ALLEGATO


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ALLEGATO 3

1 Linee orientative circa l’ordinamento degli studi

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1. Note introduttive


579. 1.1 «La dimensione intellettuale della formazione del salesiano comprende la formazione di base, cioè gli studi che fanno parte delle diverse fasi della formazione iniziale, la specializzazione o professionalizzazione e la formazione permanente» (FSDB 130). Le linee orientative qui presentate si riferiscono agli studi di base previsti per tutti i salesiani, non toccano altri studi che sono oggetto del Piano ispettoriale di qualificazione dei confratelli. La presentazione è fatta sotto forma di indicazioni, che possono corrispondere a contenuti o a punti di attenzione o ad accentuazioni.

È compito dei responsabili passare dalle indicazioni al programma, curando l’articolazione dei contenuti e la loro estensione e assicurandone la qualità e la gradualità, evitando riprese ripetitive o anticipazioni non necessarie. I contenuti che si presentano devono essere assunti con la serietà che esige lo scopo formativo e con la flessibilità che richiede la situazione.

Gli ordinamenti tengono presenti le esigenze specifiche delle forme vocazionali del salesiano coadiutore e del salesiano presbitero e allo stesso tempo richiedono l’adeguamento ad esse.

Per i candidati al presbiterato o al diaconato permanente si seguano le indicazioni e le norme della Chiesa.


1.2 Gli studi del salesiano vanno visti nella prospettiva della formazione intellettuale come è presentata dalla Ratio, sia nella descrizione generale della dimensione intellettuale della formazione (capitolo terzo), sia nella presentazione della dimensione intellettuale nelle singole fasi. Si tratta di un’ottica formativa, attenta alla caratterizzazione salesiana e all’orizzonte della formazione permanente.


1.3 La presentazione degli ordinamenti all’interno di ogni fase è suddivisa in aree: delle discipline salesiane, delle scienze dell’uomo e dell’educazione, del mistero cristiano o delle scienze teologiche, la cui accentuazione varia secondo le fasi. In alcuni casi si è preferita l’espressione “area del mistero cristiano”, invece di parlare di “discipline teologiche”, perché non si tratta di un vero e proprio insegnamento teologico, che ha una sua specifica metodologia e presuppone l'assimilazione organica delle discipline filosofiche e pedagogiche.


580. 1.4 La prospettiva pastorale, l’ottica dell’inculturazione e della comunicazione e altri aspetti, devono costituire dimensioni permanenti della formazione intellettuale, oltre che tradursi in contenuti o corsi specifici.


1.5 Le situazioni e i contesti in cui si svolge la formazione intellettuale salesiana nel mondo sono molto diversi. Questa diversità incide anche sull’organizzazione degli studi e richiede serietà, competenza e flessibilità nel tradurre in un programma graduale, organico e completo gli ordinamenti.

Oltre alla varietà di condizioni di base dei candidati, alla diversità di esigenze culturali che presentano i contesti e le nazioni, al fatto che gli studi possono svolgersi in centri salesiani o in centri non dipendenti da noi, vi è anche diversità di strutturazione in alcune fasi; ad esempio:

  • per il prenoviziato: in alcuni casi si tratta di studi individuali preuniversitari o universitari e di un programma specifico interno; in altri, di dedizione esclusiva ad un programma specifico interno; in altri ancora dell’inizio del curriculum filosofico-pedagogico;

  • per il postnoviziato: vi è una diversa durata di anni, diversa integrazione curricolare di filosofia e scienze dell’educazione; in non pochi casi si tratta di studi ufficialmente riconosciuti che concludono con il conseguimento di un titolo;

  • per la teologia: vi sono programmi di quattro anni o di cinque anni; con distribuzione annuale o ciclica dei corsi: con diversa integrazione dell’ambito pastorale, con studi ufficialmente riconosciuti o senza riconoscimento ufficiale.



2. Gli ordinamenti

1.1 2.1 Il prenoviziato

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581. L’ordinamento degli studi del Prenoviziato deve tener presente la diversità di situazioni dei prenovizi quanto alla preparazione culturale, cristiana e salesiana, come pure le molteplici impostazioni degli studi in questa fase.

La Ratio precisa alcuni compiti della formazione intellettuale: «si assicuri il raggiungimento del livello di studi civili richiesti, il consolidamento della base culturale e la verifica delle capacità per gli studi posteriori, la conoscenza della lingua, una seria introduzione alla dottrina cristiana, una conoscenza generale di Don Bosco, della vocazione salesiana e della Congregazione» (FSDB 353).

