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Codice scheda: ASC A4570205 (Microscheda: 3977D2/5)
Luogo e data: TORINO ­ 10/03/1875
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: DIRETTORI SALESIANI
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Comunica ad uno dei Direttori le impressioni positive dopo
la visita al Collegio. Fa osservazioni su: Suppellettili e scuola in
materia liturgica, Celebraz.quotidiana per gli Esterni, Scuola serale,
Norme. [Minuta aut. + copia ms allogr.]
***
Torino, 10 marzo 1875
Carissimo Direttore
Vi comunico le impressioni avute nella mia visita al vostro collegio. Vi
assicuro che sono partito assai soddisfatto sia degli esami, sia del
contegno dei chierici, sia dei diportamenti dei giovani. Voglia il
Signore continuare a benedirvi e farvi crescere di bene in meglio.
Tuttavia qualche cosa ho osservato che ha bisogno di modificazioni.
1. Ho trovato tovaglie su qualche altare non troppo decenti.
2. Seppi che non si dice nei giorni feriali la messa per gli allievi esterni,
e sarebbe pur tanto conveniente che si dicesse, come si fa qui, a
Varazze, ad Alassio ecc.
3. Non si fa quasi mai scuola di cerimonie né ai chierici, né al piccolo
clero, né ai giovani. Converrà insistere presso chi di ragione perché si
faccia regolarmente; e se chi ne ha incarico non può far tutto, gli si dia
qualche aiutante.
4. Anche il catechismo nelle classi ginnasiali è poco insegnato; eppure
è il ramo di scienza più importante.
5. Non s'insegna il canto gregoriano, che pure è tanto desiderato ed
inculcato dal nostro buon padre Don Bosco.
6. La scuola serale non è più sul gusto di quelle che desidera Don
Bosco, il quale ama che tutti vi prendano parte. Se si vuol fare prima di
cena, come si combinò nelle conferenze autunnali, conviene differire la
cena di una mezz'ora o tre quarti d'ora, portandola alle otto od otto e
un quarto. Questa scuola serale fatta per tutti rappresenterebbe pure
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comodità per insegnare le orazioni a chi non le sa, di insegnar a servir
messa, di che non tutti costì sono capaci, di preparare alla prima
Comunione ecc.
7. Vi scorsi bisogno di regolar bene e con gradazione le varie
compagnie di San Luigi, del Santissimo Sacramento, del clero ecc.
8. I coadiutori avrebbero bisogno di essere sovente visitati dopo le
orazioni per sentirsi indirizzare qualche parola direttamente a loro.
8 bis. Sarà conveniente fare più spesso la scuola ai chierici,
specialmente quella di filosofia, se è possibile.
9. Sarà forse molto utile che i chierici, come abbiam detto nella
conferenza, si radunino almeno una volta al giorno, gli uni per la
meditazione, gli altri per la lettura spirituale sotto la guida di un
sacerdote.
10. Sarà necessario di ridurre tutte le celle dei chierici alla misura di
soli metri 0,60 oltre il letto, mediante le spranghe per le cortine, sulla
foggia di parecchie, le quali già sono costì.
11. La lettura a tavola è troppo trascurata; conviene che insegniamo il
modo di usufruire il tempo, utilizzando anche quello che si impiega nel
cibarci.
12. Nelle scuole trovai il vuoto delle prove mensili, ed in alcune
mancavano perfino le decurie. Ogni mese devonsi registrare i voti
parziali di ogni scuola nella decuria generale che deve tenersi dal
Direttore o dal Prefetto.
13. Sarebbe a desiderarsi nei giovani maggior impegno per il loro
profitto scolastico.
14. Mancano vari registi di cui vedrò di provvedervi.
Caro Direttore, molte di queste cose dipendono dai tuoi subalterni,
tuttavia converrà che tu ti tenga al corrente di tutto, e che pur tu dia il
moto a tutto. Tu sei la testa, il Prefetto è il braccio; tutti due siate occhi
ed orecchi per tutto vedere e tutto udire.
Il Signore vi benedica largamente insieme col
Vostro Aff.
Don Rua
Prefetto della Congregazione di S.F.S.

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