Cagliero 11 - Giugno 2011-ita


Cagliero 11 - Giugno 2011-ita

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Titolo notiziario
Nome società
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Inviare missionari ad gentes
è necessario per una rinnovata
evangelizzazione del Continente americano
C arissimi missionari salesiani e
amici delle Missioni
Salesiane!
Un saluto cordiale nel mese di
giugno dedicato al Sacro Cuore di
Gesù ed alla preghiera per le vocazi-
oni alla vita consacrata e sacerdo-
tale.
Un saluto cordiale nell’anno in cui
celebriamo la Giornata Missionaria
Salesiana sul Volontariato Mission-
ario Salesiano!
Il Volontariato ... è un’opportu-
nità migliore per scoprire la chia-
mata di Dio” – ha affermato il Ret-
tor Maggiore a conclusione di un la-
boratorio di direttori del volontaria-
Il nome di Gesù, purtroppo, è sconosciuto in una vasta
parte dell'umanità e in molti ambienti della società americana. Basti
pensare alle etnie indigene tuttora non cristianizzate o alla presenza
di religioni non cristiane come l'Islam, il Buddismo o l'Induismo, so-
prattutto tra gli immigrati provenienti dall'Asia. Questo obbliga la
Chiesa in America a rimanere aperta alla missione ad gentes.
Il programma di una nuova evangelizzazione nel Continente
non può limitarsi a rivitalizzare la fede dei credenti abitudinari, ma
deve cercare anche di annunciare Cristo negli ambienti nei quali è
sconosciuto. Inoltre, le Chiese particolari d'America sono chiamate
ad estendere il loro slancio evangelizzatore oltre le frontiere conti-
nentali. Non possono tenere per sé le immense ricchezze del loro
patrimonio cristiano.
Sarebbe un errore non favorire un'attività evangelizzatrice
fuori del Continente con il pretesto che c'è ancora molto da fare
in America o nell'attesa di giungere prima ad una situazione, in
fondo utopica, di piena realizzazione della Chiesa in America.
Con l'auspicio che il Continente americano, in sintonia con la
sua vitalità cristiana, partecipi al grande compito della missione ad
gentes, faccio mie le proposte concrete che i Padri sinodali hanno
presentato: quelle cioè di «sostenere una maggiore cooperazione tra
le Chiese sorelle; di inviare missionari (sacerdoti, consacrati e fedeli
laici) dentro e fuori il Continente; di rafforzare o creare Istituti mis-
sionari; di favorire la dimensione missionaria della vita consacrata e
contemplativa; di dare un maggior impulso all'animazione, alla for-
mazione e all'organizzazione missionaria».
Giovanni Paolo II, Ecclesia in America no.74
to missionario di sette ispettorie (AUL, SUE, AUS, CEP, PLS, GBR,IRL) nell’aprile 2011 a Roma.
Dopo 45 anni dall’ “Operazione Mato Grosso” la maggioranza delle Ispettorie offre ai giovani l’esperienza del volon-
tariato missionario. Centinaia di giovani ricevono, durante l’anno, la formazione. Centinaia di giovani partono per un
anno intero del volontariato oppure per una breve esperienza d’immersione nella missione salesiana in tutti i conti-
nenti.
Per l’Ispettoria dell’Ecuador, ad esempio, il volontariato è una prima tappa del cammino vocazionale salesiano.
Per le Ispettorie dell’Africa, dell’America e dell’Asia il volontariato è un’opportunità al Progetto Europa, perché
molti dei giovani dopo il rientro in patria diventano le colonne della pastorale giovanile nei paesi europei.
Per le comunità che accettano i volontari, l’esperienza è un’occasione di aprire la nostra vita ai giovani per 24 ore,
condividere il Carisma salesiano.
Ascoltare le testimonianze di tanti giovani Salesiani che hanno cominciato il loro cammino vocazionale attraverso il
volontariato è commovente! (www.sdb.org/AGORA).
Vi invito a pregare perché sempre più comunità salesiane siano aperte ai volontari! Vi invito a pregare perché più
Salesiani imparino ad ‘impegnare il loro tempo nell’accompagnamento dei giovani volontari’! Vi invito a credere nei
giovani, perché possano diventare ottimi missionari!
Don Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni

