Ratio|Allegato 2

ALLEGATO 2


Il Progetto ispettoriale di formazione1




1. Pianificazione della formazione


572.La pianificazione della formazione in una Ispettoria può concretizzarsi in modi diversi e a diversi livelli: nel Direttorio ispettoriale, che offre un quadro di riferimento e stabilisce le principali scelte dell’Ispettoria, nel Progetto ispettoriale di formazione, nella Programmazione annuale, nelle Programmazioni settoriali, negli itinerari, e analogamente a livello locale.

La pianificazione della formazione tocca anche il livello interispettoriale per le Ispettorie che condividono fasi, momenti o iniziative di formazione o che trovano utile darsi punti comuni di riferimento .

Per tutte queste espressioni di pianificazione la Ratio costituisce una base comune e un quadro fondamentale di riferimento.


2. Il Direttorio e il Progetto

573. Diversi sono la natura e lo scopo del Direttorio e del Progetto ispettoriale di formazione.


Il Direttorio “sezione formazione” è la prima espressione del compito che le Costituzioni assegnano alla comunità ispettoriale, incaricandola di stabilire il modo di attuare la formazione (cfr C 101). Non è compito del Direttorio presentare una impostazione completa della formazione. D’altra parte, per la sua stessa natura giuridica, per il processo di elaborazione e di approvazione a cui è sottoposto e il livello e il grado di stabilità delle sue determinazioni, non può offrire il tipo di operatività proprio di altri livelli di pianificazione (cfr ISM 366).

Il Progetto ispettoriale di formazione invece presenta una visione organica della formazione, offre contenuti più specifici e completi, con un carattere più operativo e più facilmente adattabile. Il Progetto non si limita a segnalare le grandi mete e le linee generali, ma precisa in forma concreta il modo di attuare la formazione, considerando ciò che è importante, ciò che è urgente e ciò che è possibile. Ordinariamente non è elaborato dal Capitolo ispettoriale; è approvato dall’Ispettore con il suo Consiglio. Il Direttorio costituisce un punto normativo fondamentale di riferimento per l’elaborazione del Progetto (cfr FSDB 24).


3. Il Progetto ispettoriale di formazione


3.1 Natura e scopo


574. La formazione deve essere impostata ai diversi livelli secondo un progetto e deve essere vissuta con mentalità di progetto (FSDB 211). È una delle linee strategiche di metodologia formativa evidenziate dalla Ratio (cfr FSDB cap. IV).


Ogni Ispettoria deve avere un Progetto ispettoriale di formazione come piano generale di intervento (FSDB 18.24). Il Progetto esprime in forma concreta la mens e la prassi formativa dell’Ispettoria in funzione di un processo graduale, continuo, organico e unitario (FSDB 235).


Più che un documento da elaborare o un testo da attuare, il Progetto è l’espressione e lo strumento operativo di una comunità che vuole operare nella formazione in modo riflesso e convergente, promovendo la comunicazione e il coordinamento, portando avanti un’azione sistematica e continua, capace di confrontarsi con la realtà e di rinnovarsi (FSDB 211). Il Progetto è mediazione concreta del modello formativo ed è criterio e guida per attuarlo.


Il Progetto è indispensabile, specialmente per assicurare l’unità e la continuità dell’esperienza formativa iniziale, che si svolge in periodi successivi, in diverse comunità e a volte in diverse Ispettorie, e per favorire il collegamento tra le fasi e la convergenza degli interventi (cfr FSDB 210, 314, 317).


Il Progetto deve avere la stabilità e la flessibilità che richiede la formazione. Non riflette un agire in permanente sperimentazione, ma tende a consolidare una prassi ispettoriale aperta alla verifica periodica e capace di adeguarsi alle situazioni. In questo senso il processo di elaborazione del Progetto ispettoriale di formazione è un processo aperto.


Lo stretto rapporto del Progetto formativo con la realtà ispettoriale richiede che esso sia in consonanza con le altre espressioni della pianificazione ispettoriale. Allo stesso tempo, la diversità di situazioni ispettoriali fa sì che i Progetti ispettoriali abbiano caratteristiche diverse.


3.2 Elaborazione, struttura e contenuti


575. Il Progetto ispettoriale di formazione è il risultato di un ampia partecipazione : comporta il coinvolgimento dei confratelli, la partecipazione delle diverse istanze di animazione (es. Delegato e Commissione ispettoriale di formazione, direttori, formatori) e in particolare l’intervento dell’Ispettore e del Consiglio.

Il processo di elaborazione, realizzazione e verifica del Progetto costituisce un’opportunità di formazione per tutti gli agenti della formazione.


