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Codice scheda: ASC A4500206 (Microscheda: 3886E6/9)
Luogo e data: TORINO ­ 03/05/1884
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: CIBRARIO NICOLAO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Apprezzamenti di D. Rua sopra la questione di attrici che
impugnano il testamento del Sac. Biancheri in scheda olografa, presso
il notaio Ferraris.
***
Torino, 3 maggio 1884
Carissimo Don Cibrario
Ho esaminato col nostro consulente Signor Procuratore Martini la
questione riguardante il testamento del D. Biancheri; non avendo
sott'occhi l'atto di citazione la quistione venne esaminata sulle generali
ed eccoti il risultato delle sue impressioni:
1. Il testamento oltre alla istituzione di erede contiene anche alcuni
legati: fra gli altri è meritevole di speciale attenzione quello fatto alla
Paola Biancheri in Aprosio la quale già riconobbe il testamento e vi
diede esecuzione pagando il diritto di successione e prendendo il
possesso del fondo a lei legato: fatto codesto che si può provare, e che
costituirebbe un ostacolo alle odierne sue impugnative tanto
estrinseche che intrinseche contro la validità del testamento.
2. Trattandosi di impugnativa di un testamento nel quale trovasi
incluso anche il diritto dei legatari, sembra il caso che si debba
anzitutto impugnare la regolarità del giudizio nel quale devono essere
evocati tutti coloro che misurano o possono misurare diritti dal
testamento medesimo.
3. Noi siamo quindi di parere che quanto alla Paola si debba opporre
preliminarmente la irricevibilità delle odierne sue impugnative; e
quanto a tutte le attrici opporre il difetto di regolarità del giudizio
eccitandole a procurare l'intervento di tutti i legatari.
4. Le attrici impugnano in doppio modo il testamento: non
riconoscono in primo luogo la verità estrinseca e vale a dire:
sostengono che la scheda o l'opera va depositata presso il notaio
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Ferraris non è scritta di pugno e carattere del Sac. Biancheri.
Sostengono poi in sott'ordine che le parole dicenti lo dichiaro insieme
mio erede universale non siano emanazione del testatore e siano state
apposte da altra mano.
A fronte di tutte le obiezioni fin qui discusse il Signor Avvocato
Bonfanti deve uniformarsi alle disposizioni dell'art. 299 del codice di
procedura per dichiarare che tu intendi di servirti del testamento, e
che anzi chiedi di essere ammesso a provare che la scheda depositata
presso il notaio Ferraris è tutta scritta, datata e sottoscritta di pugno e
carattere del testatore.
A questo riguardo il Signor Avvocato Bonfanti potrà dedurre capitali di
prova testimoniale e chiedere anche una perizia calligrafica per
confrontare il testamento impugnato con altri documenti che
contengono la firma del Don Biancheri. Per questo scopo tu dovrai
prendere gli opportuni concerti con l'Avvocato indicando al medesimo
tutti quei documenti che si debbono far valere di confronto.
Penso che nello stato attuale delle cose dobbiamo attenerci ai mezzi di
difesa esposti in questa mia, e se l'Egregio Avvocato Bonfanti fosse di
avviso contrario pregalo a volerci mandare in iscritto i saggi suoi
apprezzamenti in codesta emergenza, onde possiamo riesaminare la
questione e comunicarti i definitivi nostri apprezzamenti.
In qualunque modo continua a tenerci al corrente della risoluzione che
crederà di prendere il Signor Avvocato.
Il Signore vi benedica e San Giuseppe ti assista in vita ed in morte col
Tuo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua

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