Cagliero11_2022_10_it


Cagliero11_2022_10_it

1 Page 1

▲back to top
CAGLIERO 11 ,
Bollettino di Animazione
Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Settore per le Missioni Salesiane per le Comunità SDB e gli amici delle missioni Salesiane
Missionari: Profeti, non Messia Il
Dopo la risurrezione di Gesù. egli ordinò ai suoi discepoli di andare. fare
discepoli, battezzare e insegnare con la certezza che sarebbe stato sempre con
loro (/v!t 28.18-20). Il comando di Gesù a tutti i suoi discepoli ci porta a capire
che con il nostro battesimo siamo discepoli missionari inviati a condividere il
Vangelo con tutte le persone in ogni occasione. Infatti, la missione di
condividere il Vangelo e di offrire loro il dono del battesimo fa parte della nostra
Cari amici,
identità di cristiani.
Nel mese di luglio, nella
regione del Cono Sud, si sono
svolte diverse esperienze
missionarie con adolescenti e
giovani legati al Movimento
Giovanile Salesiano. I vari
gruppi giovanili e le diverse
esperienze missionarie inserite
nel progetto del Volontariato
Missionario Salesiano sono un
bel modo per presentare ai
giovani il vero volto della
Chiesa "in uscita": una realtà
ecclesiale aperta e accogliente,
L'apostolo Paolo è considerato il più grande missionario che ha fondato
comunità cristiane in varie parti dell'Asia, a Roma e in Spagna. Ma questo
significa che ogni cristiano è chiamato a essere un missionario fuori dal proprio
paese? Atti 13, 2-3 potrebbe fornirci un indizio: "Mentre adoravano il Signore e
digiunavano, lo Spirito Santo disse: 'Riservate per me Barnaba e Saulo per
l'opera alla quale li ho chiamati'. Poi, dopo aver digiunato e pregato, imposero
loro le mani e li fecero partire". Cosi, mentre tutti i cristiani dovrebbero avere
l’ardore di condividere il Vangelo, alcuni sono chiamati a uscire dal loro Paese
o dalla loro cultura, mentre altri sono chiamati a rimanere e a condividere il
Vangelo nel loro Paese d'origine.
'Missione' deriva da una parola latina che significa "inviare". Il missionario è
colui che viene 'inviato" per condividere comunicare e proclamare il dono
della fede e del battesimo. Il luogo non ha importanza. Potrebbe essere in
qualsiasi continente o paese.
in cui si promuove la Nella Bibbia un profeta era colui che parlava in nome di Dio e con la sua
comunione e la partecipazione. autorità (Es 7,1). La sua missione è ricordare al popolo di Dio di essere fedele al
La prospettiva missionaria della suo impegno Ogni missionario è un profeta, inviato a raccontare alle persone
Pastorale Giovanile contri- la salvezza di Dio attraverso Gesù Cristo.
buisce a una cultura della Se un missionario non fa di questo la sua priorità. allora è solo un operatore
solidarietà e della testimo- sociale o un fornitore di servizi sociali, non diverso dalle varie organizzazioni
nianza dell'amore di Dio per le umanitarie Oggi la stragrande maggioranza delle persone associa
persone più diverse, special- immediatamente il lavoro missionario all'Africa. al lavoro sociale o alle foreste
mente per i giovani più e alle giungle. Questa idea non è sbagliata, ma è troppo ristretta e non
vulnerabili. Si tratta di assumere comprende pienamente tutto ciò a cui il missionario è chiamato. Inoltre,
la dimensione missionaria della comporta il rischio che il missionario si preoccupi troppo di prowedere ai loro
propria vita. che scaturisce bisogni. come il messia che il popolo ebraico voleva che fosse Gesù. In effetti
dall'incontro con Gesù e si i missionari sono profeti, non messia!
nutre dell'esperienza della
Spiritualità Giovanile Salesiana.
Tali esperienze missionarie
Don Alfred Maravilla, SDB
Consigliere Generale per le Missioni Salesiane
sono terreno fertile per la
maturazione e il discernimento
vocazionale dei nostri giovani.
rfr-~d&~
PER LA RIFLESSIONE
E LA CONDIVISIONE
A chi sono mandato ad
annunciare il Vangelo
Don Sérgio Ramos de Souza,
SDB Coordinatore Regionale
come discepolo missionario?
Quali sono le tentazioni che
per l'Animazione Missionaria, mi rendono messia invece che
Regione Cono Sud profeta?

