CG24|it|Deliberazioni e Orientamenti

Deliberazioni e Orientamenti

riguardanti Costituzioni

e Regolamenti

e il governo della società.




Il Capitolo Generale 24° ha preso in esame le proposte, pervenute dai Capitoli ispettoriali e dai confratelli, riguardanti alcuni punti del diritto proprio e delle strutture di animazione e governo della Congregazione, ed ha approvato le seguenti modifiche ai testi legislativi (Costituzioni e Regolamenti generali) ed alcuni altri orientamenti operativi riguardanti l'animazione e il governo della Congregazione.


1.Limitazione della durata in carica dei membri del Consiglio Generale, nello stesso settore dl attività (Cost. 142)


[189]

Il Capitolo Generale 24, considerate le proposte pervenute allo stesso Capitolo,


-tenendo presente l'indicazione generale del Codice di diritto canonico1 sulla temporaneità delle cariche negli Istituti di vita consacrata, come pure la norma già adottata nel nostro diritto proprio per i Superiori ai livelli ispettoriale e locale2;

-considerando anche, da una parte, il notevole sforzo richiesto da un incarico a livello di Consiglio generale e, dall'altra parte, l'accelerazione storica e la grande complessità del momento che viviamo, si che due sessenni nello stesso incarico sembrano sufficienti per esprimere le capacità di animazione di una persona, che potrà eventualmente svolgere poi altre mansioni, ancora con forze e possibilità,


ha approvato la seguente modifica (in corsivo) all'articolo 142 delle Costituzioni:


142. I membri del Consiglio generale durano in carica sei anni, salvo il caso previsto dall'art. 143 delle Costituzioni, e possono essere rieletti per un secondo sessennio nello stesso incarico3.

Se qualcuno dei membri del Consiglio generale venisse a mancare o fosse definitivamente impedito, il Rettor Maggiore con il consenso del suo Consiglio affiderà l'incarico, fino alla conclusione del sessennio, a colui che nel Signore giudicherà più idoneo.


La suddetta modifica dell'articolo 142 delle Costituzioni stata approvata dalla Sede Apostolica con rescritto n. T.9-1/96 della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica in data 20 marzo 1996 e promulgata dal Rettor Maggiore con decreto n. 088/96 del 20 marzo 1996.



2.Modifica dell'Art. 3 dei Regolamenti generali.


[190]

Il Capitolo Generale 24, partendo dalle proposte pervenute dai Capitoli ispettoriali, e riflettendo sulla presenza delle giovani nelle opere e attività dirette ed animate dai Salesiani, alla luce della nostra missione, con riferimento all'art 3 dei Regolamenti generali, ha messo in rilievo i seguenti aspetti principali:

aSi ritiene importante, anzitutto, che sia conservato il riferimento carismatico alla priorità di attenzione per la gioventù maschile, espressa dall'attuale art. 3 dei Regolamenti generali; questa fu l'intenzione del CG22 nell'approvare questo articolo regolamentare, collegato al capitolo IV delle Costituzioni.


Tuttavia, si giudica opportuno riformulare il primo capoverso del suddetto articolo 3, in questa forma “Il nostro servizio educativo pastorale si rivolge con priorità alla gioventù maschile”.


In tal modo, introducendo nel testo vigente di Reg. 3 l'espressione: con priorità, mentre si evidenzia bene la priorità carismatica, si toglie l'impressione di esclusività che il testo attuale può dare (che potrebbe far apparire la presenza delle giovani come un'eccezione).


bPer quanto riguarda il seguito dell'articolo in questione, si ritiene meglio togliere i riferimenti alle diverse specifiche opere (oratorio e centro giovanile, scuole), allargando così la visuale a tutta la missione salesiana. Si giudica pure conveniente eliminare dall'articolo il riferimento al "dialogo con il Rettor Maggiore” per introdurre la coeducazione nella scuola, bastando al riguardo i criteri e le norme stabiliti nelle Ispettorie.


cRilevando, infine, che la coeducazione non è un fenomeno identico in tutte le parti del mondo, si sottolinea l'importanza di avere attenzione alle situazioni locali, e quindi l'importanza che criteri e norme siano stabiliti ai livelli ispettoriali. Si assegna al Capitolo ispettoriale la competenza di definire i criteri e le norme per la coeducazione nelle opere dell'Ispettoria, restando ovviamente poi di competenza dell'Ispettore con il suo Consiglio la decisione sui casi concreti. Rettor Maggiore e suo Consiglio intervengono all'atto dell'approvazione delle deliberazioni del Capitolo ispettoriale, a norma delle Costituzioni4.

