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Codice scheda: ASC A4580237 (Microscheda: 3994B3/12)
Luogo e data: TORINO ­ 30/10/1889
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COOPERATORI SALESIANI E BENEFATTORI
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare ­ Stampa tipografica
Autenticità: Copia
Contenuto: Rispondendo al desiderio del S.Padre Leone XIII,
comunica che invierà dei Salesiani a Bogotà (Colombia). Manderà altri
Missionari in America del Sud.Chiede aiuti ed offerte per coprire le
spese. [All copia in lingua spagnola].
***
Supplemento al BOLLETTINO SALESIANO di novembre 1889.
Torino, 30 ottobre 1889.
Benemeriti Cooperatori
e Benemerite Cooperatrici,
L'occasione e il mezzo di poter fare del bene, benemeriti Cooperatori e
benemerite Cooperatrici, è una grazia, che Iddio suol fare alle persone,
che gli corrisposero in passato e che sono tuttora disposte a
corrispondergli; onde anche a questo proposito il Divin Salvatore
disse: A chi ha, ossia a chi fa buon uso dei doni di Dio e li fa fruttare,
sarà dato ancora di più e si troverà nell'abbondanza: Omni habenti
dabitur et abundabit (1).
Sono più che persuaso, o miei buoni Cooperatori e mie buone
Cooperatrici , che questa massima del santo Vangelo vi è chiaramente
nota, che anzi so per esperienza che ne fate gran conto e la praticate
con singolare premura. Questa convinzione è quella che mi fa animo a
presentarmi nuovamente a voi, per manifestarvi un bisogno ed
implorare il soccorso della vostra carità.
Il sapiente e zelantissimo Pontefice Leone XIII, gloriosamente
regnante, alcuni mesi sono si è degnato di farmi conoscere essere suo
desiderio che una schiera d i Salesiani andasse sulla fine di quest'anno
a stabilirsi nella città di Bogotà, capitale della Repubblica della
Colombia nell'America Meridionale, allo scopo di aprire mia Casa per
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giovanetti, ed inoltrarsi in appresso ad evangelizzare le tribù dagli
Indii, che ancor non conoscono Iddio ed ignorano Gesù Cristo nostro
Salvatore. Ognuno di voi può ben immaginare se io poteva non
assecondare lo zelo apostolico dei Vicario di Gesù Cristo, e non
corrispondere alla fiducia che Sua Santità si degnava di riporre nei figli
di Don Bosco, nostro indimenticabile fondatore e padre. Pertanto un'
drappello di Salesiani, composto di sacerdoti, catechisti, maestri e capi
d'arte, si sta preparando a far vela per la Colombia, lieto di essere
scelto a compiere i desiderii del Papa.
Contemporaneamente alcuni nostri Missionarii , che da parecchi anni
bagnano dei loro sudori il campo Evangelico nell'America del Sud,
vennero in Europa a perorare la causa delle loro Missioni e di quelle
dei loro compagni. Questi cari confratelli, dopo di averci descritto il
campo vastissimo delle Missioni Salesiane di quelle lontane regioni,
specialmente della Patagonia e del Brasile; dopo di aver dimostrato
che molte migliaia di anime si sono già guadagnate a Dio, e che è
necessario stabilire colà altre residenze di sacerdoti e di catechisti nei
centri più popolati e tra le tribù selvaggie ; dopo di aver assicurato che
con questo mezzo si potranno conservare nella fede i Cristiani ivi
dispersi, e convertire a Gesù Cristo ed incivilire più migliaia di poveri
Indii; dopo averci raccontato splendidi fatti di
(1) MATTH. 25, 29.
carità e di zelo, mi fecero una calda preghiera. A nome proprio, a nome
dei loro fratelli, a nome sopratutto di Mons. Giovanni Cagliero, Vicario
Apostolico della Patagonia , mi supplicarono che li avessi forniti di
nuovi operai evangelici, per andare a raccogliere con essi la messe
abbondante, che Iddio tien loro preparata.
Le ragioni addotte da questi nostri Missionarii ; le migliaia di poveri
Indii, che dal suolo americano mi parve di vedere alzare le mani ad
implorare da noi soccorso; le domande di parecchi Vescovi di quelle
parti , i quali in questi ultimi mesi , gli tali per lettera, gli altri eziandio
a viva voce, mi fecero vivo instanze d'inviar loro dei Salesiani ; il saper
sopratutto che il Santo Padre Leone XIII volge sguardi di compiacenza
alle contrade americane, e brama di vederle coltivate da zelanti cultori
della vigna del Signore, e ridotte a giardini della Chiesa cattolica; tutto
questo fece dolce violenza al mio cuore. Ricordando quello che in
consimili circostanze aveva fatto Don Bosco, inspirandomi alle sue
idee e a' suoi esempi, ho promesso l'implorato soccorso. Altra squadra

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adunque di Salesiani viene ora allestita, ed il 1° dicembre salperà ancor
essa pel nuovo mondo.
Lo due schiere comprenderanno non meno di 45 individui , parte dei
quali si stabiliranno a Bogotà nella Colombia, e parte andranno a
fondare nuove Missioni a Rosario di Santa Fè e alla Plata nella
Repubblica Argentina, a Chos­Malal e a Roca nella Patagonia, ad
Angeles nel Chilì, a Lorena nel Brasile; altri si recheranno in aiuto ai
Missionarii dell'Equatore, che soccombono ormai sotto il peso del
troppo lavoro.
