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Codice scheda: ASC A4530324 (Microscheda: 3929A7/11)
Luogo e data: TORINO ­ 11/11/1892
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: LEONE XIII
Classificazione: Rua: Corrispondenza con S.Sede
Tipo documento e supporto: Minuta di lettera ­ Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Espone al S. Padre la difficile condizione dei salesiani in
Terra Santa e chiede il suo aiuto.
***
Torino, 11 novembre 1892
Beatissimo Padre
Tribolato ed afflitto per la condizione nostra in Terra Santa ricorro
fiducioso a V. S. chiedendo rispettosamente lume e conforto.
Sul principio del 1890 il molto Reverendo Canonico Antonio Belloni
fondatore e direttore di più Orfanotrofi in Terra Santa compresi sotto
il nome di Opera della Sacra Famiglia venne da Betlemme a Torino a
pregarci istantemente di porgergli aiuto di personale per sostenerla
assicurarne lo sviluppo e continuazione anche dopo la sua morte con
l'aggregarla alla pia Scietà di San Francesco di Sales. A sentire il grave
suo bisogno ed il pericolo in cui versava quell'istituzione cattolica tanto
rinomata di cadere per mancanza di personale e di mezzi ci siamo
disposti a secondarlo con la condizione però che egli ottenesse la
debita autorizzazione dal Patriarca Gerosolimitano e dalla Sacra
Congregazione di Propaganda. Ricorse ed ottenuta la duplice
approvazione sotto la data del 6 e 9 novembre 1890 venne mostrarcene
gli autentici documenti. In vista del grave bisogno e della ottenuta
autorizzazione abbiamo cominciato nel luglio 1891 a spedire tre
sacerdoti, due per rimanere ed il terzo per riferirci i bisogni di quelle
case al fine di poter meglio provvedere alle necessità di quella casa.
Compiuta la visita, dalla relazione del confratello visitatore e più
ancora dalle istanze del sullodato Canonico Belloni si conobbe esservi
bisogno di mandare altri confratelli preti e coadiutori e di più alcuni
chierici giovani che potessero più facilmente imparare l'arabo e così
rendersi più utili a quelle popolazioni. Eranvi colà il personale di nove
pie zitelle in abito religioso che attendevano al servizio per la cucina e
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biancheria; non essendo sufficiente al bisogno il Canonico Belloni
chiese che si mandassero in loro aiuto alcune Figlie di Maria
Ausiliatrice istituite dal Sacerdote Giovanni Bosco di venerata
memoria.
Conosciute così le necessità, spedimmo nel dicembre dello scorso anno
qualche altro prete, alcuni chierici e coadiutori e cinque di dette Suore
in aiuto del personale colà esistente.
A) Dopo l'arrivo dei Salesiani in quelle case alcuni del personale antico
spontaneamente si ritirarono, mentre la maggior parte vi rimase, parte
cominciando il noviziato per la nostra pia Società e parte come
aspiranti od aiutanti delle zitelle che prestavano servizio, quattro
chiesero di essere ammesse fra le Figlie di Maria Ausiliatrice e le altre
cinque insieme unite con una di esse che facesse da Superiora furono
destinate al servizio di una delle tre case. Dopo alcuni mesi però
spontaneamente chiesero di ritornare in Europa e furono esaudite.
Pareva che tutto dovesse procedere bene e infatti l'Opera della Sacra
Famiglia cominciò prendere maggiore consolante sviluppo, se non che
difficoltà gravi nacquero da parte delle due autorità ecclesiastiche
sopra menzionate, che accennerò brevemente:
1. Negli anni anteriori si permetteva al Canonico Belloni di fare collette
per l'Opera della Sacra Famiglia a voce e col mezzo di pubblicazioni; la
Congregazione di Propaganda somministrava annualmente qualche
sussidio ed il patriarca dal canto suo pagava annualmente la pensione
per parecchi orfani. Dopo l'aggregazione invece venne sottratto ogni
sussidio dalla Sacra Congregazione di Propaganda, il Patriarca cessò di
pagare qualsiasi pensione riservandosi però il diritto di uno su dieci
posti per i suoi raccomandati e ci venne assolutamente vietato di
collettare e a voce e con le stampe in favore di quell'Orfanotrofio. Di
qui ne avvenne che senza poter chiedere alcun soccorso per l'Opera
della Sacra Famiglia i Salesiani dal luglio 1891 a questi giorni cioè in 16
mesi dovettero sborsare oltre a L. 150.000 per pagare debiti numerosi
contratti dal Canonico Belloni per la Chiesa del Sacro Cuore da lui
eretta in Betlemme e per sostenere l'Opera stessa della Sacra Famiglia
2. Ci venne ordinato di richiamare tutto il personale che erasi
spontaneamente partito (fra cui individui che erano stati consigliati ad
allontanarsene per la loro cattiva condotta);
3. Ci fu proibito di continuare a tenere colà chierici per fare studi di
arabo o di altro;
4. Ci fu dato un anno di tempo ad allontanare le Figlie di Maria
Ausiliatrice richiamando quelle che spontaneamente eransene

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allontanate.
Posto in tali condizioni io più non posso reggere alla spesa gravissima
che mi incombe ogni mese per sostenere quell'opera, né posso mandar
personale in aiuto dei confratelli che sono come schiacciati dal peso
delle fatiche, fra i quali uno già dovette soccombere, né in aiuto delle
Suore che, da 14 ridotte a nove mentre il lavoro si accrebbe, più non
possono reggere agli eccessivi indispensabili lavori. Ed è uno strazio
per il nostro cuore il non potersi sovvenire mentre continuamente si
ricevono dal Canonico Belloni e dagli altri dimande di soccorso sia
personale sia pecuniario. Da quanto ci si scrive l'Opera della Sacra
Famiglia trovasi in pericolo di soccombere sotto le esigenze dei
creditori malgrado gli sforzi da noi finora fatti per sostenerla. In vista
che per causa dell'aggregazione sua alla Pia Società Salesiana le fu tolto
ogni sussidio e perfino la facoltà di chiederne ai cattolici temiamo esser
causa di sua rovina, e però non parrebbe meglio ritirarcene affatto?
Così purtroppo prevediamo che l'anno del Giubileo Episcopale di V. S.
cui ci disponevamo celebrare con la gioia più cordiale segnerà una data
ben dolorosa ed anche vergognosa per noi, quella cioè della nostra
ritirata da terra Santa, se la S. V. nella sua paterna bontà ed ispirata
sapienza non troverà modo di conciliare diversamente le cose.
Appunto alla vostra bontà e sapienza fa umile ricorso il povero
supplicante per sapere come regolarsi e per ottenere che siano rese
tollerabili le condizioni della permanenza dei Salesiani in Terra Santa,
se più hanno da continuarvi. In pari tempo prostrato al bacio del Sacro
Piede implora per sé e per tutti i suoi dipendenti l'Apostolica
Benedizione
Umilissimo ed Obbligatissimo figlio in Gesù Cristo
[Sac. Michele Rua]
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