Il Capitolo ispettoriale, ovviamente, nel fissare norme e criteri, agirà in armonia con gli orientamenti della Chiesa locale e con le leggi civili, avendo la preoccupazione di creare un adeguato ambiente di coeducazione, in sintonia con il Sistema Preventivo di Don Bosco.


In base a questi principi, il Capitolo Generale 24 ha approvato il seguente nuovo testo dell'art. 3 dei Regolamenti generali:


Il nostro. servizio educativo pastorale si rivolge con priorità alla gioventù maschile. Nelle nostre opere sono accolte anche le giovani, secondo i criteri e le norme indicati dal Capitolo ispettoriale.



3.Orientamento operativo sul funzionamento delle strutture dl governo


[191]

I1 Capitolo Generale 24:


-partendo dall'esame di alcuni contributi pervenuti allo stesso Capitolo e dallo studio della Relazione del Vicario del Rettor Maggiore sullo stato della Congregazione5;


-considerando le attuali strutture di governo che, nella loro articolazione globale, sono state create nel CG19, pur con successive parziali modifiche, e ritenendo che, a motivo anche dei notevoli cambi intervenuti in questo periodo di tempo nella vita della Congregazione nei diversi contesti, sembra opportuno sottoporle ad una verifica più accurata, sia riguardo al funzionamento che eventualmente riguardo alla stessa loro articolazione,


ha approvato il seguente orientamento operativo:


I1 CG24 chiede al Rettor Maggiore con il suo Consiglio che nel prossimo sessennio faccia uno studio accurato - avvalendosi anche dell'aiuto di esperti - sul funzionamento del Consiglio Generale (nella sua articolazione di consiglieri di settore e regionali), ponendo in atto gli opportuni interventi per un'organizzazione più efficace, con potenziamento di organi di studio e uffici operativi e con una programmazione ben articolata.


Il Rettor Maggiore e il suo Consiglio studino anche il modo di fare una verifica più profonda delle strutture del governo centrale, coinvolgendo i Capitoli ispettoriali in vista del CG25.



4.Orientamento sulla "forma" della nostra società


[192]

Il Capitolo Generale 24, prendendo in esame le proposte pervenute dai confratelli di alcune Ispettorie della Congregazione sull'opportunità di un ulteriore studio sulla "forma della nostra Società", ha sottolineato i seguenti elementi:


-Da una parte, ha osservato che nel recente Sinodo dei Vescovi sulla vita consacrata è stata avanzata una proposta di studio di una possibile forma “mista" (né laicale né clericale) di Istituti religiosi, nel rispetto del proprio carisma fondazionale, ed è stata costituita una apposita commissione su tale tema presso la Congregazione competente6. Questo fatto potrebbe essere occasione anche per noi per un ulteriore approfondimento della "forma" della nostra Società, per vedere se essa corrisponda al nostro carisma (Società composta di ecclesiastici e laici).


Tale rinnovato studio sulla "forma" della Congregazione, con l'eventuale riconoscimento della forma "mista" - si è notato - potrebbe aiutare a meglio definire la figura del salesiano coadiutore che dovrebbe essere maggiormente valorizzata. E ciò nell'interesse, più che di una categoria di soci, di tutta la Congregazione.


-D'altra parte, ricordando il grande lavoro fatto nei Capitoli del rinnovamento (CGS, CG21 e CG22) per lo studio e la definizione della "forma" della Società, si è ribadito che la questione tocca profondamente il "carisma" della Congregazione, sul quale c'è una tradizione e un magistero salesiani (dei Capitoli Generali e dei Rettori Maggiori).


Occorrerà capire bene che significa Istituto religioso "misto" e quali conseguenze, anche giuridiche, porterebbe sulla vita e missione della Congregazione. E ciò alla luce del carisma.


Sulla base di queste riflessioni, il Capitolo Generale 24 ha approvato il seguente orientamento che affida al Rettor Maggiore con il suo Consiglio:


Alla luce dell'Esortazione Apostolica Vita Consecrata (n. 61) e degli sviluppi giuridici in corso sulla "forma" degli Istituti religiosi, il CG24 ritiene importante uno studio sulla possibile forma "mista" della nostra Società e un ulteriore approfondimento se le novità inerenti a tale forma rispondano al nostro carisma e al progetto originario del Fondatore.



