Cagliero 11 Feb 2011 ita


Cagliero 11 Feb 2011 ita

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Titolo notiziario
Nome società
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Sei «in mobilità» Come San Callisto Caravario?
C arissimi missionari salesiani e amici
delle Missioni Salesiane!
La mobilità umana è uno dei segni
del nostro tempo. Moltissima
gente si sposta per motivi
politici, sociali o economici.
All’inizio del mese di Gennaio
2011 ho visitato Courgnè,
vicino Torino, il posto natale
del nostro santo missionario
Don Callisto Caravario. Le sue
lettere alla sua mamma sono a
portata di mano (www.sdb.org;
ed. LAS Roma, 2000). Colpisce una
vita molto breve, appena 27 anni,
vissuti nel segno di una mobilità ben
diversa. Callisto era disponibilissimo per la
missione da giovane. Ha percorso migliaia di
chilometri [Piemonte – Shanghai – Hong Kong
– Canton – Dili in Timor Leste – Shiu Chow (il
Vicariato affidato ai Salesiani). Ha dovuto
imparare tante lingue diverse (inglese,
cantonese, shanghaiese, portoghese)
in pochi mesi, tutto per la missione!
Nelle sue lettere mai si lamenta
delle sfide difficili! Vi invito a pre-
gare i nostri Santi Martiri Mission-
ari Mons. Luigi Versiglia e Sac. Cal-
listo Caravario per mantenere tra i
Salesiani la stessa «mobilità» per le
missioni. In modo concreto: per la
142º spedizione missionaria (25 Set-
tembre 2011) fino ad oggi abbiamo
solo 9 candidati confermati. La nostra
disponibilità a muoverci oltre dipende dal
nostro radicamento in Gesù Cristo!
Don Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
La Passion Cruenta del «Da Mihi Animas»
Papa Benedetto XVI ha recentemente ricordato che «il nostro mondo continua ad
essere segnato dalla violenza, specialmente contro i discepoli di Cristo» (26
dicembre 2010). Infatti 1 vescovo, 15 sacerdoti, 1 religioso (il coadiutore Luis
Enrique Pineda, SDB), 1 suora, 2 seminaristi e 3 operatori pastorali laici sono stati uccisi nel
2010. Questi fratelli e sorelle hanno offerto tutta la loro vita, quasi sempre nel silenzio e nell'umiltà
del lavoro quotidiano «per testimoniare agli uomini della loro fede, convinti che ogni uomo ha bisogno di
Gesù Cristo, il quale ha sconfitto il peccato e la morte e ha riconciliato gli uomini con Dio (Redemptoris
Missio, 11). Il 24 marzo, l’anniversario della morte di Mons. Oscar Romero, è una Giornata di Preghiera
e Digiuno per i missionari e operatori pastorali uccisi nel 2010. Ricordiamoli con delle proposte
concrete per sensibilizzare le nostre comunità salesiane ed i giovani.
Nel 1983 nell’occasione della beatificazione dei protomartiri salesiani D. Egidio Viganò scrisse che è nella
linea della partecipazione incruenta alla passione del Signore che ogni spiritualità ha un suo stile per il
dono di se stesso nell’oblazione. Alla scuola di Don Bosco questo stile è contrassegnato dalla luce del da
mihi animas, portato fino alle estreme conseguenze: martirio di carità e di sacrificio per il bene altrui.
D. Viganò sottolineò che «questa ottica apostolica di carità per il bene altrui caratterizza anche la stessa
passione cruenta dei nostri due martiri percossi e trucidati perché attivi apostoli cristiani e, in
particolare, per la difesa della dignità umana e della virtù di tre giovani cinesi. Mons. Versiglia e Don
Caravario hanno attinto la loro suprema capacità di passione cruenta da questo nostro caratteristico
spirito. Sappiamo, anzi, come Mons. Versiglia avesse previsto il compimento della sua vocazione salesi-
ana e missionaria, secondo il sogno profetico di Don Bosco, quando disse a Don Sante Garelli: “Tu mi
porti il calice visto dal Padre: a me il riempirlo di sangue”!» (Lettera circolare Martirio e Passione Nello
Spirito Apostolico di Don Bosco, ACS 308).