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Tramite il volontariato
ho scoperto la mia vocazione missionaria salesiana
D
opo gli studi all'università, ho visto, per caso, una pubblicità per il volontariato Salesian Lay Missioner
(SLM) dell’Ispettoria di New Rochelle. Era il mio primo contatto con Don Bosco e con il suo carisma.
Non ho mai dimenticato una buona notte poco prima della mia partenza come volontario missionario in cui
ci è stato detto che la nostra missione era relativamente semplice: essere Cristo per i giovani che incontriamo, e
cercare Cristo in loro. Ho meditato quelle parole frequentemente. In un’occasione al Hogar Maria Auxiliadora, un
orfanotrofio gestito dalle Suore a Cochabamba, Bolivia, nel bel mezzo del caos in un giorno particolarmente im-
pegnativo, un ragazzo che ancora ricordo chiaramente mi ha dato una immaginetta che ho subito accettato e
messo nella mia tasca. Più tardi, ho notato che era l'immagine di Gesù, che aveva ritagliato da una rivista. Riflet-
tendo su quel dono semplice sono sicuro che gli eventi caotici di quel
giorno sarebbero ancora avvenuti, ma se fossi stato più consapevole
della presenza di Cristo, i giovani avrebbero riconosciuto Cristo in me.
Le esperienze che ho avuto in Bolivia ed in Sierra Leone, sono
state certamente piene di grazia. Erano tempi in cui Cristo si è fatto
presente a me in un modo molto reale. La mia vocazione salesiana
religiosa stessa è stata promossa, è cresciuta ed è stata confermata,
mentre servivo come volontario missionario per due anni e mezzo.
Queste esperienze mi hanno dato il coraggio di rispondere alla mia
vocazione religiosa con un 'sì' decisivo. In realtà non riesco a ricordare
un momento durante il mio discernimento vocazionale dove anche il
desiderio di servire il Signore in una missione straniera non era pre-
sente.
Naturalmente, appena entrato in noviziato avevo il grande desiderio
di scrivere al Rettor Maggiore, offrendo me stesso come missionario
ovunque avesse voluto mandarmi. Così, dopo gli studi nel post noviziato, sono stato inviato in Sud Africa. Durante
l'Eucaristia dell’invio missionario, l’Ispettore Don James Heuser ha sottolineato che, nonostante la scarsità di vo-
cazioni, «i nostri occhi, come quelli di Don Bosco, devono vedere oltre la nostra situazione attuale, dobbiamo ri-
conoscere i più bisognosi e i nostri cuori devono cercare il modo di aiutarli, anche a costo del sacrificio». Sono
sempre grato per il sostegno e la generosità della mia Ispettoria d’origine, la SUE!
Gli anni di tirocinio che ho trascorso in Sud Africa mi hanno arricchito di nuove esperienze. Ho coordinato i
ritiri dei giovani nella nostra casa di spiritualità non lontano da Johannesburg, nonché l’equipe di pastorale giova-
nile. Abbiamo anche a disposizione una varietà di programmi, diamo un’importanza primaria al corso “Love Mat-
ters”, un programma che mira a cambiare il comportamento che si è evoluto nel corso degli anni dal suo inizio
nel 2001. Si tratta di un approccio concreto e pratico per affrontare il problema soprattutto per gli adolescenti e
giovani che non solo sono i portatori principali del virus, ma vivono anche in un paese con il maggior numero di
casi di HIV nel mondo.
Adesso sto facendo i miei studi teologici, qui a Gerusalemme, e non vedo l'ora di tornare alla mia Visitatoria
del Sud Africa a qualunque incarico mi affidino. La strada è destinata ad essere riempita di esperienze, di sfide e
di opportunità per crescere. La mia preghiera è quella di essere sempre disponibile ed aperto a tutto ciò che lo
Spirito mi concede.
Cl. Sean McEwin
Canadese, missionario in Sud Africa
Intenzione Missionaria Salesiana
America Latina, Cono Sud - Per tutti i gruppi missionari della Regione
Perché tutte le comunità salesiane della Regione Cono Sud (Argentina, Brasile,
Cile, Paraguay ed Urugay) sappiano coinvolgere i giovani nei gruppi missionari,
come loro contributo per la Giornata Missionaria Salesiana del 2011.
La Regione Cono Sud ha celebrato il Primo Convengo del Volontariato missionario nel maggio
2010 a São Paolo. La cultura missionaria della Regione comprende parecchi gruppi d’infanzia
missionaria, gruppi missionari, con un’offerta del volontariato missionario per i giovani
adulti. Preghiamo, che questo movimento raggiunga tutte le Ispettorie, affinché l’invito del
CG 26, 49 sia realizzato anche in questa Regione: "Ad esempio dell´amore di Gesú, i Salesiani
promuovano lo spirito missionario, mettendo generosamente a disposizione del Rettor
Maggiore personale salesiano per la missio ad gentes e favoriscano le vocazioni missionarie
anche tra i laici e le famiglie".
Invia i tuoi suggerimenti e contributi a cagliero11@gmail.com