5.I gruppi dl ispettorie (Cost. 154)


[193]

Il Capitolo Generale 24, a norma dell'art. 154 delle Costituzioni, ha preso in esame la configurazione dei gruppi di Ispettorie, affidate ai Consiglieri regionali. Si è reso conto, infatti, della necessità di una riconsiderazione dell'intero quadro delle cosiddette Regioni salesiane, in riferimento all'attuale sviluppo della Congregazione7, tenendo conto sia dell'orientamento già espresso dal CG23 (n. 309), che dello studio operato al riguardo dal Consiglio generale, e avendo presenti, in particolare, i cambiamenti intervenuti nel corso degli ultimi tempi.


Il Capitolo ha ritenuto importante premettere una riflessione sul ruolo del Consigliere Regionale e sui principali criteri su cui basare la costituzione dei gruppi di Ispettorie.


Il Consigliere regionale e i suoi compiti


La prima attenzione è stata portata alla figura e ai compiti del Consigliere Regionale, quali emergono dalle Costituzioni8 e dai Regolamenti Generali9, ma anche dalla vita delle Ispettorie e dalle attese dei confratelli.

La verifica, basata sull'esperienza, ha confermato sostanzialmente la figura del Regionale descritta nel testo costituzionale e regolamentare, evidenziandone alcune peculiari caratteristiche, quali:

-l'essere membro, a tutti gli effetti, del Consiglio generale, e perciò Consigliere del Rettor Maggiore, con un impegno che riguarda tutta la Congregazione;

-e nello stesso tempo l'impegno peculiare che egli ha per una determinata area salesiana, con un compito di:

*comunicazione e collegamento, nelle due direzioni: fa presente il Rettor Maggiore e il suo Consiglio nelle Ispettorie e presso i confratelli, e porta il vissuto delle Ispettorie e dei confratelli nel Consiglio generale;

*coordinamento dell'azione salesiana fra le Ispettorie: mette in comunicazione e favorisce lo scambio di doni e di valori tra realtà ispettoriali diverse, in modo che ogni gruppo si arricchisca reciprocamente;

*animazione e spinta per lo sviluppo del carisma salesiano: aiuta le Ispettorie a inculturare la missione salesiana.



I criteri per formare i gruppi di Ispettorie


Tenendo presenti i compiti del Consigliere Regionale, ai quali occorrerà costantemente richiamarsi, si sono quindi individuati i criteri di riferimento per procedere a formulare delle concrete proposte di raggruppamento delle Ispettorie.


Prendendo come base i criteri che sono indicati dall'art. 140 delle Costituzioni (“facilitare le relazioni delle Ispettorie con il Rettor Maggiore e con il Consiglio generale” e “promuovere il collegamento delle Ispettorie tra loro”), si sono sottolineati questi aspetti:

-I criteri di contiguità geografica, di affinità culturale e linguistica sono buoni e devono essere tenuti in considerazione, ma non devono essere assolutizzati. Ogni criterio, preso isolatamente, è in sé insufficiente.

-Si sottolinea l'importanza di avere un criterio flessibile:

*che non irrigidisce l'omogeneità;

*che non tende a identificare il gruppo di Ispettorie che formano la Regione con la Conferenza (o le Conferenze) ispettoriali, anche se la presenza di Conferenze in un gruppo può favorire una più intensa collaborazione fra Ispettorie più omogenee.

-Tale criterio flessibile deve favorire l'incontro, lo scambio e la comunicazione di valori, onde favorire una tensione creativa fra culture, storie, mentalità ed anche lingue diverse. E questo soprattutto a livello di esperienze e di storia salesiana (reciproco arricchimento e scambio fra le Ispettorie). Da questo punto di vista, risulterà positivo il tendere a una internazionalizzazione della Regione.

-Si sottolinea anche l'importanza di tenere conto, in primo luogo, della missione delle Ispettorie. Se è importante guardare alla consistenza numerica del gruppo di Ispettorie, più importante è porre attenzione a ciò che favorisce la missione e lo sviluppo salesiano.

-Riguardo al criterio numerico: anche ad esso si applica la flessibilità. Si ritiene prioritario il bene della Congregazione e delle Ispettorie, e il servizio della missione. Questo detta le condizioni per la configurazione del gruppo, insieme però anche alle concrete situazioni e alle possibilità.

-Insieme con questi criteri, qualunque sia la composizione dei gruppi, si è anche sottolineata l'importanza della collaborazione e dello scambio reciproco fra le stesse Regioni.