L’elaborazione del Progetto ispettoriale di formazione comporta un’attenzione permanente al suo quadro di riferimento (FSDB 24):

  • l’identità vocazionale, il profilo di salesiano, cui tende la formazione e le condizioni per renderlo reale, come sono presentati dai documenti ecclesiali e salesiani e in particolare dalla Ratio e dal Direttorio;

  • la situazione della formazione in Ispettoria.


576. Il Progetto, oltre ad evidenziare il quadro di riferimento, comprende:


  • gli elementi rilevanti della situazione della formazione in Ispettoria: gli aspetti positivi, le linee di forza e le risorse, gli aspetti inadeguati e le urgenze;

  • la progettazione operativa che presenta:


a) l’impostazione della formazione in Ispettoria:

stabilendo, per la formazione in generale e per alcuni ambiti, fasi o destinatari in particolare, le scelte da operare, le priorità e gli obiettivi da perseguire; le linee operative, le strategie, gli interventi da mettere in atto; le condizioni da assicurare (agenti, responsabilità e ruoli; coordinamento e collaborazione; ambienti, strumenti, ecc.).



b) alcuni aspetti in particolare:

  • gli aspetti specifici per la programmazione di ogni fase formativa (FSDB 212);

  • il curricolo formativo del salesiano coadiutore (FSDB 424, 480);

  • il curriculum di studi (FSDB 157);

  • il programma graduale e sistematico degli studi di salesianità (FSDB 51.160);

  • l’itinerario di attività educativo-pastorali per la formazione iniziale (FSDB 202-204);

  • la preparazione alla professione perpetua (FSDB 513);

  • il piano di formazione permanente (FSDB 547, 556);

  • il piano ispettoriale di qualificazione e specializzazione dei confratelli (FSDB 158), con particolare attenzione alla qualificazione dei formatori (FSDB 284-285);

  • le linee di formazione per salesiani e laici insieme nella formazione iniziale e permanente (FSDB 325, 560).


  • le modalità e i tempi della verifica ai diversi livelli e della revisione del progetto a seconda delle situazioni (FSDB 18. 24).



4. Progetto della comunità formatrice locale

577. La comunità formatrice «si caratterizza per un progetto che fa convergere tutto verso un’unica finalità: la formazione del salesiano. In un clima di corresponsabilità, tutti si impegnano a vivere insieme valori, obiettivi, esperienze e metodi formativi, programmando, verificando e adeguando periodicamente la propria vita, il proprio lavoro e le esperienze apostoliche alle esigenze della vocazione» (FSDB 222).


Lo scopo, i contenuti e il processo di elaborazione del Progetto della comunità di formazione sono analoghi a quelli presentati per il Progetto ispettoriale.


Assumendo come base le indicazioni della Ratio e l’impostazione data dal Direttorio e dal Progetto ispettoriale riguardo alla natura e allo scopo della fase, alle diverse dimensioni dell’esperienza formativa, alle condizioni da assicurare, ai contenuti, alle strategie, alle forme di partecipazione e di coordinamento, alle verifiche, ecc., la comunità formatrice locale elabora il proprio progetto:

  • presenta l’obiettivo formativo e le caratteristiche dell’esperienza formativa della fase ( profilo formativo, quadro di riferimento);

  • lo confronta con la sua situazione concreta ( attraverso la verifica della comunità e l’attenzione agli stimoli del contesto salesiano, ecclesiale e sociale);

  • traccia le linee operative nei diversi ambiti e nelle diverse dimensioni della formazione e stabilisce le condizioni che portano al raggiungimento dello scopo formativo (obiettivi prioritari, mete, strategie, interventi, itinerari, responsabilità, verifiche, ecc.).



5. Progetto, comunità e équipe di formazione

578. La realizzazione del Progetto richiede come condizione necessaria l’impegno della comunità ispettoriale e locale e l’esistenza e il funzionamento di équipes adeguate. Un Progetto non assunto da una comunità e da una équipe (gruppo, nucleo animatore) , dai direttori e dai formatori rimane inefficace.

A livello ispettoriale questo compito è assunto in via ordinaria dal Delegato ispettoriale e dalla Commissione ispettoriale per la formazione, in accordo e sotto la responsabilità dell’Ispettore e del suo Consiglio, cui è affidata la prima responsabilità della formazione (FSDB 22). A livello locale dal Direttore e da una équipe di formatori consistente e sufficientemente stabile (cfr FSDB 222, 233, 235, 284) nelle diverse fasi.


1 La Ratio si riferisce al progetto ispettoriale di formazione e al progetto della comunità formatrice locale; qui raccogliamo le principali indicazioni riguardanti il Progetto ispettoriale.

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