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Codice scheda: ASC A4580351 (Microscheda: 3999B10/C4)
Luogo e data: TORINO ­ 08/12/1902
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COOPERATORI SALESIANI E BENEFATTORI
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare ­ Stampa tipografica
Autenticità: Copia
Contenuto: Ringraziando per i benefici ricevuti nell'anno scorso,
descrive le condizioni e le necessità delle missioni dell'America del
Sud. Chiede aiuti per le impellenti necessità. [All. copia ms. del Sig.
Balestra].
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Il Sac. MICHELE RUA
SUCCESSORE DEL VENERANDO DON BOSCO
a tutti i Cooperatori
e Cooperatrici Salesiane
8 Dicembre 1902
Solennità dell'immacolata Concezione di Maria SS.
Benemeriti Cooperatori
e Benemerite Cooperatrici,
è poco più di un anno che io, stretto da pressanti bisogni, faceva
speciale ricorso alla vostra carità, e sento il dovere di ringraziarvi, o
Ben.ti Cooperatori e Ben.te Cooperatrici, di quello che faceste allora
per me.
Vi assicuro, che sebbene le vostre generose oblazioni sieno state
inferiori alle mie singolari strettezze, pure ne rimasi veramente
consolato e ne ebbi grande sollievo. Ma eccomi nella necessità di
ripetervi il mio caldo invito. Vi confesso, che non avrei osato
rinnovarlo si presto, se i molti direttori e decurioni dei Cooperatori, sul
principio di Settembre raccolti a fraterne adunanze presso la tomba del
nostro caro D. Bosco a Valsalice, col loro zelo, e col vivo interesse che
dimostrarono pei bisogni dell'opera nostra, non me ne avessero infuso
il coraggio. D'altra parte l'eccezionalità delle mie presenti strettezze si
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impone e mi parrebbe di venir meno ai secreti disegni della Divina
Provvidenza se non le comunicassi a voi pure.
Mons. Cagliero, dopo d'aver compiuto recentemente la visita della
maggior parte delle nostre
Case della Patagonia, mi ha veramente commosso, descrivendo gli
stenti che debbono sostenere quei nostri missionari e le Figlie di Maria
Ausiliatrice
e l'aumento di debiti che si va accentuando in quelle Case.
Mons. Fagnano, ponendomi sott'occhio l'imminente pericolo di
rimandare i numerosi Indi delle nostre Case­Missioni dell'isola
Dawson e della Terra del Fuoco, di rimandarli, dico, a scorrazzare per
quelle regioni per mancanza dei mezzi di sostentamento, mi ha indotto
ad autorizzarlo a contrarre un debito, come non avrei fatto davvero, se
non avessi veduto in pericolo il frutto di tanti sudori e di tanti sacrifici.
Mons. Costamagna poi, il quale come avrete rilevato dal Bollettino ha
potuto entrare finalmente nel suo vicariato, mi fa capire che ha
bisogno di molto personale e di molto aiuto materiale.
Inoltre la Colonia del S. Cuore di Gesù impiantata quest'anno tra gli
Indi Bororos e Corroados,
e tutte le Case del Matto Grosso, implorano soccorsi pecuniari e di
personale.
Anche dal Messico, dalla Colombia, dalla Repubblica del Salvador;
dall'Equatore, dal Chili, dall'Uruguai mi giunsero le stesse preghiere, e
per accontentare le suppliche più insistenti, appoggiate calorosamente
dal nostro caro D. Albera che da più di due anni trovasi colà per
visitare le singole Case in qualità di mio rappresentante, solamente al 4
del corrente mese una schiera di una Cinquantina di Missionari, dopo
di avere invocata la divina assistenza per il lunghissimo viaggio e dato
l'Addio ai parenti, ai confratelli e agli amici, nel Santuario di Maria
Ausiliatrice, sono partiti per recarsi in quelle terre lontane, dopo che
altri nel corso di quest'anno erano partiti per recarsi nelle Missioni
d'Oriente.
Ma voi ricorderete quello che vi ho esposto più volte, quanto sieno cioè
dispendiose per noi tali spedizioni, anche solo per l'America.
Aggiungete i bisogni sempre crescenti delle Case del vecchio
continente che fanno unico assegno sulla vostra carità, aggiungete le
ingenti spese quotidiane per le Case ove si forma e si perfeziona il
nostro personale, aggiungete le migliaia di giovanetti orfani ed
abbandonati mantenuti, istruiti, educati nelle nostre Case, senza
dimenticare le molte migliaia di altri istruiti nella religione e trattenuti

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colle pratiche di pietà ed in onesti divertimenti negli Oratori festivi;
aggiungete ancora la morte di tanti benefattori che ci mandavano
annualmente i generosi soccorsi della loro beneficenza, e
comprenderete voi pure, miei cari Cooperatori e mie buone e zelanti
Cooperatrici, quali sieno le mie condizioni presenti, se voi non mi
venite in aiuto, quando i bisogni si moltiplicano inesorabilmente.
Questa mattina, celebrando la S. Messa, ho cercato di fare per voi un
Memento più fervoroso del solito. Ho pregato per voi, per le vostre
famiglie, pei bisogni vostri, tanto spirituali, quanto temporali; ma ho
pregato anche per me. Pensando di scrivervi questa lettera mi sono
raccomandato al Signore perché le mie parole parlassero efficacemente
al vostro cuore e lo muovessero a venirmi in aiuto. Questo giorno sacro
alla Vergine Immacolata che ha dato tante prove di amore e di special
patrocinio alla Pia Società Salesiana, mi è di bell'augurio a sperare che
voi tutti risponderete generosamente all'umile domanda di soccorso
del povero Successore di Don Bosco.
Mentre vi assicuro che i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice con i
giovanetti e le fanciulle alle loro cure affidati pregano e pregheranno
ogni giorno la nostra cara Madre l'Ausiliatrice, secondo le vostre
intenzioni, colgo con gioia questa bella occasione per augurarvi le più
elette benedizioni per le Feste del S. Natale e un felicissimo Capo
d'anno. Credetemi di Voi, o Benemeriti Cooperatori e Benemerite
Cooperatrici,
Obbligatissimo Servitore
NB. Le offerte si mandino direttamente a me in Torino per mezzo di
vaglia o di cartolina vaglia o di lettera raccomandata o assicurata.
Accetterò pure con viva riconoscenza qualsiasi offerta in generi, come
vesti, panno, tele ecc. ; che sarà destinata in soccorso delle nostre.
Missioni.
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