ACG-413-RM-CG27-ITALIANO


ACG-413-RM-CG27-ITALIANO

1 Pages 1-10

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1.1 Page 1

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Sono lieto di scrivervi questa
lettera, mediante la quale
intendo
convocare il
Capitolo
Generale XXVII
“rTaedsictiamliotàniedvealnlagelica”

1.2 Page 2

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Il Capitolo Generale è il 27° della storia salesiana;
Si svolgerà a ROMA presso il “Salesianum” nella
Casa Generalizia;
Avrà inizio il sabato 22 FEBBRAIO 2014
a TORINO nella Basilica di Maria Ausiliatrice
e con la visita ai luoghi degli origini salesiani;
Regolatore: Don Francesco Cereda
Motto: “lavoro e temperanza”
1. CONVOCAZIONE

1.3 Page 3

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Quattro aree tematiche:
vivere nella grazia di unità e nella gioia la vocazione
consacrata salesiana;
fare una forte esperienza spirituale, assumendo il
modo d’essere e di agire di Gesù;
costruire la fraternità nelle nostre comunità di vita e
azione;
dedicarci generosamente alla missione,
camminando con i giovani per dare speranza al
mondo;
1. CONVOCAZIONE

1.4 Page 4

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“Testimoni della radicalità evangelica”
L’obiettivo fondamentale del
CG27 è quello di aiutare ogni
confratello e comunità a
vivere in fedeltà il progetto
apostolico di Don Bosco.
Il CG27 intende quindi, in
continuità con il CG26,
rafforzare ulteriormente la
nostra identità carismatica.
1. CONVOCAZIONE Obietivo fondamentale del tema

1.5 Page 5

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Come frutti del CG27 ci attendiamo di rendere la nostra vita
salesiana ancor più autentica e perciò visibile, credibile e feconda.
Se noi crediamo alla nostra vocazione e la viviamo con
convinzione, allora siamo credibili
La visibilità non è principalmente la cura dell’immagine, ma è la
bella testimonianza della nostra vocazione.
La fecondità vocazionale deriverà come conseguenza della
autenticità della nostra vita.
Sono convinto che per raggiungere l’obiettivo del CG27 è
necessaria una conversione spirituale e pastorale.
È necessario continuare ad accendere il fuoco della passione
spirituale e apostolica nel cuore di ogni confratello.
1. CONVOCAZIONE Frutti attesi dalla realizzazione del tema

1.6 Page 6

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Il CG27 ha altri compiti particolari:
L’elezione del Rettor Maggiore e dei membri del Consiglio
Generale per il sessennio 2014-2020.
Il ripensamento organizzativo e strutturale dei Dicasteri per la
nostra missione salesiana: pastorale giovanile, missioni,
comunicazione sociale (cf. CG26, 117, 118).
La riflessione sulla configurazione delle tre Regioni di Europa
(cf. CG25, 124, 126, 129).
La valutazione circa l’affidamento della Famiglia Salesiana al
Vicario del Rettor Maggiore (cf. CG25, 133 e CG26, 116).
La verifica dell’intera struttura del Consiglio Generale delle
strutture centrali della Congregazione (cf. CG26, 118).
1. CONVOCAZIONE Altri compiti

1.7 Page 7

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Sfide Culturali:
La prima sfida è, senza dubbio, la post-modernità, un
fenomeno tipicamente occidentale.
Una seconda sfida è l’inculturazione, connotata pure dalla
crescente mentalità interculturale.
La terza sfida riguarda la laicità e la secolarizzazione.
Sfide ecclesiali:
La situazione attuale fa della nuova evangelizzazione non
un ‘optional’ ma un obbligo missionario.
La Chiesa, è “tentata da un offuscamento di speranza” e
vive il disagio della vita consacrata.
Il pluralismo, che può scivolare nel relativismo.
2. IL CONTESTO GLOBALE Le sfide...

1.8 Page 8

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Sfide istituzionali:
Considerando la formazione iniziale notiamo una maggiore
debolezza in due aspetti fondamentali: il discernimento
vocazionale e l’accompagnamento personale.
Evidente è anche la mancanza di assimilazione delle
linee-guida della Congregazione per la pastorale.
Osserviamo una debolezza di direzione e animazione.
Governo e animazione non favoriscono sempre il cambio di
mentalità.
2. IL CONTESTO GLOBALE Le sfide...