2.1.1 Orientamenti sulle discipline salesiane

582. Si richiede una presentazione, proporzionata al momento formativo, della figura di Don Bosco e della Congregazione salesiana. Per un primo approccio può essere sufficiente la lettura di alcune opere scelte e ben fondate o di estratti di esse, accompagnata dal riferimento all’esperienza salesiana attuale.

In particolare: una biografia di Don Bosco, le Memorie dell’Oratorio; il riferimento ad alcuni testimoni della vocazione salesiana; uno sguardo alla presenza della Congregazione nel mondo e alla sua missione; una prima informazione sulla Famiglia Salesiana.

2.1.2 L’area del mistero cristiano

583. Introduzione e riflessione su alcuni aspetti della vocazione cristiana, ispirandosi all’impostazione fondamentale del Catechismo:

  1. introduzione alla lettura e all’ascolto della Parola di Dio, attraverso i testi liturgici, presentazione di alcuni momenti significativi della storia della salvezza;

  2. elementi fondamentali dell’iniziazione cristiana: della preghiera, della vita liturgica e sacramentale (Eucaristia e Riconciliazione), dell’agire morale cristiano;

  3. missione e testimonianza della Chiesa e varietà di vocazioni in essa.

2.1.3 Alcuni aspetti culturali

584. Tenendo presente la diversa preparazione e situazione dei prenovizi, si possono sottolineare:

  1. un complemento nel campo della cultura di base (lingua, redazione, cultura generale);

  2. introduzione al metodo di studio e di riflessione;

  3. una presentazione basica dei valori umani, dei valori relazionali e del processo della comunicazione;

  4. gli aspetti fondamentali della conoscenza di sé, della propria affettività e delle sue espressioni, l’analisi della propria esperienza.

1.2 2.2 Il noviziato

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585. I Regolamenti generali indicano lo scopo e alcune aree di contenuti degli studi durante il noviziato: «abbiano come obiettivo preminente l’iniziazione al mistero di Cristo, affinché il novizio, attraverso il contatto con la Parola di Dio, sviluppi una più profonda vita di fede e una conoscenza amorosa di Dio. Si approfondisca anche la teologia della vita religiosa e vengano studiate le Costituzioni, la vita di Don Bosco e la nostra tradizione» (R 91).

2.2.1 Orientamenti sulle discipline salesiane

586. Per una conoscenza del progetto vocazionale salesiano nel Fondatore, nelle Costituzioni e nella realtà della Congregazione si presentano alcuni contenuti centrali fondati su basi serie e aggiornate:

  1. Don Bosco: la sua vita, il suo ambiente, la sua esperienza vocazionale e spirituale, il rapporto con altri santi. Alcuni testimoni della santità salesiana.

  2. Il progetto di vita presentato nelle Costituzioni e nei Regolamenti generali, asse portante dello studio del noviziato e della riflessione sugli elementi integranti e specifici della vocazione e della Congregazione.

  3. Punti rilevanti della storia della Congregazione, il suo sviluppo nel mondo. I Rettori Maggiori.

  4. Una visione d’insieme della Famiglia salesiana, e del Movimento salesiano, comunione di vocazioni diverse.


2.2.2 L’area del mistero cristiano


587. Per una “sequela Christi” più consapevole e profonda nella vita consacrata salesiana:

  1. Introduzione generale alla Scrittura, alla lettura e comprensione dei testi biblici della liturgia, in vista della preghiera personale e comunitaria e della catechesi.

  2. Presentazione sistematica di alcuni contenuti fondamentali della fede e della vita spirituale; iniziazione alla preghiera nelle diverse espressioni; una introduzione ai tempi liturgici e alla Liturgia delle ore.

  3. Principali linee della teologia della vita consacrata, con particolare riferimento alla spiritualità apostolica; presentazione sintetica dell'evoluzione storica della vita consacrata e delle diverse forme vocazionali.

  4. Alcune tematiche di morale fondamentale (alleanza, coscienza, leggi, virtù e peccato) e alcuni aspetti della morale sociale.

      1. Le scienze dell’uomo e dell’educazione



  1. Si danno alcune informazioni essenziali su:

  1. La comunicazione interpersonale, capacità d’interazione, dialogo.

  2. Alcuni aspetti psicologici, sociologici e pedagogici della vita consacrata.

  3. La situazione socio-religiosa-culturale della propria nazione, con particolare riferimento alla realtà ecclesiale e alla condizione giovanile.

