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Codice scheda: ASC A4530214 (Microscheda: 3926A5/6)
Luogo e data: TORINO ­ 05/07/1901
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: RABAGLIATI EVASIO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Lettera spedita ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Ringrazia delle condoglianze per la morte di D. Belmonte
D., che è supplito da D. Rinaldi F.; propaganda nel BS per chiedere
soccorsi per i lebbrosi; consigli per far tornare la pace in quella casa
(Bogotà).
***
Torino, 5 luglio 1901
Carissimo Don Evasio
Rispondo alle gradite tue del 19 e 24 aprile: sono in ritardo anche
perché desideravo darti notizie dei confratelli partiti di costà. Ora sono
arrivati ed eccomi a risponderti. Don Colombo e Don Ferraris dopo
fermata di forse 45 giorni alla Venezuela sono giunti insieme col buon
Vergnano che si unì a loro a La Guayra. Il loro viaggio fu abbastanza
buono. Ti ringrazio delle condoglianze che mi mandasti per la morte di
Don Belmonte. Egli ora è supplito: prega affinché il caro Don Rinaldi
possa disimpegnare l'uffizio suo come il compianto antecessore e come
esigono le circostanze.
Ho ricevuto la lettera da inserirsi nel Bollettino per chiedere soccorso
per i poveri lebbrosi già ne vidi le bozze: spero uscirà nel prossimo
Bollettino. Ne fo poi fare molte coppie separate da spedire a tutti i
fabbricanti e negozianti di panni e stoffe: speriamo con l'aiuto del
Signore qualche cosa si raccoglierà. Le notizie che mi dai del povero
Don Briata e la lettera da lui ricevuta mi fanno pena: desidero averne
nuovamente. Intanto gli rispondo. Hai ragione nell'asserire gravi
pericoli per le piccole case. Possibilmente conviene abbiano almeno sei
membri di cui due almeno Sacerdoti.
La lista che mi inviasti per oggetti assolutamente necessari per qualche
vostro laboratorio l'ho consegnata al nostro Provveditore. Spero vi
servirà a dovere.
Se Monsignor Costamagna manderà a Torino la somma di cui mi parli
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manderò non solo gli oggetti ma buona parte di quel danaro.
Mi rallegra la notizia dell'elezione di Monsignor Brioschi ad
Arcivescovo.
Monsignor Delegato nella sua bontà mi ha scritto notificandomi che in
codesta casa non regna la pace, avendo egli ricevuto varie doglianze.
Egli non incolpa nessuno: si limita ad annunziarmi la cosa, affinché di
qui si aiuti a porre rimedio. Vedi pertanto se non sia da sollecitare
l'apertura di una nuova casa, che è cosa tanto desiderata in generale da
codesti confratelli. Fosse anche un noviziato separato come già era una
volta. Pare che un motivo di dissidio sia anche il veder Superiori
maggiori due fratelli. Se si separasse di nuovo il noviziato tal lagnanza
non vi sarebbe più. Da ciò che rilevo dalle lettere sembra che Don
Bassignana potrebbe fare da Direttore in Bogotà. Consulta questo col
tuo Capitolo e vieni ad una decisione che possa ricondurre la concordia
in casa. A tal fine pregherà molto
Il tuo affezionato in Gesù e Maria
Sac. Michele Rua
P. S. Ho pur ricevuto la cartolina del 18 maggio che mi annunzia i
nuovi flagelli per codesta Repubblica: tifo e vaiuolo: Dio vi preservi da
simili disgrazie e faccia guarire chi ne fu colpito.

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