren-
dono tutte dal Nuovo Testamento.
Quando si preferisce non usare il formulario della messa rituale, si può scegliere
una lettura fra quelle proposte nel Lezionario della professione (cf Introduzione,
n. 25).
I

7.4 Page 64

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68
RITO DELLA PROFESSIONE
Appello o richiesta
146. Proclamato il vangelo tutti seggono. Il diacono o uno dei confratelli chiama i sin-
goli candidati per nome con queste parole o con altre simili:
Oggi siamo particolarmente lieti di poter presentare questi nostri fra-
telli che, chiamati da Dio, vogliono donarsi al Signore con la profes-
sione perpetua nella Società salesiana.
Essi sono...
Ciascuno risponde : Eccomi.
147. Il Superiore quindi si può rivolgere ai candidati con queste parole:
F igli (fratelli ) carissimi,
che cosa domandate a Dio e alla sua Chiesa?
1}.. Chiediamo di servire Dio per tutta la vita nella Società salesia-
na per portare a pienezza la nostra consacrazione battesimale.
148. Invece di questa risposta i candidati - soprattutto se sono pochi - possono espri-
mere le loro intenzioni con altre formulazioni preparate da loro stessi, e manife-
stare in tal modo i motivi per cui scelgono di offrirsi definitivamente a Dio
professando le Costituzioni della Società salesiana.
Il Superiore conclude:
D io Padre,
che con i sacramenti dell'iniziazione
vi ha fatto dono della vita nuova,
per la potenza del suo Spirito
vi conceda di raggiungere
la piena conformazione a Cristo
con la speciale alleanza che Egli oggi
stabilisce con voi.
1}.. Rendiamo grazie a Dio.

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LA PROFESSIONE PERPETUA 69
149. Oppure, al posto della domanda del Superiore, un candidato, a nome di tutti,
si rivolge al Superiore con queste parole o con altre simili:
Con l'aiuto di Dio, noi (N. e N.) in questi anni abbiamo vissuto in
comunione fraterna e apostolica continuando il cammino di crescita
nella sequela di Cristo, secondo il progetto di Don Bosco.
Ora chiediamo umilmente a te, padre, di poter offrire per sempre a
Dio noi stessi professando le Costituzioni della Società salesiana.
Il Superiore:
S iano rese grazie a Dio! Egli che vi ha donato la vita nuova facendo-
vi rinascere dall'acqua e dallo Spirito, vi conceda di camminare sem-
pre in novità di vita, insieme con i fratelli e i giovani che incontrerete
sulla vostra strada.
~. Rendiamo grazie a Dio.
Omelia
150. Tutti seggono. Il Superiore, alla luce delle letture bibliche, presenta il significato
e il valore del dono da parte di Dio e della Chiesa, e gli impegni che scaturiscono
dalla definitiva consacrazione religiosa in ordine alla missione salesiana e al cam-
mino di santificazione.
Interrogazioni o dialogo dell'impegno
151. Terminata l'omelia, dopo qualche momento di silenzio i professandi si alzano in
piedi; il Superiore li interroga sulla loro libera disponibilità a offrirsi definitiva-
mente a Dio e ai fratelli, con queste parole:
C arissimi, già da vari anni avete vissuto la consacrazione apostolica
propria della nostra Società.
Volete rendere perfetto il vostro dono impegnandovi definitivamen-
te per tutta la vita?
~. Sì, lo voglio, perché credo che l'amore fedele di Dio mi chiama
per questa vita e garantisce la mia perseveranza.

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70
N oi salesiani siamo stati suscitati da Dio per essere nella Chiesa se-
gni e portatori del suo amore per i giovani.
Volete spendere tutte le vostre forze per loro, specialmente per i più
poveri?
~. Sì, lo voglio, perché si compia in me una vita nuova di dedizio-
ne totale, nell'atteggiamento del buon Pastore che conquista con la
mitezza e il dono di sé.
V ivere e lavorare insieme è un'esigenza fondamentale della nostra
vita di consacrati.
Voleve vivere definitivamente in comunione di mente, di cuore e di
opere con tutti i membri della Società salesiana, nello spirito della
carità pastorale di Don Bosco?
~. Sì, lo voglio, per manifestare al mondo che il disegno di Dio è
di riunire tutti gli uomini nel suo progetto di amore, e per compiere
la missione apostolica che lo Spirito Santo affida ai figli di Don Bosco.
C risto Signore e Maria sua madre hanno scelto per se stessi una vita
di obbedienza, povertà e castità per il Regno dei cieli.
Volete anche voi, con la grazia di Dio, fare la stessa scelta per sempre?
~. Sì, lo voglio, perché Cristo Signore sia il mio unico Maestro e
il mio bene supremo, e la Vergine Maria colei che aiuta e infonde
speranza.
152. Al posto della precedente interrogazione, si può usare la seguente:
C arissimi, la grazia del Padre vi ha consacrato con il dono del suo
Spirito e vi ha inviato per essere apostoli dei giovani.
Volete ora offrire definitivamente voi stessi a Dio?
~. Sì, lo voglio, per poter camminare al seguito di Cristo e lavora-
re con lui alla costruzione del Regno.
IlSignore ha indicato a Don Bosco i giovani, specialmente i più po-
veri, come primi e principali destinatari della sua missione.
Volete realizzare la missione del nostro Fondatore a servizio dei gio-
vani, offrendo generosamente per il loro bene tempo, doti e salute?
~. Sì, lo voglio, per essere nella Chiesa un testimone dell'amore ine-
sauribile del Figlio di Dio.

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LA PROFESSIONE PERPETUA 71
V ivere e lavorare insieme è per noi Salesiani un'esigenza fondamen-
tale e una via sicura per realizzare la nostra vocazione; per questo
ci riuniamo in comunità.
Volete condividere ogni cosa in spirito di famiglia con i fratelli con
cui vivete e essere in comunione con tutti i membri della nostra
Società?
~. Sì, lo voglio, per poter diventare anche per essi segno di amore
e artefice di unità.
N oi ci poniamo al seguito di Cristo, il quale casto e povero redense
e santificò gli uomini con la sua obbedienza.
Volete offrire definitivamente al Padre la completa disponibilità del-
la vostra vita obbediente, povera e casta sull'esempio di Cristo e di
Maria sua Madre?
~. Sì, con la grazia di Dio lo voglio, per poter aderire in modo to-
tale a Lui, amato sopra ogni cosa, avendo Maria come Guida e
Maestra.
Preghiera Iitanica
153. Tutti si alzano. Il Superiore invita l'assemblea alla preghiera con queste parole:
B enediciamo la Trinità santissima per il dono manifestato in questi
nostri fratelli che, morti al peccato e rinati a nuova vita mediante
il Battesimo, si offrono definitivamente a Dio con la professione per-
petua, per vivere la grazia battesimale con maggior pienezza e radi-
calità.
E ora supplichiamo il Padre perché, per l'intercessione della Vergine
Maria e di tutti i Santi, effonda la sua benedizione su questi suoi fi-
gli, chiamati a seguire Cristo nella via della perfezione evangelica se-
condo il progetto apostolico di san Giovanni Bosco, e li confermi nella
speciale alleanza che oggi stabilisce con loro.
I candidati si inginocchiano o si prostrano. Anche l'assemblea prega in ginocchio,
a meno che la professione si celebri in domenica o durante il tempo pasquale in
cui tutti, ad eccezione dei candidati, possono rimanere in piedi durante il canto
delle Litanie.

7.8 Page 68

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72
154. Nella lista dei santi si possono aggiungere i nomi dei patroni della nazione o della
regione, dell'ispettoria e dei santi di cui i candidati portano il nome .
Nell'ultima parte delle Litanie si scelga l'una o l'altra delle alternative proposte.
Le Litanie sono intonate dal diacono, dal coro o da altra persona idonea.
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Santa Maria, Madre di Dio
San Michele
Santi Angeli di Dio
prega per nOI
prega per nOI
pregate per noi
San Giovanni Battista
San Giuseppe
prega per nOi
prega per nOi
Santi Pietro e Paolo
Santi Andrea e Giovanni
Santi Apostoli ed Evangelisti
pregate per noi
pregate per noi
pregate per noi
Santa Maria Maddalena
Santi Discepoli del Signore
Santi Stefano e Lorenzo
Sante Perpetua e Felicita
Sant'Agnese
Beato Luigi Versiglia
Beato Callisto Caravario
Santi Martiri di Cristo
San Basilio
Sant'Agostino
San Benedetto
San Bernardo
San Francesco
San Domenico
Sant'Ignazio di Loyola
San Francesco di Sales
San Vincenzo de' Paoli
San Giovanni Bosco
Santa Caterina da Siena
Santa Teresa di Gesù
Santa Maria Domenica Mazzarello
prega per nOI
pregate per noi
pregate per noi
pregate per noi
prega per nOi
prega per nOI
prega per nOI
pregate per noi
prega per nOI
prega per nOI
prega per nOi
prega per nOi
prega per nOI
prega per nOi
prega per nOI
prega per nOI
prega per nOI
prega per nOi
prega per nOI
prega per nOi
prega per nOi

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LA PROFESSIONE PERPETUA 73
San Domenico Savio
Beata Laura Vicuiia
Beato Michele Rua
Santi e beati della Famiglia salesiana
Voi tutti santi e sante di Dio
Sii misericordioso
Da ogni male
Da ogni peccato
Dalla morte eterna
Per la tua incarnazione
Per la tua morte e risurrezione
Per il dono dello Spirito Santo
Noi peccatori, ti preghiamo
prega per nOi
prega per nOI
prega per nOi
pregate per noi
pregate per noi
liberaci, o Signore
liberaci, o Signore
liberaci, o Signore
liberaci, o Signore
liberaci, o Signore
liberaci, o Signore
liberaci, o Signore
ascoltaci, o Signore
Perché tu doni alla tua Chiesa
una vita sempre più feconda
mediante la consacrazione apostolica
dei tuoi figli,
ti preghiamo
- Perché tu rinnovi e accresca
i doni dello Spirito Santo
sul tuo servo il nostro papa N. ,
sul nostro vescovo N.
e su tutti i vescovi della Chiesa,
ti preghiamo
ascoltaci, o Signore
ascoltaci, o Signore
Perché tu benedica
la vita e l'apostolato
dei religiosi e delle religiose
a vantaggio di tutta l'umanità,
ti preghiamo
ascoltaci, o Signore
- Perché tu benedica tutti coloro
che con la professione religiosa
offrono a Dio se stessi per camminare
al seguito di Cristo e lavorare con
lui alla costruzione del Regno,
ti preghiamo
ascoltaci, o Signore

7.10 Page 70

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74
Perché tu doni la pienezza delle
'tue benedizioni ai genitori che hanno
offerto a te questi loro Jigli,
ti preghiamo
ascoltaci, o Signore
- Perché tu renda sempre più unita
e feconda la Famiglia salesiana
per un migliore servizio
alla Chiesa e ai ,giovani,
ti preghiamo
ascoltaci, o Signore
Perché tu renda sempre più
conformi all'immagine di Cristo
questi tuoi figli che oggi tu consacri
con il dono del tuo Spirito,
ti preghiamo
- Perché tu doni a questi nostri
fratelli la forza di progredire e
perseverare nel loro definitivo
impegno di vita,
ti preghiamo
ascoltaci, o Signore
ascoltaci, o Signore
Perché tu benedica, santifichi e
consacri questi nostri fratelli,
ti preghiamo
ascoltaci, o Signore
Gesù, Figlio del Dio vivo,
ti preghiamo
ascoltaci, o Signore
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
155, Si alza quindi solo il celebrante e con le braccia allargate , dice:
A ccogli, O Padre,
le invocazioni del tuo popolo:

8 Pages 71-80

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8.1 Page 71

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LA PROFESSIONE PERPETUA 75
disponi il cuore e la volontà di questi tuoi figli
a ricevere il dono dello Spirito Santo perché,
purificati dal peccato, siano infiammati
dall'ardore della carità del tuo Figlio
che ha dato se stesso per noi,
e ora vive e regna nei secoli dei secoli.
~. Amen.
Tutti si alzano e rimangono in piedi.
156. Se lo si ritiene opportuno, per evidenziare meglio il rapporto tra Battesimo e pro-
fessione religiosa, a questo punto si può fare il gesto simbolico della candela accesa.
li Superiore rivolge queste parole:
F ratelli carissimi,
il segno di Cristo risorto, luce del mondo, che vi è stato affidato nel
giorno del vostro Battesimo, vi ricordi oggi e sempre che siete inviati
per essere anche voi luce del mondo, e consacrati per celebrare la li-
turgia della vita con l'offerta totale di voi stessi al seguito di san Gio-
vanni Bosco.
157. Uno dopo l'altro i candidati si accostano al Superiore che consegna loro la can-
dela, accesa dal diacono o dall'accolito alle candele dell'altare o al cero pasquale
(nel tempo di Pasqua).
Nel consegnare la candela, il Superiore dice a ognuno:
R icevi la luce di Cristo
e sii luce per tutti coloro che incontrerai
sul tuo cammino di consacrato.
~. Amen.
Professione
158. Due confratelli professi perpetui, in piedi accanto al Superiore, fungono da te-
stimoni.
I candidati, a uno a uno (con la candela accesa in mano) davanti al Superiore
leggono la formula della professione (cf Appendice II, n. 301) già antecedente-
mente scritta di proprio pugno.