  4. La comunicazione sociale nella vita salesiana, in Don Bosco e nella Congregazione. Musica, canto e drammatizzazione nello stile salesiano: elementi teorici e pratici.

  5. Lo studio della lingua italiana e di altre lingue di maggiore utilità e diffusione.


1.3 2.3 Il postnoviziato

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589. Il nucleo di discipline umanistico-filosofiche, vincolate con le scienze dell’educazione, è dal punto di vista intellettuale l’elemento essenziale e originale di questa fase, che orienta il confratello a integrare progressivamente fede, cultura e vita.

La peculiare impostazione e il delicato processo di sintesi culturale religiosa di questo periodo richiedono uno specifico ordinamento degli studi. Per i confratelli che si orientano al Presbiterato si terranno presenti le indicazioni della Chiesa riguardo allo studio della filosofia e delle scienze dell’uomo.

2.3.1 Orientamenti sulle discipline salesiane

590. Sono da tenere presenti i seguenti contenuti:

  1. Don Bosco educatore nel contesto culturale dell'800. La prassi educativa dei primi Salesiani. Studio critico di alcuni testi pedagogici originali, interpretazione e attualizzazione.

  2. Il metodo educativo salesiano (Sistema preventivo). Il Progetto Educativo Pastorale; orientamenti della Congregazione.

  3. La presenza salesiana nel proprio contesto e le sue diverse espressioni.

  4. Caratteristiche dei gruppi della Famiglia Salesiana presenti nella propria Ispettoria.


2.3.2 Scienze filosofiche, scienze dell'uomo e dell'educazione


591. In quest’area si terrà presente la qualificazione richiesta per ogni salesiano e l’adeguamento alle esigenze delle due forme vocazionali. Non pochi aspetti delle scienze umane, incluse quelle filosofiche, sono necessari per la comune formazione di base, anche se possono essere impostati in modo differente.

Le scienze filosofiche, le scienze dell’uomo e dell’educazione richiedono una particolare attenzione alle esigenze dell’inculturazione.


592. A. Le discipline filosofiche
  • Propedeutica filosofica: la filosofia nella vita dello spirito umano (origine, natura, rapporto con le altre discipline scientifiche, autonomia; problematiche; indispensabilità e inadeguatezza).

  • Antropologia filosofica: la persona umana (le dimensioni antropologiche fondamentali e le strutture dell'universo personale; il personalismo cristiano; umanesimi a confronto; filosofia della storia e della cultura).

  • Gnoseologia: il problema della verità (possibilità, struttura, caratteri e validità della conoscenza; il senso della criticità; razionalismo ed empirismo; ideologia, demistificazione, ermeneutica, filosofia del linguaggio).

  • Metafisica: il problema dell'essere e dei valori (possibilità e validità della metafisica; l'essere come fondamento del reale; metafisica e antimetafisica di fronte all'«esperienza integrale»; azione e contemplazione; assiologia e storicismo).

  • Teologia filosofica: il problema di Dio (possibilità e legittimità della conoscenza naturale dell’Assoluto; temi filosofici dell’esistenza e della natura di Dio; rapporto tra ragione e fede e tra filosofia e teologia; gli ateismi contemporanei; fenomenologia, filosofia e storia della religione).

  • Filosofia della natura: il problema del cosmo e della scienza (intelligibilità della realtà materiale; cosmologia scientifica e cosmologia filosofica; sapere scientifico e sapere filosofico; il problema dell'epistemologia).

  • Etica: principi e dinamica della condotta umana; la condotta umana in rapporto a Dio; coscienza e libertà; economia e diritto; problemi di bioetica.

  • Filosofia sociale: principi fondamentali; modi di «lettura» di un ordine sociale; sintesi socio-politiche a confronto con quella di ispirazione cristiana; rapporti internazionali e comunità mondiale; la Dottrina Sociale della Chiesa.

  • Filosofia dell'educazione: i fondamenti ultimi del fatto educativo.

  • Estetica: l'arte e le altre attività umane; gusto e giudizio estetico; arte e morale.


B. La filosofia nella memoria storica

  • Il pensiero occidentale: la filosofia greco-ellenistica, patristica, medioevale; i momenti nodali della filosofia moderna.

  • Il pensiero orientale.

