Don_Bosco-Specchio_della_Dottrina_Cristiana_Cattolica


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Don Bosco - Specchio della Dottrina Cristiana Cattolica
SPECCHIO DELLA DOTTRINA CRISTIANA
APPROVATO DAL VESC. DI MONDOVI per la sua Diocesi E CALDAMENTE
RACCOMANDATO AD OGNI CLASSE DI PERSONE
TORINO
TIP. DELL'ORAT. DI S. FRANC. DI SALES
1862. {1 [313]}
PROPRIETÀ LETTERARIA {2 [314]}
[è premesso alle opere dubbie]
INDEX
Fr. Gioanni Tommaso Ghilardi dell'ord. de' pred. vesc. di Mondovi ecc....................................3
Specchio della dottrina cristiana cattolica...................................................................................3
La Dottrina Cattolica ossia di Cristo ha il sublime scopo:......................................................3
Le cose da sapersi di necessità di mezzo sono due:.................................................................4
I misteri principali di nostra santa Fede sono due:..................................................................4
Le cose da sapersi di necessità di precetto sono cinque:.........................................................4
I precetti della Carità che comprendono tutta la legge di Dio sotto due:.................................4
I comandamenti di Dio sono dieci:..........................................................................................4
I comandamenti della Chiesa sono cinque:..............................................................................4
Le nozze sono proibite:............................................................................................................5
I Sacramenti della santa Chiesa sono sette:.............................................................................5
Le virtù teologali sono tre:.......................................................................................................5
Le virtù cardinali sono quattro:................................................................................................5
I consigli evangelici sono tre:..................................................................................................6
Il peccato è di due sorta:..........................................................................................................6
Il peccato attuale si commette in quattro modi:.......................................................................6
Il peccato attuale si distingue:..................................................................................................6
Perchè un peccato sia mortale devono concorrere tre cose:....................................................6
Il peccato veniale può divenir mortale:....................................................................................6
I peccati capitali sono sette:.....................................................................................................7
I peccati contro lo Spirito Santo sono sei:...............................................................................7
I peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio sono quattro:..............................................7
Noi ci rendiamo colpevoli dei peccati altrui in dieci modi:.....................................................7
Le cose necessarie per ben confessarsi (premessa l'orazione affine di ottenere la grazia di
ben conoscere e detestare i peccati con vero dolore) sono cinque:.........................................8
Le opere con cui possiamo soddisfare alla divina giustizia per i peccati commessi sono tre:
................................................................................................................................................. 8
Gli effetti della confessione ben fatta sono tre:.......................................................................8
Le cose necessarie per ben comunicarsi sono tre:...................................................................8
Le opere di misericordia sono quattordici:..............................................................................8
I doni dello Spirito Santo sono sette:.......................................................................................9
I frutti dello Spirito Santo sono dodici:...................................................................................9
Le beatitudini sono otto:..........................................................................................................9
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I beni, ai quali partecipano tutti i membri vivi della Chiesa sono tre:...................................10
Per guadagnare le indulgenze bisogna:..................................................................................10
I novissimi sono quattro:........................................................................................................10
I superiori spirituali sono:......................................................................................................10
I corporali sono:.....................................................................................................................10
Ai superiori sì spirituali che corporali si deve:......................................................................10
I misteri del s. Rosario sono quindici:...................................................................................11
L’orazione, è un'elevazione della mente a Dio, si divide:.....................................................11
Sono cinque i modi di pregare:..............................................................................................11
Appendice allo specchio............................................................................................................12
Caratteri della vera Chiesa.....................................................................................................12
Caratteri delle chiese false.....................................................................................................12
[Preghiere].............................................................................................................................13
Massime cristiane per ciascun giorno della settimana...........................................................14
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Fr. Gioanni Tommaso Ghilardi dell'ord. de' pred. vesc. di Mondovi
ecc.
Il presente Specchio l'abbiamo ricavato dalla Poliglotta Cattolica in dodici lingue del
benemerito Ab. Migné, ma vi abbiamo introdotto utili aggiunte e principalmente quella sulla
vera chiesa in confronto delle false protestanti. Per queste aggiunte lo Specchio è divenuto come
un compendio di tutta la morale cattolica, utile ad ogni ceto di persone, ed opportunissimo nei
tristi tempi che corrono. Noi quindi a tutti caldamente lo raccomandiamo, ma principalmente a'
signori parochi, ai padri e madri di famiglia, ai maestri ed alle maestre, affinchè sia imparato
dalla sempre cara gioventù, dalla quale dipende la futura sorte della Chiesa e della società.