8.2 Page 72

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76
159. Se i professandi sono numerosi, si può usare la forma riportata in Appendice II,
n . 302; oppure possono leggere la prima parte della formula tutti insieme:
Dio Padre,
Tu mi hai consacrato a Te
nel giorno del Battesimo.
In risposta all'amore del Signore Gesù
tuo Figlio,
che mi chiama a seguirlo più da vicino,
e condotto dallo Spirito Santo
che è luce e forza,
in piena libertà
mi offro totalmente a Te,
impegnandomi
a donare tutte le mie forze
a quelli a cui mi manderai,
specialmente ai giovani più poveri,
a vivere nella Società salesiana
in fraterna comunione di spirito e di azione,
e a partecipare in questo modo alla vita
e alla missione della tua Chiesa.
Poi ognuno individualmente prosegue:
Per questo io N. N .,
alla presenza dei miei fratelli,
davanti a N. N. , Rettor Maggiore
della Società di san Francesco di Sales
(oppure: davanti a... che fa le veci
del Rettor Maggiore
della Società di san Francesco di Sales),
faccio voto per sempre
di vivere obbediente, povero e casto,
secondo la via evangelica
tracciata nelle Costituzioni salesiane.
La tua grazia, Padre,
l'intercessione di Maria SS. Ausiliatrice,
di san Giuseppe, di san Francesco di Sales,
di san Giovanni Bosco,

8.3 Page 73

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LA PROFESSIONE PERPETUA 77
e i miei fratelli salesiani
mi assistano ogni giorno
e mi aiutino ad essere fedele.
160. Il neoprofesso, dopo aver eventualmente collocato la candela accesa ai piedi del
cero pasquale o in altro luogo significativo, si reca all'altare su cui depone il fo-
glio con la formula della professione, e Il firma l'atto ufficiale, esplicitando anche
con questo gesto lo stretto rapporto tra l'offerta della propria vita e il mistero
della Pasqua del Cristo che si rende presente sull'altare. Quindi torna al suo posto.
Solenne benedizione o consacrazione dei neoprofessi
161. I neoprofessi s'inginocchiano. Il celebrante, con le mani stese su di loro dice la
preghiera di benedizione usando uno dei seguenti formulari; le espressioni poste
tra parentesi si possono eventualmente tralasciare.
162. O Dio, principio e fonte di ogni santità,
hai tanto amato gli uomini
da renderli partecipi della tua vita divina,
chiamandoli ad essere santi come tu sei santo:
a te sia lode da ogni creatura.
N ella tua provvidenza,
dalla stirpe del popolo eletto
hai suscitato attraverso i secoli
uomini giusti e donne di eminente virtù:
prima tra tutte Maria, la Madre del tuo Figlio.
Tu, nella pienezza dei tempi, hai inviato il Cristo
per la salvezza dell'umanità.
Egli è apparso quale splendore della tua santità;
per arricchirci si fece povero
e, obbediente fino alla morte di croce,
ci aprì il cammino
alla vera libertà dei figli di Dio.
T u, Padre infinitamente buono,
con la voce interiore del tuo Spirito
hai attratto lungo il tempo innumerevoli figli
a seguire più da vicino il Cristo

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78
con l'offerta generosa della volontà,
del cuore e di ogni loro bene.
G uarda ora questi tuoi figli che,
secondo un misterioso progetto di elezione,
hai chiamato e oggi consacri per una vita nuova.
Infondi in essi lo Spirito santificatore
perché possano adempiere con il tuo aiuto
ciò che per tuo dono ti promettono con gioia.
Tengano sempre fisso lo sguardo sul divin Maestro
e al suo esempio conformino la loro vita.
Rinnova nel loro cuore, o Padre,
la carità pastorale di san Giovanni Bosco,
padre e maestro dei giovani,
perché in tutto cerchino,
con instancabile operosità,
la salvezza delle anime e il tuo servizio.
[Risplenda in essi l'obbedienza generosa,
la povertà contenta e la castità irradiante.
Ti servano con cuore aperto e cordiale,
per amarti nei fratelli con spirito d'iniziativa.
Siano pazienti nella prova, saldi nella fede,
lieti e audaci nella speranza,
semplici e generosi nello slancio apostolico.
Sappiano educare ed evangelizzare
con la pedagogia della bontà
secondo un progetto
di promozione integrale dell'uomo,
orientato a Cristo, uomo perfetto].
S ii tu, Padre santo,
il sostegno e la guida di questi tuoi figli.
Quando lasceranno questa vita,
per comparire in giudizio davanti al tuo Figlio,
rendili immensamente felici
per essere stati fedeli alla tua chiamata
e fa' che, nella lode perenne della gloria dei santi,
partecipino della piena comunione con te
come compimento della speciale alleanza
che oggi stabilisci con loro.

8.5 Page 75

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LA PROFESSIONE PERPETUA 79
P er il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
I presenti manifestano la loro partecipazione cantando insieme:
~. Amen.
163. Oppure:
O Dio, principio e fonte di ogni santità,
tu hai tanto amato gli uomini
da renderli partecipi della tua vita divina
e nella tua misericordia non hai voluto
che il peccato di Adamo e le iniquità del mondo
estinguessero questo disegno del tuo amore.
Già agli inizi della storia
ci hai dato in Abele il giusto
un modello di vita innocente
e nella tua provvidenza, attraverso i secoli,
hai suscitato dalla stirpe del popolo eletto
uomini santi e donne di eminenti vitù:
splende fra tutte la figlia di Sion,
la beata Vergine Maria.
Dal suo grembo verginale venne alla luce
il tuo Verbo fatto uomo per la salvezza del mondo,
Gesù Cristo nostro Signore.
Splendore della tua santità, o Padre,
egli si fece povero per arricchirci
e prese l'aspetto di servo
per restituirci alla libertà;
nel suo mistero pasquale
ha redento il mondo con immenso amore,
ha santificato la tua Chiesa
e l'ha resa partecipe
dei doni dello Spirito Santo.
E tu, o Padre,

8.6 Page 76

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80
con la voce misteriosa dello stesso Spirito
hai attratto innumerevoli figli
a seguire Cristo Signore
e a lasciare ogni cosa
per aderire generosamente a te
in un eterno patto d'amore
e a dedicarsi al servizio dei fratelli.
Guarda, o Padre, questi tuoi eletti;
infondi in loro lo Spirito di santità,
perché possano adempiere con il tuo aiuto
ciò che per tuo dono hanno promesso con gioia.
Contemplino sempre il divino Maestro
e al suo esempio conformino la loro vita.
(Risplenda in loro una perfetta castità,
un'obbedienza generosa,
una povertà vissuta con letizia evangelica.
Ti piacciano per l'umiltà, o Padre,
ti servano docilmente,
aderiscano a te con tutto il cuore.
Siano pazienti nelle prove, saldi nella fede,
lieti nella speranza, operosi nell'amore).
La loro vita a te consacrata edifichi la Chiesa,
promuova la salvezza del mondo
e appaia come segno luminoso dei beni futuri.
Sii tu per loro, Padre santo, il sostegno e la guida
e quando compariranno davanti al tuo Figlio,
sii tu la vera ricompensa
e allora godranno di essere stati fedeli
alla loro consacrazione;
confermati nel tuo amore,
canteranno a te la lode perenne
nell'assemblea dei santi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Ile. Amen.

8.7 Page 77

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"7
LA PROFESSIONE PERPETUA 81
164. Oppure:
O Dio,
per tuo dono fiorisce la santità nella Chiesa:
a te la lode da ogni creatura.
All'inizio dei tempi
tu hai creato un mondo bello e felice
e quando fu sconvolto dal peccato di Adamo,
tu gli hai dato la promessa
di un nuovo cielo e di una nuova terra.
Tu hai affidato la terra all'uomo
perché la fecondasse con il proprio lavoro
e attraverso le vie del mondo
dirigesse i suoi passi alla città del cielo.
Ai tuoi figli che mediante il Battesimo
hai riunito nella Chiesa,
tu distribuisci una grande varietà di carismi,
perché alcuni ti servano
nella santità del matrimonio
e altri, rinunziando alle nozze
per il regno dei cieli,
condividano tutti i loro beni con i fratelli
e uniti nella carità
diventino un cuore solo
e offrano un'immagine della comunità celeste.
Ti preghiamo umilmente, o Padre:
manda il tuo Spirito su questi tuoi figli,
che hanno aderito con fede alla parola di Cristo.
Rafforza il loro proposito
e fa' che ispirino tutta la loro vita al Vangelo.
Ravviva in essi l'amore fraterno
e la sollecitudine per tutti gli uomini,
perché diventino segno e testimonianza
che tu sei l'unico vero Dio
e ami tutti gli uomini con amore infinito.
Fa' che sostengano con coraggio
le prove della vita,
ricevano fin d'ora il centuplo che hai promesso
e poi la ricompensa senza fine.

8.8 Page 78

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82
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
~. Amen.
Accoglienza dei professi
165. C arissimi (N. e N.),
a nome della Chiesa e della Società salesiana
vi accolgo come confratelli impegnati con voti perpetui
tra i salesiani di Don Bosco.
E l'abbraccio fraterno che ora ci scambiamo
sia segno di questa comunione di vita.
Il Superiore e gli altri confratelli professi perpetui accolgono i neoprofessi con
un abbraccio fraterno o con altro gesto adeguato.
Nel frattempo si può eseguire un canto adatto (come, ad esempio, il Salmo 132)
o accompagnare il gesto con un sottofondo musicale.
Consegna del simbolo della professione perpetua
166. Il rito della professione si conclude con la consegna della croce caratterizzata dal-
l'immagine di Cristo buon Pastore.
I professi si avvicinano singolarmente al Superiore che consegna loro il simbolo
della consacrazione e missione salesiana con queste parole:
R icevi la croce di Cristo,
segno di risurrezione e di vita:
essa ti ricordi il costante impegno pastorale
di partecipare al mistero della sua Pasqua
per la salvezza dei fratelli.
~. Amen.
Se i professi sono molti , il Superiore può dire la formula una sola volta al plurale,
poi ciascuno passa a ricevere il simbolo mentre l'assemblea partecipa in silenzio.

8.9 Page 79

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Ii
LA PROFESSIONE PERPETUA 83
LITURGIA EUCARISTICA
167. Mentre si esegue un canto adatto, il diacono e gli accoliti preparano la mensa;
alcuni neoprofessi o i loro genitori portano all'altare il pane, il vino e l'acqua per
il sacrificio eucaristico.
168. La consacrazione dei neoprofessi viene ricordata nella Preghiera eucaristica con
un'apposita intercessione riportata nel formulario della messa (cf cap . V, n. 196).
Non si usa la Preghiera eucaristica IV sia perché la messa rituale ha un prefazio
proprio che non si può unire a questa preghiera, sia perché si è già fatto cenno
alla storia della salvezza nella solenne preghiera di benedizione o consacrazione
dei professi.
169. Se lo ritiene opportuno, il celebrante può scambiare il segno della pace secondo
l'usanza del luogo anche con ognuno dei neoprofessi qualora si trovino vicino
all'altare.
170. Dopo che il celebrante si è comunicato al Corpo e al Sangue del Signore, i neo-
professi si accostano all'altare per ricevere la comunione che può essere loro data
sotto le due specie.
Nello stesso modo possono ricevere l'Eucaristia i genitori, i parenti, i confratelli
e, secondo l'opportunità, tutti i presenti alla celebrazione.
RITI DI CONCLUSIONE
171. Terminata l'orazione dopo la comunione, è possibile che uno dei neoprofessi espri-
ma a nome di tutti qualche parola di circostanza.
172. I neoprofessi, se è il caso, si recano quindi davanti all'altare: il Superiore, con
le mani stese sul popolo, invoca su di loro e su tutta l'assemblea la benedizione
del Signore con queste parole:
D io Padre, ispiratore di santi propositi,
vi illumini e vi rafforzi,
perché siate fedeli alle vostre promesse.
l}.. Amen.
E gli vi conceda di percorrere nella gioia di Cristo
la stretta via evangelica che avete scelto
per servire con dedizione i vostri fratelli.
l}.. Amen.

8.10 Page 80

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84
L o Spirito che procede dal Padre e dal Figlio
faccia di voi una vera famiglia
segno e immagine dei beni futuri.
:ijc. Amen.
E su tutti voi che avete partecipato a questa santa liturgia,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ~ e Spirito Santo.
:ijc. Amen.
173. Oppure:
D io, che ispira e porta a compimento ogni santo proposito,
vi protegga sempre con la sua grazia,
perché possiate vivere fedelmente gli impegni della vostra vocazione.
:ijc. Amen.
E gli vi renda presso tutti i fratelli
segno e testimonianza del suo amore.
:ijc. Amen.
E gli perpetui nel cielo il vincolo di carità
che vi ha uniti sulla térra a Cristo suo Figlio.
:ijc. Amen.
E su tutti voi che avete p~rtecipato a questa santa liturgia,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ~ e Spirito Santo.
:ijc. Amen.

9 Pages 81-90

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9.1 Page 81

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CAPITOLO V r-;:::=======::::::::::=;-J
MESSE
RITUALI ~~~~

9.2 Page 82

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"W>-C\\ '7
<c •• si mise a tavola con loro. prese il
pane e pronunziò la preghiera di
benedizione; lo spezzò e com inciò a
distribuirlo. In quel momento gli
occhi dei due discepoli si aprirono e
riconobbero Gesù ... »
(Luca 24, 30-3 1).

9.3 Page 83

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CAPITOLO V
MESSE RITUALI
174. Questi formulari si possono usare tutti i giorni, eccetto la Settimana santa e le
ferie dell'Ottava di Pasqua, le solennità, le domeniche di Avvento, Quaresima e
Pasqua, il mercoledì delle Ceneri e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti
(cf Introduzione, n. 21).
175 . Si usa il colore liturgico bianco, e si dice il Gloria.
176. Se il candidato alla professione o chi festeggia il venticinquesimo o il cinquantesi-
mo è uno solo, nei formulari si usa il singolare.

9.4 Page 84

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88
A - PER LA PROFESSIONE TEMPORANEA
177. ANTIFONA D'INGRESSO
Ecco, io vengo, o Signore, per fare la tua volontà.
lo desidero la tua legge nel profondo del cuore.
(T. P. Alleluia).
cf Sal 39, 8·9
178. COLLETTA
o Dio,
che hai ispirato a questi nostri fratelli
il proposito di seguire più da vicino il Cristo tuo Figlio,
concedi loro un felice compimento del cammino oggi iniziato,
perché la loro vita si trasformi in un dono perfetto
a lode della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
179. SULLE OFFERTE
A ccogli, o Padre,
le offerte e le preghiere che ti presentiamo
nel giorno della professione religiosa dei nostri fratelli,
e per la grazia del tuo Spirito
concedi che a queste primizie della loro consacrazione
corrispondano frutti abbondanti di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.

