A4510261


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Codice scheda: ASC A4510261 (Microscheda: 3898C11/12)
Luogo e data: TORINO ­ 08/11/1901
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: FARINA GIROLAMO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Risponde ai suoi quesiti intorno ai doveri del catechista­
confessore.
***
Torino, 8 novembre 1901
Carissimo Don Girolamo
Rispondo alla gradita tua del 28/10. Spero che fra non molto riceverai
le norme per l'esercizio del tuo nuovo uffizio. Intanto volentieri
rispondo ai tuoi quesiti: 1. Per ingerenza disciplinare si intende quella
che secondo le nostre regole s'appartiene al Prefetto e Consigliere
Scolastico.
2. Il catechista può riferire ad altro Superiore le mancanze che viene a
conoscere fuori del foro della penitenza, finché si prendano le misure
che paiono più opportune. Per ciò che gli viene riferito in confessione,
se si tratta di pericoli gravi ai compagni od al collegio deve esortar il
relatore a manifestarli al Superiore, o al Prefetto od al Consigliere.
3. Un catechista confessore non è proibito d'invigilare nei dormitori
quando i giovani si alzano o si coricano: ma sarà meglio se ne astenga.
4. Il catechista­confessore può e deve ammonire, esortare eccetera
quando si tratta di casi conosciuti extra forum Penitentiae.
5. Il catechista confessore, per gli allievi che non si applicano a
studiare il catechismo potrà animarli vivamente con esortazioni ed
anche con qualche regaluccio; del resto consegni la decuria al
Consigliere Scolastico se si tratta di gravi e durevoli negligenze.
Il catechista secondo le nostre regole deve fare la parte amabile in un
collegio e tanto più se gli si aggiunge la carica di confessore. Studiati di
attirar tutti i giovani alla virtù col miele, cioè con la dolcezza nelle
parole, nei modi di trattare, nella scuola di catechismo, di cerimonie,
nel dirigere le varie compagnie, cui dovrai instituire se non vi sono
ancora e promuoverle con amabili conferenze.
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Riguardo ai vocabolari farai bene ad insistere presso il Direttore che
faccia adottare quelli pubblicati da Don Durando per i latini e da Don
Cerruti per l'italiano: quanto ai romanzi non cattivi, proibirli
assolutamente non conviene tanto più se trattano argomenti religiosi,
morali: converrà però esortare di preferenza a leggere libri storici o di
scienze, dilettevoli o seri secondo il gusto dei giovani. Farai anche bene
adoperandoti (se occorre, anche per mezzo dell'Ispettore) per impedire
le uscite dei giovani soli o coi parenti fuori dei casi di gravi necessità.
Ti concedo la facoltà di benedire fino al 1 gennaio 1907. Addio, prega
pel
Tuo aff. in G. e M.
Sac. Michele Rua

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