A questo santo intendimento a tutti ricordiamo non esservi sopra la terra ufficio più
nobile e più utile di questo, di far conoscere cioè, amare e servire Iddio coll’insegnamento del
catechismo, ufficio primario dei parochi, dei Vescovi e degli Apostoli, e sostenuto da Gesù
Cristo medesimo. {3 [315]}
Ricordiamo ancora le sante indulgenze accordate dalla medesima santa Madre Chiesa a
coloro che insegnano ed imparano la dottrina cristiana e secondo la Costituzione Ex credito
Nobis del 6 ottobre 1607 di Paolo II sono le seguenti:
1° Ai maestri di scuola, che nei giorni di festa condurranno i loro discepoli alla dottrina
cristiana e gliela insegneranno, per ogni volta sette anni d'indulgenza; ed ai medesimi che nei
giorni di lavoro nelle loro scuole spiegheranno la Dottrina cristiana, per ogni volta cento giorni
d'indulgenza.
2° Ai padri e madri che ai loro figliuoli ed alle persone di loro servizio insegneranno la
Dottrina cristiana, per ogni volta cento giorni d'indulgenza.
3° A quelli che per mezz'ora studieranno per insegnare o per imparare la Dottrina
cristiana, per ogni volta cento giorni d'indulgenza.
4° Ai fedeli tutti di qualsiasi età soliti radunarsi nelle scuole o nelle Chiese per imparare
la Dottrina cristiana, se si confesseranno in tutte le feste della Beatissima Vergine, indulgenza
di tre anni in ciascuna di tali feste, e gli abiti alla santa Comunione ricevendo divotamente il SS.
Sacramento, indulgenza di sette anni.
A queste indulgenze Clemente XII con suo {4 [316]} Breve del 27 giugno 1735 aggiunge
l'indulgenza di sette anni e sette quarantene a tutti i fedeli ogni volta che confessati e comunicati
assisteranno al catechismo o alla Dottrina cristiana, ovvero faranno il catechismo od
insegneranno la Dottrina cristiana; ed a quelli che avranno il pio costume di assistere o
d'insegnare la dottrina, (confessati e comunicati) indulgenza plenaria nei giorni del SS. Natale
di nostro Signor Gesù Cristo, di Pasqua di Risurrezione e dei santi Apostoli Pietro e Paolo.
Specchio della dottrina cristiana cattolica
La Dottrina Cattolica ossia di Cristo ha il sublime scopo:
1. Di manifestarci il fine per cui siamo creati che è di conoscere, amare e servire Dio in questa
vita, e poi goderlo eternamente nell'altra.
2. Di mostrarci i mezzi necessari per conseguire un tal fine; e questi sono l'esercizio {5 [317]}
della fede, speranza e carità, l'osservanza dei comandamenti di Dio e della Chiesa, i Sacramenti,
le orazioni e le obbligazioni del proprio stato.
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Le cose da sapersi di necessità di mezzo sono due:
1. I misteri principali di nostra santa Fede.
2. Che vi è un Dio rimuneratore dei buoni e punitore dei cattivi.
I misteri principali di nostra santa Fede sono due:
1. Unità e Trinità di Dio.
2. Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo.
Le cose da sapersi di necessità di precetto sono cinque:
1. Il Credo.
2. Il Pater noster e l'Ave Maria.
3. I comandamenti di Dio e della Chiesa.
4. I Sacramenti.
5. I doveri del proprio stato.
I precetti della Carità che comprendono tutta la legge di Dio sotto due:
1. Amare Iddio sopra ogni cosa.
2. Amare il prossimo come noi stessi per amor di Dio.
I comandamenti di Dio sono dieci:
1. Adorare un Dio solo.
2. Non nominare il suo santo Nome invano. {6 [318]}
3. Santificare le feste.
4. Onorare il padre e la madre.
5. Non ammazzare.
6. Non fornicare.
7. Non rubare.
8. Non dir falso testimonio.
9. Non desiderare la donna d'altri.
10. Non desiderare la roba d'altri.
I comandamenti della Chiesa sono cinque:
1. Udire la Messa tutte le Domeniche e le altre feste comandate.
2. Digiunare i giorni comandati, e non mangiar carne il venerdì ed il sabbato.
3. Confessarsi almeno una volta all'anno e comunicarsi alla Pasqua.
4. Non celebrar le nozze nei tempi proibiti.
5. Pagar le decime secondo l’usanza.
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Le nozze sono proibite:
1. Dall'Avvento a tutto il giorno dell'Epifania.
2. Dal principio di Quaresima a tutta la Domenica in Albis.
I Sacramenti della santa Chiesa sono sette:
1. Battesimo.
2. Cresima.
3. Eucaristia.
4. Penitenza.
5. Estrema Unzione.
6. Ordine.
7. Matrimonio.
Il battesimo ci rende membri di Gesù Cristo, ci fa figliuoli di Dio e della Chiesa, ed eredi
del Paradiso.