9.5 Page 85

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MESSE RITUALI 89
180. PREFAZIO
"Cris to modello della vita consacrata»
'f. Il Signore sia con voi.
:ij.. E con il tuo spirito.
'f. In alto i nostri cuori.
:ij.. Sono rivolti al Signore.
'f. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
:ij.. È cosa buona e giusta.
I
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l'inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Egli, uomo nuovo, nato dalla Vergine Maria,
proclamò beati i puri di cuore,
e con la sua vita rivelò il pregio sublime della castità.
Egli liberamente aderì in tutto al tuo volere
e facendosi obbediente fino alla morte
si offrÌ per noi in sacrificio perfetto a te gradito.
Egli consacrò al servizio della tua gloria
quelli che per tuo amore abbandonano ogni cosa,
promettendo loro un tesoro inestimabile nei cieli.
Per questo dono del tuo amore, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con esultanza l'inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell'alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell'alto dei cieli.
181. ANTIFONA ALLA COMUNIONE
«Chi fa la volontà di Dio,
costui è mio fratello, sorella e madre»
dice il Signore (T. P. Alleluia).
Mc 3, 35

9.6 Page 86

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90
182. DOPO LA COMUNIONE
L a comunione al santo mistero
del Corpo e Sangue del tuo Figlio
sia fonte di gioia per il tuo popolo, o Padre,
e confermi nella loro donazione questi nostri fratelli,
perché adempiendo fedelmente il progetto di vita
che oggi hanno professato, ti servano con libertà di figli.
Per Cristo nostro Signore.
183. BENEDIZIONE SOLENNE : cf cap. II, n . 86 .

9.7 Page 87

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MESSE RITUALI 91
B - PER LA RINNOVAZIONE
DELLA PROFESSIONE
184. ANTIFONA D'INGRESSO
Mi rallegrai, quando mi dissero:
andremo nella casa del Signore.
E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte,
o Gerusalemme (T. P. Alleluia).
Sal 121, 1-2
185. COLLETTA
O Dio,
I
che disponi ogni cosa con sapienza e amore,
guarda questi tuoi figli
che rinnovano l'offerta della loro vita,
e fa' che,
uniti sempre più intimamente al mistero della Chiesa,
si dedichino con generosità al bene dei fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
186. SULLE OFFERTE
A ccogli, o Padre, i doni del tuo popolo
insieme al rinnovato impegno di questi nostri fratelli
al servizio di Cristo obbediente, povero e casto;
trasforma la nostra offerta nel sacramento di vita eterna
e rinnova tutti noi a immagine del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

9.8 Page 88

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92
187. PREFAZIO: come nella messa precedente (cf n. 180).
188. ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia (T. P. Alleluia).
189. DOPO LA COMUNIONE
o Padre, che ci hai nutriti alla tua mensa,
guarda questi nostri fratelli,
che confidano nel tuo amore:
con la grazia del Cristo risorto
e con la potenza del tuo Spirito
guidali nell'ardua via dei consigli evangelici.
Per Cristo nostro Signore.
Sal 33, 9

9.9 Page 89

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MESSE RITUALI 93
c - PER LA PROFESSIONE PERPETUA
190. ANTIFONA D'INGRESSO
Sal 65, 13-14
Entrerò nella tua casa con olocausti,
a te scioglierò i miei voti,
i voti pronunziati dalle mie labbra (T. P. Alleluia).
191. COLLETTA
o Dio, che hai fatto maturare in questi tuoi figli
il germe della grazia battesimale,
con il proposito di seguire più da vicino Cristo Signore,
fa' che ricercando costantemente la perfezione evangelica
accrescano la santità della Chiesa
e siano testimoni della sua vitalità apostolica.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
192. Oppure:
S ignore, Padre santo,
conferma il proposito di questi tuoi figli,
e fa' che la grazia del Battesimo,
per questo nuovo vincolo della professione,
cresca e porti in loro pienezza di frutti
in una vita consacrata per la tua lode
e per l'edificazione del regno di Cristo.
Egli è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

9.10 Page 90

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94
193. SULLE OFFERTE
A ccogli, o Padre,
i doni e le preghiere di questo popolo in festa
e conferma con il dono del tuo Spirito
questi nostri fratelli nel loro definitivo impegno
a vivere i consigli evangelici.
Per Cristo nostro Signore.
194. Oppure:
A ccogli, O Padre, l'offerta che ti presentiamo
e trasformala nel sacramento di salvezza;
riempi con i doni del tuo Spirito
questi nostri fratelli che oggi hai chiamato
a seguire più da vicino Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Preghiera Eucaristica
195. PREFAZIO
"Chiamati alla santità per la salvezza dell'uomo»
'f. Il Signore sia con voi.
:ij.. E con il tuo spirito.
'f. In alto i nostri cuori.
:ij.. Sono rivolti al Signore.
'f. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
:ij.. È cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta rendere grazie
e innalzare l'inno di benedizione e di lode
a Te, Padre santo, che hai inviato il tuo Figlio,
nato dalla Vergine Maria,
perché con il dono supremo di sé e con la parola
rivelasse al mondo la via evangelica alla santità.

10 Pages 91-100

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10.1 Page 91

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l
I
MESSE RITUALI 95
I
I
Annunciando a tutti che il tuo regno è per i piccoli e i poveri
egli ha tracciato il cammino
I
per la salvezza integrale di ogni uomo;
I
invitando alcuni a seguirlo più da vicino
,
ha indicato la radicale esigenza dei consigli evangelici.
Anche oggi egli continua a chiamare altri
I
!
a seguirlo sulla via della Croce
I
con il dono libero e completo di se stessi
i
per essere testimonianza viva del tuo progetto di salvezza.
Il tuo Spirito li consacra per donarsi ai fratelli
e fare della loro vita un sacrificio a te gradito,
sull'esempio di Cristo, nostro Signore e Salvatore.
Per mezzo di lui, noi, che sperimentiamo nel tempo
i prodigi del tuo amore di Padre,
eleviamo con gioia e riconoscenza
insieme agli angeli, ministri della tua gloria,
il nostro canto di adorazione e di lode.
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell'alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell'alto dei cieli.
Oppure: cf n. 180.
196. INTERCESSIONI PARTICOLARI
Nelle Preghiere eucaristiche il ricordo dei neoprofessi si può fare con i seguenti
embolismi :
Nel Canone Romano il «celebrante principale» dice:
A ccetta con benevolenza, o Signore,
l'offerta che ti presentiamo
noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia:
te l'offriamo anche per questi nostri fratelli (N. e N.)
nel giorno della loro professione perpetua;
come oggi, per tuo dono,
hanno consacrato a te la loro vita,
così nella gloriosa venuta del tuo Figlio
siano accolti nella gioia della Pasqua eterna.

10.2 Page 92

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96
Nella Preghiera Eucaristica II il «primo concelebrante» dice:
R icordati, Padre, della tua Chiesa
diffusa su tutta la terra:
rendila perfetta nell'amore
in unione con il nostro papa N. ,
il nostro vescovo N. ,
e tutto l'ordine sacerdotale.
Ricordati anche dei nostri fratelli (N. e N.)
che oggi si sono consacrati per sempre al tuo servizio,
e fa' che volgano a te
la loro mente e il loro cuore
e rendano gloria al tuo nome.
Nella Preghiera Eucaristica III il «secondo concelebrante» dice:
P er questo sacrificio di riconciliazione
dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero.
Conferma nella fede e nell'amore
la tua Chiesa pellegrina sulla terra:
il tuo servo e nostro papa N. ,
il nostro vescovo N. , il collegio episcopale,
tutto il clero
e il popolo che tu hai redento.
Conferma nel santo proposito i nostri fratelli (N. e N.)
che oggi con la professione religiosa
si sono consacrati per sempre al tuo servizio,
e fa' che nella tua Chiesa
manifestino la vita nuova
frutto della redenzione di Cristo.
Ascolta la preghiera di questa famiglia,
che hai convocato alla tua presenza.
Ricongiungi a te, Padre misericordioso,
tutti i tuoi figli ovunque dispersi.
Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti
e tutti i giusti che, in pace con te,
hanno lasciato questo mondo;
concedi anche a noi di ritrovarci insieme

10.3 Page 93

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MESSE RITUALI 97
a godere per sempre della tua gloria,
in Cristo, nostro Signore,
per mezzo del quale tu, o Dio,
doni al mondo ogni bene.
197. ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Sono stato crocifisso con Cristo
e non sono più io che vivo,
ma Cristo vive in me (T. P. Alleluia).
Gal 2, 19-20
198. DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che ci hai resi partecipi della tua Parola,
e del Corpo e Sangue del Cristo,
riempi con il dono dello Spirito questi tuoi figli
consacrati per sempre al tuo servizio,
e fa' che portino a compimento la speciale alleanza
che oggi, in Cristo, hai stabilito con loro.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
199. Oppure:
S i allieti il tuo popolo, o Padre,
per la comunione al sacramento della vita
e per questo solenne rito della professione religiosa:
il duplice motivo di gioia
stimoli questi tuoi figli nell'amore generoso
a servizio della Chiesa e dei fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
200. BENEDIZIONE SOLENNE: cf cap. IV, nn. 172-173.

10.4 Page 94

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98
D - PER IL VENTICINQUESIMO DI PROFESSIONE
201. Per mettere maggiormente in evidenza il rapporto tra la memoria della professio-
ne come continuazione e perfezionamento dell'alleanza battesimale, si puÒ op-
portunamente valorizzare il rito per l'aspersione con l'acqua benedetta, al posto
dell'atto penitenziale, secondo le indicazioni del Messale Romano.
202. ANTIFONA D'INGRESSO
Beati coloro che accolgono il seme della Parola:
saranno generatori della vita incorruttibile
(T. P. Alleluia).
Cf Lc 11, 27-28
2m . COLLETTA
S ignore Dio fedele,
che concedi ai nostri fratelli (N. e N.)
la gioia di rinnovare dopo venticinque anni
l'offerta della loro vita al tuo servizio,
accogli il nostro umile ringraziamento
e conferm'a in loro il santo proposito
di dedicarsi con rinnovato entusiasmo
alla lode del tuo nome e alla salvezza dei fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
204. LETTURE
Quando è possibile scegliere le letture dal Lezionario della professione si possono
valorizzare specialmente quelle indicate ai nn. 232, 233, 234, 235, 240, 243,
244,246,248,251 , 252, 254,259, 261,263,264,265,266,268,269, 270,
271,273,274,275,281,282,287. Nel tempo pasquale le letture si prendono
tutte dal Nuovo Testamento.
205. RINNOVAZIONE DELLA PROFESSIONE
Al termine dell'omelia l'assemblea sosta per qualche momento in silenzio. Se lo
si ritiene opportuno, si puÒ ripetere il gesto della consegna della candela accesa,
come nel rito della professione perpetua (cf cap. IV, nn. 156-157).
Quindi, colui che presiede o altra persona idonea introduce con alcune parole
adeguate la rinnovazione della professione da parte dei festeggiati:

10.5 Page 95

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MESSE RlTUALI 99
Dio Padre,
Tu mi hai consacrato a Te
nel giorno del Battesimo.
In risposta all'amore del Signore Gesù
tuo Figlio,
che mi chiama a seguirlo più da vicino,
e condotto dallo Spirito Santo
I
,
che è luce e forza,
rinnovo la mia offerta totale a Te,
impegnandomi
a donare tutte le mie forze
a quelli a cui mi manderai,
specialmente ai giovani più poveri,
a vivere nella Società salesiana
in fraterna comunione di spirito e di azione,
e a partecipare in questo modo alla vita
e alla missione della tua Chiesa.
Per questo,
alla presenza dei miei fratelli,
rinnovo per sempre il voto
di vivere obbediente, povero e casto,
secondo la via evangelica
tracciata nelle Costituzioni salesiane.
La tua grazia, Padre,
l'intercessione di Maria SS. Ausiliatrice,
di san Giuseppe, di san Francesco di Sales,
di san Giovanni Bosco,
e i miei fratelli salesiani
mi assistano ogni giorno
e mi aiutino ad essere fedele.
206. Colui che presiede dice:
R endiamo grazie al Signore per la sua infinita bontà che ha manife-
stato fino ad oggi nella vita dei nostri fratelli (N. e N.) , e invochia-
molo con fede mentre innalziamo la nostra comune preghiera.
Si annunciano quindi le intenzioni di preghiera; ci si può ispirare anche ai temi
del formulario presente nel cap. II, n. 81; ogni volta l'assemblea acclama con un
ritornello possibilmente in canto.

10.6 Page 96

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100
207. Colui che presiede conclude con questa invocazione:
A ccogli, o Padre, la preghiera del tuo popolo
e conferma il dono dello Spirito Santo
su questi nostri fratelli
che oggi rinnovano con gioia ed entusiasmo
l'offerta totale della propria vita a Te;
concedi loro di continuare a lavorare nella Chiesa
secondo il progetto pastorale di san Giovanni Bosco
fino al giorno di Cristo Signore
che vive e regna nei secoli dei secoli.
208. SULLE OFFERTE
A ccetta, o Padre,
con i doni che ti presentiamo,
la rinnovata offerta dei nostri fratelli (N. e N.),
e con la forza dello Spirito Santo
rendili sempre più conformi
all'immagine del tuo dilettissimo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
209. PREFAZIO
"La lode, dono di Dio»
y. Il Signore sia con voi.
:ij:,. E con il tuo spirito.
y. In alto i nostri cuori.
:ij:,. Sono rivolti al Signore.
y. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
:ij:,. È cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici,
Dio onnipotente ed eterno.

10.7 Page 97

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MESSE RITUALI 101
Tu non hai bisogno della nostra lode,
ma per un particolare dono del tuo amore
ci chiami a renderti grazie;
i nostri inni di benedizione
non accrescono la tua grandezza,
ma ci ottengono la grazia
che ci rafforza nella rinnovata fedeltà
all'edificazione del tuo Regno,
per Cristo Signore nostro.
Per questo dono della tua benevolenza
la tua famiglia ti adora
e, unita agli angeli e ai santi,
canta l'inno della tua lode.
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell'alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell'alto dei cieli.
210. ANTIFONA ALLA COMUNIONE
lo sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto
(T. P. Alleluia).
Cf Gv 15, 5
211. DOPO LA COMUNIONE
o Padre, che ci hai accolti alla mensa eucaristica
in questa lieta ricorrenza giubilare,
fa' che fortificati dal Corpo e Sangue del tuo Figlio,
proseguiamo felicemente il nostro cammino,
per giungere a contemplare il tuo volto
nella gloria dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.
212. BENEDIZIONE SOLENNE: secondo il tempo liturgico, si può scegliere uno dei
formulari presenti nel Messale Romano.

