F702X008


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Codice scheda: ASC F702X008 (Microscheda: 2582C1/4)
Luogo e data: TORINO ­ 17/06/1884
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: CASTAGNERIS CURTINO EDOARDO
Classificazione: CASE SALESIANE
Tipo documento e supporto: Minuta di lettera ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: In risposta alla somma richiesta ad estinzione del debito
sulla Cartiera di Mathi informa che D. Bosco è disposto a pagargli
quanto rimane del debito dedotta la somma condonata da sua zia
(Mad. Varetti) e quella già pagata.
***
Torino, 17 giugno 1884
Ill.mo Signore
Per secondare il desiderio di V. S., malgrado le molte occupazioni che
mi assediano, mi affretto a dare una risposta al pregiato suo biglietto
di ieri prima di giovedì.
Rimasi alquanto meravigliato nel vedere la dimanda che pure V. S. ci
fa di L. 10.000 sul conto delle 13/m. e di L. 1000 et ultra sulla
mensilità di febbraio. Dietro il condono fattoci dalla compianta sua zia,
di lei autrice, di circa L. 6.000 sul debito di L. 13/m. e dopo averne
pagato
L. 4000, parmi che il nostro debito non debba più ammontare a 10/m..
Come pure con in mano una quitanza con cui la zia si dichiara
soddisfatta sino a tutto gennaio scorso non so perché voglia far pagare
al Signor Don Bosco un'intera mensilità, più dal 26 al 28 febbraio.
Debbo pertanto notificarle che il Signor Don Bosco non ha alcuna
difficoltà a pagarle quanto rimane a pagarsi del debito suddetto
dedotto il condono e le somme già versate, come pure è disposto a
soddisfare dal 1º febbraio fino al giorno del di lei decesso pel censo. E
se a ciò si acquieta favorisca dirci per qual giorno ella desidera essere
soddisfatto lasciandoci un lasso di pochi dì per preparare la somma, e
noi procureremo di soddisfarla esattamente. In caso diverso favorisca
farci conoscere come desidera far risolvere la quistione e noi vedremo
di tenerci preparati.
Gradisca i cordiali nostri rispetti estensibili alla Signora sua madre e
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mentre dal Signore la prego ogni bene mi creda con distinta stima
Di V. S. Ill.a
Obb.mo Servitore
Sac. Michele Rua
Narrativa
Quando Mad. Varetti vendette al Signor Don Bosco la cartiera, vi si
trovava giacente una quantità di cenci che inventarizzati ammontarono
alla somma di circa L. 13/m. Questa partita non fu compresa nella
somma totale del prezzo della cartiera quale risulta dal relativo
istrumento di vendita, ma formò un credito a parte. Di questo credito
Mad. Varetti non fece mai pagare alcun interesse in contanti; soltanto
richiese che mantenessimo gratuitamente a tavola media il suo nipote
Castagneris­Curtino fratello di colui che fu poi da essa designato suo
erede. Nel 1883 la Signora Varetti suggerì a Don Bosco di comprare la
casa della famiglia Chionio­Nuvoli in Mathi e per indurvelo fece a voce
il condono di 5 o 6 mila lire sul debito suddetto, concorrendo così ad
aiutar Don Bosco per quell'acquisto. Fatto l'istrumento in ottobre, ci
richiese di cominciare a pagarle il resto. Così si fece: in novembre dello
stesso anno si cominciò a pagare, si sborsarono in tre volte L. 4/m.
Essendo poi mancata ai vivi in febbraio, l'erede Avv. Curtino
Castagneris non volle ammettere tale condono, se non presentando
qualche principio di prova legale, cioè qualche scritto di Mad. Varetto
comprovante tale condono. Scritti di tal sorta non si trovarono; perciò
dietro le minacce dell'erede ed in vista che il codice non mette in tali
quistioni le prove testimoniali, dopo aver presi consulti da parecchi
valenti avvocati si dovette sborsare la somma di L. 9/m. a cui si
aggiunsero L. 900 per la rata della pensione vitalizia dal 1 febbraio
1884 fino al giorno della morte di Mad. Varetti avvenuta il 28 dello
stesso mese; e così L. 9900 come consta dalla relativa ricevuta. Serva
d'avviso per altri simili casi, di non contentarsi sulle promesse verbali,
ma per quanto si può farle dare per iscritto.
Sac. Michele Rua

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