La Cresima ci dà lo Spirito Santo e ci fa perfetti cristiani. {7 [319]}
L'Eucaristia contiene il corpo, il sangue, l'anima e la divinità del nostro signor Gesù
Cristo, per essere nostro nutrimento spirituale.
La penitenza rimette i peccati commessi dopo il battesimo.
L'estrema unzione dà aiuto a ben morire, e talvolta conferisce anche la sanità del corpo.
L'ordine dà la podestà di esercitare le funzioni sacerdotali.
Il matrimonio dà grazia per vivere in pace e carità, ed allevare cristianamente i figliuoli.
Le virtù teologali sono tre:
1. Fede.
2. Speranza.
3. Carità.
La fede è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra colla quale noi crediamo in Dio, e
crediamo tutto ciò che egli ha rivelato alla santa Chiesa.
La speranza è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra colla quale noi desideriamo ed
aspettiamo la vita eterna che Dio ha promessa a' suoi servi, e gli aiuti necessarii per ottenerla.
La carità è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra, colla quale noi amiamo Dio per lui
medesimo sopra ogni cosa, ed il prossimo come noi stessi per amor di Dio. {8 [320]}
Le virtù cardinali sono quattro:
1. Prudenza.
2. Giustizia.
3. Fortezza.
4. Temperanza.
La prudenza ci fa considerati e cauti in ogni cosa, acciocchè noi non siamo ingannati, nè
inganniamo gli altri.
La giustizia fa che noi rendiamo agli altri quello che è suo.
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La fortezza fa che non temiamo alcun pericolo, neppur la stessa morte, per servizio di
Dio.
La temperanza fa che noi mettiamo freno ai desiderii disordinati.
I consigli evangelici sono tre:
1. Povertà volontaria.
2. Castità perpetua.
3. Ubbidienza in ogni cosa che non sia peccato.
Il peccato è di due sorta:
1. Il peccato originale, che è quello col quale tutti nasciamo e che abbiamo contratto per la
disobbedienza del primo padre Adamo, e si cancella col santo Battesimo.
2. Il peccato attuale, che è quello cui commettiamo noi medesimi dopo che siamo arrivati all'uso
della ragione, e si cancella col Sacramento della Penitenza.
Il peccato attuale si commette in quattro modi:
1. Con pensieri.
2. Con parole.
3. Con opere. {9 [321]}
4. Con omissione di ciò che si è in dovere di fare.
Il peccato attuale si distingue:
1. In peccato mortale, che è una grave trasgressione della legge di Dio o della Chiesa, e merita le
pene eterne dell'inferno. Si dice mortale, perchè dà morte all'anima privandola della grazia
santificante, che è la sua vita.
2. In peccato veniale, che è una leggera trasgressione della legge di Dio o della Chiesa, e merita
pene temporali gravissime da scontarsi in questa vita o nel purgatorio. Si dice veniale daj
perdono che si ottiene più facilmente, perchè non toglie la carità, ma ne raffredda il fervore.
Perchè un peccato sia mortale devono concorrere tre cose:
1. Gravità di materia, cioè far cosa notabilmente contraria alla legge di Dio o della Chiesa, o
veramente creduta tale.
2. Piena avvertenza, cioè conoscere perfettamente di fare un gran male.
3. Pieno consenso, cioè deliberatamente volerlo fare.
Il peccato veniale può divenir mortale:
1. Quando si pecca per formale disprezzo della legge, o del legislatore. {10 [322]} Quando chi lo
commette lo tiene erroneamente per mortale oppure è disposto in cuor suo a commetterlo
ancorchè fosse mortale.
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2. Quando chi pecca si propone un fine mortalmente cattivo.
3. Quando dal peccato veniale si prevede o si deve prevedere una qualche grave conseguenza o
lo scandalo.