10.8 Page 98

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102
E - PER IL CINQUANTESIMO DI PROFESSIONE
213 . ATTO PENITENZIALE: cf sopra, n. 201.
214. ANTIFONA D'INGRESSO
Cantate e inneggiate al Signore
con tutto il vostro cuore,
rendendo grazie sempre e per ogni cosa a Dio Padre
nel nome del Signore nostro Gesù Cristo
(T. P. Alleluia).
Ef 5, 19-20
215 . COLLETTA
O Dio, fonte di ogni bene,
principio del nostro essere e del nostro agire,
ricevi il nostro umile ringraziamento
per i cinquanta anni di professione religiosa
dei nostri fratelli (N. e N.) ;
tu che concedi loro la gioia
di rinnovare l'offerta totale della propria vita,
rafforzali con il dono del tuo Spirito
perché perseverino nell'edificazione del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
216. LETTURE
Quando è possibile scegliere le letture dal Lezionario della professione si possono
valorizzare specialmente quelle indicate ai nn. 232, 244, 246, 248, 251, 252,
254,259,261,263,264,265,266,268,269,270, 271,273,274, 275, 281 ,
282,287. Nel tempo pasquale le letture si prendono tutte dal Nuovo Testamento.

10.9 Page 99

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MESSE RITUALI 103
217. RINNOVAZIONE DELLA PROFESSIONE: cf sopra, nn. 205-207.
218. SULLE OFFERTE
A ccogli, o Padre, questo sacrificio
che ti offriamo in rendimento di grazie per i tuoi benefici,
e fa' che al dono della tua benevolenza
corrisponda l'impegno generoso della nostra vita
a servizio della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
219. PREFAZIO: cf sopra, n. 209.
220. ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Che cosa renderò al Signore
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore (T. P. Alleluia).
Sal 115, 12-13.
221. DOPO LA COMUNIONE
S ignore Dio nostro,
il sacrificio che ti abbiamo offerto in rendimento di grazie
ci trasformi con la potenza del tuo Spirito
perché possiamo servirti con rinnovato entusiasmo
e sperimentare ancora i tuoi benefici.
Per Cristo nostro Signore.
222. BENEDIZIONE SOLENNE: secondo il tempo liturgico, si può scegliere uno dei
form ulari presenti nel Messale Romano.

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CAPITOLO VI 1.=========-1
LEZIONARIO ~~:::::::::::::::~

11 Pages 101-110

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11.1 Page 101

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r
«Marta ... era molto affaccendata.
Sua sorella invece, che si chiamava
Maria, si era seduta ai piedi del
Signore e stava ad ascoltare quel
che diceva » (Luca 10, 39-40).

11.2 Page 102

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CAPITOLO VI
LEZIONARIO
223. Il Lezionario contiene un'ampia scelta di letture per le diverse celebrazioni del
Rituale della Professione, dal rito di ammissione alla vita religiosa fino alla cele-
brazione del venticinquesimo e del cinquantesimo di professione.
224. Le letture sono disposte nell'ordine con cui vengono proclamate: prima i testi del-
l'Antico Testamento, poi quelli dell'Apostolo, quindi i Vangeli.
Della prima lettura viene data, all'occorrenza, anche la scelta per il tempo pasquale.
La disposizione globale dei testi è stata adottata per riaffermare e facilitare la pos-
sibilità di scelta, tenute presenti le necessità pastorali dell'assemblea che parteci-
pa alla celebrazione.
225. Le pericopi sono segnalate in base ai testi dell'«editio rypica altera» dell'Ordo lec-
tionum missQi (1981) e della Nova Vulgata (1986).
226. Nelle solennità e nelle domeniche si proclamano tre letture; negli altri giorni or-
dinariamente se ne fanno solo due: in questo caso la prima lettura si sceglie o
fra i testi dell'Antico Testamento (eccetto il tempo di Pasqua) o tra quelli propo-
sti prima del Vangelo.
Per facilitare questa eventuale scelta, anche i testi della seconda lettura sono stati
corredati di un salmo responsoriale; il salmo però è riportato tra filetti rossi, per
indicare che si dice soltanto quando si proclama questa lettura come prima.
227. Il canto al Vangelo è intenzionalmente collegato al testo del Vangelo stesso; cosi
se ne riafferma anche visivamente il senso e la funzione.
Tale canto è sempre accompagnato dall' Alleluia. In Quaresima, l'Alleluia è sosti-
tuito da un'acclamazione scelta fra le seguenti, o da altra simile: Lode a te, o Cri-
sto, re di eterna gloria; Lode e onore a te, Signore Gesù; Gloria e lode a te, o
Cristo; Gloria a te, Cristo, Verbo di Dio; Grande sei tu, Signore: mirabili i tuoi
prodigi; A te la gloria, la potenza e l'onore, Signore Gesù.
Nulla impedisce che il canto (senza il versetto) si ripeta dopo la proclamazione
del Vangelo.

11.3 Page 103

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108
PRIMA LETTURA
Fuori del tempo pasquale
228. PRIMA LEITURA
Vàttene dal tuo paese, dalla casa di tuo padre, e vieni.
Dal libro della Gènesi
12, 1-4a
Inquei giorni, il Signore disse ad Abràm:
«Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria
e dalla casa di tuo padre,
verso il paese che io ti indicherò.
Farò di te un grande popolo
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e diventerai una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».
Allora Abràm partì, come gli aveva ordinato il Signore.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
~. Questa è la generazione che cerca il Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene,
l'universo e i suoi abitanti.
È lui che l'ha fondata sui mari,
e sui fiumi l'ha stabilita. ~.
Dal Salmo 23

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LEZIONARIO 109
Chi salirà il monte del Signore,
chi starà nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non pronunzia menzogna. 1}:.
Otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. 1}:.
229. PRIMA LETTURA
Vi ha scelti perché il Signore vi ama.
Dal libro del Deuteronòmio
7, 6-11
Inquei giorni, Mosè parlò al popolo dicendo: «Tu sei un popolo
consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per es-
sere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono sulla terra.
Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numero-
si di tutti gli altri popoli - siete infatti il più piccolo di tutti i po-
poli - , ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere
il giuramento fatto ai vostri padri, il Signore vi ha fatti uscire con
mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servìle,
dalla mano del faraone, re di Egitto.
Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è Dio, il Dio fedele,
che mantiene la sua alleanza e benevolenza per mille generazioni, con
coloro che l'amano e osservano i suoi comandamenti; ma ripaga nel-
la loro persona coloro che lo odiano, facendoli perire; non concede
una dilazione a chi lo odia, ma nella sua stessa persona lo ripaga.
Osserverai dunque i comandi, le leggi e le norme che oggi ti do, met-
tendole in pratica».
Parola di Dio.

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110
SALMO RESPONSORIALE
~. Della grazia del Signore è piena la terra.
Esultate, giusti, nel Signore:
ai retti si addìce la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate. ~.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra. ~.
Il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede. ~.
Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. ~.
L'anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
In lui gioisce il nostro cuore
e confidiamo nel suo santo nome. ~.
Dal Salmo 32

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LEZIONARIO 111
230. PRIMA LETTURA
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.
Dal primo libro di Samuèle
3, l-lO
Inquei giorni, il giovane Samuèle continuava a servire il Signore sotto
la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quel tempo, le visio-
ni non erano frequenti.
Un giorno Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi comincia-
vano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio
non era ancora spenta e Samuèle era coricato nel tempio del Signore,
dove si trovava l'arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: «Samuèle! » e quegli rispose: «Eccomi», poi
corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi! ». Egli rispose:
«Non ti ho chiamato, torna a dormire!».
Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuè-
le! » e Samuèle, alzatosi, corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, ec-
comi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio,
torna a dormire! ». In realtà Samuèle fino allora non aveva ancora
conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del
Signore.
Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle! » per la terza volta; questi si
alzò ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi! ». Al-
lora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. Eli disse a
Samuèle: «Vàttene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Par-
la, Signore, perché il tuo servo ti ascolta».
Samuèle andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore, stette di nuo-
vo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: «Samuèle,
Samuèle! ». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti
ascolta».
Parola di Dio.

11.7 Page 107

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112
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 39
1ì. Sono pronto, Signore, a fare la tua volontà.
Ho sperato: ho sperato nel Signore
ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
lode al nostro Dio. 1ì.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto.
Non hai chiesto olocàusto e vittima per la colpa.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo. 1ì.
Sul rotolo del libro, di me è scritto
di compiere il tuo volere.
Mio Dio, questo io desidero,
la tua legge è nel profondo del mio cuore». 1ì.
Ho annunziato la tua giustizia nella grande assemblea;
vedi, non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia,
la tua fedeltà e la tua grazia mi proteggano sempre. 1ì.
231. PRIMA LETTURA
Eliseo si alzò e segui Elia.
Dal primo libro dei Re
19, 16b. 19-21
Inquei giorni, il Signore disse ad Elìa: «Ungerai Elisèo figlio di Sa-
fat, di Abel-Mecola, come profeta al tuo posto».
Partito dal monte Oreb, Elìa incontrò Elisèo figlio di Safat.
Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso
guidava il decimosecondo.

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LEZIONARlO 113
Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a ba-
ciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò».
Elìa disse: «Va' e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te».
Allontanatosi da lui, Elisèo prese un paio di buoi e li uccise; con gli
attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, per-
ché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 230.
232. PRIMA LETTURA
Dirà: «lo appartengo al Signore».
Dal libro del profeta IsaÌa
E ora ascolta, Giacobbe, mio servo,
Israele da me eletto.
Così dice il Signore che ti ha fatto,
che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta:
«Non temere, Giacobbe mio servo,
lesurùn da me eletto,
poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato,
torrenti sul terreno arido.
Spanderò il mio spirito sulla tua discendenza,
la mia benedizione sui tuoi posteri;
cresceranno come erba in mezzo all'acqua,
come salici lungo acque correnti.
Questi dirà: 'lo appartengo al Signore',
quegli si chiamerà Giacobbe;
altri scriverà sulla mano: 'Del Signore',
e verrà designato con il nome di Israele».
Parola di Dio.
44, 1-5

11.9 Page 109

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114
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 124
~ . Chi confida nel Signore è stabile per sempre.
Chi confida nel Signore è come il monte Sion:
non vacilla, è stabile per sempre.
I monti cingono Gerusalemme:
il Signore è intorno al suo popolo ora e sempre. ~.
Egli non lascerà pesare lo scettro degli empi
sul possesso dei giusti,
perché i giusti non stendano le mani
a compiere il male. ~.
La tua bontà, Signore, sia con i buoni e con i retti di cuore.
Quelli che vanno per sentieri tortuosi
il Signore li accomuni alla sorte dei malvagi.
Pace su Israele! ~.
233. PRIMA LETTURA
lo gioisco pienamente nel Signore.
Dal libro del profeta IsaÌa
S arà famosa tra i popoli la stirpe dei giusti,
i loro discendenti tra le nazioni.
Coloro che li vedranno ne avranno stima,
perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto.
lo gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza,
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come uno sposo che si cinge il diadèma
e come una sposa che si adorna di gioielli.
61,9-11

11.10 Page 110

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LEZIONARIO 115
Poiché come la terra produce la vegetazione
e come un giardino fa germogliare i semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutti i popoli.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
:ijc. Cantiamo al Signore un canto nuovo.
oppure:
:ijc. Sei tu, Signore, il mio canto di gioia.
Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
suonate la cetra con arte e acclamate. :ijc.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra. :ijc.
Il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede. :ijc.
L'anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Signore, sia su di noi la tua grazia,
perché in te speriamo. :ijc .
Dal Salmo 32

12 Pages 111-120

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12.1 Page 111

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116
234. PRIMA LETIURA
Voglio ricordare i benefici del Signore.
Dal libro del profeta Isaìa
V oglio ricordare i benefici del Signore,
le glorie del Signore,
quanto egli ha fatto per noi.
Egli è grande in bontà per la casa di Israele.
Egli ci trattò secondo il suo amore,
secondo la grandezza della sua misericordia.
Disse: «Certo, essi sono il mio popolo,
figli che non deluderanno»
e fu per loro un salvatore
in tutte le angosce.
Non un inviato né un angelo,
ma egli stesso li ha salvati;
con amore e compassIOne
egli li ha riscattati;
li ha sollevati e portati su di sé,
in tutti i giorni del passato.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
~ . Canterò senza fine la bontà del Signore.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
la sua grandezza non si può misurare. ~.
Una generazione narra all'altra le tue opere,
annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria
e raccontano i tuoi prodigi. ~ .
63, 7-9
Dal Salmo 144

12.2 Page 112

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LEZIONARIO 117
Dicono la stupenda tua potenza
e parlano della tua grandezza.
Diffondono il ricordo della tua bontà immensa,
acclamano la tua giustizia. ~.
Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all'ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature. ~.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. ~.
235. PRIMA LETTURA
Vi sazierete delle sue consolazioni.
Dal libro del profeta Isaìa
R allegratevi con Gerusalemm~,
esultate per essa quanti la amate.
Sfavillate di gioia con essa
voi tutti che avete partecipato al suo lutto.
Così succhierete al suo petto
e vi sazierete delle sue consolazioni;
succhierete, deliziandovi,
all'abbondanza del suo seno.
Poiché così dice il Signore:
«Ecco io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la prosperità;
come un torrente in piena
la ricchezza dei popoli;
i suoi bimbi saranno portati in braccio,
sulle ginocchia saranno accarezzati.
66, lO-14c

12.3 Page 113

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118
Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò;
in Gerusalemme sarete consolati.
Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca.
La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 65
l}.. Grandi sono le opere del Signore.
oppure:
l}.. A te la lode, Dio della salvezza.
Acclamate a Dio da tutta la terra,
cantate alla gloria del suo nome,
date a lui splendida lode.
Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere!». l}. .
«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
mirabile nel suo agire sugli uomini. l}..
Egli cambiò il mare in terra ferma,
passarono a piedi il fiume;
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno. l}..
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio: non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia. l}..

