2 La comunità animatrice


2 La comunità animatrice

CG21


Capitolo Generale 21

della Società Salesiana











DOCUMENTI

CAPITOLARI
















Roma, 12 febbraio 1978




Editrice SDB

Edizione extracommerciale

Direzione Generale Opere Don Bosco

Via della Pisana, 1111

Casella Postale 9092

00100 Roma-Aurelio



SOMMARIO


Sommario


Presentazione


Abbreviazioni e Sigle


Documento 1: “I Salesiani evangelizzatori dei giovani”

1-165

Documento 2: “II Salesiano Coadiutore”: una vocazione di

'religioso laico' al servizio della missione salesiana

166 - 211

Intervento del Rettor Maggiore sulla “Partecipazione alla

vita e al governo della Congregazione”

212– 239

Documento 3: “La formazione alla vita salesiana”

240 - 342

Documento 4: “L'Opera PAS e l'Università Pontificia Salesiana”

343– 370

Documento 5: “Revisione delle Costituzioni e dei Regolamenti”

371 - 446

Deliberazione Capitolare: “Conferma delle deliberazioni del CGS

circa la Facoltà concessa dal Motu Proprio Ecclesiae

Sanctae II 1,7”

447

Allegati in numero di 19 (Cfr indice)

448 - 592

Indici















































AVVERTENZA

I 5 Documenti del CG21 sono qui disposti secondo un ordine logico, che è parzialmente diverso dall'ordine pratico, con. cui sono stati preparati e presentati in aula dalle rispettive Commissioni Capitolari.

PRESENTAZIONE





Cari Confratelli, è per me motivo di gioia profonda scrivervi la prima volta come nuovo Rettor Maggiore, non solo per salutarvi e intrattenermi fraternamente, anche se brevemente, con voi, ma soprattutto perché l'oggetto di questa mia prima lettera è la promulgazione dei Documenti del CG21. Scegliere come occasione del primo incontro la consegna delle conclusioni del lavoro capitolare significa rinnovare la coscienza di sentirci fratelli e arricchirci di reciproci doni.

Ci sentiamo subito a nostro agio, in casa nostra, in un clima di amicizia, perché si tratta di ciò che abbiamo di più intimo e vitale, al livello più alto, e in diretta congenialità con il cuore e i propositi del nostro Padre Don Bosco: parliamo, infatti, della nostra ragion d'essere, del significato attuale della nostra comune vocazione; tocchiamo gli aspetti più delicati della opzione fondamentale che ognuno di noi coscientemente ha fatto con la professione religiosa.

Ci sentiamo mutuamente valorizzati e apprezzati, perché il CG confida sulle capacità e sulla responsabilità di ognuno; in effetti, ci presenta una prospettiva di futuro nel quale dobbiamo essere i protagonisti, e ci esorta a esserlo con serenità e inventiva. Ecco, allora, che questo primo incontro rinnova l'entusiasmo della nostra vocazione e ci apre a una visione di speranza.

E' l'ora prima dopo il CG21; sappiamo, purtroppo, che altre ore posteriori e più remote possono comportare stanchezza. Ma questa è un'ora di giovinezza in cui è lecito, anzi è per noi spontaneo, poter « sognare » un poco.

L'Assemblea capitolare, anche se laboriosamente e con gli immancabili difetti delle cose umane, è stata portatrice di un «evento di grazia»: che non passi invano per nessuno («timeo Dominum transeuntem»)!

Lasciamoci scuotere e ringiovanire da questa ventata di Spirito Santo; ritorniamo con Don Bosco alle origini, l'ora dei «sogni», dove c'è più grazia che. calcolo, più vitalità che crisi, più progettazione di futuro che peso di insuccessi passati. Assumiamo anche noi la psicologia delle origini, fiduciosi nell'intervento del Signore che rinnova periodicamente la nostra giovinezza.

