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Codice scheda: ASC A4500443 (Microscheda: 3892A4/7)
Luogo e data: TORINO ­ 23/12/1892
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COSTAMAGNA GIACOMO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Lettera spedita ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Informa dell'acquisto della casa attigua a Mater
Misericordiae; missionari al Chubut; raccomanda di aiutare il maestro
dei novizi e di coltivare le vocazioni fra gli artigiani; insegnare latino e
canto.
***
Torino, 23 dicembre 1892
Carissimo Don Costamagna
Mille grazie a te e a tutti i tuoi degli auguri ricevuti oggi colla gradita
tua dellì 24/11. Io ve li ricambio ex corde e centuplicati e soprattutto
pregherò Gesù Bambino a comunicare a tutti voi (radunati agli esercizi
circa l'arrivo di questa mia) alcune scintille almeno di quel Sacro
Fuoco che Egli è venuto portar sulla terra e che vuole si accenda in
tutti i cuori. Così pure lo pregherò che conservi fra tutti voi la pace, la
carità fraterna in modo da divenire e poter dire: spectaculum facti
sumus angoliset omnibus. Vi servano di strenna i cordialissimi auguri
miei.
Ci hai mandato poc'anzi notizie alquanto sconfortanti sull'incostanza
di qualche confratello ma poi ci hai consolati con due notizie molto
care e gradite: l'acquisto della casa attigua a Mater Misericordiae e la
spedizione al Chubut: Deo gratias. Si vede che il Signore vi vuol bene e
vi sostiene e che la Madonna vi protegge e che San Francesco di Sales e
Don Bosco in Paradiso non dormono sulla sorte dell'amata loro
società. È vero che vi sono i debiti da pagare; ma per questo niente
paura; il vapore, come tu mi scrivi, fa la sua strada facendo Puff,
speriamo che anche noi faremo altrettanto. Tuttavia se potete
arrestarvi un poco a prendere un po' di respiro penso che andrà pur
bene.
Io avrei tante cose da raccontarti, ma spero vedrete tutto l'essenziale
sul Bollettino: a te dirò solo in confidenza che sono anch'io spiantato e
carico di debiti come il famoso Crispino. Ma spero che la nostra
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Tesoreria non verrà meno nella reputazione acquistatasi: del resto
sarei costretto a fuggire anch'io in America.
Tanti cordialissimi saluti a tutti i congregati e congreganti. Sono
ansioso fin d'ora di sapere quante nuove reclute avete fatto, quante
vestizioni chericali, quante professioni triennali e perpetue ecc. Da te
aspetto tali notizie.
Il Signore regni sempre da padrone nelle vostre case, nei vostri cuori
ed in quello pure del
Tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
7/2/93 Mi servo ancora di questa lettera per rispondere alla gradita
tua del 4 gennaio. Molto mi consolò la notizia delle vestizioni chericali,
discretamente numerose. Fammi poi avere la nota con tutte le
indicazioni.
Mi fece anche piacere la notizia riguardante le suore. Deo gratias! Fate
coraggio: spero che l'anno venturo tu potrai regalare alla nostra
Società una ventina di chierici se farai coltivar bene il latino in tutte le
case di tua dipendenza. Ora conviene coltivare i nuovi ascritti: mi
rincresce che il caro Don Vespignani non sia più costì: ma pazienza!
Procura che il nuovo maestro dei novizi possa essere in libertà da altre
occupazioni per accudirli bene e, se possibile, separatamente. Ora
adoperatevi anche a coltivar bene le vocazioni fra gli artigiani. Maestro
dei novizi sia uno solo; potrà questi aver aiutanti, ma non solo
dev'esserne risponsale. Di qui procureremo di insistere pel latino
presso Santa Caterina e la Boca; ma tu non perderti d'animo e
giocando d'industria e carità fa di rientrar in buona armonia con
entrambi e ridurli a forza di incoraggiamenti a promuovere tale studio.
Fa lo stesso con San Nicolas, La Plalta, Rosario e Mendoza. Non
tralascerò di avvisar chi di ragione sul modo di comportarsi colle
suore, riguardo alla cui direzione intesi da Monsignore che fu esso
pure dello stesso parere che io. Tu però come ispettore puoi avvisare
correggere chi falla come pure, penso, potrai qualche volta andar
confessare come Straordinario. Pel canto fermo non credere che i preti
e chierici non siano capaci. Mettili alla prova e vedrai che come ce lo
faceva insegnare Don Bosco (che deve anche in questo servirci di
modello) quasi tutti potranno insegnarlo.
P. S. Favorisci recapitare al più presto dentro busta le qui unite.

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