12.4 Page 114

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LEZIONARIO 119
236. PRIMA LETTURA
Va ' da coloro a cui ti manderò.
Dal libro del profeta IsaÌa
M i fu rivolta la parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare,
perché sono giovane».
Ma il Signore mi disse: «Non dire: Sono giovane,
ma va' da coloro a cui ti manderò
e annunzia ciò che io ti ordinerò.
Non temerli,
perché io sono con te per proteggerti».
Oràcolo del Signore.
Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca
e il Signore mi disse:
«Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca».
Parola di Dio.
1, 4-9
SALMO RESPONSORIALE
~. Annunzierò, Signore, la tua salvezza.
oppure:
~. Lode a te, Signore, re di eterna gloria.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. ~.
Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza;
in mezzo ai popoli narrate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. ~.
Dite tra i popoli: «Il Signore regna!».
Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine. ~.
Dal Salmo 95

12.5 Page 115

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237. PRIMA LETIURA
lo stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura.
Dal libro del profeta Ezechièle
34, 11 -16
C osì dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e
ne avrò cura. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge, quando
si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io pas-
serò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi, dove
erano disperse nei giorni nuvolosi e di calìgine.
Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni.
Le condurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele,
nelle valli e in tutte le praterìe della regione.
Le condurrò in ottime pastùre e il loro ovile sarà sui monti alti d'I-
sraele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli
sui monti d'Israele.
lo stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Orà-
colo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricon-
durrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella
malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
~. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
oppure:
~. Tu mi conduci, Signore, sulla via della vita.
Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfresca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome. ~.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincàstro
mi dànno sicurezza. ~.
Salmo 22

12.6 Page 116

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Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca. ~.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni. ~.
LEZIONARIO 121
238. PRIMA LETTURA
Metterò dentro di voi uno spirito nuovo.
Dal libro del profeta Ezechièle
36, 23-28
C osì dice il Signore: Santificherò il mio nome grande, disonorato
fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapran-
no che io sono il Signore quando mostrerò la mia santità in voi da-
vanti ai loro occhi.
Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul
vostro suolo.
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da
tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri ìdoli; vi darò un cuore nuo-
vo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore
di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò~il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei pre-
cetti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.
Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio po-
polo e io sarò il vostro Dio.
Parola di Dio.

12.7 Page 117

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122
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 138
~. Ti lodo, Signore, perché mi hai fatto come un prodigio.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo. ~.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo. ~.
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. ~.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno. ~.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio;
se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora. ~.
I,

12.8 Page 118

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LEZIONARIO 123
239. PRIMA LETTURA
lo li traevo con legami di bontà .
Dal libro del profeta Osèa
11, 1.3-4.8a.c-9
C osì dice il Signore:
«Quando Israele era giovinetto,
io l'ho amato
e dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
Ad Efraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano,
ma essi non compresero che avevo cura di loro.
lo li traevo con legami di bontà,
con vincoli d'amore;
ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia;
mi chinavo su di lui per dargli da mangiare.
Come potrei abbandonarti, Efraim,
come consegnarti ad altri, Israele?
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione.
Non darò sfogo all'ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Efraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te e non verrò nella mia ira».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
:ijc. Mostraci, Padre, la luce del tuo volto.
oppure:
:ijc. Benedirò in eterno il nome del Signore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici. :ijc .
Dal Salmo 102

12.9 Page 119

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124
Buono e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe. ~.
Come il cielo è alto sulla terra,
cosÌ è grande la sua misericordia su quanti lo temono;
come dista l'oriente dall'occidente,
cosÌ allontana da noi le nostre colpe. ~.
Come un padre ha pietà dei suoi figlì,
cosÌ il Signore ha pietà di quanti lo temono,
di quanti custodiscono la sua alleanza
e ricordano di osservare i suoi precetti. ~ .

12.10 Page 120

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LEZIONARIO 125
PRIMA LETTURA
Nel tempo pasquale
240. PRIMA LETIURA
I credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune.
Dagli Atti degli Apostoli
2, 42-47
Inquei giorni, i discepoli erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento
degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle
preghiere.
Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera
degli apostoli.
Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano
ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne
faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.
Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane
a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando
Dio e godendo la stima di tutto il popolo.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Salmo 99
:ij.. Servite il Signore nella gioia.
oppure:
:ij.. Ti rendiamo grazie, o Dio, per il dono del tuo amore.
Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza. :ij..

13 Pages 121-130

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13.1 Page 121

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126
Riconoscete che il Signore è Dio;
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo. l}..
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome. l}..
Buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà per ogni generazione. l}..
241. PRIMA LETTURA
Un cuor S% e un'anima so/a.
Dagli Atti degli Apostoli
4, 32-35
Inquei giorni, la moltitudine di coloro che eran venuti alla fede ave-
va un cuore solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello
che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune.
Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurre-
zione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano
campi o case li vendevano, portavano l'importo di ciò che era stato
venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distri-
buito a ciascuno secondo il bisogno.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 32
l}.. Beato il popolo radunato nel nome del Signore.
Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
suonate la cetra con arte e acclamate. l}..

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LEZIONARIO 127
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra. :ijc.
Il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede. :ijc.
L'anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
In lui gioisce il nostro cuore
e confidiamo nel suo santo nome. :ijc .
242. PRIMA LETTURA
Cenerò con lui ed egli con me.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo 3, 14b. 20-22
C osì parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della
creazione di Dio:
«Ecco, sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui,
cenerò con lui ed egli con me.
Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho
vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono.
Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese».
Parola di Dio.

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128
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 83
~. Beati gli invitati alle nozze dell'Agnello.
oppure:
~. Nella tua casa, Signore, esultiamo di gioia.
Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti!
L'anima mia languisce e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. ~ .
Anche il passero trova la casa, la rondine il nido,
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio. ~.
Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi!
Beato chi trova in te la sua forza:
cresce lungo il cammino il suo vigore,
finché compare davanti a Dio in Sion. ~.
Per me un giorno nei tuoi atri
è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende degli empi. ~.
Sole e scudo è il Signore Dio;
il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene
a chi cammina con rettitudine. ~.

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LEZIONARlO 129
243. PRIMA LEITURA
Vieni, Signore Gesù!
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
22, 12-14. 16-17. 20
l o, Giovanni, udii una voce dal cielo che mi diceva:
«Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere
a ciascuno secondo le sue opere.
lo sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine .
Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della
vita e potranno entrare per le porte nella città.
lo, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste
cose riguardo alle Chiese. lo sono la radice della stirpe di Davide,
la stella radiosa del mattino».
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta ripeta: «Vie-
ni!». Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della
vita.
Colui che attesta queste cose dice: «Sì, verrò presto!». Amen. Vieni,
Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen!
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Lodate il Signore perché è buono
Lodate il Dio degli dèi
Lodate il Signore dei signori
Egli solo ha compiuto meraviglie
Ha creato i cieli con sapienza
Ha stabilito la terra sulle acque
Ci ha liberati dai nostri nemici
Egli dà il cibo ad ogni vivente
Lodate il Dio del cielo
Dal Salmo 135
Eterna è la sua misericordia!
Eterna è la sua misericordia!
Eterna è la sua misericordia!
Eterna è la sua misericordia!
Eterna è fa sua misericordia!
Eterna è la sua misericordia!
Eterna è la sua misericordia!
Eterna è la sua misericordia!
Eterna è la sua misericordia!

13.5 Page 125

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130
SECONDA LETTURA
244. SECONDA LETTURA
La speranza non delude.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
5, 1-5
F ratelli, giustificàti per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo
del Signore nostro Gesù Cristo; per suo mezzo abbiamo anche otte-
nuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci tro-
viamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben
sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù
provata e la virtù provata la speranza.
1
La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato
nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORlALE
:ijc . Chi confida nel Signore non sarà confuso.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
lo mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino. :ijc.
Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato. :ijc .
Dal Salmo 33

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LEZIONARIO 131
Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce. :ij..
L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia. :ij..
245. SECONDA LETTURA
Camminiamo in novità di vita .
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
6, 3-11
F ratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù,
siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo sia-
mo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cri-
sto fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche
noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati com-
pletamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche
con la sua risurrezione.
Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui,
perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schia-
vi del peccato. Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,
sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non
ha più potere su di lui.
Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per
tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. Così anche
voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 237.

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132
246. SECONDA LETIURA
Quelli che ha predestinati li ha anche chiamati.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
8,28-32.35 .37-39
F ratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che ama-
no Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli
che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere
conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito
tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati;
quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustifica-
ti li ha anche glorificati.
Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro
di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato
per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?
Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione,
l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
In tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che
ci ha amati.
lo sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati,
né presente né avvenire, né potenze, né altezza, né profondità, né al-
cun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo
Gesù, nostro Signore.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 235.

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LEZIONARIO 133
247. SECONDA LEITURA
Trasfonnatevi, rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
12, 1-13
V i esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri cor-
pi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro
culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo,
ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere
la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
Per la graziil che mi è stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non
valutatevi più di quanto è conveniente, ma valutatevi in maniera da
avere di voi un giusto concetto, ciascuno secondo la misura di fede
che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte
membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così
anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e cia-
scuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri.
Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di
noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della
fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento,
all'insegnamento; chi la esortazione, all'esortazione. Chi dà, lo fac-
cia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere
di misericordia, le compia con gioia.
La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi
al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello
stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi
nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella
tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei
fratelli, premurosi nell'ospitalità.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 230 .

13.9 Page 129

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134
248. SECONDA LETTURA
Noi predichiamo Cristo crocifisso.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
1,22-31
F ratelli, mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sa-
pienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stol-
tezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che
Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché
ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è de-
bolezza di Dio è più forte degli uomini.
Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi
molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili.
Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapien-
ti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti,
Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che
è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo pos-
sa gloriarsi davanti a Dio.
Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio
è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione,
perché, come sta scritto: "Chi si vanta si vanti nel Signore».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
l}.. Sei tu, Signore, la forza dei deboli.
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze. l}..
lo sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l'anima mia.
Speri Israele nel Signore, ora e sempre. l}..
Salmo 130

13.10 Page 130

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LEZIONARIO 135
249. SECONDA LETIURA
Ciascuno stia attento come costruisce.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 3,9-11.16-17
F ratelli, voi siete l'edificio di Dio. Secondo la grazia di Dio che mi
è stata data, come un sapiente architetto io ho posto il fondamento;
un altro poi vi costruisce sopra.
Ma ciascuno stia attento come costruisce. Infatti nessuno può porre
un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in
voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché
santo è il tempio di Dio, che siete voi.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
~. Con Dio noi faremo cose grandi.
Saldo è il mio cuore, Dio, saldo è il mio cuore:
voglio cantare inni, anima mia.
Svegliatevi, arpa e cetra,
voglio svegliare l'aurora. ~.
Ti loderò tra i popoli, Signore,
a te canterò inni tra le genti,
perché la tua bontà è grande fino ai cieli
e la tua verità fino alle nubi. ~.
Innàlzati, Dio, sopra i cieli,
su tutta la terra la tua gloria.
Perché siano liberati i tuoi amici,
salvaci con la tua destra e ascoltaci. ~.
Contro il nemico portaci soccorso,
poiché vana è la salvezza dell'uomo.
Con Dio noi faremo cose grandi
ed egli annienterà chi ci opprime. ~.
Dal Salmo 107

14 Pages 131-140

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14.1 Page 131

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136
250. SECONDA LETTURA
Correte anche voi, in modo da conquistare il premio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
9, 24-27
F ratelli, non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno
solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistar-
lo! Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere
una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile.
lo dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato,
ma non come chi batte l'aria, anzi tratto duramente il mio corpo e
lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato
agli altri, venga io stesso squalificato.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 230.
251. SECONDA LETTURA
La potenza straordinaria viene da Dio, non da noi.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
4, 7-15
F rateUi, noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, perché appaia che
questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. Siamo infat-
ti tribolati da ogni parte, ma non schiacciàti; siamo sconvolti, ma
non disperàti; perseguitati, ma non abbandonàti; colpiti, ma non uc-
cisi,. portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Ge-
sù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.
Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a cau-
sa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta neUa nostra
carne mortale. Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.

14.2 Page 132

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LEZIONARIO 137
Animàti tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: «Ho
creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo e perciò parliamo,
convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesu, risusciterà an-
che noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto in-
fatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di
un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
~. Signore, mia grazia e mia fortezza.
oppure:
~. Sei tu, Signore, il mio sostegno.
Benedetto il Signore, mia roccia,
mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido,
colui che mi assoggetta i popoli. ~.
Signore, che cos'è un uomo perché te ne curi?
Un figlio d'uomo perché te ne dia pensiero?
L'uomo è come un soffio,
i suoi giorni come ombra che passa. ~.
Mio Dio, ti canterò un canto nuovo,
suonerò per te sull'arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato,
che liberi Davide tuo servo. ~.
Dal Salmo 143

14.3 Page 133

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138
252. SECONDA LETTURA
Noi fissiamo lo sguardo sulle cose invisibili.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
4, 10-18
F ratelli, portiamo sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di
Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. Sem-
pre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa
di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra car-
ne mortale. Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita .
Animàti tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: «Ho
creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo e perciò parliamo,
convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà an-
che noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto in-
fatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di
un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.
Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore
si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. In-
fatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci pro-
cura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non
fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose
visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 26
~ . Ti cerco, Signore: mostrami il tuo volto.
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore? ~ .
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore
ed ammirare il suo santuario. ~.

14.4 Page 134

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LEZIONARIO 139
Egli mi offre un luogo di rifugio
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
mi solleva sulla rupe. I:t.
Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»;
il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo. I:t.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino. I:t.
253. SECONDA LETTURA
L'amore del Cristo ci spinge.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 5, 14-17
F ratelli, l'amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto
per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché
quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto
e risuscitato per loro.
Cosicché ormai noi non conosciamo più nessuno secondo la carne;
e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo
conosciamo più così.
Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono
passate, ecco ne sono nate di nuove.
Parola di Dio.