4. Quando il peccato veniale può cagionare prossimo pericolo di peccare mortalmente.
I peccati capitali sono sette:
1. Superbia, cui si oppone l'Umiltà.
2. Avarizia, cui si oppone la Liberalità.
3. Lussuria cui si oppone la Castità.
4. Ira, cui si oppone la Pazienza.
5. Invidia, cui si oppone la fraterna Carità.
6. Gola, cui si oppone la Sobrietà.
7. Accidia, cui si oppone la Diligenza e il fervore nel servizio di Dio.
I peccati contro lo Spirito Santo sono sei:
1. Disperazione della salute.
2. Presunzione di salvarsi senza merito.
3. Impugnare la verità cattolica conosciuta.
4. Invidia della grazia altrui.
5. Ostinazione nei peccati.
6. Impenitenza finale.
I peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio sono quattro:
1. Omicidio volontario.
2. Peccato carnale contro natura. {11 [323]}
3. Oppressione dei poveri.
4. Defraudare la mercede agli operai.
Noi ci rendiamo colpevoli dei peccati altrui in dieci modi:
1. Col consigliare il peccato.
2. Coll'istigare al peccato.
3. Col comandare agli altri di peccare.
4. Col consentire all'altrui peccato.
5. Col permettere il peccato potendo impedirlo.
6. Col non castigare il peccato, avendone dovere.
7. Col lodare l'altrui peccato.
8. Col difendere il peccato.
9. Col partecipare al peccato.
10. Col tacere il peccato, quando vi è l'obbligo di manifestarlo.
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Le cose necessarie per ben confessarsi (premessa l'orazione affine di
ottenere la grazia di ben conoscere e detestare i peccati con vero dolore)
sono cinque:
1. Esame, che è una diligente ricerca dei peccati commessi dopo l'ultima confessione ben fatta.
2. Dolore, che è un vivo dispiacere di aver offeso Dio; e deve essere interno, sopranaturale,
sommo, universale.
3. Proponimento, che è una volontà risoluta di non offender più Dio, e deve essere fermo,
universale, efficace.
4. Confessione, che è un'accusa dei proprii peccati fatta ad un sacerdote approvato, per riceverne
l'assoluzione, e deve essere breve, intera, umile, sincera, prudente. {12 [324]} Soddisfazione,
detta anche penitenza, e deve essere intera, divota e pronta, cioè fatta nel tempo fissato dal
confessore, o se non fu fissato tempo alcuno, al più presto possibile.
Le opere con cui possiamo soddisfare alla divina giustizia per i
peccati commessi sono tre:
1. L'ORAZIONE, che comprende tutti gli esercizi di Religione e di pietà, come l'orazione vocale
e mentale, il sacrifizio della santa Messa, la devota partecipazione dei Sacramenti, la lettura
spirituale, l'attenzione alla divina parola, l'assistenza ai divini Uffici, ed altre tali pratiche.
2. Il DIGIUNO, che comprende le mortificazioni, i travagli e patimenti del corpo e dell'anima
sofferti per amor di Dio.
3. LA LIMOSINA, che comprende tutte le opere di misericordia corporali e spirituali e ogni
aiuto e servigio che rendiamo al prossimo per amor di Dio.
Gli effetti della confessione ben fatta sono tre:
1. Ci libera dalla colpa, dalla schiavitù del demonio, dalla pena eterna.
2. Ci restituisce l'amicizia di Dio, la pace dell'anima, i meriti mortificati, cioè quelli che ci
eravamo fatti in istato di grazia. {13 [325]} Ci fortifica per estirpare gli abiti cattivi, per superare
le tentazioni, per praticare la virtù.
Le cose necessarie per ben comunicarsi sono tre:
1. Essere in grazia di Dio.
2. Essere digiuno dalla mezzanotte sino al tempo della Comunione.
3. Sapere che si va a ricevere il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità di nostro Signor Gesù
Cristo.
Le opere di misericordia sono quattordici:
SETTE SPIRITUALI:
1. Consigliare i dubbiosi.
2. Insegnare agl'ignoranti.
3. Ammonire i peccatori.
4. Consolare gli afflitti.
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5. Perdonare le offese.