1.9 Page 9

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Sfide personali:
È doveroso registrare alcune carenze nella vita del salesiano:
l'individualismo, l'attivismo, scarsa autoformazione.
Spesso non c’è coscienza dell’identità della nostra vocazione
di salesiani consacrati.
La lontananza affettiva ed effettiva dal mondo dei giovani è in
crescita; essi spesso non sono compresi o percepiti come
l’unica nostra ragion d’essere.
La dimensione affettiva del salesiano, che risulta scarsamente
apprezzata; emozioni, sentimenti e affetti sono trascurati, se
non ignorati.
2. IL CONTESTO GLOBALE Le sfide...

1.10 Page 10

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“Testimoni della radicalità evangelica”
I giovani!
In fine, mi sembra di percepire in Congregazione un fenomeno
assai preoccupante: qua e là registro tra i confratelli una
resistenza più o meno consapevole, e talora una incapacità
dichiarata, ad accostarsi con simpatia, ad illuminare con
perspicacia e ad accogliere cordialmente le nuove forme di
espressione che caratterizzano i giovani d’oggi.
Per ricreare il carisma salesiano nelle più variegate situazioni
non basta adattarlo ai diversi contesti giovanili. Lo vogliamo
fare, abitando il loro mondo, parlando il loro linguaggio,
affiancandoci a loro non solo come a nostri destinatari
privilegiati ma, sopra tutto, come a compagni di viaggio.
2. IL CONTESTO GLOBALE I giovani come sfida

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Accanto a numerosi aspetti positivi si sono tuttavia
sperimentate anche difficoltà significative:
in alcune parti della Congregazione l’invecchiamento dei
confratelli, la scarsità di vocazioni e la complessità delle
opere rendono difficile l’auspicato rinnovamento;
in altre si fatica ad orientare l’azione pastorale verso la
scelta fondamentale dei giovani;
permangono resistenze nel ritrovare spazio per la vita di
comunità e si stenta a promuovere cammini validi de
efficaci di formazione permanente;
qua e là affiora una mancanza di entusiasmo nel vivere
la propria vocazione e si denuncia una debole animazione
da parte dei confratelli direttori.
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS

2.2 Page 12

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Emerge la necessità di tratteggiare il profilo del nuovo
salesiano; oggi egli è chiamato a essere:
un mistico: «trovare una risposta [al secolarismo] nel
riconoscimento del primato assoluto di Dio».
un profeta: «Nell’odierna situazione multiculturale e
religiosa viene sollecitata la testimonianza della fraternità
evangelica».
un servo: «La presenza di nuove forme di povertà e di
emarginazione deve suscitare la creatività nel prendersi
cura dei più bisognosi».
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS

2.3 Page 13

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Emerge la necessità di tratteggiare il profilo del nuovo
salesiano; oggi egli è chiamato a essere:
un mistico: «trovare una risposta [al secolarismo] nel
riconoscimento del primato assoluto di Dio».
Tuureuennvlaitgpsntsieroogoisreavfaleicocvtad:iaieò»«:in.L«eamrNsipecorelellh’loesndceieiitnteaazrdtnaalaeidltasiàinutteuucsanotzvihmieoceonfoaneridmammneiuzbladtpiciidrupaealotlmulvasreafrserlteaàint!eeertdnoiità
emarginazione deve suscitare la creatività nel prendersi
cura dei più bisognosi».
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS

2.4 Page 14

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“Testimoni della radicalità evangelica”
La radicalità evangelica della vita consacrata non si può limitare alla
pratica dei consigli evangelici.
Essa coinvolge tutto il suo essere, attingendo le sue componenti
vitali: la sequela di Cristo e la ricerca di Dio, la vita fraterna in
comunità, la missione. Ognuna di queste aree sono impregnate dal
fascino della vocazione, e dunque, chiamate alla radicalità
evangelica.
Questa radicalità viene dichiarata dallo stesso Gesù lungo il suo
ministero profetico, che trova la sua espressione più esplicita nel
“Discorso della montagna” (cf. Mt. 5-7)
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS La Vita Consacrata

2.5 Page 15

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“Testimoni della radicalità evangelica”
La nostra specifica vocazione è la vita consacrata
salesiana, che ci pone come discepoli e apostoli del
Signore Gesù sui passi di Don Bosco.
Essa è descritta in modo
sintetico nell’articolo 3 delle
Costituzioni.
La nostra vita dovrà offrire
spazio “equilibrato e armonico”
all’esperienza spirituale, alla
fraternità in comunità, alla
missione.
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS La Vita Consacrata

2.6 Page 16

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“Testimoni della radicalità evangelica”
La “grazia di unità” tra
questi aspetti della nostra
vocazione è una sfida
fondamentale da
affrontare con serietà e
determinazione.
’esperienza spirituale
fraternità in comunità
missione.
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS La Vita Consacrata