14.5 Page 135

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140
SALMO RESPONSORIALE
J}.. Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anèla la mia carne,
come terra deserta, àrida, senz'acqua. J}..
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani. J}..
Se penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene. J}..
Dal Salmo 62
254. SECONDA LETTURA
Dio ci ha scelti in Cristo per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carita .
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
1, 3-14
B enedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo,
per essere santi e' immacolati al suo cospetto nella carità,
predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di
Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà.
E questo a lode e gloria della sua grazia,
che ci ha dato nel suo Figlio diletto;
nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue,

14.6 Page 136

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LEZIONARIO 141
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero della sua volontà,
secondo quanto, nella sua benevolenza,
aveva in lui prestabilito
per realizzarlo nella pienezza dei tempi:
il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose,
quelle del cielo come quelle della terra.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
essendo stati predestinati secondo il piano di colui
che tutto opera 'efficacemente conforme alla sua volontà,
perché noi fossimo a lode della sua gloria,
noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.
In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità,
il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto,
avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo
che era stato promesso,
il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione di coloro
che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 230.

14.7 Page 137

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142
255. SECONDA LETIURA
Comportatevi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
4, 1-6
F ratelli, vi esorto io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in ma-
niera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, man-
suetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando
di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla qua-
le siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore,
una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è
al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 132
l},. Alla tua presenza, o Dio, vivremo nell'amore.
Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme!
È come olio profumato sul capo,
che scende sulla barba, sulla barba di Aronne. l}, .
È come rugiada dell'Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Là il Signore dona la benedizione
e la vita per sempre. l},.

14.8 Page 138

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LEZIONARIO 143
256. SECONDA LETTURA
Finché arriviamo tutti allo stato di uomo perfetto .
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli EfesÌni
4, 11 -16
F ratelli, Cristo ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti,
altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere ido-
nei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di
Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza
del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che con-
viene alla piena maturità di Cristo.
Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde
e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno
degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore.
Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di cre-
scere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto
il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione
di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve
forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 88
:ijo . Canterò in eterno, Signore, la tua misericordia.
Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide mio servo:
stabilirò per sempre la tua discendenza,
ti darò un trono che duri nei secoli. :ijo .
Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l'ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza. :ijo.
La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui
e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.
Egli mi invocherà: Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza. :ijo .

14.9 Page 139

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144
257. SECONDA LETfURA
Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere e superare tutte le prove.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli EfesÌni
6, 10-20
F ratelli, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza.
Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del dia-
volo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue
e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori
di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano
nelle regioni celesti.
Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel gior-
no malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. Sta-
te dunque ben fenni, cinti i fianchi con la verità, rivestìti con la corazza
della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propaga-
re il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede,
con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; pren-
dete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la paro-
la di Dio.
Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di sup-
pliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza
e pregando per tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la
bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del
vangelo, del quale sono amba~ciatore in catene, e io possa annun-
ziarlo con franchezza come è mio dovere.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 251.

14.10 Page 140

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LEZIONARlO 145
258. SECONDA LETTURA
Uniti nei vostri spiriti, con la stessa carità e i medesimi sentimenti.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
2, 1-4
F ratelli, se c'è qualche consolazione in Cristo, se c'è conforto deri-
vante dalla carità, se c'è qualche comunanza di spirito, se ci sono sen-
timenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con
l'unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sen-
timenti.
Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno
di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza
cercare il proprio interesse, ma piuttosto quello degli altri.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 228.
259. SECONDA LETTURA
Tutto ho lasciato perdere al fine di guadagnare Cristo .
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
3, 8-14
F ratelli, tutto io rèputo una perdita di fronte alla sublimità della co-
noscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perde-
re tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di
guadagnare Cristo e di essere trovato in lui, non con una mia giusti-
zia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cri-
sto, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fede.
E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurre-
zione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme
nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti.

15 Pages 141-150

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15.1 Page 141

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146
Non però che io abbia già conquistato il premio o sia ormai arrivato
alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché an-
ch'io sono stato conquistato da Gesù Cristo.
Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so:
dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta
per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo
Gesù.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 242.
260. SECONDA LETIURA
Rallegratevi nel Signore, sempre.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
4, 4-9
F ratelli, rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, ralle-
gratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è
vicino!
Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le
vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace
di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vo-
stri pensieri in Cristo Gesù.
In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro,
amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia
oggetto dei vostri pensieri.
Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello
che dovete fare. E il Dio della pace sarà con voi!
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 239.

15.2 Page 142

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LEZIONARIO 147
261. SECONDA LETTURA
A l di sopra di tutto vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
3, 12-17
F ratelli, rivestitevi, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti
di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza;
sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qual-
cuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore
vi ha perdonato, così fate anche voi.
Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della perfezio-
ne. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati
chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!
La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi
e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gra-
titudine salmi, inni e cantici spirituali.
E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome
del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 241.
262. SECONDA LETTURA
Q uesta è la volontà di Dio, la vostra santificazione.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
4, 1-3a. 7-12
F ratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete ap-
preso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così già

15.3 Page 143

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148
vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi ancora
di più. Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte
del Signore Gesù. Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santifi-
caZlone.
Dio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. Perciò
chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso,
che vi dona il suo Spirito Santo.
Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi
stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e que-
sto voi fate verso tutti i fratelli dell'intera Macedònia.
Ma vi esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più e a farvi un punto
di onore: vivere in pace, attendere alle cose vostre e lavorare con le
vostre mani, come vi abbiamo ordinato, al fine di condurre una vita
decorosa di fronte agli estranei e di non aver bisogno di nessuno.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 252 .
263. SECONDA LETTURA
Il servo del Signore deve essere mite con tutti, dolce nel riprendere.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo 2, 22b-26
C arissimo, cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a
quelli che invocano il Signore con cuore puro. Èvita inoltre le discus-
sioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese.
Un servo del Signore non dev'essere litigioso, ma mite con tutti, atto
a insegnare, paziente nelle offese subìte, dolce nel riprendere gli op-
positori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi,
perché riconoscano la verità e ritornino in sé sfuggendo allaccio del
diavolo, che li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà.
Parola di Dio.

15.4 Page 144

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LEZIONARIO 149
SALMO RESPONSORIALE
1}.. Mia gioia, Signore, è la tua parola.
Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
Custodendo le tue parole.
Con tutto il cuore ti cerco:
non farmi deviare dai tuoi precetti. 1}..
Conservo nel cuore le tue parole
per non offenderti con il peccato.
Benedetto sei tu, Signore;
mostrami il tuo volere. 1}..
Con le mie labbra ho enumerato
tutti i giudizi della tua bocca.
Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia
più che in ogni altro bene. 1}..
Dal Salmo 118
264. SECONDA LETTURA
Tenendo fisso lo' sguardo su Gesù, corriamo...
Dalla lettera agli Ebrei
12, 1-4
F ratelli, anche noi, circondàti da un così gran numero di testimoni,
deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo
con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguar-
do su Gesù, autore e perfezionatore della fede.
Egli, in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla
croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di
Dio.
Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così
grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi
d'animo.
Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro
il peccato.
Parola di Dio.

15.5 Page 145

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150
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 21
:ij.. La gloria di Dio è l'uomo vivente.
Sei tu la mia lode nella grande assemblea,
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano. :ij..
Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui
tutte le famiglie dei popoli. :ij..
A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti dicendono nella polvere.
:
Ma io vivrò per lui, lo servirà la mia discendenza. :ij..
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l'opera del Signore». :ij..
265. SECONDA LETfURA
Diventate santi anche voi.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
1, 13-25
C arissimi, dopo aver preparato la vostra mente all'azione, siate vi-
gilanti, fissate ogni speranza in quella grazia che vi sarà data quando
Gesù Cristo si rivelerà.
Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri d'un tempo, quan-
do eravate nell'ignoranza, ma ad immagine del Santo che vi ha chia-
mati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta; poiché
sta scritto: «Voi sarete santi, perché io sono santo ». E se pregando

15.6 Page 146

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LEZIONARIO 151
chiamate Padre colui che senza riguardi personali giudica ciascuno
secondo le sue opere, comportatevi con timore nel tempo del vostro
pellegrinaggio.
Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'o-
ro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri pa-
dri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti
e senza macchia. Egli fu predestinato già prima della fondazione del
mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi. E voi per opera
sua credete in Dio, che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria
e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio.
Dopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità,
per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di ve-
ro cuore, gli uni gli altri, essendo stati rigenerati non da un seme cor-
ruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna. Poiché
«tutti i mortali sono come l'erba e ogni loro splendore è come fiore
d'erba. L'erba inaridisce, i fiori cadono, ma la parola del Signore ri-
mane in eterno».
E questa è la parola del vangelo che vi è stato annunziato.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
~. Salvàti dall'amore, cantiamo un canto nuovo.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. ~.
Il Signore ha manifestato la sua salvezza,
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele. ~.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio.
Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate con canti di gioia. ~ .
Dal Salmo 97

15.7 Page 147

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152
266. SECONDA LEITURA
Cercate di rendere sempre più sicura la vostra vocazione.
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
1, 3-11
C arissimi, la potenza divina ci ha fatto dono di ogni bene per quan-
to riguarda la vita e la pietà, mediante la conoscenza di colui che ci
ha chiamati con la sua gloria e potenza. Con queste ci ha donato i
beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi, perché diventa-
ste per loro mezzo partecipi della natura divina, essendo sfuggiti alla
corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.
Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la
virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla
temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l'amore fra-
terno, all'amore fraterno la carità.
Se queste cose si trovano in abbondanza in voi, non vi lasceranno
oziosi né senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cri-
sto. Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, dimentico di es-
sere stato purificato dai suoi antichi peccati.
Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra voca-
zione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai. CosÌ
infatti vi sarà ampiamente aperto l'ingresso nel regno eterno del Si-
gnore nostro e salvatore Gesù Cristo.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 90
l},. Tu mi salvi, Signore, e mi doni la vita.
Tu che abiti al riparo dell'Altissimo
e dimori all'ombra dell'Onnipotente,
di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido». l},.
Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
Lo salverò, dice, perché a me si è affidato;
lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome. l},.

15.8 Page 148

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Mi invocherà e gli darò risposta;
presso di lui sarò nella sventura,
lo salverò e lo renderò glorioso,
e gli mostrerò la mia salvezza. ~.
LEZIONARIO 153
267. SECONDA LETIURA
No n amate il mondo, né le cose del mondo.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
2, 12-17
S crivo a voi, figlioli,
perché vi sono stati rimessi i peccati
in virtù del nome del Signore.
Scrivo a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è fin dal principio.
Scrivo a voi, giovani,
perché avete vinto il maligno.
Ho scritto a voi, figlioli,
perché avete conosciuto il Padre.
Ho scritto a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è fin dal principio.
Ho scritto a voi, giovani,
perché siete forti,
e la parola di Dio dimora in voi
e avete vinto il maligno.
Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mon-
do, l'amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mon-
do, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la
superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo
passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane
in eterno!
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 236.

15.9 Page 149

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154
268. SECONDA LETIURA
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
4, 7-16
C arissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiun-
que ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha co-
nosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato
il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per
lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è
lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espia-
zione per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni
gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio
rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. Da questo si conosce
che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo
Spirito.
E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato
il suo Figlio come salvatore del mondo.
Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui
ed egli in Dio. Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio
ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio di-
mora in lui.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE: cf n. 240.

15.10 Page 150

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LEZIONARIO 155
VANGELO
269. CANTO AL V ANGELO
~. Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la mettono in pratica.
~. Alleluia.
Cf Le 11,28
VANGELO
Beati voi.. . Rallegratevi ed esultate.
~ Dal vangelo secondo Matteo
5, l-l2a
Inquel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi
~
a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la pa-
rola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.

16 Pages 151-160

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16.1 Page 151

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156
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e,
mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa
nei cieli».
Parola del Signore.
270. CANTO AL VANGELO
~. Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo, da ricco che era, si fece povero,
per arricchire noi con la sua povertà.
~ . Alleluia.
Cf 2 Cor 8,9
VANGELO
Cercate prima il regno di Dio.
~ Dal vangelo secondo Matteo
6, 24-34
Inquel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire
a due padroni: o odierà l'uno e ameJ;à l'altro, o preferirà l'uno e di-
sprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che man-

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LEZIONARIO 157
gerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosse-
rete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammas-
sano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate
voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può ag-
giungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non fila-
no. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà
gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non
affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berre-
mo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pa-
gani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose
vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le
sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena».
Parola del Signore.
271. CANTO AL VANGELO
:ij.. Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo, da ricco che era, si fece povero,
per arricchire noi con la sua povertà.
:ij.. Alleluia.
Cf 2 Cor 8,9
VANGELO
Chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
~ Dal vangelo secondo Matteo
16, 24-27
Inquel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuoI veni-

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158
re dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Per-
ché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la
propria vita per causa mia, la troverà.
Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero,
e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cam-
bio della propria anima? Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria
del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue
aZiOni».
Parola del Signore.
272. CANTO AL VANGELO
~. Alleluia, alleluia.
Tutto io considero una perdita
e tutto lascio indietro,
pur di conquistare Cristo.
~. Alleluia.
Cf Fil 3, 8-9
VANGELO
Se vuoi essere perfetto, vendi quello che possiedi eseguimi.
~ Dal vangelo secondo Matteo
19, 16-26
Inquel tempo, un tale si avvicinò a Gesù e gli disse: «Maestro, che
cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». Egli rispose:
«Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi
entrare nella vita, osserva i comandamenti». Ed egli chiese: «Qua-
li?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non
rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il
prossimo tuo come te stesso».
li giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi
manca ancora?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi

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LEZIONARIO 159
quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai J1n tesoro nel cielo; poi
vieni e seguimi». Udito questo, il giovane se ne andò triste; perché
aveva molte richezze.
Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente
un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un
cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno
dei cieli".
A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si po-
trà dunque salvare? ». E Gesù fissando su di loro lo sguardo, disse:
«Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Parola del Signore.
273. CANTO AL VANGELO
:ijc. Alleluia, alleluia.
Bene, servo buono: sei stato fedele nel poco,
entra nella gioia del tuo Signore.
:ijc . Alleluia.
Cf Mt 25,21
VANGELO
Bene, servo buono e fedele.
~ Dal vangelo secondo Matteo
25, 14-30
Inquel tempo, Gesù disse: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che,
partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi
beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a
ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto
cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque.
CosÌ anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una bu-
ca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.