6. Sopportare pazientemente le persone moleste.
7. Pregar Iddio pei vivi e per i morti.
SETTE CORPORALI:
1. Dar da mangiare ai poveri affamati.
2. Dar da bere ai poveri assetati.
3. Alloggiare i pellegrini.
4. Visitare gl'infermi.
5. Vestire gl'ignudi.
6. Visitare i carcerati.
7. Seppellire i morti.
I doni dello Spirito Santo sono sette:
1. Sapienza.
2. Intelletto.
3. Consiglio.
4. Fortezza.
5. Scienza.
6. Pietà.
7. Timor di Dio. {14 [326]}
Il timor di Dio serve a farci astenere dai peccati; la pietà a renderci devoti ed ubidienti a Dio; la
scienza a farci conoscere la volontà di Dio; la fortezza a farci vincere le tentazioni dei nostri
nemici; il consiglio a farci conoscere gli inganni del demonio; l'intelletto a farci gustare i misteri
della fede; la sapienza a renderci perfetti, ordinando tutte le operazioni e patimenti della nostra
vita alla maggior gloria di Dio, ed alla nostra felicità temporanea ed eterna.
I frutti dello Spirito Santo sono dodici:
1. Carità.
2. Allegrezza.
3. Pace.
4. Pazienza.
5. Benignità.
6. Bontà.
7. Longanimità.
8. Mansuetudine.
9. Fede.
10. Modestia.
11. Continenza.
12. Castità.
Le beatitudini sono otto:
1. Beati i poveri di spirito, perchè di essi è il regno de' Cieli.
2. Beati i mansueti, perchè possederanno la terra.
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3. Beati quelli che piangono, perchè saranno consolati.
4. Beati coloro che hanno sete e fame della giustizia, perchè saranno saziati.
5. Beati i misericordiosi perchè otterranno misericordia.
6. Beati i mondi di cuore, perchè vedranno Dio.
7. Beati i pacifici, perchè saranno chiamati figliuoli di Dio.
Beati quelli che soffrono persecuzioni per la giustizia, perche di essi è il regno dei cieli. {15
[327]}
I beni, ai quali partecipano tutti i membri vivi della Chiesa sono tre:
1. Il santo Sacrificio della Messa.
2. I santi Sacramenti.
3. Le orazioni che si fanno nella Chiesa, e in generale le opere buone e meritorie dei fedeli.
Fra queste opere la più eccellente è la santa Messa, che è il sacrifizio del Corpo e del
Sangue di nostro Signor Gesù Cristo sui nostri altari. Quanto alla sostanza la santa Messa è lo
stesso sacrifizio della Croce, e si offre 1° per onorar Dio; 2° per ringraziarlo de' suoi benefizii; 3°
per placarlo e dargli soddisfazione dei nostri peccati; 4° per ottenere tutte le grazie necessarie.
Per guadagnare le indulgenze bisogna:
1. Essere in grazia di Dio.
2. Avere l'intenzione di conseguirle.
3. Adempire le prescritte condizioni.
I novissimi sono quattro:
1. La Morte.
2. Il Giudizio.
3. L'inferno.
4. Il Paradiso.
Medita queste verità continuamente e non peccherai in eterno.
I superiori spirituali sono:
Il Papa, Vicario di Gesù Cristo e Capo visibile della Chiesa, il Vescovo, il Paroco, il
Confessore e tutti i Sacerdoti. {16 [328]}
I corporali sono:
Il Capo dello Stato, i magistrati, i genitori, i tutori, i padroni, i mariti, e tutti quelli che
sono per legge costituiti.
Ai superiori sì spirituali che corporali si deve:
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Amore, rispetto ed obbedienza.
I misteri del s. Rosario sono quindici:
CINQUE GAUDIOSI.
1. L'annunciazione dell'Angelo a Maria che doveva concepire e partorire il Redentore del
mondo.
2. La visita di Maria a sant'Elisabetta con cui stette tre mesi.
3. La natività del Bambino Gesù nella capanna di Betlemme.
4. La presentazione di Gesù al tempio e la Purificazione di Maria Vergine.
5. La Disputa di Gesù nel tempio fra i dottori essendo di anni dodici.
CINQUE DOLOROSI.
1. L'orazione di Gesù Cristo nell'orto, ove sudò sangue.
2. La flagellazione di Gesù Cristo alla colonna.
3. La coronazione di spine del nostro Signor Gesù Cristo.
4. La condanna di Gesù Cristo alla morte.
5. La Crocifissione, la Morte del nostro Signor Gesù Cristo in croce.
CINQUE GLORIOSI.
1. La gloriosa Risurrezione di Gesù Cristo.
2. L'Ascensione di Gesù Cristo al Cielo.
3. La Discesa dello Spirito Santo sopra gli Apostoli nel cenacolo con Maria Vergine congregati.
{17 [329]}
4. L'assunzione di Maria Vergine al Cielo.
5. L'incoronazione di Maria Vergine proclamata regina del cielo e della terra, ed esaltata sopra
tutti i cori degli angioli.