  • I maggiori sistemi filosofici contemporanei.

  • Caratteristiche storiche e teoretiche della cultura locale. Gli autori e i testi più significativi del pensiero del proprio paese.


593. C. Discipline pedagogiche

  • Introduzione alla pedagogia: natura e fini dell’educazione. Le grandi linee, indirizzi e prospettive dell’educazione contemporanea. Diversi modelli pedagogici.

  • Storia dell'educazione e della pedagogia.

  • Metodologia pedagogica generale e pedagogia cristiana.

  • Tecnologie educative: media, nuovi media, telematiche; senso, responsabilità e uso.


D. Discipline psicologiche

  • Psicologia generale e dinamica; i processi psichici fondamentali; psicologia dello sviluppo umano; l’organizzazione della personalità: diverse teorie. Elementi di psicopatologia.

  • Psicologia dell’educazione e dell’istruzione.

  • Psicologia della religione, con particolare attenzione al mondo giovanile.

  • Psicologia sociale: comunicazione, interazione, dinamica di gruppo e di comunità. Comunicazione e linguaggi.


E. Discipline sociologiche

  • Sociologia generale: aspetti sociologici della famiglia, della condizione giovanile, della scuola, del mondo del lavoro e della formazione professionale.

  • Sociologia della religione, con particolare riferimento alla condizione giovanile.

  • Dottrina sociale della Chiesa (cfr anche Filosofia sociale).

  • Antropologia culturale, con attenzione alla cultura locale, la sua storia, le sue caratteristiche.


594. F. Scienze della comunicazione sociale
  • Teoria della comunicazione e problemi psico-sociologici della comunicazione sociale.

  • Le varie forme di comunicazione, in particolare, le nuove tecniche (stampa, radio, TV, internet...).

  • La comunicazione sociale «via di educazione integrale»: lettura e ascolto critico; applicazione in diversi ambiti: catechesi, liturgia, azione pastorale in generale, didattica e animazione culturale.

  • Comunicazione sociale e missione salesiana.

  • L’informazione salesiana, l’informazione nella vita dei confratelli.


G. Formazione artistica

  • Educazione per la musica e il canto.

  • Teatro ed altre forme di espressione artistica utili alla missione giovanile salesiana.

  • Elementi teorici e pratici di musica sacra in funzione liturgica, catechistico-pastorale e educativa.


H. Metodologiche

  • Metodologia dello studio e della ricerca, lettura di testi, critica storica.

  • Elementi di didattica generale.

  • Elementi di pedagogia e didattica dell’insegnamento della religione nella scuola e tecniche di animazione socio-culturale per l’insegnamento, la catechesi, l’educazione ed evangelizzazione; altre iniziative non formali.

  • Elementi di economia e amministrazione.

  • Studio dell’italiano e di altre lingue necessarie o utili per la missione, studio del latino per i candidati al presbiterato.

2.3.3 L’area del mistero cristiano

595. Si continui la presentazione organica e fondamentale del mistero cristiano, già iniziata nelle fasi precedenti. La presentazione sottolinei la connessione con la vocazione consacrata e la missione educativa pastorale.

Questa presentazione includa:

  • particolari tematiche bibliche per una più piena comprensione dell'annuncio e in vista della vita spirituale e della catechesi;

  • elementi di liturgia sacramentale in funzione pedagogico-catechistica;

  • una riflessione sulla Chiesa nel mondo e sull’evangelizzazione (rapporto cultura, educazione, fede) e presentazione degli orientamenti pastorali, specialmente quelli riguardanti la pastorale giovanile e dell’educazione.

1.4 2.4 La formazione specifica del salesiano coadiutore

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596. La Ratio mette in evidenza le diverse modalità che assume di fatto la formazione specifica del salesiano coadiutore, distingue la formazione specifica dalla qualificazione professionale e indica le aree della formazione intellettuale durante la formazione specifica.

Tenendo presente la varietà di situazioni personali e di comunità, di proposte e di durata, e soprattutto lo scopo formativo di questa fase, l’ordinamento degli studi sottolinea i seguenti contenuti.

2.4.1 Orientamenti sulle discipline salesiane

597. Alcuni contenuti in più diretta connessione con la formazione specifica del Salesiano Coadiutore e la sua azione educativa pastorale:

  1. Don Bosco Fondatore nel contesto sociale ed ecclesiale del suo tempo; la dimensione laicale della missione. Confronto con la situazione attuale.

