Verifica della formazione intellettuale nelle fasi formative e nei centri di studio

DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO

Via della Pisana 1111 - 00163 Roma


Il Consigliere generale per la formazione



Roma, 5 dicembre 2008

Prot. 08/0847




Al Reverendo

Delegato ispettoriale di formazione

Sua Sede


Per conoscenza

Al Reverendo

Signor Ispettore

Sua Sede





Oggetto: Verifica della formazione intellettuale nelle fasi formative e nei centri di studio





Carissimo Delegato,


il Progetto del Rettor Maggiore e del Consiglio Generale per il sessennio 2008 - 2014 chiede di realizzare una verifica della formazione intellettuale nelle fasi formative e nei centri di studio della formazione iniziale.


Attraverso questo lavoro l’Ispettoria e la Commissione ispettoriale di formazione si potranno rendere consapevoli dell’apporto della formazione intellettuale alla crescita dell’identità vocazionale. Tale valutazione ha molteplici finalità, delle quali le fondamentali sono le seguenti.

Essa intende raccogliere informazioni sulla situazione della formazione intellettuale, perché il Rettor Maggiore ed il Consiglio generale possano rendersi maggiormente conto dello stato degli studi e fare le opportune valutazioni sull’applicazione della “Ratio” al riguardo.

Essa inoltre si propone di suscitare interrogativi e riflessioni nelle comunità formatrici, nei centri di studio, nelle Ispettorie sull’impostazione della formazione intellettuale, avviando in questo modo un processo per assicurare maggiore qualità agli studi.

La valutazione potrà anche aiutare a individuare i nodi problematici, le sovrapposizioni o ripetizioni, le carenze, al fine di porvi rimedio, ma soprattutto a conoscere gli aspetti positivi, i punti di forza, le esperienze di eccellenza, al fine di diffondere le migliori pratiche.



Volendo coinvolgere nel processo di verifica coloro che sono direttamente interessati, ho pensato di offrire un questionario che sia utile per i formandi delle diverse fasi formative, per i loro formatori - docenti, per la Commissione ispettoriale di formazione. Tale questionario propone delle domande, ispirate ad alcuni criteri tratti dalla “Ratio”. Le fasi formative da prendere in considerazione sono: il prenoviziato, il noviziato, il postnoviziato, la formazione specifica.


* Per fare questa verifica nelle fasi formative ispettoriali ti chiedo di

a. fare un incontro con i formandi di ogni fase formativa presente in Ispettoria, aprendo un confronto con loro sui quesiti del questionario che ritieni più significativi e compilando le risposte insieme con loro;

b. fare un incontro con i formatori e docenti di ogni fase formativa presente nella tua Ispettoria, aprendo un confronto con loro su tutti i quesiti proposti e compilando le risposte con loro;

c. fare un incontro con la Commissione ispettoriale di formazione, con la presenza dell’Ispettore, e dopo aver sentito formandi e formatori - docenti, aprire un confronto su tutti i quesiti proposti e compilare le risposte con loro.


* Per fare la verifica nelle fasi formative interispettoriali il Delegato di formazione dell’Ispettoria in cui si trova tale fase, farà l’incontro con i formandi e con i formatori - docenti, come ai punti a. e b. sopra indicati; la valutazione conclusiva invece sarà svolta da lui con il “Curatorium” della fase in questione.


Le comunità formatrici che inviano i propri formandi in centri di studi filosofici e teologici, che non sono salesiani, sono invitate a fare una valutazione della formazione intellettuale. In questo caso non vengono consultati i docenti non salesiani del centro di studio; tutto si svolge all’interno della comunità formatrice e della Commissione ispettoriale di formazione o del “Curatorium”.


Oltre alle risposte alle domande proposte, si possono aggiungere pure altre valutazioni o suggerimenti, che possono essere utili per migliorare la formazione intellettuale nella Congregazione. In particolare sarebbe interessante una valutazione finale complessiva degli studi della singola fase o in generale di tutta la formazione iniziale.




La consegna delle risposte dovrà essere effettuata entro il 31 dicembre 2009. Si chiede di far giungere le risposte da parte della tua Ispettoria solo in formato digitale, da indirizzare al Consigliere per la formazione: fcereda@sdb.org


Ti ringrazio fin da ora per la collaborazione e ti chiedo una preghiera affinché questo esercizio in tutta la Congregazione serva a migliorare la preparazione dei salesiani. Possano essi vivere la vocazione salesiana e compiere la missione tra i giovani con il cuore e la mente di Don Bosco.


