Cagliero11_2020_08_it


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N. 140 - Agosto 2020
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Settore per le Missioni Salesiane per le Comunità SDB e gli amici delle missioni Salesiane
Uno sguardo di speranza
Viviamo in un mondo che ha abbattuto le barriere del viaggio e della
comunicazione. I social media hanno creato un vero villaggio globale dove
più che mai lo spazio fisico non è più un ostacolo ad essere connessi. Ma le
crisi ci hanno reso anche più consapevoli della nostra fragilità umana e di
una mentalità pagana pervasiva e profonda che crede che la scienza e la
tecnologia da sole possano superare il male presente, e soprattutto senza
Dio. Daltra parte, i politici populisti hanno attinto al bollente malcontento
contro l'immigrazione e un'economia globalizzata che fa sentire le persone
abbandonate. In effetti, oggi molti uomini e donne si sentono delusi, diso-
rientati e stanchi, con un affievolimento della speranza nel profondo del
loro cuore. E chi non ha speranza vive una vita insopportabile e priva di
senso. Allo stesso modo, la disillusione dei credenti nei confronti della no-
stra situazione socio-politica, della Chiesa e di se stessi, si traduce in
meschinità, una psicologia della tombache si esprime attraverso
il grigio pragmatismo della vita quotidiana”, lo scoraggiamento e una
stanchezza interiore (Ev.Gaudium n.83). Questi, a loro volta, consumano
lentamente tutto lo zelo per vivere radicalmente la propria fede e condivi-
dere il Vangelo. Don Bosco ha dovuto affrontato tutte le avversità, ma non ha mai chiuso la finestra
della speranza! Vivere oggi lo spirito missionario significa tenere sempre spalancata la nostra finestra di
speranza. Infatti, solo chi ha uno sguardo di speranza può vedere che i segni della speranza abbondano
oggi, anche tra le contraddizioni del nostro tempo: la generosa disponibilità di molti giovani a servire gli
altri; limpegno a promuovere la solidarietà e la dignità umana; la santità autentica di tanti uomini e
donne, vissuta nel nascondimento della quotidianità familiare e professionale. È la speranza cristiana
che sostiene la nostra gioia di testimoniare il Vangelo con la nostra vita.
Non lasciamoci rubare la speranza!
Infatti, siamo portatori di speranza perché crediamo che lo Spirito di Dio continua a rinnovare la faccia
della terra: Ecco, io faccio nuove tutte le cose!” (Ap 21, 5).
Per la riflessione:
Ho uno sguardo di speranza?
Quali sono i segni di speranza che vediamo intorno a noi?
Don Alfred Maravilla, SDB
Consigliere Generale per le Missioni
La Congregazione è presente nel mondo in 134 Paesi:
Africa: 43; America: 24; Asia: 29; Europa: 32; Oceania: 6 (dati
2020).
Negli ultimi 20 anni la Congregazione ha inviato ogni anno una me-
dia di 30 missionari.
Contesti religiosi particolari: il fenomeno della diversità religiosa,
così come la differenza multiculturale, pian piano è più trasversale
e non soltanto geografico.
Contesto islamico (26): la nostra presenza in Paesi di maggioranza
musulmana, dove il nostro carisma è presente al servizio dei giova-
ni in forma evangelicamente testimoniale e di dialogo interreligio-
so; si tratta, in particolare, di quelle presenze dellIspettoria MOR
(Medio Oriente) in contesto musulmano arabi: Siria, Palestina ed Egitto; Libano e Israele con presen-
ze di caratteristiche originali (per significativa presenza cristiana nella prima, ed ebraica-musulmana
nella seconda). Si possono aggiungere le nuove presenze in Kuwait e negli Emirati Arabi Uniti, oltre
che Paesi del Nord Africa (Marocco e Tunisia). In contesto asiatico con caratteristiche molto diverse
sono le presenze in Azerbaijan, Bangladesh, Indonesia e Malesia, Pakistan e Turchia. In contesto eu-
ropeo: Albania, Kosovo, Bosnia-Erzegovina. In contesto africano sud sahariano: Burkina Faso, Ciad,
Gambia, Guinea Conakry, Mali, Senegal, Serra Leone e Sudan,
Contesto Buddista (11): In Cambogia, Cina, Corea, Giappone (buddismo–shintoismo), Mongolia, Myan-
mar, Nepal, Sri Lanka, Tailandia, Taiwan, Vietnam.
