Cagliero 11 agosto 2014 - ITA


Cagliero 11 agosto 2014 - ITA

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Nome società
Titolo n otiziario
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Dicastero per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
Cari amici,
iniziano in tutto
il mondo le cele-
brazioni del Bi-
centenario del-
la nascita del nostro caro padre Don
Bosco. Le nostre antenne missionarie
si rivolgono con attenzione verso i
Becchi. Contempliamo lì il bambino
che nasce: Giovannino.
Fin dalla nascita, questo bam-
bino, come ogni bambino, è “in usci-
ta”. “In uscita” anche dai Becchi, a
motivo dell’estrema povertà e delle
tensioni familiari. “In uscita”, per co-
struire il suo sogno e diventare padre
di una nuova famiglia, una famiglia
missionaria. Dai Becchi … fino
all’Australia!
Cominciare a celebrare questo
200° di nascita, significa anche ritor-
nare alle nostre radici missionarie.
Viviamo, dunque, questo giubi-
leo in chiave di uscita missionaria sa-
lesiana. Che la solenne conclusione di
queste celebrazioni, il 15 Agosto
2015, trovi i figli di Don Bosco
“accidentati, feriti e sporchi per es-
sere usciti per le strade, piuttosto
che malati per la chiusura e la como-
dità di aggrapparsi alle proprie sicu-
rezze” (cfr. Papa Francesco, EG 49):
“usciamo, usciamo ad offrire a tutti
la vita di Gesù Cristo!” Ecco il miglior
regalo di compleanno che possiamo
offrire al nostro caro Giovannino!
Buone feste!
D. Guillermo Basañes SDB
Consigliere per le Missioni
Il grido del cuore missionario
di Don Bosco:
“Da mihi animas!”
Uno sguardo più da vicino allo slancio missio-
nario di Don Bosco rivela che non è altro che
il frutto ultimo e la più viva manifestazione
del suo zelo missionario per far conoscere
Gesù. Questa passione apostolica è il dinamismo che sta
alla base di tutte le sue iniziative. In effetti, se esaminia-
mo da vicino il suo ministero per i giovani, è facile render-
si conto che questo è stato profondamente permeato dalla
sua passione per predicare il Vangelo. Nel 1854, durante
l'epidemia del colera, Don Bosco ha sfidato i suoi migliori
ragazzi a guardare oltre i confini sicuri dell'Oratorio e an-
dare ad aiutare quelli colpiti dal colera. Il sogno - visione
di Domenico Savio che vede Papa Pio IX portare la luce
della fede all’Inghilterra riflette lo spirito missionario che
regnava nell'Oratorio. «L’oratorio di Don Bosco» sottolineò
Don Vigano, «è concepito con una prospettiva missionaria
per i giovani senza parrocchia.» Questo zelo missionario -
sintetizzato nel Da mihi animas - era il dinamismo trasver-
sale che animava tutte le sue iniziative.”
(La Formazione Missionaria dei Salesiani di Don Bosco, p.52-53)