  2. La spiritualità salesiana e la spiritualità giovanile salesiana: sottolineature particolari, riferimento a S. Francesco di Sales, pedagogia di vita spirituale, la figura del salesiano coadiutore e del salesiano presbitero, altre espressioni spirituali nell’ambito della Famiglia salesiana.

  3. La pastorale salesiana: orientamenti della Congregazione (degli ultimi Capitoli Generali e del Rettor Maggiore) , la Pastorale Giovanile Salesiana. Coinvolgimento dei laici nella Famiglia Salesiana e nella Comunità Educativa Pastorale, presenza e ruolo specifico di animazione dei Salesiani.

  4. La missione salesiana nel mondo: sfide nei diversi contesti, priorità e significatività. La presenza salesiana nella propria zona o ispettoria; il Progetto ispettoriale.

2.4.2 L’area del mistero cristiano

598. L’esperienza della vita consacrata e il confronto con la missione richiede una visione organica e aggiornata della fede e della missione della Chiesa nel mondo di oggi, con attenzione ad alcuni nuclei di contenuto:

  1. Introduzione alla Sacra Scrittura (AT e NT) e approfondimento dei temi centrali della storia della salvezza in funzione spirituale e pastorale.

  2. Riflessione sulla situazione ecclesiale e sugli aspetti attuali dell’insegnamento della Chiesa di fronte alle sfide della nuova evangelizzazione.

  3. Approfondimento teologico della vita religiosa.

  4. Morale personale e sociale; Dottrina sociale della Chiesa;

  5. Pastorale del mondo del lavoro; elementi di metodologia pastorale e catechistica in rapporto ai destinatari della missione.

2.4.3 Altri ambiti

599. Il servizio al mondo e ai giovani nei termini della cultura odierna comporta una attenzione ad altre aree di contenuto:

  1. Formazione socio-politica: elementi di sociologia; mondo del lavoro (politica, mercato, sindacato…); promozione sociale; elementi di economia e amministrazione.

  2. La comunicazione sociale in ambito educativo e pastorale; tecniche e tecnologie della comunicazione sociale: utilizzazione educativa e pastorale dei vari linguaggi. Tecniche di animazione. L’espressione musicale.

  3. La gestione dei principali strumenti informatici.

1.5 2.5 La formazione specifica del salesiano presbitero

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600. «La formazione specifica del candidato al ministero presbiterale segue gli orientamenti e le norme stabilite dalla Chiesa e dalla Congregazione e mira a preparare il sacerdote pastore educatore nella prospettiva salesiana» (C 116). Anche gli studi sono programmati in questa prospettiva.

«Gli studi teologici devono durare quattro anni. Nelle facoltà e nei centri aggregati dove al triennio istituzionale segue un biennio di licenza in scienze ecclesiastiche, il quarto anno di teologia è sostituito da tale biennio» (FSDB 484).

Nei casi in cui il curriculum istituzionale di teologia è concentrato in tre anni, seguiti da un quarto anno o dal biennio di licenza, è importante assicurare la dovuta attenzione e il tempo necessario per gli studi di “salesianità” e di pastorale.

2.5.1 Orientamenti sulle discipline salesiane

601. La fase della formazione specifica favorisce una fondazione teologica approfondita del carisma; una mentalità pastorale; una lettura «salesiana» dei contenuti teologici.

In diretta connessione con la figura e la missione educativa pastorale del salesiano presbitero e con gli studi del quadriennio teologico, sono da approfondire i seguenti contenuti:


  1. Don Bosco sacerdote: profilo spirituale e pastorale; linee della sua spiritualità e del suo servizio sacerdotale, la sua collocazione pastorale; Don Bosco sacerdote fondatore nel contesto ecclesiale e sociale del suo tempo. Fonti e riferimenti della spiritualità di Don Bosco, in particolare S. Francesco di Sales.

  2. La spiritualità salesiana e la spiritualità giovanile. Spiritualità del salesiano presbitero: il salesiano presbitero nella missione salesiana e nei diversi tipi di opere, complementarità con il salesiano coadiutore. Diverse figure di salesiani sacerdoti.

  3. La riflessione, le scelte e gli orientamenti della Congregazione, specialmente attraverso gli ultimi Capitoli Generali e nell’attualità: Pastorale Giovanile Salesiana, Famiglia Salesiana, condivisione con i laici. Attenzione alla dimensione pastorale, catechistica, sacramentale, all’accompagnamento spirituale (discipline correlative e accentuazione particolare). Il Progetto educativo pastorale dell’Ispettoria.