Contesto di Cristianesimo Ortodosso (11): Bielorussia, Bulgaria, Georgia, Etiopia, Eritrea, Moldavia,
Montenegro, Romania, Russia, Serbia, Ucraina.

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MISSIONARIO PER RIDARE SPERANZA AI GIOVANI
La mia vocazione missionaria è un po' speciale.
Personalmente non ero così desideroso di lavorare a fianco
della mia Ispettoria salesiana (AFC). Ma mi sono reso conto di
lavorare come salesiano in Sud Sudan tra il 2012 e il 2014, per il
mio periodo di formazione pratica. Un'esperienza speciale che
ha stimolato il mio cuore missionario.
Così, dopo la mia ordinazione sacerdotale nel 2018, non ho
esitato a rispondere positivamente alla chiamata della
Congregazione (dopo la proposta del mio Ispettore) a servire i
giovani più poveri dell'insediamento di Palabek nel nord dell'U-
ganda. Ho accolto questo incarico come una naturale continua-
zione della mia esperienza sud sudanese, dato che i nostri
rifugiati a Palabek provengono principalmente dal Sud Sudan.
Come missionario a Palabek, le sfide sono veramente tante.
Ai nostri giovani manca praticamente tutto (istruzione, assistenza sanitaria, cura spirituale, cibo...).
Ma la sfida più difficile è quando ti rendi conto che
hai a che fare con persone che hanno perso la
speranza e il senso della vita.
La mia gioia più grande, quello che considero il mio
più grande successo tra questi giovani a Palabek, è
quando li vedo sorridere di nuovo. Don Bosco ha
riportato il sorriso sui volti di esseri umani disperati,
primi figli di Dio.
Quello che posso dire ai salesiani è che i loro cuori
ardano di quella speciale chiamata alla vocazione mis-
sionaria, e che abbiano davvero trovato Gesù in se
stessi per donarlo agli altri, specialmente a coloro che
hanno perso tutto.
Don Roger Mbayo, missionario in Uganda
Testimonianza di santità missionaria salesiana
Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale per le Cause dei Santi
Bartolomeo Blanco Márquez (1914-1936), laico, Salesiano Cooperatore, nacque
a Pozoblanco in provincia di Cordova (Spagna), nel 1930 frequentò il collegio salesi-
ano locale; nel 1932 fu eletto segretario dei Giovani di Azione Cattolica. Finito il
corso di specializzazione nellIstituto Sociale Operaio, si consacrò interamente alla
propaganda sociale cattolica, come delegato dei Sindacati Cattolici. Fu un cristiano
impegnato, con una testimonianza seria di vita interiore e una dedizione generosa
allapostolato sociale, un cristiano che lottava per i valori del Vangelo, anche in
quelle attività che potevano apparire come politiche. Fu arrestato come dirigente
cattolico il 18 agosto 1936. Si preparò alla morte con intensa pietà. Non perdette
mai la serenità e il buon umore. Fu di edificazione a tutti. Condannato a morte il
29 settembre, il 2 ottobre cadde sotto i colpi di fucile gridando: Viva Cristo Re!”.
Per le nuove frontiere
missionarie in Oceania
Intenzione Missionaria Salesiana
Affinché la presenza salesiana possa inserirsi in tante isole,
tra i giovani che ancora chiedono la presenza di Don Bosco.
In Oceania i salesiani sono presenti in 6 Paesi, ma ci sono nuove
richieste in Vanuatu, Tonga, Pago-Pago. Preghiamo affinché il
Signore invii il personale necessario e ladeguato fervore per le
nuove missioni.