Essendo così, non vi farà maraviglia, miei buoni Cooperatori e mie
buone Cooperatrici, se io torno ad invocare la vostra carità; carità
necessaria per le spese di viaggio, di vestiario, di sacri arredi; spese che
non saranno minori di 150 mila franchi. Or questa carità io confido che
me la farete per molti titoli. Anzitutto perchè si tratta di rendere felici
creature ragionevoli chiamate come noi alla vita eterna; si tratta di far
conoscere ed amare Nostro Signor Gesù Cristo, che per noi ha dato il
sangue e la vita; si tratta di consolare la Chiesa di nuovi figli, la civile
società di onesti cittadini, il Cielo di eletti. Questa carità io confido che
rie la farete, perchè, essendo voi Cristiani pii, riconoscenti e grati,
ritenete per favore le propizie occasioni, che Dio vi presenta di fare del
bene per amor suo, e intendete con ciò di rendergli grazie dei benefizi
che già vi ha concessi, e meritarvi da Lui ognor più copiose benedizioni
temporali ed eterne. Confido che questa carità rie la, farete altresì in
memoria di Don Bosco, il quale morendo raccomandò a me ed a voi le
sacre Missioni, e assicurò la protezione di Maria Ausiliatrice a tutti
coloro, che le avrebbero promosse ed aiutate.
La limosina che voi farete a vantaggio delle Missioni è un atto di virtù
nobilissimo, il quale ne contiene molti altri. Con esso voi fate atti di
fede, perchè date opera a propagare il santo Vangelo, e ad estendere la
Religione di Gesù Cristo sino agli ultimi confini della terra; fate atti di
amor di Dio, perché gli procurate l'onore e la gloria da migliaia di
persone, che per opera dei Missionarii imparano a conoscerlo, servirlo
ed amarlo; fate atti di zelo apostolico, perchè cooperate coi Missionarii
a salvare anime, e divenite per tal modo Missionarii voi medesimi; fate
atti di speranza, perché una tale cooperazione vi farà aprire il cuore
alla più viva fiducia nella misericordia di Dio per la salvezza dell'anima
vostra. E poichè tutti abbiamo pur bisogno di grazie temporali , colla
pratica di tanti atti di virtù, vi rendete obbligato Iddio medesimo, il
quale assicurò che avrebbe riguardato come
fatto a sè il bene fatto al nostro prossimo, e promise che ci avrebbe
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ricompensati abbondantemente anche in questa vita.
Per altra parte il cooperare alla cristiana civilizzazione dei popoli è un
atto non solo di religione, ma di finissima umanità, poichè per tal
modo si traggono dall'abbrutimento, in cui miserabilmente tuttora si
giacciono, e si fanno loro godere i benefizi del verace progresso. Si
aggiunga che l'America conta ormai a milioni gli Italiani, andativi per
trovare onde guadagnarsi onestamente da vivere, e i nostri Missionarii
colà si adoperano eziandio a loro vantaggio morale e materiale , ne
istruiscono i figliuoli, loro insegnano la lingua, e colla fede conservano
tra essi l'amore alla madre patria. Quindi i Cooperatori soccorrendo i
Missionarii fanno opera altamente cristiana e patriottica.
Potrei soggiungere altri motivi per eccitare la vostra pietà a favore dei
nostri Missionarii, ma giudico inutile il farlo con voi, perchè so che non
solo siete dominati dalla carità di Gesù Cristo, ma provate un piacere
di aiutare le opere Salesiane, che considerate come opere vostre. Vi
accenno solamente che la partenza dei Missionarii è vicina e perciò
quel tanto che potete disporre in loro aiuto, vi prego che abbiate la
bontà di farmelo avere in Torino al più presto possibile, affinchè non
debba diminuire il numero degli operai apostolici per mancanza di
mezzi.
Riflettete che i Salesiani che partiranno per le Missioni fanno sacrifizio
di quanto hanno di più caro al mondo. Essi sacrificano il fiore della
loro gioventù, sacrificano il riposo, sacrificano le comodità, sacrificano
le affezioni più sensibili, e sono pronti a sacrificare anche la vita. Essi
per mezzo mio vi pregano che vogliate confortarli colle vostre
preghiere e colla vostra carità, affinchè un giorno vi possano aver
partecipi di quella corona, che in fine della vita sperano dalla
misericordia di Dio.
Dal canto mio innalzerò e farò innalzare calde preghiere a Dio, perchè
vi conceda il centuplo della vostra carità, tenga lontane da voi e dai
vostri cari lo più temute disgrazie, vi conceda lunghi anni di vita,
coronati in fine da una tranquillissima morte, principio delle
sempiterne gioie del Paradiso.
Sono con grande stima e profonda gratitudine di voi,
Benemeriti Cooperatori e benemerite Cooperatrici,
Obbl.mo servitore
Sac. MICHELE RUA.
NB. 1° Per prendersi cura delle povere fanciulle, specialmente delle

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figliuolette delle famiglie indie, partiranno eziandio 12 Suore di Maria
Ausiliatrice, che ne hanno fatto domanda.
2° Pel più pronto recapito delle limosine in danaro o in altri oggetti,
come di arredi sacri, biancheria e simili, prego che l'invio sia fatto
direttamente al mio indirizzo : D. Michele Rua, via Cottolengo, 32,
Torino. A scanso di smarrimento le offerte in danaro siano inviate per
vaglia postale o per lettera raccomandata.
Con apposita lettera sarà dato avviso del giorno della funzione per la
partenza dei Missionarii dalla chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino.
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