Anche i più maturi in età, anche gli ammalati, anche chi è arrivato stanco alla sera, anche gli sfiduciati sentano, in quest'ora, profonda gratitudine verso il Signore che ci rinnova.

Con il CG21 Egli ci sta rivolgendo un nuovo appello: la nostra vocazione, infatti, non è un dialogo di ieri ormai chiuso; essa è sempre aperta, nella conversione e nella speranza, ai nuovi inviti dello Spirito del Signore.


Vi presento e vi consegno, con questa lettera, i nuovi Documenti Capitolari.

Le Costituzioni precisano: «I soci salesiani accetteranno volentieri le deliberazioni (del CG) che obbligano tutti, non appena siano state promulgate dal Rettor Maggiore» (art. 152).

Accettiamo, dunque, questi Documenti, con gratitudine e con lealtà. Vi invito a leggere attentamente, quasi come presentazione, il mio discorso conclusivo ai confratelli capitolari (n. 552 - 592); esso vi farà percepire subito, in sintesi prospettiva, le linee portanti dell'orientamento globale.

Tre sono i grandi obiettivi verso cui dirigere il nostro impegno di conversione:

  • divenire evangelizzatori specializzati dei giovani;

  • vivere da autentici religiosi in missione;

  • curare la Formazione Permanente attraverso una rinnovata animazione salesiana.


Scoprirete nel testo quali sono i tasti essenziali da toccare per il nostro rilancio: Parola di Dio, Costituzioni, Sistema Preventivo, «spiritualizzazione» del ruolo del Direttore, correlatività e complementarità nella figura dei soci.


Desidero sottolineare, qui, un elemento che chiamerei strategico: la riattualizzazione dell'aspetto mariano della nostra Vocazione; essa assicurerà il clima adatto per l'efficacia dei nostri impegni. Una ripresa dottrinale e cultuale della devozione a Maria Ausiliatrice, che inserisca la Famiglia Salesiana nel vivo del movimento mariano più attuale, ci farà ritrovare (anche « miracolosamente », come ci assicura Don Bosco) la fecondità vocazionale, il coraggio e la chiarezza di cui tanto abbisognamo oggi nelle lotte per la fede. La Madonna ci guiderà come nel sogno dei 9 anni e come sempre nella storia della salvezza, verso Gesù Cristo; ci aiuterà a divenire, con Don Bosco e come Don Bosco, suoi fedeli discepoli; ci spronerà a fare della nostra vita una testimonianza esplicita della Pasqua, con cui Cristo ha salvato il mondo e con cui noi caricheremo di entusiasmo

tutte le nostre energie - le scoperte* dell'intelligenza e le iniziative dell'amore -, per la salvezza dei giovani oggi.

Cari confratelli, consideriamo questi Documenti Capitolari come un messaggio portatore di grazia per la nostra vita e il nostro lavoro: studiamoli personalmente, approfondiamoli comunitariamente, e programmiamone con concretezza l'applicazione.

Io saluto ognuno di voi con affetto e speranza, e chiedo, proprio a tu per tu, preghiere continue e sacrifici quotidiani per il nuovo Rettor Maggiore; essi ridonderanno a beneficio di tutta la Congregazione. Ringrazio ognuno di voi per il suo lavoro e per la sua fedeltà, e assicuro a tutti il dono della mia esistenza incorporata giorno per giorno all'Eucaristia.

Che l'«amore» del Padre, ricco d'iniziative, che l'«impegno» di Cristo, generoso nell'obbedienza, e che la «gioia» del loro Spirito, vivifichino il cuore di ogni confratello e purifichino l'atmosfera di ogni casa salesiana.

Crediamo e speriamo insieme, con la forza di quell'amore di comunione che ci fa vibrare in un cuor solo e in un'anima sola! Ecco la nostra parola d'ordine: «al lavoro».