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La mia risposta all'amore del Signore
Dopo un intenso mese di formazione, sono stato inviato come missionario in Brasile,
nell’Ispettoria Salesiana di Recife. Il Corso per Nuovi Missionari a Roma mi ha dato una
forza per la mia vita interiore e mi ha reso ben preparato a saper affrontare le diverse
situazioni che fanno parte della vita missionaria.
Al mio arrivo, animato da zelo e da ardore missionario, ho familiarizzato subito con i
confratelli e con il lavoro dell’Ispettoria. Così, facilmente ho potuto trovarmi, di volta in
volta, in mezzo ai confratelli ed ai giovani, ma senza poter rivolgere una parola nel loro
orecchio a causa della lingua. La lingua portoghese è stata una grande prova per me
all'inizio della mia esperienza missionaria, perché sono arrivato in Brasile senza sapere
formulare nemmeno una frase in portoghese, mentre tutti intorno a me parlano solo portoghese e poco l’italiano (che
almeno potrei comprendere). Così mi sentivo come un neonato, un bambino in mezzo a loro. Questo stato d'essere mi
ha reso debole dal punto di vista della mia vocazione religiosa e missionaria. Così avvertivo l'importanza di tenere in
mente, con fermezza e fede, la mia motivazione principale nell’impegno alla vita religiosa e missionaria. Durante
questa fase di integrazione iniziale, sono stato ben accompagnato spiritualmente dal Direttore della mia Comunità, ed
ho anche un accompagnatore, un missionario salesiano in India, che mi aiuta molto. La mia vocazione religiosa e
missionaria è per me semplicemente una "risposta all'amore infinito del Signore che mi riempie". È un'espressione di
ringraziamento, un desiderio di totale donazione, che mi da’ la voglia di dire come San Paolo:' 'Guai a me se non
predicassi il Vangelo " (1Cor 9, 16). Solo Dio, che conosce i cuori, è in grado di conoscere le ragioni che a volte
sembrano sconosciute. Dio disse ad Abramo: “Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il
paese che io ti indicherò” (Gen, 12,1). Questo mi motiva molto. E ora sono pronto, con i miei confratelli salesiani, a
contribuire e continuare l'opera di Don Bosco nell’ideale dell'educazione e della formazione efficace per il bene che
apre così una reale prospettiva di un migliore e più sicuro futuro per i giovani brasiliani del Nordeste.
Cl. Massimiliano Kolbe
Congolese, missionario in Brasile
Africani, Siete Missionari per il Mondo Intero!
«La Chiesa in Africa non è chiamata a testimoniare Cristo solamente sul continente; [...] La frase
profetica di Paolo VI — "Voi, Africani, siete chiamati ad essere missionari di voi stessi" — va intesa
così: "siete missionari per il mondo intero" [...]. È stato lanciato un appello alle Chiese particolari
d'Africa per la missione al di fuori dei limiti delle loro proprie diocesi»
(Giovanni Paolo II, Ecclesia in Africa, 128, 129)
SI CERCANO MISSIONARI PER IL MEDIO ORIENTE
Ispettoria - Paese
Turchia, Iran - MOR
Marocco - FRA
Tunisia - IRL
Lingue necessarie
Turco, Persiano
Francese, Arabo
Francese, Arabo
Caratteristiche dell'ambiente
e qualità richieste per i missionari
Ambiente musulmano, multireligioso, grande bisogno di
ringiovanire l’Ispettoria, testimonianza di vita, vocazioni robuste
Ambiente musulmano, opere educative, missione di testimonianza
e servizio, non consentita forma esplicita di evangelizzazione (R22)
Ambiente musulmano, opere educative, missione di testimonianza
e servizio, non consentita forma esplicita di evangelizzazione (R22)
Intenzione Missionaria Salesiana
Regione Africa
Per i giovani cristiani dell’Africa, perché si preparino al sacramento del matrimonio,
specialmente negli ambienti salesiani della Visitatoria dello ZMB: Zambia, Namibia,
Malawi e Zimbabwe.
Il Sinodo per l’Africa ha ribadito: “come istituzione, la famiglia ha origini divine. Essa è il ‘santuario
della vita’ e il nucleo della società e della Chiesa. Essa è il luogo appropriato per imparare e praticare
la cultura del perdono, della pace, della riconciliazione e della concordia” (Propositio 51). Infatti
oltre l’impegno per le vocazioni religiose salesiane, é urgente in Africa irrobustire i contenuti sulla
famiglia e sul matrimonio nella pastorale vocazionale, consolidando tra i giovani gli itinerari di
preparazione al sacramento del matrimonio. Tra i paesi più colpiti dall’AIDS alcuni si trovano nel
territorio della Visitatoria di ZBM (Zimbabwe e Zambia).
Invia i tuoi suggerimenti e contributi a cagliero11@gmail.com