L’orazione, è un'elevazione della mente a Dio, si divide:
1. In mentale ed in vocale.
2. In pubblica ed in privata.
Sono cinque i modi di pregare:
1. L'adorazione.
2. La lode.
3. L'azion di grazia.
4. La domanda.
5. L'offerta.
Tutte sono contenute nel santissimo sacrifizio dell'altare.
In presenza d'una maestà così alta come quella di Dio deve la preghiera essere fatta con
sospensione di animo con grande rispetto, con profonda umiltà e somma confidenza, con
costante perseveranza; l'uomo, dice S. Agostino, sa come ben vivere, se sa come ben pregare.
{18 [330]}
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Appendice allo specchio
Caratteri della vera Chiesa.
La sola vera Chiesa è la cattolica, la quale è la società di tutti i fedeli che professano la
fede e la legge di Gesù Cristo sotto la condotta dei legittimi Pastori congiunti al loro capo il
sommo Pontefice.
Noi siamo obbligati a sottometterci alla Chiesa, perchè così ha ordinato Gesù Cristo; e
chi non riconoscesse per capo della Chiesa il sommo Pontefice, sarebbe fuori della vera Chiesa, e
quindi non potrebbe salvarsi.
Gesù Cristo, che comanda di ubbidire alla sua Chiesa, le concesse pure il dono
dell'infallibilità coll'assistenza dello Spirito Santo, epperciò la Chiesa non può mai ingannarsi nè
ingannare i fedeli in quelle cose, che guardano l'eterna salute.
Affinchè poi l'uomo non andasse errato nel conoscere la vera Chiesa, fu mestieri che
questa venisse fornita di tali caratteri, che la distinguessero fra tutte le false. Ed apponto {19
[331]} a questo fine Gesù Cristo le impresse indelebilmente quattro luminosi caratteri: ella è
una, santa, cattolica ed apostolica.
Una, perchè uno è il suo capo invisibile Gesù Cristo medesimo, uno il suo capo visibile,
il sommo Pontefice, ed una è la sua dottrina, che non ha mutato e non muterà mai, perchè è
quella stessa del nostro Divin Salvatore.
Santa, perchè santo è il suo capo e fondatore Gesù Cristo, santa la sua dottrina, santi i
Sacramenti, santi molti de' suoi membri, e finalmente perchè essa sola possiede tutti i mezzi più
atti alla santificazione delle anime.
Cattolica, perchè si estende a tutti i tempi ed a tutti i luoghi; perchè per la promessa del
Redentore risale sino al primo uomo Adamo e da Adamo per mezzo dei Patriarchi, dei Profeti e
di tutti i giusti dell'antico Testamento, che si salvarono per la fede nel venturo Messia, arriva fino
allo stesso Messia, che è Gesù Cristo, e da lui per mezzo degli Apostoli e dei sommi Pontefici è
giunta sino a noi, e da noi dovrà ancora estendersi e propagarsi sino alla fine del mondo, perchè
la vera fede, ch'Ella insegna, fu e sarà predicata in tutte le parti del mondo.
Apostolica, perchè fondata da Gesù Cristo {20 [332]} è stata propagata e governata
specialmente dai dodici Apostoli, e continua e continuerà sempre ad essere governata dai sommi
Pontefici, che sono legittimi successori di s. Pietro e dai Vescovi successori degli altri Apostoli.
La vera Chiesa inoltre dicesi ancora visibile e romana.
Visibile, perchè Gesù Cristo, che è il suo capo invisibile, la governa dal Cielo col mezzo
del sommo Pontefice suo Vicario e dei Vescovi e di tutta l'ecclesiastica Gerarchia che è visibile,
perchè sono pure visibili i fedeli che ne sono le membra, e visibile è pure il culto con cui i fedeli
manifestano la loro fede.
Romana finalmente si dice la Chiesa, perchè essendo s. Pietro morto in Roma, i Vescovi
di Roma furono e saranno sempre i soli capi della Chiesa, e chiunque non ha la Chiesa
veramente per madre, non potrà mai avere Gesù Cristo per padre.
Caratteri delle chiese false.
Essendovi un Dio solo, una sola deve essere la fede, una sola la Chiesa, che ne sia
depositaria. Ora se la Chiesa Cattolica è la sola vera, come si è dimostrato, ne segue che tutte le
altre sono false. {21 [333]}
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Parlando delle sole Chiese Protestanti, oneste si dimostrano false, perchè mancano delle
noti caratteristiche della vera Chiesa. Esse infatti non possono avere unità, perchè mancano di un
capo, di un centro, e divise fra loro credono diversamente le une dalle altre. Non possono essere
sante, perchè dov'è la discordia non vi è Gesù Cristo, non vi è vera carità. I loro fondatori, ben
lungi dall'essere santi, furono invece uomini esecrandi, dati a tutti i vizi, e morirono impenitenti.
