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Codice scheda: ASC A4520517 (Microscheda: 3918D11/E2)
Luogo e data: TORINO ­ 13/08/1891
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: MONTEZEMOLO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con altri
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere ­ Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: Condizioni per l'accettazione di alcune fondazioni. Non gli
è possibile sostenere la spesa dell'atto notarile.
***
Torino, 13 agosto 1891
Illustrissimo Signor Marchese
Il carissimo Don Belmonte mi riferì le accoglienze liete ed affettuose
ricevute costì da V. S.; di vivo cuore La ringrazio. Mi espose eziandio le
condizioni che V. S. desidera introdotte nella convenzione privata per
l'accettazione di coteste caritatevoli fondazioni, le quali condizioni
furono ancor meglio dichiarate nella lettera testè da V. S. diretta al
medesimo Don Belmonte. In questa V. S. mi permetterà di fare alcune
osservazioni, le quali hanno per unico scopo il maggiore sviluppo
dell'opera da V. S. desiderata. E per prima cosa la mia istituzione ha
bisogno di essere vincolata da tutti quei legami che ne impediscano la
libertà ed il tranquillo avviamento; messa sotto tutela o sorveglianza
incontrerà continui ostacoli. Noi pertanto prefereremo sempre, come è
nostro dovere, il più profondo ossequio verso Monsignor Vescovo ed
avremo in lui la più illimitata fiducia; ma non potremo mai, senza
danno dell'Istituto, accettare una dipendenza o sorveglianza qualsiasi
nella direzione o nell'amministrazione. Riguardo poi al numero ed alla
condizione dei giovani da accettarsi, troppo piccola cosa riuscirebbe
l'Istituto se ci restringessimo alla città di Boves; noi abbiamo bisogno
che con l'aiuto di Dio anche questa casa prenda grande sviluppo come
generalmente le altre case salesiane, e possa ricoverare il maggior
numero possibile di poveri giovani. Perciò assicuriamo l'accettazione
di tanti giovani di codesta città, quanti potranno essere mantenuti con
la rendita della generosa donazione di V. S.; ma inoltre desideriamo di
essere liberi di accettare quanti altri giudichiamo della maggior gloria
di Dio e di occuparli nello studio o nelle arti come meglio parrà. Che se
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poi, il che speriamo non avverrà, per forza maggiore o per altra grave
cagione dovremo abbandonare l'Istituto, io concedo che possa passare
al Vescovo pro tempore; ma cosa equa e ragionevole si è che siaamo
compensati di tutte le spese fatte per i miglioramenti introdotti e gli
ampliamenti fatti. Oppure se a V. S. parrà miglior partito, si cederà alla
nostra Pia Società una porzione della proprietà, sulla quale potremo
fabbricare restandone assoluti padroni senza condizione alcuna. Per
ultimo conviene che le manifesti che sono aggravatissimo di spese e di
debito per le molte spese che abbiamo tra le mani, e perciò non mi
sarebbe possibile sostenere la spesa dell'atto notarile; per questo mi
raccomando alla carità di V. S.
Ella avrà la bontà di esaminare queste mie poche osservazioni, che
mirano unicamente a meglio misurare il bene da V. S. desiderato. Il
Signore la benedica e la conservi lunghi anni nella sua grazia ed in
ottima sanità. Con profonda stima mi voglia credere
Di V. S. Illustrissima
Devotissimo servo
Firmato: Sac. Michele Rua
P. S. Quanto a dipendenza da estranee autorità noi ammettiamo quello
che è prescritto dai canoni per l'autorità ecclesiastica, e quello che è
prescritto dalle leggi quanto alla civile.

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