  4. Il Salesiano Sacerdote nell’animazione spirituale dei gruppi della Famiglia Salesiana; conoscenza delle diverse vocazioni e delle loro caratteristiche spirituali.

  1. La missione salesiana nel mondo: sfide pastorali nei diversi contesti, priorità e significatività.



2.5.2 L’area delle discipline teologiche


602. Le discipline teologiche sono qui raggruppate attorno ad alcune unità metodologiche fondamentali. Per meglio orientare e maturare la sintesi finale si segnala la convenienza di sottolineare ogni anno, ove la strutturazione concreta degli studi lo consenta, una prospettiva tematica unificante, ad esempio per il quadriennio: il mistero di Cristo (1° anno), il mistero della Chiesa (2° anno), il mistero dell’uomo redento in Cristo (3°), sintesi teologico-pastorale (4° anno).


  1. Sacra Scrittura: introduzione generale dell'AT e del NT; approfondimento di alcuni libri: esegesi e comprensione del loro messaggio.


B. Teologia liturgica:

  • nozioni e principi fondamentali;

  • l’Eucaristia e il culto eucaristico; la celebrazione degli altri sacramenti e sacramentali;

  • pastorale dei sacramenti;

  • la santificazione del tempo: anno liturgico e liturgia delle Ore.


C. Storia della Chiesa universale (antica, medioevale, moderna e contemporanea) e locale; introduzione alla patrologia.


D. Teologia fondamentale: introduzione alla teologia; la rivelazione e la sua trasmissione mediante la Scrittura ispirata, la tradizione e il magistero vivo della Chiesa; la credibilità della rivelazione cristiana; rivelazione cristiana e altre religioni; rivelazione e inculturazione della fede.


Teologia sistematica: il mistero di Dio (Dio uno e trino); il mistero di Cristo (Cristologia); il mistero dell'uomo: creazione, uomo, peccato, grazia e virtù teologali (Antropologia); il mistero della Chiesa (Ecclesiologia); Mariologia; i Sacramenti della Chiesa; l'Escatologia cristiana.



603. F. Teologia pratica e pastorale: teologia pratica generale, teologia pastorale fondamentale; catechetica generale e speciale; pastorale giovanile; pastorale vocazionale; introduzione all'ecumenismo e al dialogo interreligioso; introduzione alla missiologia; pastorale della comunicazione e dell'uso dei media; omiletica.


G. Teologia spirituale: teologia dell’esperienza cristiana: le fonti della spiritualità; forme differenziate di spiritualità; principali correnti spirituali cristiane. Spiritualità apostolica, spiritualità laicale, spiritualità della vita consacrata. Direzione spirituale e pedagogia spirituale.


H. Teologia morale: teologia morale fondamentale; teologia morale speciale: religione e fede, Dottrina sociale della Chiesa, morale ed economia, morale sessuale e familiare; bioetica.


I. Diritto canonico:

  • lineamenti storici del Codice e breve presentazione delle Norme Generali (Libro I) per una retta comprensione dei concetti fondamentali e del vocabolario giuridico-canonico;

  • le Parti I e II del Libro II, “Il popolo di Dio”: la funzione di insegnare e il ministero della Parola, l'azione missionaria, le scuole cattoliche, gli strumenti di comunicazione sociale; le linee portanti dei Libri V, VI e VII;

  • la sezione sugli Istituti di vita consacrata, con riferimento concreto e continuo al nostro diritto proprio, Costituzioni e Regolamenti generali; il sacramento del Matrimonio;

  • la legislazione complementare delle Conferenze episcopali.


L. Musica e arte sacra:

  • funzione del canto e della musica nella liturgia, varie forme musicali nella liturgia e il loro scopo, esempi concreti ;

  • l’espressione artistica, come parte dell'indole didattica della Liturgia che è culto a Dio e insieme catechesi al popolo: valore teologico e catechetico-pastorale dei gesti e atteggiamenti del corpo, dei segni essenziali della liturgia, dei luoghi di culto, dell'icona, con il suo significato teologico-spirituale e catechetico.


M. Studio delle lingue bibliche, almeno per coloro che si orientano verso i gradi accademici, e, secondo convenienza e possibilità, di altre lingue di maggiore utilità e diffusione.

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