[194] I gruppi d i Ispettorie


Stabiliti i criteri, dopo un discernimento sulle situazioni e sulle concrete possibilità, il Capitolo Generale 24 ha approvato il seguente quadro complessivo di configurazione dei gruppi di Ispettorie, per il prossimo sessennio:


1. GRUPPO AFRICA E MADAGASCAR


Giuridicamente costituito dalle cinque circoscrizioni esistenti:

Africa Centrale, Africa Est, Africa Meridionale, Madagascar, Zambia-Malawi-Zimbabwe


Il Rettor Maggiore col suo Consiglio preciserà le responsabilità del Regionale nel coordinamento delle altre presenze salesiane in Africa, nello spirito del n. 310 del CG23.



2. GRUPPO AMERICA LATINA - CONO SUD


Comprende 14 Ispettorie:


Argentina-Buenos Aires , Argentina-B ahía Blanca, Argentina-Córdoba, Argentina-La Plata, Argentina-Rosario, Brasile-Belo Horizonte, Brasile-Campo Grande, Brasile-Manaus, Brasile-Porto Alegre, Brasile-Recife, Brasile-Sao Paulo, Cile, Paraguay, Uruguay



3. GRUPPO.INTERAMERICA

Comprende 12 Ispettorie e 2 Visitatorie:


Antille, Bolivia, Centro America, Canada, Colombia-Bogotá, Colombia-Medellin, Ecuador, Haiti, Messico-México, MessicoGuadalajara, Perù, Stati Uniti Est, Stati Uniti Ovest, Venezuela



4. GRUPPO AUSTRALLA-ASLA


Comprende 13 Ispettorie e 2 Visitatorie:


Australia, Cina, F91ippine Nord, F`ilippine Sud, Giappone, IndiaBangalore, India-Bombay, India- Calcutta, India-Dimapur, India-Guwahati, India-Hyderabad, India-Madras, Korea, Thailandia, Vietnam



5. GRUPPO EUROPA NORD

Comprende 16 Ispettorie e 1 Circoscrizione:


Austria, Belgio Nord, Rep. Ceca, Croazia, Circoscrizione Est, Germania-Koln, Germania-Munchen, Gran Bretagna, Irlanda, Olanda, Polonia-Kraków, Polonia-Pila, Polonia-Warszawa, Polonia- Wrociaw, Slovacchia, Slavenia, Ungheria



6. GRUPPO EUROPA OVEST


Comprende 11 Ispettorie:


Belgio Sud, Francia-Lyon, Francia-Paris, Portogallo, SpagnaBarcelona, Spagna-Bilbao, Spagna- Córdoba, Spagna-León, Spagna-Madrid, Spagna-Sevilla, Spagna-Valencia



7. GRUPPO ITALLA- MEDIO ORIENTE

Comprende 10 Ispettorie e 1 Visitatoria:


Adriatica, Ligure-Toscana, Lombardo-Emiliana, Meridionale, Piemonte e Valle d'Aosta, Romana, Sardegna, Sicilia, Veneto Est, Veneto Ovest, Medio Oriente


1 cf. Can 624

2 cf. Cost. 163 e 177; Reg. 171

3 Nel presentare a votazione la modifica del testo sono state fatte queste precisazioni:

1. - Circa l'espressione del testo dell'articolo 142 modificato: “... possono e~ sere rieletti per un secondo sessennio nello stesso incarico”: essa deve intendersi nel senso che il Capitolo Generale ha la possibilità di eleggere un Consigliere nello stesso incarico per un secondo sessennio, ma non per un terzo sessennio.

2. - Circa la situazione particolare indicata dall'art. 143 delle Costituzioni (caso di morte o cessazione dell'ufficio del Rettor Maggiore), la espressione “... possono essere rieletti per un secondo sessennio nello stesso incarico”, deve essere intesa nel senso che, nel caso che un Consigliere non abbia concluso il secondo sessennio, la norma non impedisce al Capitolo Generale - se lo giudica conveniente - di eleggere il Consigliere per una terza volta nello stesso incarico. Il sessennio interrotto, cioè, per sé non viene computato come sessennio completo. Spetterà al Capitolo Generale fare il suo discernimento nel merito.

4 Cost. 170

5 cf. n. 253-254

6 cf Esortazione Apostolica Vita consecrata, n. 61

7 cf. Relazione del Vicario del Rettor Maggiore, n. 254

8 Cost. 140

9 Reg. 135-137