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Codice scheda: ASC A4580112 (Microscheda: 3988C3/5)
Luogo e data: TORINO ­ 16/07/1897
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: F.M.A.
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare ­ Stampa tipografica
Autenticità: Copia
Contenuto: Ricorda che il prossimo 5.08.1897 si compiranno 25 anni
dalla Vestizione religiosa delle prime FMA ed esorta al ringraziamento
a Dio. Dà alcuni punti di riflessione e indica particolari pratiche di
pietà.
***
Torino, 16 luglio 1897
Dilettissime Figlie in G. C.
È con gaudio singolarissimo del mio cuore che oggi vi scrivo la
presente lettera. Il giorno cinque del prossimo agosto si compiranno
25 anni dal dì in cui le prime vostre sorelle, presente Don Bosco ed il
degno suo Cooperatore Don Domenico Pestarino, ricevettero in
Mornese il santo abito e si consacrarono a Dio nella vita religiosa come
Figlie di Maria Santissima Ausiliatrice. È adunque il primo Giubileo
dell'Istituto che io vi annunzio. Un tale avvenimento, che gioconda il
cuore di chiunque ama l'Istituto nostro, deve essere per voi motivo di
giubilo sincerissimo e di sentita riconoscenza verso Dio che nel corso
di cinque lustri vi ha in modo tanto provvidenziale benedette.
Non mi è certo possibile nel ristretto spazio di una lettera richiamarvi
alla mente tutti i benefici elargiti all'Istituto, ma questo non voglio
tacere che di tutti è il più evidente e significativo. Erano 15 le fortunate
presenti alla funzione del 5 agosto 1872 e quelle 15 formavano allora
l'intera Congregazione; ora oh! Come Iddio vuole cresciuto quel
numero! Quante sono ora le Figlie di Maria Ausiliatrice se a quelle
disseminate in Europa, in America, in Asia e in Africa si uniscono
quelle che già volarono al cielo! 25 anni fa la Congregazione si
raccoglieva agevolmente dell'unica e non vasta casa di Mornese; ora
sono centinaia le casse dell'Istituto, diverse per scopo ed indole, ma
tutte con lo stesso spirito e sotto la medesima direzione. Un tanto
sviluppo è frutto evidente della benedizione di quel Dio che disse: È
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simile il regno dei cieli a un grano di senape, che un uomo prese e
seminò nel suo campo: la quale è bensì la più minuta di tutte le
semenze; ma cresciuta che sia, è maggiore di tutti i legumi, e diventa
un albero, di modo che gli uccelli dell'aria vanno a riposare sopra i di
lei rami. Vi è dunque motivo di benedire a nostra volta e ringraziare il
Signore che mostra di riguardare come suo regno l'umile nostro
Istituto, che gli dà l'incremento, lo fa grande come albero e conduce a
migliaia a migliaia le fanciulle a riposarsi e a ricevere l'istruzione
religiosa e morale all'ombra sua.
Ma per voi, mie buone figlie, vi sono altri potenti motivi per celebrare
con gioia e riconoscenza il Giubileo dell'Istituto. E sono i benefici che
in esso e mediante esso ognuna di voi ha ricevuto. Non è infatti
l'Istituto per voi, come per le sorelle che vi precedettero, un'Arca di
salvezza dell'anima nel suffragio del secolo? Qui è dove avete trovato
nutrimento alla pietà, direzione dello spirito, campo per un lavoro
santo, palestra di meriti ineffabili per la vita eterna. È doveroso
pertanto per tutte le figlie di Maria Ausiliatrice il celebrare questo
giubileo con tanto trasporto. È un dovere che voi sulla terra ci uniate
con le sorelle del cielo per tributare a Dio e alla celeste madre solenni
azioni di grazie per i benefici finora ricevuti.
Prima che si chiude il presente anno giubilare desidero che in ogni
Casa venga celebrata una festa con quella solennità che le circostanze
consiglieranno. A tal fine mi riserbo di indirizzarvi un'altra lettera, la
quale mi fornirà l'opportunità di comunicarvi la Benedizione Pontificia
ed altre grazie spirituali che mi feci premura di chiedere a Sua Santità
il Papa Leone XIII per la fausta circostanza. Però non deve passare
inosservata la memorabile data del 5 agosto prossimo, la quale se non
si può festeggiare con speciali funzioni a cagione degli esami in corso e
degli esercizi spirituali, nulla vieta che sia festeggiata da ciascuna di voi
in privato dinanzi a Dio e a Maria Santissima. Sia adunque la festa del
cuore, nella quale la pietà risponda all'intensità dell'amore che
ciascuna porta alla Congregazione.
Ma affinché anche in questo vi sia quell'unione di spirito e quella
comunanza di intento che rende più gradita e più accettabile a Gesù la
preghiera, vi esorto tutte a fare in quel giorno benedetto la S.
Comunione con questi quattro fini:
1° Di ringraziare Iddio d'avere ispirato a Don Bosco la
fondazione dell'Istituto di Maria Ausiliatrice per la salute delle anime;
2° Di ringraziarlo ancora di avervi nella sua bontà e
provvidenza chiamate all'Istituto stesso;

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3° Di impetrare le benedizioni di Dio sopra tutti i Benefattori e
sopra tutti coloro che lavorarono o lavorano alla prosperità di esso e al
vantaggio delle anime che lo compongono;
4° Di ottenere finalmente da Dio per mezzo di Maria SS. la
continuazione delle celesti benedizioni per l'Istituto intero e per voi
stesse la santa perseveranza.
Verso sera, ove si può, si dia la benedizione col SS. Sacramento
preceduta dal canto del Te Deum e dalla rinnovazione dei voti.
Il nostro Padre Don Bosco sarà lieto di vedervi dal cielo riunite quel
giorno in un pio e riconoscente pensiero intorno all'altare del SS.
Sacramento e di Maria Ausiliatrice. Egli certo unirà alle nostre le sue
deboli suppliche e i nostri voti saranno esauditi.
Il Signore vi benedica tutte, Figlie carissime. Gesù Cristo viva nel
vostro cuore mediante la sua grazia e nella vostra casa mediante la
carità.
Aff.mo come Padre in G. C.
Sac. Michele Rua
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