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160
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare
i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò
altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ec-
co, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse
il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto;
prendi parte alla gioia del tuo padrone.
Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore,
mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Be-
ne, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel
poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo
padrone.
Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signo-
re, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e rac-
cogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento
sotto terra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio
e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo do-
ve non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri
e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dun-
que il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha
sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche
quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là
sarà pianto e stridore di denti».
Parola del Signore.

16.6 Page 156

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LEZIONARIO 161
274. CANTO AL VANGELO
~. Alleluia, alleluia.
lo sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.
~. Alleluia.
Cf Gv 15,5
VANGELO
Andate, dunque ... lo sono con voi.
~ Dal vangelo secondo Matteo
28, 16-20
Inquel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte
che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono in-
nanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro:
«Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e am-
maestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò
che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla
il
fine del mondo».
Parola del Signore.

16.7 Page 157

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162
275. CANTO AL VANGELO
Cf Mt 19,27.29
J}: . Alleluia, alleluia.
Voi che avete lasciato tutto a causa mia e del Vangelo,
riceverete cento volte tanto e in eredità il regno dei cieli.
J}:. Alleluia.
VANGELO
Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito .
~ Dal vangelo secondo Marco
lO, 24b-30
Inquel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Figlioli, com'è difficile
entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la
cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può sal-
vare?». Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomi-
ni, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio». Pietro
allora gli disse: «Eccò, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo
seguito ».
Gesù gli rispose: <<In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lascia-
to casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa
mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte
tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a per-
secuzioni, e nel futuro la vita eterna».
Parola del Signore.

16.8 Page 158

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LEZIONARIO 163
276. CANTO AL VANGELO
Cf Mt 11,25
:ij:. Alleluia, alleluia.
Benedetto sei tu, Padre, Si~nore del cielo e della terra,
perché ai piccoli e agli umdi
hai rivelato il mistero del tuo regno.
:ij:. Alleluia.
VANGELO
Eccomi, sono la serva del Signore.
~ Dal vangelo secondo Luca
1, 26-38
Inquel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città del-
la Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine promessa sposa di un
uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chia-
mava Maria.
Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con
te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso
avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché
hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla
luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissi-
mo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà
per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uo-
mo,>. Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te
stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà
sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta,
tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il
sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di
me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.
Parola del Signore.

16.9 Page 159

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164
277. CANTO AL VANGELO
:ij.. Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è spirito e vita;
tu solo hai parole di vita eterna.
:ij.. Alleluia.
Cf Gv 6,64
VANGELO
Mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio .
~ Dal vangelo secondo Luca
4, 16-21
Inquel tempo, tornato in Galilea, Gesù si recò a Nàzaret, dove era
stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinago-
ga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo
trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
e predicare un anno di grazia del Signore».
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli oc-
chi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò
a dire: «Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con
i vostri orecchi».
Parola del Signore.

16.10 Page 160

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LEZIONARIO 165
278. CANTO AL VANGELO
Cf Fil 3, 8-9
:ij:. Alleluia, alleluia.
Tutto io considero una perdita e tutto lascio indietro,
pur di conquistare Cristo.
:ij:. Alleluia.
VANGELO
Lasciarono tutto e lo seguirono .
~ Dal vangelo secondo Luca
5, 1-11
U n giorno, mentre Gesù, levato in piedi, stava presso il lago di Ge-
nèsaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di
Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi
e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò
di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le
folle della barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e ca-
late le reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo fatica-
to tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò
le reti» . E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le
reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca,
che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le
barche al punto che quasi affondavano.
Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicen-
do: «Signore, allontànati da me che sono un peccatore». Grande stu-
pore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui
per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli
di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non
temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini».
Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore.

17 Pages 161-170

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17.1 Page 161

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166
279. CANTO AL VANGELO
Cf Fil 3, 8·9
IJc. Alleluia, alleluia.
Tutto io considero una perdita e tutto lascio indietro,
pur di conquistare Cristo.
IJc. Alleluia.
VANGELO
Ness uno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il re-
gno di Dio.
~ Dal vangelo secondo Luca
9, 57-62
Inquel tempo, mentre Gesù e i suoi discepoli andavano per la stra-
da, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». Gesù gli rispo-
se: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma
il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Séguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi
di andare a seppellire prima mio padre». Gesù replicò: «Lascia che
i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annunzia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi con-
gedi da quelli di casa». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo
mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Parola del Signore.

17.2 Page 162

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LEZIONARIO 167
280. CANTO AL VANGELO
~. Alleluia, alleluia.
Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi,
dice il Signore;
annunciate a tutti che il regno di Dio è vicino.
~. Alleluia.
Cf Le 10,3.9
VANGELO
Ecco, io vi mando ...
~ Dal vangelo secondo Luca
10, 1-9
Inquel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò
a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La mèsse è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate
dunque il padrone della mèsse perché mandi operai per la sua mèsse.
Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi; non portate
borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: Paee a questa casa. Se vi sarà
un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ri-
tornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di
quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non
passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglie-
ranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che
vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio».
Parola del Signore.

17.3 Page 163

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168
281. CANTO AL VANGELO
l}: . Alleluia, alleluia.
Beati voi, se il Signore, al suo ritorno,
vi troverà vigilanti!
l}:. Alleluia.
Cf Le 12,37
VANGELO
Non temere, piccolo gregge.
~ Dal vangelo secondo Luca
12, 32-40
Inquel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non temere, piccolo
gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.
Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non in-
vecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano
e la tignola non consuma. Perché dove è il vostro tesoro, là sarà an-
che il vostro cuore.
Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili
a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprir-
gli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al
suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue
vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel
mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! Sap-
piate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il la-
dro, non si lascerebbe scassinare la casa.
Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora
che non pensate».
Parola del Signore.

17.4 Page 164

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LEZIONARIO 169
282. CANTO AL VANGELO
~. Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
che vi amiate gli uni gli altri.
~. Alleluia.
Cf Gv 13,34
VANGELO
Chi è il più grande tra voi, diventi come il più piccolo .
~ Dal vangelo secondo Luca
22, 24-30
Inquel tempo, sorse una discussione tra i discepoli: chi di loro pote-
va esser considerato il più grande. Gesù disse: «I re delle nazioni le
governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare
benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi
diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti
chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che
sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io
preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, per-
ché possiate inangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siedere-
te in trono a giudicare le dodici tribù di Israele».
Parola del Signore.

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170
283. CANTO AL VANGELO
:ij.. Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la mettono in pratica.
:ij.. Alleluia.
Cf Le 11,28
VANGELO
Maestro, dove abiti? Venite e vedrete.
~ Dal vangelo secondo Giovanni
1, 35-44
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli
e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello
di Dio! ». E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cerca-
te? ». Gli risposero: «Rabbi (che significa maestro), dove abiti? ». Disse
loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava
e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del
pomengglO.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano
seguito, era Andrea, fratello di Sirnon Pietro. Egli incontrò per pri-
mo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che
significa il Cristo)>> e lo condusse da Gesù. Gesù fissando lo sguardo
su di lui, disse: «Tu sei Sirnone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai
Cefa (che vuoi dire Pietro) >> .
Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incon-
trò Filippo e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, la città di
Andrea e di Pietro.
Parola del Signore.

17.6 Page 166

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LEZIONARlO 171
284. CANTO AL VANGELO
~. Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi,
e io vi ristorerò , dice il Signore.
~. Alleluia.
Mt Il,28
VANGELO
Il buon pastore offre la vita per le pecore.
~ Dal vangelo secondo Giovanni
lO, 11-18
Inquel tempo, Gesù disse: «lo sono il buon pastore. Il buon pastore
offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore
e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbando-
na le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un merce-
nario e non gli importa delle pecore.
lo sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore cono-
scono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro
la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest'ovile;
anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e divente-
ranno un solo gregge e un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi ri-
prenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso,
poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Que-
sto comando ho ricevuto dal Padre mio».
Parola del Signore.

17.7 Page 167

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172
285. CANTO AL VANGELO
~. Alleluia, alleluia.
lo sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.
~. Alleluia .
Cf Gv 15,5
VANGELO
Rimanete in me, e io in voi.
~ Dal vangelo secondo Giovanni
15, 1-8
I n quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «lo sono la vera vite e
il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto,
lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frut-
to. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimane-
te in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso
se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
lo sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto
frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in
me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono
e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel
che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che
portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.

17.8 Page 168

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LEZIONARIO 173
286. CANTO AL VANGELO
:ij.. Alleluia, alleluia.
Dio ci ha scelti come primizia per la salvezza,
chiamandoci a condivIdere la passione e la gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
:ij.. Alleluia.
Cf 2 Ts 2, 14
VANGELO
Voi siete miei amici, se farete ciò che vi comando.
~ Dal vangelo secondo Giovanni
15,9-17
Inquel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha ama-
to me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osser-
verete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho
osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia
pIena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come
io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la
vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi
comando. Non vi chiamo più servì, perché il servo non sa quello che
fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho
udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti, perché
andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello
che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».
Parola del Signore.

17.9 Page 169

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174
287. CANTO AL VANGELO
1}:. Alleluia, alleluia.
Com'è bello e soave
che i fratelli vivano insieme.
1}:. Alleluia.
Sal 132,1
VANGELO
Voglio che quelli che mi hai da to, siano con me.
~ Dal vangelo secondo Giovanni
17,20-26
Inquel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregava dicendo: «Pa-
dre santo, non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la
loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Co-
me tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano
come noi una cosa sola. lo in loro e tu in me, perché siano perfetti
nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati co-
me hai amato me.
Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove
sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato;
poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto;
questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro
il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai
amato sia in essi e io in loro».
Parola del Signore.

17.10 Page 170

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18 Pages 171-180

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18.1 Page 171

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.,,
"0
)
«Mentre parlavano e discutevano~
Gesù si avvicinò
e si mise a camminare con /oro ... »
(Luca 24, 15 ).

18.2 Page 172

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APPENDICE I
RITO PER LA CONSEGNA DELL'ABITO
288. Quando, secondo le consuetudini O le disposizioni locali si compie il rito della
consegna dell'abito a coloro che sono incamminati verso il sacerdozio, e di un
segno distintivo per i candidati alla vita laicale del coadiutore, si organizzi una
celebrazione, debitamente adattata, che includa gli elementi descritti più avanti.
289. Se il rito è collocato all'interno della celebrazione della prima professione, tutto
si svolge come indicato a suo luogo (cf cap. II, nn. 76-78). Al di fuori di questa
circostanza la consegna non deve essere fatta durante la messa.
Se il rito è collocato durante la celebrazione delle Lodi o del Vespro, tutto si svol-
ge come al solito fino al termine dell'omelia che accompagna la proclamazione
della lettura. Terminato il rito, la celebrazione riprende con il cantico di Zacca-
ria (Benedictus) O della Vergine Maria (Magnificat).
Se il rito è collocato in una celebrazione della Parola, ci si regola - con i dovuti
adattamenti - secondo la struttura celebrativa segnalata nel cap. II, n . 97.
290. Quando il rito si compie al di fuori della prima professione, comprende: un dia-
logo tra il Superiore e i candidati (cf nn . 292-293); la preghiera di benedizione
(cf n. 294); la consegna dell'abito e della medaglia (cf nn. 295-296 ); la eventuale
processione di tutti i novizi con la candela accesa in mano (cf n. 297); la preghie-
ra dei fedeli (cf n. 298 ).
291. Oltre al necessario per la celebrazione, si preparino:
- in presbiterio: gli abiti e le medaglie (o altro segno);
. - in sacrestia: le candele, nel caso si compia il gesto simbolico di cui al n. 297.

18.3 Page 173

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178
Dialogo
292. Il Superiore, rivolto verso i candidati al sacerdozio ministeriale, chiede loro:
F ratelli figli carissimi, che cosa domandate?
~. Domandiamo, Padre, di ricevere l'abito ecclesiastico nella So-
cietà salesiana.
S apete cosa significhi indossare questo abito e gli obblighi che esso
comporta?
~. Sì, Padre. Indossare l'abito ecclesiastico significa intraprendere
il cammino di formazione in vista del nostro lavoro nella Chiesa e
nella Società salesiana come presbiteri.
Esso comporta un rinnovato impegno nell'acquisire tutti quegli ele-
menti che ci permetteranno di essere segni e strumenti dell'amore del
Padre che è nei cieli per tutti coloro che incontreremo nel nostro
cammmo.
D io Padre, per l'intercessione di Maria, Madre della Chiesa e Ausi-
liatrice dei cristiani, vi conceda di portare a compimento questo vo-
stro desiderio.
Per Cristo nostro Signore.
~. Amen.
293 . Il Superiore si rivolge quindi verso i candidati alla vita religiosa laicale, e chiede loro:
F ratelli (figli ) carissimi, che cosa domandate?
~. Domandiamo, Padre, di ricevere la medaglia (... ) del coadiuto-
re salesiano.
S apete cosa significhi ricevere questo segno e gli impegni che esso
vi ricorda?
~. Sì, Padre. Accogliere questo segno è sentirci sempre più legati
e impegnati nella missione religiosa propria della Società salesiana.
Esso ci ricorda ogni giorno l'impegno di tendere all'acquisto delle virtù
e dello stile di vita che caratterizza il salesiano laico nell'educazione
della gioventù, specialmente quella più povera e abbandonata.