Non sono cattoliche, perchè queste sette nacquero solo tre secoli fa, mentre la Chiesa cattolica
contava già quindici secoli di esistenza, è perchè ordinariamente si restringono ad un solo popolo
e ad una nazione. Finalmente non sono apostoliche, perchè hanno rinnegato i veri successori
degli Apostoli, staccandosi dal sommo Pontefice e dagli altri Pastori; ond'è che bene si chiamano
i protestanti dai loro fondatori, luterani, valdesi, calvinisti ecc., apostolici non mai.
I protestanti adunque, avendo abbandonato il sommo Pontefice, centro dell'unità, ed
arrogandosi il diritto d'interpretare la Scrittura, che hanno per mille guise mutilata ed alterata, si
può dire che credono ciò che vogliono, ed operano secondo ciò che credono, cioè a capriccio,
guidati dal solo amor {22 [334]} proprio. Quindi non avendo le Chiese dei Protestanti i caratteri
che le facciano conoscere per opera degna di Dio, e rappresentando invece una vera babelica
confusione, ne conseguita che esse sono false, perchè opera sola dell'uomo e di Satana, capaci
unicamente di rendere infelice l'anima su questa terra, e condurla alla perdizione eterna.
Noi però dobbiamo abborrire sommamente gli errori de' protestanti, fuggire la
conversazione di questi, e non accettare mai dai medesimi o dai loro inviati alcuno di quei libri
che vanno spargendo a rovina delle anime. Ma dobbiamo ad un tempo amare le loro persone e
compatirli quali pecorelle traviate, e pregare il buon pastore Gesù che le riduca all'ovile, affinchè
possa presto avverarsi la divina promessa, che vi sarà nel mondo un solo ovile ed un solo
pastore. Così sia per intercessione dell'Immacolata Vergine Madre Maria.
[Preghiere]
Pater noster, qui es in coelis, sanctificetur nomen tuum. Adveniat regnum tuum. Fiat
voluntas tua, sicut in coelo, et in terra. Panem nostrum quotidianum da nobis hodie. Et dimitte
nobis debita nostra, sicut et nos {23 [335]} dimittimus debitoribus nostris. Et ne nos inducas in
tentationem. Sed libera nos a malo. Amen.
Ave, Maria, gratia plena, Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus, et benedictus
fructus ventris tui Jesus. Sancta Maria Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus nunc et in hora
mortis nostrae. Amen.
Credo in Deum Patrem omnipotentem, creatorem coeli et terrae. Et in Jesum Cristum
Filium ejus unicum, Dominum nostrum. Qui conceptus est de Spiritu Sancto, natus ex Maria
Virgine. Passus sub Pontio Pilato, crucifixus, mortuus et sepultus. Descendit ad Inferos, tertia die
resurrexit a mortuis. Ascendit ad coelos, sedet ad dexteram Patris omnipotentis. Inde venturus est
judicare vivos et mortuos. Credo in Spiritum Sanctum. Sanctam Ecclesiam Catholicam,
Sanctorum Comunionem. Remissionem peccatorum. Carnis resurrectionem. Vitam aeternam.
Amen.
Salve, Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo, et spes nostra, salve. Ad te clamamus
exules filii Hevae. Ad te suspiramus gementes et flentes in hac lacrimarum valle. Eia ergo,
advocata nostra, illos tuos misericordes {24 [336]} oculos ad nos converte, et Jesum benedictum
fructum ventris tui nobis post hoc exilium ostende. O clemens! o pia! o dulcis Virgo Maria.
Dignare me, laudare te, Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos. Amen.
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Angele Dei, qui custos es mei, me tibi commissum pietate superna hodie illumina,
custodi, rege et guberna. Amen.
Atto di Fede1.
Perchè così Iddio sommamente verace ha detto alla santa Chiesa, e per mezzo della santa
Chiesa dice a noi, credo fermamente che vi è Dio che premia i buoni e castiga i cattivi. Credo
che vi è un Dio solo in tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo. Credo che
il Figliuolo di Dio si è fatta uomo nel ventre purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito
{25 [337]} santo; come uomo è morto sulla croce per i nostri peccati, ed il terzo di risuscitò.
