A4230421


A4230421

1 Page 1

▲back to top
Codice scheda: ASC A4230421
Luogo e data: ROMA ­ 03/11/1903
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: PIO X
Classificazione: Rua: Documentazione varia
Tipo documento e supporto: Supplica, Richiesta ­ Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Minuta di suppliche del Rett.M.SDB al S.Padre per
ottenere alcune facoltà riguardanti le confessioni dei fedeli, dei sudditi
nella Casa Religiosa e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e la dispensa
dai voti di professi laici.
***
Roma, 3 novembre 1903
Beatissimo Padre
Prostrato al bacio del Sacro Piede umilmente espongo a V. S. alcuni
bisogni particolari che mi occorrono nella mia qualità di Rettore
Maggiore della Pia Società di San Francesco di Sales e delle Figlie di
Maria Ausiliatrice fondato dal compianto Don Giovanni Bosco.
1. Come successore di Don Bosco mi tocca di fare lunghi viaggi per la
visita delle nostre Case e per i loro interessi spirituali e temporali
attraverso a varie Diocesi. Talora mi accade di essere richiesto del
Sacro Ministero della confessione da persone che vengono a me come
successore di Don Bosco e che forse difficilmente andrebbero da altri.
Per simile motivo Don Bosco ebbe la facoltà dai Sommi Pontefici,
vostri predecessori, Pio IX e Leone XIII di santa memoria di
confessare ed assolvere in qualunque diocesi. Dopo la dipartita da
questo mondo la stessa facoltà venne a me concessa dal prelodato
Leone XIII.
Ora supplico la S. V. per la conferma di tale facoltà con quella
estensione che crederà conveniente per il bene delle anime: ben inteso
che quando mi sarà possibile m'intenderò con gli Ordinarii delle
Diocesi.
2. In virtù del decreto della Suprema del 24 aprile 1901 relativo alle
confessioni i Superiori delle Case religiose non possono ascoltare nel
tribunale di penitenza i loro sudditi. Accade pertanto che sovente i
Salesiani debbano cercare confessori estranei alla Congregazione per
Archivio Salesiano Centrale ­ A4230421 ­ 1
mancanza di confessori nostri o per non aver confidenza col confessore
stabilito per essere più giovani. Molte volte questi confratelli chiedono
confessarsi a qualche Superiore per non aver da cercare un confessore
estraneo. I Superiori per timore di contrastare il citato decreto si
scherniscono. Per tranquillità delle coscienze supplico la S. V. a
concedermi la facoltà di autorizzare i Superiori che venissero così
richiesti a prestare il loro ministero e in modo privato per gli individui
che ne fanno loro dimanda.
3. Negli istituti delle Figlie di Maria Ausiliatrice si deve talvolta
mandare a celebrare la Santa Messa o predicare sacerdoti bensì
approvati ad ascoltar le confessioni, ma non ancora muniti della
speciale facoltà di esercitare il Sacro Ministero in tali stabilimenti.
Ora accade che qualche suora od allieva chieda confessarsi per
prepararsi alla Santa Comunione o per valersi di un confessore
straordinario. Finché non abbiano ad essere invalide tali confessioni
imploro la facoltà di autorizzare per simili casi straordinari i suindicati
sacerdoti. Ben inteso che per quanto si può si andrà d'accordo cogli
Ordinari delle Diocesi.
Sac. Michele Rua
Juxta preces pro gratia Ex aedibus Vaticanis die 3 Nov. 1903
PIUS PP. X