2 Page 2

▲back to top
COME SI VIVE "L'USCITA
MISSIONARIA" IN CILE ~
Caro don Claudio, papa Francesco ci ricorda spesso che la Chiesa
deve essere aperta a tutti. Com la situazione in Cile da questo
punto di vista?
Attualmente la Chiesa è in cammino di discernimento verso
un'assemblea ecclesiale che ci sarà ad ottobre e avanza nel
processo sinodale convocato da Papa Francesco per il 2023: "Per
una Chiesa sinodale comunione, partecipazione e missione". In
questo processo sono mostrate alcune sfide che segnano il
cammino della Chiesa cilena nei prossimi anni, come le relazioni
interpersonali, colpite da abusi, il clericalismo, \\1 ruolo secondario
delle donne e la scarsa partecipazione giovanile, nonché la
proposta di un percorso di maggiore profondità e maturità intorno
alla centralità della grazia battesimale.
L'impegno apostolico è cresciuto tra i più vulnerabili, che, in mezzo
a situazioni di costante fragilità, sono stati ancor più colpiti dopo il
flagello della pandemia. La chiesa si è distinta come parte della rete
di sostegno a migliaia di migranti, a coloro che non hanno un tetto
sopra la testa e a persone private della libertà.
Un altro tema prediletto dal Papa è "l'uscita missionaria". Come
risponde la vostra lspettoria Salesiana a questo atteggiamento?
Con un costante atteggiamento di servizio tra i giovani più poveri
del Paese, facendo sì che le presenze salesiane siano al servizio
delle famiglie e delle classi popolari con proposte educative
gratuite e di qualità
Inoltre, l'apertura a nuove realtà, come il mondo universitario, e
stabilirsi in settori sempre più vulnerabili attraverso cortili aperti
con attività complementari alle loro alternative formali, che siano
inseriti nei territori.
Cosa si potrebbe fare per favorire il dialogo tra noi, i membri della
Famiglia Salesiana, e i giovani fuori dalla Chiesa?
La parola chiave è : presenza senza la distanza del giudizio. Essere
presenti al di là degli interessi intraecclesiali. Nonostante vi sia un
di.vario crescente tra i giovani e la Chiesa, la spiritualità salesiana ha
una qualità unica che permette di ridurre questa distanza: entrare
in empatia con le loro ricerche e i loro bisogni superando interessi
di reclutamento, senza un giudizio preventivo che accresca la
sfiducia tra giovani e adulti
Don Claudio Cartes, SDB
Cileno di 39 anni. Salesiano perpetuo dal
2009 e sacerdote da\\ 2011, attualmente direttore
della prima casa salesiana
del Paese: Concepción
Membro del Settore di Pastorale Giovanile come
riferimento in America per la Scuola Salesiana
(ESA) e per i Centri di Formazione Professionale
Per 6 anni è stato Delegato per la Pastorale
Giovanile dell'Ispettoria cilena. cappellano
dell'Università Cattolica Salesiana e responsabile
della pastorale del Collegio Salesiano
“San José” della Patagonia cllena.
Cattolici
evangelici (non specificati)
nessuna fede
altri
(atei
evangelici pentecostali
avventisti
testimoni di Geova
credenti senza
affiliazione formale a nessuna religione
evangelici battisti
mormoni
protestanti
culti afroamericani - Umbanda
agnostici
evangelici metodisti
altri )
Per una chiesa aperta a tutti
Per il dialogo e la comprensione nell'Ispettoria
Salesiana e nella Chiesa in Cile
Preghiamo per la Chiesa; sempre fedele e coraggiosa nella predicazione
del Vangelo, la Chiesa sia una comunità di solidarietà, fraternità
e accoglienza, sempre viva in un clima di sinodalità.
[Intenzione di preghiera di papa Francesco]