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Codice scheda: ASC A4540466 (Microscheda: 3945C7/8)
Luogo e data: TORINO ­ 24/02/1902
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: VESPIGNANI GIUSEPPE
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Approva le deliberazioni prese nel Capit. Provinciale.
Disposizioni riguardo ai Figli di Maria e al Noviziato degli Artigiani. Il
Marchese di Saluzzo vedovo con 3 bambine amerebbe sposare una
buona donzella.
***
Torino, 24 febbraio 1902
Carissimo Don Vespignani
Mi ritornano sotto gli occhi le deliberazioni da voi prese nel Capitolo
Provinciale da voi terminato sul finire del 1900: penso tra me: chi sa se
abbiano già prodotto qualche salutare effetto? Lo voglio sperare.
Quanto a me le ho pienamente approvate essendo in generale semplici
conferme delle Deliberazioni prese nei Capitoli Generali oppure di
articoli delle nostre Sante Costituzioni. Vi sarà da modificare il capo
terzo dove si parla dei Direttori come confessori e ciò in virtù del
decreto del 24 aprile 1901. Quanto ai Figli di Maria vedo che li
considerate come tali anche dai 12 anni in poi. Difficilmente prima dei
16 anni si potranno distinguere dagli studenti ordinarii. Quanto al
noviziato degli artigiani chi sa se non sia meglio stabilirlo a qualche
distanza da Buenos Aires affinché i candidati non siano tanto soggetti
a molestie da parte dei parenti ed anche degli antichi compagni, specie
di quelli che avessero abbandonato la bandiera salesiana dopo avervi
militato qualche anno! Forse al capo sesto n. 6 dove si parla
dell'Economia nelle fabbricazioni converrà aggiungere che l'Ispettore
quando si tratti di fabbriche di grande importanza ne conferirà o
scriverà prima al Rettor Maggiore od almeno al Vicario Salesiano del
Rettor Maggiore. Come all'opposto se si tratterà solo di piccole
riparazioni riguardanti la manutenzione ciascun Direttore non solo
potrà ma dovrà farle anche senza speciale permesso dell'Ispettore per
impedire che i guasti si facciano più grandi.
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Ora passando ad altro debbo incaricati da parte di una famiglia di
Cooperatori Salesiani di una commissione confidenziale ed assai
delicata: vi è qui in Torino una famiglia dei Marchesi di Saluzzo,
famiglia di antichissima e distintissima nobiltà e di sentimenti
profondamente cattolici. Morti i genitori, rimangono i figli, fra cui il
primogenito, erede dei titoli di nobiltà, è vedovo con tre bambine. È
militare e però non può occuparsi di questa tenera famiglia, che
avrebbe bisogno di una madre. Amerebbe sapere se mai vi fosse in
codesta grande città il modo di contrarre altro matrimonio con una
buona donzella fornita di buone qualità fisiche, morali ed anche
materiali. Avesse per esempio la dote di un milione o poco meno. Egli
ha 33 anni, è ricco e ricche sono pure le bambine per parte della loro
madre. Spero mi dirai qualche cosa.
Credimi sempre quale godo professarmi
Tuo affezionato in Gesù e Maria
Sac. Michele Rua

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