Cordiali saluti




Don Francesco Cereda

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE

DELLA FORMAZIONE INTELLETTUALE

NELLE FASI FORMATIVE



Sia compilata una scheda per ognuna delle fasi formative presenti in Ispettoria: Prenoviziato, Noviziato, Postnoviziato e Formazione specifica. Per ogni fase siano coinvolti i formandi, i formatori e i docenti e alla fine la Commissione ispettoriale di formazione o il “Curatorium”



Fase formativa: ………………………………

Indirizzo della Comunità: ……………………


Documentazione richiesta per ogni fase formativa:

Piano complessivo degli studi indicando: i crediti o le ore settimanali per ogni materia; le ore di lezione e i giorni di lezione per ogni settimana; la durata dei trimestri o quadrimestri; la scansione dei corsi secondo i trimestri - quadrimestri e le annualità.



1. Formazione intellettuale orientata alla maturazione vocazionale

Solo un approccio intelligente della realtà … conduce il salesiano ad una scelta e ad un’esperienza vocazionale solidamente motivata e lo aiuta a vivere con consapevolezza e maturità, senza riduzionismi né complessi, la propria identità” (FSDB 124).


Domande

1.1. Nella fase che si sta considerando in che modo la formazione intellettuale aiuta il formando a vivere con maturità la vocazione consacrata salesiana? Ci sono aspetti mancanti al fine di una maturazione vocazionale integrale ed armonica? Se la risposta è positiva, quali aspetti sono carenti?

1.2. In che modo la formazione intellettuale aiuta il formando a cambiare la sua mentalità e il suo quadro di riferimento? Come lo aiuta a formare convinzioni, atteggiamenti e motivazioni?



2. Formazione intellettuale orientata alla missione salesiana

Il rigore scientifico degli studi sarà equilibrato con la loro destinazione pastorale” (FSDB 467). Il salesiano “sia qualificato il più possibile in ciò che ha riferimento con la missione salesiana. Come educatore pastore dei giovani, si richiede da lui che sia in grado di animare effettivamente altri educatori e i collaboratori laici” (FSDB 138).


Domande

2.1. In che modo la formazione intellettuale è finalizzata e prepara alla missione salesiana?

2.2. Quali discipline, esplicitamente orientate all’azione educativa pastorale, hanno maggior peso e quali di queste discipline sono maggiormente trascurate o assenti?



3. Programma solido e aggiornato di studi

Nella formazione iniziale ci sia “una formazione intellettuale robusta e costantemente aggiornata, fondata su studi seri” (FSDB 124). “Gli studi siano strutturati in modo da rendere possibile il loro riconoscimento ufficiale e il conseguimento di titoli di studio con valore legale, ‘dove le condizioni lo permettono’ e ciò risulti compatibile con le esigenze formative della fase” (FSDB 427).


Domande

3.1. L’impostazione degli studi è robusta o debole? È unitaria o frammentata? Quali sono le cause?

3.2. Il programma di studio è equilibrato? Quali discipline hanno troppo spazio e quali hanno uno spazio ridotto?



4. Programma serio di studi salesiani

Coltivare l’identità vocazionale, approfondire la ricchezza carismatica del Fondatore, vivere in sintonia con la coscienza della Congregazione … comporta una comprensione e perciò uno studio intelligente, aggiornato e costante della spiritualità, della pedagogia, della pastorale e della storia della Congregazione” (FSDB 142).


Domande

4.1. Nel programma di studio della fase formativa in questione sono realizzati tutti i corsi proposti dagli “Orientamenti per gli studi salesiani”? Se alcuni corsi sono tralasciati, quali sono le cause?

4.2. Il programma di studi salesiani è insegnato da docenti con titoli accademici? Tali studi hanno la stessa dignità delle altre discipline a livello di ore di insegnamento? Sono inseriti nel piano di studio? Hanno una valutazione accademica? Se ci sono difficoltà, quali sono?



5. Metodologia di insegnamento: didattica attiva

La metodologia degli studi e dell’insegnamento dia spazio … a metodi che favoriscono la capacità di riflessione, di dialogo e di confronto, la maturità critica e l’atteggiamento di formazione intellettuale permanente. Professori e studenti attendano con serietà al lavoro intellettuale e procedano secondo prospettive di sintesi in funzione di una mentalità pastorale pedagogica” (FSDB 165).