2.7 Page 17

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“Testimoni della radicalità evangelica”
esperienza spirituale
Un'esperienza...
Totalizzante, perché essa ci colloca di
fronte a Dio pieno di zelo che non ammette
altri dèi fuori di Lui, con una presenza che
avvolge;
Unitaria, perché essa viene a integrare tutti
gli elementi della vita intorno all'unico
importante e necessario;
Dinamica, perché essa ci dà “un cuore
nuovo e uno spirito nuovo”: ciò che si debe
fare, la legge da compiere, non è fuori di noi,
ma dentro di noi.
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS La Vita Consacrata

2.8 Page 18

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“Testimoni della radicalità evangelica”
esperienza spirituale
Un'esperienza che ci fa...
Discepoli di Cristo (C. 61-84) e
Ricercatori di Dio (C. 85-95)
Dobbiamo coltivare accuratamente la nostra
vita spirituale, sia a livello personale che
comunitario.
Bisognerà superare una concezione della vita spirituale di indole
intimista, estranea o marginale alla vita del mondo; ma allo stesso
tempo bisognerà potenziare l’esperienza della preghiera, migliorare la
qualità della vita comunitaria, svolgere con professionalità e
preparazione il nostro servizio evangelizzatore, per essere segni
profetici di fronte ai valori che questo mondo canonizza, ed essere
testimoni inconfutabili del Dio dell’Amore.
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS La Vita Consacrata

2.9 Page 19

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“Testimoni della radicalità evangelica”
in comunità fraterne C. 49-59
Non è concepibile la vita religiosa salesiana
senza quella comunione che si concretizza
nella vita comune e nella missione
condivisa.
Possiamo individuare dei rischi, ad
esempio, quello di impostare uno stile di
rapporti meramente funzionali o gerarchici o
falsamente democratici.
Una comunità senza comunione si riduce ad un gruppo dove si
giustappongono le persone, lasciandole però di fatto
nell’isolamento. D’altra parte, nella vita religiosa la comunione
senza comunità è una forma narcisistica di vivere la vita:
individualismo.
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS La Vita Consacrata

2.10 Page 20

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“Testimoni della radicalità evangelica”
missione C. 26-48
La missione non consiste nel fare cose, ma
essenzialmente nell’essere segni dell’amore
di Dio nel mondo.
I fini specifici invece s’identificano,
specialmente per la vita consacrata
apostolica, con l’azione pastorale o
promozionale che i religiosi svolgono nei
diversi ambiti della vita umana.
La radicalità evangelica nella missione
apostolica ha senso, si verifica e si misura
nella crescita della carità pastorale, come
quella di Don Bosco: «io per voi studio, per
voi lavoro, per voi vivo, per voi sono disposto
anche a dare la vita».
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS La Vita Consacrata

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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“Testimoni della radicalità evangelica”
TELMAVPOERROANeZA
L’articolo 18 delle Costituzioni, che
ha proprio come titolo “Lavoro e
temperanza”, presenta questo
binomio, “per noi inseparabile”,
come un elemento essenziale
dello spirito salesiano: «la parola
d’ordine e il distintivo del salesiano»;
«le due armi con cui noi,
scrisse Don Bosco,
riusciremo a vincere tutto e tutti».
Si potrebbe dire che esso rappresenta il modo salesiano
di capire e realizzare la “radicalità evangelica”,
«nella cui concretezza s’incarnano, ora dopo ora e
giorno dopo giorno, gli ideali e il dinamismo della nostra fede,
della nostra speranza e della nostra carità».
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS Espressione salesiana

3.2 Page 22

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“Testimoni della radicalità evangelica”
TELMAVPOERROANeZA
Il lavoro è associato da Don
bosco alla “unione con Dio”:
“lavoro santificato”.
Il lavoro è “missione apostolica”.
Il lavoro “in autonomia” non è
proprio di noi salesiani;
al contrario, siamo chiamati a
“vivere e lavorare insieme”(C.49)
La temperanza viene concepita come una custodia di sé, la
moderazione delle inclinazioni, degli istinti, delle passioni, la
cura del ragionevole, una rottura con la mondanità,
non fuggendo nel deserto ma restando tra gli uomini
con padronanza del proprio cuore.
Per noi - scriveva don Viganò - “la misura della nostra temperanza
salesiana non è la somma delle rinunce, ma è la crescita nella
prassi della carità pastorale e pedagogica”
3. RADICALITÀ EVANGELICA della VCS Espressione salesiana