Vostro aff.mo




Don EGIDIO VIGANO'

Rettor Maggiore



Roma, 24 febbraio 1978

ABBREVIAZIONI e SIGLE




art.

articolo

c., cap,

capitolo

cfr

confronta

doc.

documento

ib.

ibidem

p.pag.

pagina



  1. Atti del Magistero


AA

Apostolicam Actuositatem

CD

Christus Dominus

EN

Evangelii Nuntiandi

ES

Ecclesiae Sanctae

ET

Evangelica Testificatio

GE

Gravissimum Educationis

GS

Gaudium et Spes

LG

Lumen Gentium

OT

Optatam Totius

PC

Perfectae Caritatis

PO

Presbiterorum Ordinis

PI`

Populorum Progressio

RC

Renovationis Causam

RdC

Rinnovamento della Catechesi

SC

Scuola Cattolica

SDV

Summi Dei Verbum

Sin.77

Messaggio del Sinodo sulla Catechesi; collana «Servizio dell'unità», n. 13, Torino, LDC, 1977.

SCRIS

Sacra Congregazione dei Religiosi e Istituti Secolari

Oss.Rom.

Osservatore Romano

2. Sigle Salesiane


ACGS

Atti del Capitolo Generale Speciale

ACMSC

Atti del Convegno Mondiale Salesiano Coadiutore

ACS

Atti del Consiglio Superiore

CC

Cooperatori Salesiani

CG

Capitolo Generale

CGS

Capitolo Generale Speciale

CI

Capitolo Ispettoriale

Cost

Costituzioni

DB

Don Bosco

EE

Exallievi Salesiani

Ep, Epist.

Epistolario Don Bosco

FMA

Figlie di Maria Ausiliatrice

FP

Formazione Permanente

FS

Famiglia Salesiana

FSE

Facoltà di Scienze dell'Educazione

LAS

Libreria dell' Ateneo Salesiano

LGC

Lettera del Gran Cancelliere

MB

Memorie Biografiche

Op.Sist.Prev.

Opuscolo sul Sistema Preventivo di Don Bosco

Op.Ed.

Opere Edite

PAS

Pontificio Ateneo Salesiano

RCS

Relazione del Consiglio Superiore (sulla ristrutturazione Opera Pas)

Reg

Regolamenti Generali

RF, RFIS

Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis

RM

Rettor Maggiore

RRM

Relazione Generale del RM sullo stato della Congregazione

SC

Salesiano Coadiutore

Sch Prec.

Schemi Precapitolari CG2l

SDB

Salesiani Don Bosco

SGUPS

Statuti Generali dell'UPS

SP

Salesiani Presbiteri

Stat. Conf.

Statuto Confederale Exallievi

UPS

Università Pontificia Salesiana

VDB

Volontarie di don Bosco



CG21 422/1.32














DOCUMENTO 1




I SALESIANI

EVANGELIZZATORI

DEI

GIOVANI

SOMMARIO



n.

INTRODUZIONE

1-19



PARTE 1° I GIOVANI E LA LORO CONDIZIONE

20-30


PARTE 2° I SALESIANI OPERATORI DI EVANGELIZZAZIONE



31-79



Premessa.