Domande

5.1. Quali metodi attivi i docenti usano nel loro insegnamento?

5.2. Come i docenti favoriscono la riflessione personale e la maturità critica del formando?

5.3. Come i docenti incoraggiano l’iniziativa personale del formando?

5.4. In che modo l’insegnamento è orientato a favorire il lavoro di sintesi del formando?



6. Metodologia di apprendimento: impegno personale di studio

Il formando “assume la responsabilità per la propria formazione intellettuale. Affronta con generosità e senso apostolico l’ascesi richiesta dalla serietà degli studi, la fatica del lavoro scientifico, la diligenza e la concentrazione. Prende parte attiva alla scuola, nei gruppi e nelle diverse iniziative accademiche e culturali e valorizza l’incontro con i docenti. Interiorizza le motivazioni e le finalità di ogni disciplina e attività scolastica in cui è impegnato” (FSDB 148).


Domande

6.1. Esiste nei formandi la capacità di studio personale? Come viene favorita? Hanno tempo sufficiente per lo studio personale? Di quante ore al giorno dispongono per tale studio?

6.2. In che modo i formandi realizzano la sintesi personale dei corsi e del programma della fase?

6.3. I formandi utilizzano solo manuali o anche letture di altri libri, articoli e riviste? Frequentano la biblioteca? Partecipano ad incontri culturali? Valorizzano l’incontro personale con i docenti?




7. Programma di studi universitari nella formazione iniziale

Le Ispettorie che durante la formazione iniziale, prima o dopo il tirocinio, stabiliscono un periodo particolare di anni, non coincidenti con altre fasi formative, affinché confratelli coadiutori o chierici compiano studi di qualificazione, valutino attentamente la situazione formativa del confratello, scelgano con attenzione il centro studi, assicurino al confratello un ambiente comunitario adatto e non lascino mancare un adeguato accompagnamento” (FSDB 184).


Domande

7.1. Durante la formazione iniziale si svolgono, oltre gli studi filosofici e teologici, studi universitari civili o ecclesiastici? Di quali tipi di studi si tratta? Quali gradi accademici si conseguono?

7.2. In quale fase formativa tali studi vengono realizzati? Sono compatibili con la fase?




Domande riservate alle comunità formatrici con studi filosofici e teologici


8. Strutture accademiche del centro di studio

Si pianifichino, secondo la consistenza e la struttura del centro, i vari ruoli e organismi accademici (preside, consiglio, collegio di professori, assemblea degli studenti, ...) e se ne curi il retto funzionamento. Ogni centro studi salesiano abbia i propri statuti e regolamenti ispirati alla Ratio” (FSDB 170).

Domande

8.1. Esistono gli organismi accademici di partecipazione e corresponsabilità? Come funzionano? Esistono i regolamenti accademici?

8.2. Come è la situazione della biblioteca: sala di consultazione, deposito di libri, riviste, …?

8.3. Gli studi hanno un riconoscimento civile o ecclesiastico? Quale?

8.4. Quanti sono gli studenti salesiani del centro di studio? Quanti sono i religiosi? Quanti i laici?


9. Stabilità e qualificazione dei docenti

Si sostengano i centri salesiani di studio, se ne assicuri la qualità accademica e formativa, la consistenza delle équipes e la continuità del personale qualificato. Per il cambio di confratelli che formano parte del corpo docente stabile di un centro salesiano di studi l’Ispettore proceda d’intesa con il Consigliere per la formazione” (FSDB 170).

Domande

9.1. I docenti sono preparati con titoli accademici? C’è stabilità nella equipe dei docenti? Quanti sono i docenti salesiani? Quanti sono i docenti non salesiani: presbiteri diocesani, religiosi, laici?

9.2. Esiste una programmazione per il ricambio e la qualificazione dei docenti salesiani? Quali sono le aree di qualificazione più carenti? I docenti conseguono solo la licenza o anche il dottorato?


10. Centro non salesiano di studio

Quando non sia possibile la frequenza a un centro salesiano neppure a livello interispettoriale, si scelga quel centro studi non salesiano che risponde agli orientamenti ecclesiali e che tiene maggiormente in conto le esigenze e le accentuazioni che caratterizzano le singole fasi” (FSDB 178).

Domande

10.1. Nel caso di frequenza di un centro non salesiano di studi, quali sono i motivi di tale scelta? Qual è il rapporto tra la comunità formatrice e il centro di studio?

10.2. Ci sono insegnanti salesiani che insegnano nel centro di studi? Quanti sono?


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