CG28|it|La presenza salesiana in America Latina

SALESIANI DI DON BOSCO

ISPETTORIA SAN DOMENICO SAVIO - BMA

CAPITOLO GENERALE 28



BUONA NOTTE

MISSIONE

Cari fratelli,



La presenza salesiana in America Latina

I salesiani sono arrivati in America Latina negli ultimi decenni del XIX secolo. Della prima spedizione missionaria (1875) conosciamo tutti i racconti. Oggi siamo chiamati ad approfondire lo sviluppo dopo questa prima spedizione.

Negli ultimi decenni del XX secolo, motivati dal Concilio Vaticano II e dalle Conferenze Latine che proclamarono l'opzione preferenziale per i poveri, i salesiani si resero conto che le popolazioni indigene erano un gruppo bisognoso di accompagnamento e di assistenza e non solo di battesimo.

Sono stati creati i collegi per i bambini indigeni, i cui motivi principali possono essere così riassunti: partire dall'educazione dei bambini per convertire gli adulti al cristianesimo; concentrare in un luogo centrale diversi popoli dispersi; separare dall'ambiente familiare indigeno, considerato "selvaggio" e poco educativo. Questo sistema ha generato risultati molto controversi ed è giunto al termine.



Il Regno da costruire

Il Sinodo straordinario per la Pan-Amazzonia, tenutosi a Roma nell'ottobre 2019, è stata un'occasione preziosa per noi e per tutta la Chiesa per approfondire il nostro impegno per l'inculturazione del Vangelo, per la difesa dell'ecologia e dei più poveri - giovani, bambini e adolescenti.

Di seguito condivido con voi un breve video con scene della nostra missione nella regione settentrionale del Brasile, parte dell'Amazzonia brasiliana, dove si trova la Provincia di San Domenico Savio. Cosa vedremo in queste scene? Un continente di immense bellezze naturali, un vero e proprio mosaico pluriculturale con un cenno alle grandi sfide socio-politiche. Al centro di questa scena geografica c'è la nostra cara AMAZZONIA, come dice Sua Santitá Papa Francesco nel documento post-sinodale.

Quando pensiamo al profilo del salesiano per i giovani di oggi, ci chiediamo anche: che lavoro missionario fanno i salesiani? Cosa sognano per la Pan-Amazzonia in America Latina?



Un sogno sociale

Sognano "un'Amazzonia che integri e promuova tutti i suoi abitanti, affinché possano consolidare uno stile di vita buono “bem viver”. (QA, 8).

L'esperienza missionaria inter-ispettoriale dei salesiani ha promosso a livello brasiliano uno scambio missionario per animatori giovanili e salesiani in formazione. Nell´Ispettoria di Manaus abbiamo ricevuto con una certa frequenza questi gruppi di giovani da tutto il Brasile.

Promuoviamo la formazione missionaria nella formazione iniziale. Un'attenzione particolare è stata data dalla nostra ispettoria all'invio dei formandi, dei pre-novizi, dei tirocinanti, dei post-novizi, degli studenti di teologia nelle aree di presenza missionaria. Sottolineiamo in particolare l'esperienza del Volontario Vocazionale che accoglie i giovani (ragazzi e ragazze) nelle comunità salesiane del Rio Negro per esperienze di lavoro pastorale e di discernimento vocazionale.



Un sogno culturale

Sogniamo di promuovere l'Amazzonia attraverso una solida e incarnata educazione professionale e cristiana. "Questo è il significato del miglior lavoro educativo: coltivare senza sradicare, crescere senza indebolire l'identità, promuovere senza invadere" (QA, 28). Il frutto più atteso di questo processo è la sintesi armoniosa tra cultura ed educazione. Lo sforzo di tradurre la Sacra Scrittura nelle lingue indigene, la creazione di movimenti sociali, il fruttuoso contatto con gli antropologi, lo sviluppo di pratiche educative inculturate ha contribuito a salvare importanti valori culturali dei diversi popoli indigeni e non, promuovendo così leader e comunità capaci di partecipare attivamente alla propria storia.



Un sogno ecologico

Sogniamo una pratica missionaria sensibile all'ecologia integrale, dove il rapporto dell'essere umano con la natura diventa cosmico. "Liberare gli altri dalla loro schiavitù significa certamente prendersi cura del loro ambiente e difenderlo e - cosa ancora più importante - aiutare il cuore dell'uomo ad aprirsi con fiducia a quel Dio che non solo ha creato tutto ciò che esiste, ma che si è dato a noi in Gesù Cristo" (QA, 41)



Un sogno ecclesiale

"La Chiesa è chiamata a camminare con i popoli dell'Amazzonia. Ma per rendere possibile questa incarnazione della Chiesa e del Vangelo, il grande annuncio missionario deve risuonare incessantemente". (QA, 61). In questo senso, le vocazioni indigene rappresentano il futuro del nostro carisma in Amazzonia. La presenza di sacerdoti qualificati, di fratelli coadiutori e di numerosi giovani indigeni nelle nostre case di formazione nutre la nostra anima e ci fa credere che il seme seminato stia dando frutti.



RINGRAZIAMENTI

Cari fratelli salesiani capitolari, cari giovani, voglio innalzare qui, in questa assemblea capitolare, come in un atto di fede, un inno di gratitudine a Dio. Gratitudine per averci affidato una missione così bella in Amazzonia, gratitudine per i fratelli con cui abbiamo condiviso questo cammino iniziato molti decenni fa, gratitudine per l'amorevole collegialità con cui mi sento nel pensiero e nell'azione con gli Ispettori della nostra regione. Quando spesso stendiamo le mani per chiedere aiuto, non ci è mai mancata la generosità delle province.

Ringrazio Don Natale Vitali per la paternità e l'affetto che ha avuto per noi nella Regione del Cono Sud in questi dodici anni di servizio ai Fratelli. Che il buon Dio lo ricompensi per il suo duro lavoro.

Infine, grazie al Rettor Maggiore che è sempre stato così sollecito e vicino a noi. P. Angel, sono sicuro che la Congregazione, nell'inviare i salesiani nelle terre dell'Amazzonia, vuole darci una testimonianza di una vita religiosa felice e radicata nei valori del Vangelo. Oggi, nonostante i molti limiti che abbiamo, ci impegniamo a fare quello che possiamo, a dare il meglio delle nostre forze e del nostro cuore perché il carisma di Don Bosco sia una realtà forte e viva in Brasile nell'Ispettoria di Manaus.

Che la Vergine Maria, Madre dell'Amazzonia, ci aiuti a "trasformare la realtà dell'Amazzonia e a liberarla dai mali che la affliggono".

Grazie.

Buonanotte!

P. Jefferson Luis

Ispettore salesiano













Traduzione P. Roberto C.