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Codice scheda: ASC A4500434 (Microscheda: 3891D5/8)
Luogo e data: MARSALA ­ 02/02/1892
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COSTAMAGNA GIACOMO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Lettera spedita ­ Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: In seguito alla morte del Card. Simeoni e grazie all'aiuto
del gesuita P. Rondina, è stato bloccato il decreto che toglieva ai SDB
il Vicariato del Chubut. Ha in mente un buon trattamento per Marsala.
***
Marsala, 2 febbraio 1892
Mio caro Don Costamagna
Con la mano di Don Francesia e col cuore di tutti e due ti scrivo da
Marsala, ove ci siamo recati per le ultime intelligenze per una nuova
casa già aperta ma da annettersi alla Pia nostra Società. Le vostre
lettere su quel galantuomo, e più la benevola assistenza di Don Bosco
su noi, poveri suoi figli, hanno finito per portar luce, ed essere proprio
lumen ad revelationem gentium; ed arrestarono il decreto già
preparato in favore del Can. disgr. V. Il C. Sim. che appoggiava e che
aveva già pronto il decreto fu chiamato all'eternità. Fu un modo rapido
ma sicuro, e che qualcuno dei nostri già manifestava come l'unico
mezzo sicuro per allontanare un vero flagello per le terre della
Patagonia già tanto infelici.
Chi ci aiutò in questa faccenda fu il P. Rondina, gesuita. Deo gratias!
Nella mia gita a Roma parlai con Monsignor Persico, che sostituisce
pro tempore il buon Cardinale defunto, e mi assicurò che non se ne
sarebbe più parlato. Quel disgr. aveva già tutto preparato: preti e
chierici ne parlavano che lo avrebbero accompagnato, e nella loro
semplicità venivano a dirlo al Sacro Cuore in Roma. Alla vista di un
intervento così visibile della Divina Provvidenza, noi dobbiamo
ripetere: Deo gratias! E raddoppiare il nostro impegno per renderci
sempre meglio riconoscenti a Dio, e ad invocare la assistenza di Don
Bosco. Credo che per ora sia conveniente tenere per noi così fausta
notizia, e farne ringraziare il Signore in modo generico: aspettando
tempi migliori per farlo con una maggiore espansione.
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Ti ho già detto che sono a Marsala, dove stasera terrò una conferenza
per i molti Cooperatori Salesiani. Speriamo che le cose riusciranno a
maggior gloria di Dio ed alla salute delle anime. Ho intenzione di
mettere una Casa, che continuando ad essere di Provvidenza, come si
chiama ora per gli orfanelli, diventi un bel Collegio come quello che
abbiamo in Piemonte, ed in altre parti già di Sicilia. Un buon prete,
Don Alagna, con l'opera di altri preti e secolari, iniziò questa casa, ed
ora chiamò noi per poterla continuare. Come vedi la benedizione di
Dio ci perseguita come madre amorosa, e ci prova col fatto che Don
Bosco non solo ci lusingava quando ci diceva che il Signore voleva bene
ai Salesiani, ma che forse non ci manifestava ancor tutto. Ciò che mi
disse il Santo Padre nella ultima gita a Roma lo vedrai presto
pubblicato nel Bollettino. Ci deve consolare assai il vedere come il
Santo Padre guarda con occhio di speciale bontà alle opere nostre e
considera come provvidenziale la missione di Don Bosco.
"Don Bosco; mi diceva, è altamente benemerito presso Dio della
Chiesa, degli uomini e del mondo". Fortunati noi che apparteniamo
alla scuola di un padre così virtuoso e santo. Le cose per la sua causa
continuano sempre a progredire e ci fanno sperare che presto presto
tutto sarà in buon punto.
Saluta tutti i nostri amici, mandatemi sempre delle buone notizie,
ditemi che molti, molti e molti si aggiungono a voi per prendere il
posto dei defunti, e che comincerete a fare quasi tutto senza
l'intervento italiano. Addio, caro Don Costamagna, prega anche per me
che ti sono
Aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
P. S. Fammi sapere quanti fecero professione e quanti indossarono la
sottana.

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