18.4 Page 174

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APPENDICI 179
D io Padre, per l'intercessione di Maria, Madre della Chiesa e Ausi-
liatrice dei cristiani, vi conceda di portare a compimento questo vo-
stro desiderio.
Per Cristo nostro Signore.
~. Amen.
Benedizione
294. Il Superiore invoca la benedizione divina con queste parole:
P reghiamo.
(Un tempo di preghiera in silenzio).
Padre santo, che chiami tutti i tuoi figli,
rinati dall'acqua e dallo Spirito Santo,
alla pienezza della vita cristiana e alla carità perfetta,
benedici ~ coloro che porteranno
questi abiti e queste medaglie (... )
come segno di una vita di donazione sempre più totale;
e fa' che, sorretti dal dono del tuo Spirito,
siano resi sempre più conformi
all'immagine del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
~. Amen.
Consegna
295. Coloro che devono indossare l'abito si avvicinano uno dopo l'altro al Superiore;
nel consegnare l'abito egli dice a ciascuno:
R icevi quest'abito
e conserva nel tuo cuore la fedeltà al Signore
che ti è ricordata davanti a tutti
da questo segno di testimonianza e di servizio.
~. Amen.
Se è opportuno, il novizio si ritira in sacrestia per indossare l'abito. Se il rito si
prolunga si può eseguire un canto adatto .

18.5 Page 175

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180
296. Nel consegnare il segno distintivo agli aspiranti alla vita religiosa del coadiutore
salesiano, il Superiore dice:
R icevi questo segno del salesiano coadiutore:
esso ti ricorda la tua donazione a Dio,
il tuo legame con la Società salesiana
e il tuo impegno a servizio dei giovani.
:ijc. Amen.
li novizio, se è opportuno, si ritira in sacrestia.
Processione
297. Qualora si compia questo gesto, tutti i novizi si muovono processionalmente, con
la candela accesa in mano, dalla sacrestia verso l'altare e riprendono il posto loro
assegnato .
Frattanto, tutta l'assemblea esprime la propria gioia rendendo grazie a Dio con
un canto adeguato (Magnificat o altro).
Preghiera dei fedeli
298. li Superiore introduce e conclude la preghiera dei fedeli con queste parole o con
altre simili; ad ogni invocazione l'assemblea acclama con un ritornello possibil-
mente in canto.
F ratelli carissimi,
rivolgiamo con fede la nostra preghiera a Dio, fonte della nostra gioia,
perché porga ascolto alle nostre invocazioni.
- Per il Papa e tutti i vescovi della Chiesa:
perché lo Spirito che procede dal Padre e dal Figlio li illumini nel gui-
dare i fedeli nel cammino di santità, preghiamo.
- Per le vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale:
perché il padrone della mèsse ispiri a molti giovani il coraggio di do-
narsi generosamente per il bene dei fratelli, preghiamo.

18.6 Page 176

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APPENDICI 181
- Per questi giovani che oggi hanno ricevuto il segno della loro
mISSIOne:
perché sorretti dalla divina grazia e dall'esempio dei loro confratelli
salesiani, portino a compimento il loro progetto di vita, preghiamo.
- Per i genitori e i parenti di questi novizi:
perché il Dio di ogni bontà ricompensi generosamente l'offerta dei
propri figli alla Chiesa e alla Società salesiana, preghiamo.
- Per i giovani e le ragazze che sentono il desiderio di servire Dio
nei fratelli:
perché sostenuti dalla solidarietà di tutti possano realizzare con gioia
la completa donazione della loro vita, preghiamo.
S ignore, Dio della gioia e della consolazione,
accogli queste nostre invocazioni
e nella tua bontà
esaudisci i desideri e i progetti di bene
che tu hai posto nell'intimo dei nostri cuori.
Te li affidiamo per la mediazione di Maria,
Madre del tuo Figlio
che vive e regna nei secoli dei secoli.
~. Amen.
299. Se non si è svolta la processione, dopo la benedizione la Comunità può rendere
grazie a Dio con un canto di ringraziamento (Magnificat o altro).

18.7 Page 177

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APPENDICE II
FORMULA DELLA PROFESSIONE
300. Formula della professione temporanea, letta singolarmente:
Dio Padre,
Tu mi hai consacrato a Te
nel giorno del Battesimo.
In risposta all'amore del Signore Gesù
tuo Figlio,
che mi chiama a seguirlo più da vicino,
e condotto dallo Spirito Santo
che è luce e forza,
io, N. N. in piena libertà
mi offro totalmente a Te,
impegnandomi
a donare tutte le mie forze
a quelli a cui mi manderai,
specialmente ai giovani più poveri,
a vivere nella Società salesiana
in fraterna comunione di spirito e di azione,
e a partecipare in questo modo alla vita
e alla missione della tua Chiesa.
Per questo,
alla presenza dei miei fratelli,
davanti a N. N. , Rettor Maggiore

18.8 Page 178

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APPENDICI 183
della Società di san Francesco di Sales
(oppure: davanti a... che fa le veci
del Rettor Maggiore
della Società di san Francesco di Sales),
pur avendo l'intenzione di offrirmi a Te
per tutta la vita,
secondo le disposizioni della Chiesa,
faccio voto per. .. anni
di vivere obbediente, povero e casto,
secondo la via evangelica
tracciata nelle Costituzioni salesiane.
La tua grazia, Padre,
l'intercessione di Maria SS. Ausiliatrice,
di san Giuseppe, di san Francesco di Sales,
di san Giovanni Bosco,
e i miei fratelli salesiani
mi assistano ogni giorno
e mi aiutino ad essere fedele.
Il Superiore aggiunge:
A nome della Chiesa e della Società salesiana,
ti accolgo come confratello
impegnato con voti temporanei
tra i salesiani di Don Bosco.
301. Formula della professione perpetua, letta singolarmente:
Dio Padre,
Tu mi hai consacrato a Te
nel giorno del Battesimo.
In risposta all'amore del Signore Gesù
tuo Figlio,
che mi chiama a seguirlo più da vicino,
e condotto dallo Spirito Santo
che è luce e forza,
io, N. N. in piena libertà
mi offro totalmente a Te,
impegnandomi
a donare tutte le mie forze,

18.9 Page 179

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184
a quelli a cui mi manderai,
specialmente ai giovani piu poveri,
a vivere nella Società salesiana
in fraterna comunione di spirito e di azione,
e a partecipare in questo modo alla vita
e alla missione della tua Chiesa.
Per questo,
alla presenza dei miei fratelli,
davanti a N. N. , Rettor Maggiore
della Società di san Francesco di Sales
(oppure: davanti a... che fa le veci
del Rettor Maggiore
della Società di san Francesco di Sales),
faccio voto per sempre
di vivere obbediente, povero e casto,
secondo la via evangelica
tracciata nelle Costituzioni salesiane.
La tua grazia, Padre,
l'intercessione di Maria SS. Ausiliatrice,
di san Giuseppe, di san Francesco di Sales,
di san Giovanni Bosco,
e i miei fratelli salesiani
mi assistano ogni giorno
e mi aiutino ad essere fedele.
302. Se i professandi sono numerosi, possono recitare tutti insieme una delle due
formule precedenti, secondo il caso e tralasciando le parole: lo N . N . e,
nella professione temporanea, per.. . anni; al termine ciascuno aggiunge:
lo N. N.,
faccio voto per... anni (oppure: per sempre)
di vivere la via evangelica
tracciata nelle Costituzioni salesiane.
li Superiore nella professione temporanea conclude con le parole di
accoglienza; nella professione perpetua invoca la benedizione di Dio.

18.10 Page 180

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APPENDICE III
RINNOVAZIONE DELLA PROFESSIONE
AL TERMINE DEGLI ESERCIZI SPIRITUALI
303. Al termine degli Esercizi spirituali i confratelli rinnovano gli impegni della pro-
fessione religiosa, come espressione significativa di maggiore fedeltà a Dio.
304. Tale rinnovazione è un atto che appartiene alla pietà privata, per questo la Chie-
sa non incoraggia la consuetudine di inserirlo nella celebrazione dell'Eucaristia.
La sua collocazione più adeguata sarà pertanto all'interno della preghiera delle
Lodi o del Vespro, dove sarà opportunamente tenuta la così detta «predica dei
ricordi»,
305. Terminata la lettura biblica, seguita da un breve silenzio di meditazione, il Supe-
riore dice queste parole o altre simili:
F ratelli, in questi giorni di più intenso ascolto della parola d~ Dio,
di preghiera e di conversione, il Signore vi ha donato la gioia di ri-
scoprire le meraviglie che Egli ha compiuto in voi e vi ha arricchito
della sua grazia perché possiate vivere con maggior fedeltà la vostra
vocazione. Riconfermate ora la vostra volontà di seguire Cristo e rin-
novate con fede e con gioia la professione religiosa.
306. Tutti leggono la formula della professione secondo il testo riportato nel cap. V,
n. 205.
307. Al termine il Superiore conclude:
C on la grazia di Dio, la protezione materna di Maria Ausiliatrice
e l'intercessione di san Giovanni Bosco fate in modo che la vostra
vita sia degna della vocazione che avete ricevuto.
Il Signore è fedele. Egli vi darà la forza e vi proteggerà dal male, per-
ché vi ha scelti e vi ama.
308. Omesso quindi il responsorio, la celebrazione continua con il cantico di Zaccaria
(Benedictus) o della Vergine Maria (Magnificat) .

19 Pages 181-190

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APPENDICE IV
RITO DELLA PROFESSIONE
PER UN CONFRATELLO IN PERICOLO DI MORTE
309. Se un novizio o un professo temporaneo si ammala gravemente da trovarsi in pe-
ricolo prossimo di morte, udito il parere del medico e ricevuta l'approvazione del-
l'Ispettore, si può predisporre - se il tempo e le circostanze lo permettono -
un rito continuo per celebrare la professione perpetua, il sacramento dell'Unzio-
ne e il Viatico.
310. Per quanto è possibile il rito si svolga all'interno della celebrazione dell'Eucari-
stia. In questo caso si seguono le indicazioni e i testi per la celebrazione del sacra-
mento "durante la messa», presenti nel rituale dell' Unzione e cura pastorale degli
infermi ' .
311. Terminata la breve omelia, ha inizio il rito della professione perpetua secondo
quanto indicato nel cap. IV, n. 135; gli elementi fondamentali, che esigeranno
ovviamente tutti quegli adattamenti richiesti dalla particolare circostanza, sono:
- la presenza di due testimoni (cf n . 158);
- la richiesta del confratello o la domanda del Superiore (cf nn. 146-149);
- la preghiera litanica (cf nn . 153-155) con i dovuti adattamenti nell'ultima par-
te delle invocazioni;
- la professione (cf nn. 158-159) subito seguita dall'accoglienza del Superiore
(cf n . 165).
I Cf RITUALE ROMANO, Sacramento deU'Unz;ofle e cura pastorale degli illfenlli, cap. li, nn. 83-84.

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APPENDICI 187
312. Omessa quindi la solenne preghiera di «benedizione o consacrazione», si passa
al sacramento dell'Unzione.
È'opportuno che colui che presiede o altra persona idonea - ricordando il testo
di Giacomo 5, 13-16 (<< Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e pre-
ghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore... ») o di Matteo
8,5-10 (<< Signore. .. di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito ...») - in-
troduca con adeguate parole di circostanza i momenti essenziali del rito:
- imposizione delle mani: colui che presiede e tutti i sacerdoti presenti impongo-
no le mani sul capo dell'infermo senza dire nulla 2;
- benedizione dell'olio o rendimento di grazie sull'Olio già benedetto 3;
- sacra Unzione e orazione 4.
313. La celebrazione della messa prosegue con la liturgia eucaristica. Al momento del-
la comunione dell'infermo, colui che presiede usa la formula per il Viatico , sia
per il Corpo che per il Sangue di Cristo 5.
314. La celebrazione si può concludere con la benedizione solenne presa o dal r ituale
dell'Unzione 6 O da quello della professione (cf cap. IV, n . 172-173).
2 Cf ibid., n. 76.
j Cf ibid., no. 77-77bis.
-4 Cf ibid., n. 78-80.
j Cf ibid, , cap. rv, n. 142.
6 Cf ibid., cap. II , n. 96.

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INDICE

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190 INDICE
Decreto del Rettor Maggiore ................................. . . . .
5
Decreto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti
7
PREMESSE
Decreto della Congregazione per il Culto divino
11
Introduzione .. ........... .......... . . .......... . ... . ... . . .. . ..
13
Natura e valore della professione religiosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Riti che accompagnano i vari gradi della vita religiosa salesiana .....
17
Formulari della messa . .... ....... .... .... .... ... ......... . ..
20
Verso una pienezza di vita in Cristo ... .... . .. .. .... .. . . . . . . . ..
23
CAPITOLO I
L'ammissione alla vita religiosa
25
CAPITOLO II
La professione temporanea
33
A - Durante la messa ....... . .............. .. . . . . . .. . .. . . .. . 36
B - Nella celebrazione delle Lodi o del Vespro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
C - In una celebrazione della Parola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

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INDICE 191
CAPITOLO III
La rinnovazione della professione . .. . . . .. .. . ... ... . . . . . . ... .. . . . ..
51
A - Durante la messa ...... . . . ...................... .• ... •. . 55
B - Nella celebrazione delle Lodi o del Vespro ........ . ........ ..
60
C - In una celebrazione della Parola .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
CAPITOLO IV
La professione perpetua
63
CAPITOLO V
Messe rituali ....... ..' . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
A - Per la professione temporanea . . . ... . ... .. ..... .. .. . ..... . . 88
B - Per la rinnovazione della professione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
C - Per la professione perpetua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
D - Per il venticinquesimo di professione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
E - Per il cinquantesimo di professione . ............. . ........ .. 102
CAPITOLO VI
Lezionario
105
Prima lettura fuori del tempo pasquale .... ... . . . . . .. .. . . . . . . .. . 108
Prima lettura nel tempo pasquale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
Seconda lettura . .......... . . ...... .. . .. . . . . . .. . . .. . . .. .. .. . 130
Vangelo .... . .. . ......... . . . . .. ... .... ... . .. .. ......... . .. 155
APPENDICI
Rito per la consegna dell'abito
177
Formula della professione .......................... . .. . ... . .. . . . 182
Rinnovazione della professione al termine degli Esercizi spirituali . . . . . . . . 185
Rito della professione per un confratello in pericolo di morte . . . . . . . . . . . 186
INDICE. .. . . . . . . .. . . .. . .. . . ... ... . .. . . .. . . . ... . .... .... . .. . 189