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Codice scheda: ASC A4530213 (Microscheda: 3926A3/4)
Luogo e data: TORINO ­ 03/06/1901
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: RABAGLIATI EVASIO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Lettera spedita ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Non ha notizie di D. Ferraris L. e D. Colombo M.;
raccomanda una disciplina più severa; si faranno pratiche per ottenere
il trasporto gratuito sui battelli; chiede preghiere per D. Crippa R. e D.
Rizzardi R.
***
Torino, 3 giugno 1901
Carissimo Don Evasio
Ho qui sotto gli occhi le gradite tue del 29, 31 marzo, 8 aprile in cui mi
dai notizie della partenza da costì di Don Colombo e Don Ferraris. Mi
fan pena le circostanze da cui fu accompagnata e tanto più in quanto
che dopo oltre due mesi non abbiamo ancora nessuna notizia del loro
arrivo a qualsiasi plaga. Appena saprai di loro qualche notizia,
favorisci comunicarcela così faremo noi a vostro riguardo. Mi fanno
pur pena le notizie di Don Crippa e Don Rizzardi. Preghiamo per loro.
Riguardo a Borea feci sentire all'Avvocato che tu nulla ricevesti, e mi
diede buone notizie: temo però non sia ancor finita la lite. In quanto a
ciò che dici che questi scandali avvengono per la troppa indulgenza dei
Superiori, non so a che cosa tu alluda. Finora i colpevoli furono
abbastanza puniti; Tricot e Roffredo ne sono prova. Quanto a colui che
venne e fu stabilito catechista, pare sia anche una punizione da
direttore ridurlo a catechista e ciò dopo aver dato prova di
emendazione. Piuttosto converrà accrescere costì, se si può, la
vigilanza per non lasciar cadere troppo basso certi individui.
Ho mandato all'ufficio del Bollettino la bella tua lettera con cui chiedi
biancheria e vestiario per i poveri lebbrosi: spero produrrà qualche
buon effetto: faremo anche le pratiche per il trasporto gratuito sui
battelli della Veloce. Dimmi un po': saremo sicuri che la roba non
venga derubata nei lunghi tragitti da Honda a Bogotà e da Bogotà a
Contratacion? Così per la roba che chiedi pei Confratelli e Suore, si
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potrà star sicuri? Ti mandammo un chêque di franchi 1000 tanti mesi
fa; non so ancora se lo abbiate ricevuto.
Quanto all'accusa che ti venne mossa da qualche spensierato, sono ben
contento nel vedere che nessuno vi prestò fede. Fa coraggio e ravviva
sempre più la tua confidenza in Dio.
Ringrazia il caro Don Silvestro delle sue lettere del 25 e 31 marzo.
Spero che Don Barberis gli avrà risposto sui punti più importanti; per
gli altri questa lettera potrà servire di risposta anche a lui.
Il Sacro cuore di Gesù apporti a codesta Repubblica la pace di cui
abbisogna e la faccia rifiorire moralmente e materialmente. Noi
preghiamo di cuore a tal fine.
Tanti cordiali saluti a Don Silvestro e a tutti gli altri dal
Tuo affezionato in Gesù e Maria
Sac. Michele Rua
P. S. Il chêque fu mandato il 21 febbraio per mezzo del Credito Lionese.

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