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“Voglio contribuire a realizzare il sogno di Don Bosco
per tanti giovani nel mondo”
I o sono il quinto in una
famiglia di sei figli, due
maschi e quattro femmi-
ne. Non sono cresciuto in un
ambiente molto cattolico an-
che se sono stato battezzato
quando ero molto giovane. Ho
fatto la mia prima comunione
solo quando avevo già dicias-
sette anni. Fino ad allora non sapevo nulla della vita
religiosa o sacerdotale. Ma quando sono entrato all'O-
ratorio di Don Bosco, ho potuto incontrare per la pri-
ma volta i salesiani che si mescolavano con noi giova-
ni. Ero rimasto scioccato nel vedere sacerdoti europei
giocare, scherzare, saltare e anche mangiare con
bambini poveri e sporchi. Sembrava divertente e allo
stesso tempo strano per me. All'inizio non riuscivo a
capire perché questi stranieri stavano facendo questo.
Ma non avevo il coraggio di avvicinarli per chiederglie-
lo, perché ero nuovo nell’oratorio. Lentamente il loro
semplice stile di vita e il modo di accogliere ogni gio-
vane erano diventati per me una
potente ispirazione ed attrazione.
Presto sorse in me il sincero desi-
derio di essere uno di loro. Ecco
come è nata la mia vocazione
missionaria salesiana. Come gio-
vane salesiano ho espresso il mio
desiderio di dare me stesso al ser-
vizio del Signore come missiona-
rio ovunque Egli volesse inviarmi.
Grazie a Dio la mia domanda è
stata accettata dal Rettor Mag-
giore.
Sono molto grato per l’opportunità di frequen-
tare il Corso per i Nuovi Missionari a Roma e a Torino.
È’ stata una meravigliosa opportunità per capire me-
glio le dinamiche della missione, sulla Chiesa e Don
Bosco e il suo carisma. L’esperienza ha rafforzato ve-
ramente la mia vocazione e il mio impegno ad essere
con i giovani per tutta la mia vita. Durante il Corso ho
vissuto e condiviso con gli altri nuovi missionari. Ho
potuto incontrare anche molti missionari salesiani con
tanti anni di esperienza missionaria. Ho imparato mol-
to dalle esperienze che hanno condiviso. Grazie al
Corso sono stato informato e preparato ad affrontare
le sfide della vita missionaria, come le difficoltà delle
lingue e delle culture. Un ‘uomo avvisato è mezzo
salvato’ dice un proverbio!
Il mio essere missionario è frutto della promo-
zione vocazionale nell’Ispettoria. Ma, essendo uno dei
primi 2 missionari salesiani malgasci, alcune persone
non riescono a capire il motivo per cui ho deciso di
lasciare il Madagascar mentre abbiamo ancora bisogno
di missionari. La nostra Visitatoria ha ricevuto tantissi-
mo da altre Ispettorie! Credo che ora sia il momento
per il Madagascar di contribuire alla realizzazione del
sogno di Don Bosco per molti giovani in altre parti del
mondo.
Sono felice e molto grato per l’opportunità di
lavorare qui in Zambia insieme con altri salesiani pro-
venienti dallo Zambia e da altri
Paesi. Prendo tutto come dono di
Dio. E’ una benedizione stare con
il popolo Zambiano, gente molto
gentile, accogliente e cordiale.
Non trovo difficoltà a stare con
loro, anche se ho ancora bisogno
di lavorare molto per imparare la
lingua e conoscere la cultura del-
lo Zambia.
Ai giovani salesiani vorrei ricorda-
re di non avere paura di risponde-
re se sentono la chiamata di Dio ad essere un missio-
nario fuori dal proprio Paese. Non preoccuparti di nul-
la. Dio è sempre lì a sostenerci!
Cl. François de Paul Rakotomalala
malagascio, missionario nello Zambia
Intenzione Missionaria Salesiana
Per l’evangelizzazione nell’Ispettoria Australia - Pacifico
Affinché i Salesiani dell'Australia, New Zeland, Fiji e Samoa, facciano ogni
giorno la personale esperienza di Dio, per proclamare, condividere il dono
della fede con la testimonianza e l’annuncio sia negli ambienti secolarizzati
dell'Australia, sia tra i giovani delle isole del Pacifico, con gioia ed entusi-
La comunità ispettoriale dell’Australia conta 99 Salesiani che vivono e lavorano in 4
Paesi, 12 professi temporanei (3 coadiutori e 9 candidati al sacerdozio), 12 coadiuto-
ri, 75 sacerdoti (nel 2013 nessun novizio). Le 14 comunità salesiane (1 in Fiji e New
Zealand, 3 in Samoa e 9 in Australia) che svolgono la missione educativo - pastorale
in 8 scuole, 10 parrocchie, centri giovanili, sono composte di un bel mosaico multi
culturale di confratelli di 10 diverse nazionalità.
Puoi trovare i numeri precedenti di “Cagliero 11” su purl.org/sdb/sdl/Cagliero