3.3 Page 23

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Per poter facilmente concretizzare il tema e realizzare
l’obiettivo del CG27, occorre assicurare alcune condizioni:
PPrroocceessssi i
ddaa aavvvviiaarree
Il primo processo riguarda il modo di vivere
oggi la nostra vocazione consacrata
salesiana nella grazia di unità e nella gioia.
Il secondo processo riguarda la conoscenza
di Don Bosco, che occorre approfondire
continuamente e rendere motivo ispiratore.
Il terzo processo riguarda il riferimento
vitale, personale e comunitario, alle
Costituzioni.
CONDIZIONI per CONCRETTIZARE il TEMA

3.4 Page 24

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Per poter facilmente concretizzare il tema e realizzare
l’obiettivo del CG27, occorre assicurare alcune condizioni:
Va curata un’attenzione alla cultura
e alle culture.
Vanno approfondite le sfide ecclesiali.
Va anche curata la crescita della cultura
della Congregazione, in particolare in
riferimento alle esigenze formative di un
serio discernimento vocazionale e di un
efficace accompagnamento personale.
MMeennttaalliittàà
ddaa ccoonnvveerrttiirree
Infine c’è una mentalità da convertire a livello personale, al fine di
favorire il superamento delle forme e degli stili di individualismo,
di approfondire l’identità della vita consacrata, di acquisire una
maturità affettiva, sessuale ed emozionale.
CONDIZIONI per CONCRETTIZARE il TEMA

3.5 Page 25

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“Testimoni della radicalità evangelica”
Per poter facilmente concretizzare il tema e realizzare
l’obiettivo del CG27, occorre assicurare alcune condizioni:
Vanno cambiati lo stile e l’organizzazione della vita della
comunità: consistenza, semplificazione, ruoli, ecc.
Va cambiato il modo di presenza e di esercizio del compito del
direttore della comunità: qualità, preparazione alla leadership,
ecc.
Va cambiato il modo di gestione delle risorse delle persone; va
rafforzato il coinvolgimento e la valorizzazione carismatica delle
risorse: FamiliaSalesiana, corresponsabilità dei laici, ecc.
SSttrruuttttuurree
ddaa ccaammbbiiaarree
CONDIZIONI per CONCRETTIZARE il TEMA

3.6 Page 26

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“Testimoni della radicalità evangelica”
2.1I.LCCOONNVTOECSATZOIOGNLEOBALPEarvovdciaaersesi
Mentalità
da convertire
3. RADICCAOLNITDÀIZEIOVANNI pGeErLCICOANCdeRllEaTVTCIZSAaRleEsiilaTnEaMA
daSctraumttubriaere
A questo punto è normale che sorga la domanda, «ma è possibile
vivere come Cristo?». La domanda non è certo retorica.
Ci sono confratelli e comunità che vivono con grande gioia,
generosità, fedeltà e radicalità, e altri che invece impostano una vita
agiata, individualista, disinteressata agli altri, ai giovani, ai poveri.

3.7 Page 27

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“Testimoni della radicalità evangelica”
2.1I.LCCOONNVTOECSATZOIOGNLEOBALPEarvovdciaaersesi
Mentalità
da convertire
3. RADICCAOLNITDÀIZEIOVANNI pGeErLCICOANCdeRllEaTVTCIZSAaRleEsiilaTnEaMA
daSctraumttubriaere
Oggi come ieri Dio ci chiama alla santità nella vita salesiana.
E questo è possibile se viviamo come Cristo, come ha vissuto il
nostro amato fondatore e padre, con immensa gioia, simpatia, un
volto radiante, ma con una grande radicalità evangelica, espressa nel
suo binoTmLEiAoMVPOERRAONeZA

3.8 Page 28

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“rTaedsictiamliotàniedvealnlagelica”
TLEAMVPOERRAONeZA

3.9 Page 29

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Padre e Maestro
della gioventù,
San Giovanni Bosco,
docile ai doni dello Spirito e
aperto alle realtà del tuo tempo
sei stato per i giovani,
soprattutto per i piccoli e i poveri,
segno dell’amore e
della predilezione di Dio.
Sii nostra guida
nel cammino di amicizia con
il Signore Gesù,
in modo che scopriamo in Lui e
nel suo Vangelo
il senso della nostra vita e
la fonte della vera felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità
alla vocazione che
abbiamo ricevuta da Dio,
per essere nella vita quotidiana
costruttori di comunione,
e collaborare con entusiasmo,
in comunione con tutta la Chiesa,
all’edificazione della
civiltà dell’amore.
Ottienici la grazia della
perseveranza
nel vivere una misura alta
di vita cristiana,
secondo lo spirito delle beatitudini;
e fa’ che,
guidati da Maria Ausiliatrice,
possiamo trovarci un giorno con te
nella grande famiglia del cielo.
Amen

3.10 Page 30

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