1 La comunità evangelizzata


1.1 II dono della fraternità e I'evangelizzazione

34-37

1.2 Il dono della consacrazione e l'evangelizzazione

38-41

1.3 II dono della preghiera e I'evangelizzazione

42-45

1.4 L'animazione della Comunità per I'Evangelizzazione: molo del direttore.

46-57

1.5 Orientamenti operativi

58-61



2.1 La Comunità salesiana animatrice nella Comunità educativa e pastorale

63-68

2.2 La partecipazione dei Cooperatori e di Exallievi all'opera educativa e pastorale dei SDB

69-75

2.3 La collaborazione di altri laici nella comunità educativa e pastorale

76-78

2.4 Orientamenti operativi

79



PARTE 3° IL PROGETTO EDUCATIVO E LA FECONDITA' VOCAZIONALE




80-119


1 Il progetto educativo e pastorale salesiano


1.1 I contenuti

81-95

1.2 Lo stile

96-104

1.3 Orientamenti operativi

105


2 La fecondità vocazionale


106-119



PARTE 4° ALCUNI AMBIENTI E VIE DI EVANGELIZZAZIONE




120-161


1. L'Oratorio e il Centro giovanile: ambienti di evangelizzazione


121-127

2. La Scuola come ambiente di evangelizzazione

128-134

3. La Parrocchia: aspetti particolari della presenza salesiana evangelizzatrice.

135-142

4. Le Missioni

143-147

5. La Comunicazione Sociale: via per l'evangelizzazione

148-153

6. Una nuova presenza salesiana per l'evangelizzazione

154-161


CONCLUSIONE


162-165

I SALESIANI EVANGELIZZATORI

DEI GIOVANI


1

I1 CG21 consegna questo documento ai Confratelli e lo fa con desiderio fraterno che essi vi trovino luce e slancio per testimoniare e annunciare il Vangelo ai giovani. «Sono milioni, talvolta sbandati e disorientati da una molteplicità di voci discordanti, i quali aspettano da voi, ci diceva il Papa,1 la parola di salvezza, cercano la mano fraterna ed amica, che con serena sicurezza li guidi verso l'Assoluto ».

Per le loro attese e per la nostra risposta è nato questo documento.


2

1. E' un documento operativo, nel senso che, a partire dalla verifica di alcuni problemi esistenti (la situazione), conduce e invita a concludere operativamente per una maggiore fedeltà ed efficacia apostolica.


3

2. E' un documento di famiglia. Le conclusioni sono motivate dal riferimento a un quadro di valori comuni e condivisi. I valori descritti non sono idee staccate nella loro sostanza dalla vita dei Salesiani. E' ciò che è apparso dalla lettura di questa vita. E' ciò che costituisce questa vita in pienezza, quando i confratelli evangelizzano con l'efficacia propria di chi è fedele; e quando essi si trovano in difficoltà, è ciò che in quella vita soffre, è impoverito o spento, e chiede di essere rivitalizzato.

Per questo si parla di «quadro di riferimento»: un quadro a cui la vita stessa si riferisce come a sua misura e a cui si ispira come a sua salvezza. Il documento muove dalla concretezza e va verso la concretezza. Non è, in ogni caso, un trattato. E' molto più modesto di un trattato, ma forse, per la prospettiva in cui si pone, e per le persone a cui si rivolge, è più prezioso.

Anche la sua composizione o struttura dà ragione di queste intenzioni. Ogni parte tratta un problema che si vive, lo legge attraverso una verifica, ne vede i collegamenti con i valori delle Costituzioni; specialmente, traccia le linee possibili di rinnovamento e gli orientamenti operativi che sembrano pìù urgenti e decisivi.






4

3. E' un documento che ha un suo significato, oggi. II momento storico in cui

la Chiesa ci chiama a operare è quello della evangelizzazione. La originalità e

la creatività del nostro carisma devono tentare di interpretarlo e di viverlo in

modo salesiano, poiché «a nessuno di noi sfugge il rapporto che esiste tra

questo nostro argomento e il problema dell'educazione del mondo di oggi»2


Il nostro carisma deve farsi progetto storico per rispondere alla «gioventù

di oggi, tanto assetata di verità e di progetti storici».3 L'idea dunque che lega

le varie parti, quella che è la fonte della loro unità, è la nostra vocazione di

evangelizzatori che si fa reale quando è vissuta nel progetto educativo e

pastorale salesiano, ricompreso e attualizzato.