Credo tutte le altre verità della nostra S. Fede per lo stesso motivo, che Dio le ha dette alla S.
Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le dice a noi.
Atto di Speranza.
Mio Dio, perchè siete onnipotente, misericordiosissimo, e fedelissimo, spero che mi
darete la vita eterna, che mi avete promesso pei meriti di G. Cristo, facendo io opere da buon
cristiano, come propongo di fare col vostro santo aiuto, il quale spero dalla vostra infinita bontà.
Atto di Carità.
Dio mio, vi amo sopra ogni cosa, vi amo per i beni che ho ricevuti da Voi, vi amo per
quelli che spero di ricevere; ma vi amo principalmente, perchè siete un Dio degno per voi
medesimo d'infinito amore, e per amor vostro amo il mio prossimo come me stesso.
Atto di Contrizione.
Misericordia, Signore, mi pento con tutto il cuore de' miei peccati; me ne pento non {26
[338]} solo per li beni che ho perduti ed i mali che ho meritati peccando, ma me ne pento
principalmente, perchè ho offeso un Dio sì buono e sì grande come siete Voi: vorrei prima esser
morto, che avervi offeso; e propongo con la grazia vostra di non offendervi mai più, perchè vi
amo sopra ogni cosa.
Massime cristiane per ciascun giorno della settimana
Domenica.
FINE DELL'UOMO.
Del fine tuo ricordati
Ultimo, sommo, eterno:
Questo dai più non curasi
È piombano all'inferno.
Pratica.
1Per ogni recita degli Atti di Fede, Speranza e Carità possono acquistare 7 anni d'indulgenza ed altrettante
quarantene applicabili alle anime sante del purgatorio e la plenaria una volta al mese, da chi confessato e
comunicato prega secondo la solita intenzione del sommo Pontefice; Decreto di Benedetto XIV, 28 gennaio 1756.
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Dunque col minor numero
Prendi la via più stretta,
La sola che a buon termine
Conduce ogn'Alma eletta. {27 [339]}
Lunedì
ANIMA
Dell'anima ricordati,
Opra del Gran Fattore
Preziosa, eccelsa, ed unica,
Fiato del suo bel cuore.
Pratica.
Quando il maligno spirito
Ti spinge a qualche eccesso,
Rispondigli sollecito:
«Voglio salvar me stesso.»
Martedì
PECCATO MORTALE.
Del maggior mal ricordati;
Tal'è il mortai peccato,
Questo ti rende misero,
Un sol ti fa dannato.
Pratica.
Dunque nel cor risveglia
Sensi di acerba doglia,
Indi raffrena e modera
Ogni perversa voglia. {28 [340]}
Mercoledì
MORTE.
Che dei morir ricordati
Nè il come, e il quando sai;
E che beato o misero
Ti aspetta un sempre, un mai.
Pratica.
Dunque paventa l'esito
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Di tua futura sorte,
E a far quel ben risolviti,
Che non faresti in morte.
Giovedì
GIUDIZIO UNIVERSALE.
Del gran giorno ricordati
Tremendo giorno estremo
Che scenderà fra gli uomini
Il Giudice supremo. -
Pratica.
Dunque a placarlo impegnati,
Ed a temerlo impara,
Pria che da lui si fulmini
Quella sentenza amara. {29 [341]}
Venerdì
INFERNO.
Della prigion ricordati
Penosa, oscura, orrenda,
Ore si versa ai reprobi
L'ira di Dio tremenda.
Pratica.
Dunque è miglior consiglio
Patir per pochi istanti,
Che un disperato gemere
In sempiterni pianti.
Sabbato.
PARADISO.
Del Cielo ancor ricordati,
Di quell'immenso bene,
Ove perenne è il giubilo,
Ove non son più pene.
Pratica.
Dunque le croci abbraccia,
Accogli con buon viso;
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E a confortar lo spirito
Rimira il Paradiso. {30 [342]}
Lode in riparazione delle bestemmie2.
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù.
Benedetto Gesù nel SS. Sacramento dell'Altare.
Benedetta la gran Madre di Dio Maria SS.
Benedetto il Nome di Maria Vergine e Madre.
Benedetta la sua S. ed Immacolata Concezione.
Benedetto Dio ne' suoi Angeli e ne' suoi Santi.
Con approvaz. della Revisione Ecclesiastica. {31 [343]} {32 [344]}
2Pio VII con Rescritto 23 luglio 1801 accorda un anno d'indulgenza a chi recita almeno con cuor contrito la suddetta
lode.
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