5

4. A questo impegno siamo stati sollecitati dalla Lettera che il card. Villot, a

nome del S. Padre, ha inviato a don Luigi Ricceri, e dal discorso che il Papa

stesso ha rivolto in udienza privata al Capitolo Generale. Gli argomenti su cui

ha portato la sua attenzione il Papa, al quale i figli di Don Bosco «sono

filialmente sottomessi e disponibili per il bene della Chiesa universale »,4 si

sono come intrecciati fra loro e fanno affiorare l'anima e la vitalità del nostro

documento.


6

5. Il Papa, dopo aver particolarmente apprezzato la scelta del tema generale

del CG21, rivolge il suo pensiero a Don Bosco, una «presenza animatrice e

ammonitrice», «che ci precede col suo passo sempre giovanile e dinamico».

Ricorda come nelle sue «Memorie» egli parli della sua «sete di sacerdozio»

che gli faceva desiderare di potersi «lanciare in mezzo ai giovani, a fine di

conoscerli intimamente ed aiutare in ogni occorrenza ad evitare il male».

La sete della sua vocazione, i giovani e la loro condizione, sono le due dimensioni della vita di Don Bosco. Egli « in tempi complessi e calamitosi » le visse da « autentico protagonista della storia d'Italia e della Chiesa».5


7

6. Questa responsabilità profonda rispetto al carisma di cui partecipiamo impegna anche noi e nelle stesse direzioni:


6.1 Ci proponiamo decisamente il problema della nostra fedeltà a «seguire Cristo in maniera totale e incondizionata (...) mediante la

generosa, gioiosa e fedele pratica dei consigli evangelici», secondo lo spirito di Don Bosco, per mostrare ai ragazzi e ai giovani « un viso che non sia una maschera artefatta, ma l'espressione limpida di un amore che si apre al fratello in un amore più grande qual è quello di Dio che è 'più grande del nostro cuore' ».6 « Si dia il primo posto allo spirito religioso», si dice nella lettera del card. Villot.


6.2 Manteniamo il «carattere particolare dell'opera e della pedagogia salesiana, tanto più che le necessità sociali ed ecclesiastiche dei tempi moderni sembrano più che mai corrispondere al genio dell'apostolato dei Figli di San Giovanni Bosco, rivolto con preferenziale interesse e dedizione alla gioventù maschile ».7


6.3 Viviamo questa vocazione e questo carisma, seguendo Don Bosco, che fu un «autentico protagonista», come coloro che per la loro fedeltà e dedizione e per le competenze acquisite risvegliano la creatività e l'inventiva del dono di Dio.


8

7. La figura animatrice e ammonitrice di Don Bosco e quella del Papa, che ci «indica le note specificanti della nostra identità in un momento di cambio in cui non si vede chiaro »,8 spingono la nostra riflessione su questi settori determinanti e ci inducono a una verifica, mettendoci tra mano non solo i valori da coltivare, ma anche l'esigenza di trovare gli strumenti adatti per difenderli.

















INTRODUZIONE


9

«L'attività evangelizzatrice e catechistica è la dimensione fondamentale della nostra missione. Come salesiani siamo tutti e in ogni occasione educatori della fede ».1

Questo servizio, che «richiede (...) dalle nostre comunità capacità di annuncio e forza di testimonianza »,2 ci è stato proposto anche dal Messaggio dei Vescovi riuniti nel loro IV Sinodo. Essi pensano che «nei prossimi dieci anni la catechesi sarà in tutto il mondo il terreno naturale e più fruttuoso per il rinnovamento dell'intera comunità ecclesiale».3 Ringraziano pertanto le comunità religiose che rinnovano la speranza « nella grande fecondità spirituale, per il mondo di una vita trascorsa nello spirito delle beatitudini».4 Il Papa stesso considera «l'apporto immenso» di quei religiosi che, testimoni della santità, si dedicano all'annunzio del Cristo ed esprimono «una originalità, una genialità che costringono all'ammirazione».5


1 IO

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2 27

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3 Il punto di vista risolutivo per l'evangelizzazione

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