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Codice scheda: ASC A4500588
Luogo e data: TORINO ­ 26/10/1896
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: RICCARDI ANTONIO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Lettera spedita ­ Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Risponde alle sue del 21 e 25.9 e del 2.11 dando ampie
istruzioni in merito ai confr. espulsi dall'Equatore; indica nuove
possibili fondazioni e le regole su come trattare gli esterni allievi ed
operai.
***
Torino, 26 ottobre 1896
Mio carissimo Don Riccardi
Don Belmonte ha ricevuto la somma di L. 1560, arrivate colla gradita
tua del 21 settembre pr. p. Mentre essa attraversava i mari ci pervenne
col giorno 6 ottobre il telegramma che annunciava l'arrivo a Lima dei
poveri confratelli di Quito. Spero avrai loro offerto graziosa ospitalità e
ne avevano bisogno, dopo la grave disgrazia loro incolta, dopo le
fatiche ed i travagli di un viaggio disastroso.
Qui abbiamo ricevuto notizie da Don Fusarini e dal confratello
Pancheri; notizie latitanti che descrissero come andarono le cose di
Quito, la cattura dei confratelli sacerdoti ed il loro esilio. Ma tutto
questo si seppe solo in generale: notizie particolareggiate di ciascun
confratello non ne abbiamo ancora avute ed è perciò che le attendiamo
da voi che, credo, siate in grado di darcene.
Ora, passando ad altro, di oggi stesso ho scritto a Quito al confratello
Pancheri, suggerendogli di invitare i confratelli chierici e secolari
professi a recarsi a Lima, se loro è possibile, dove a ciascuno verrà data
una destinazione.
È quindi necessario che tu combini con Monsignor Costamagna e Don
Calcagno per la fondazione a Tambo de Mora dove si stabilirebbe il
Noviziato, ed una parte di quelli provenienti da Quito, i novizi
soprattutto che da Quito si recassero al Perù, si manderebbero alla
nuova casa.
Oltre a Tambo de Mora sarebbe il caso di parlare con Monsignor
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Costamagna dell'altra fondazione di Arequipa. Mi starebbe a cuore si
potesse cominciare fra non molto anche colà tanto più se vi
arriveranno altri aiuti di professi come ascritti dell'Equatore. Quanto
al personale credo che non avrete difficoltà a trovarlo adesso.
Siccome poi a Lima le cose sono molto ben incamminate, chi sa se non
potresti andare tu stesso a porre le fondamenta di questa casa ed
intanto Don Sani e qualcun altro che si sceglierebbe, starebbero
durante la tua assenza ad aiutare Don Pane nella direzione delle due
case dei Salesiani e delle Suore?
Spero potrai d'accordo con Monsignor Costamagna combinar le cose
in modo che riesca bene tanto per l'una come per l'altra fondazione.
Intanto mentre ti lascio di dire da parte mia una parola
d'incoraggiamento ai confratelli di Quito, che si trovassero costì,
lasciandoti ancora di fare una cordiale accoglienza a quegli altri che
venissero a cercarti ospitalità e colla ferma fiducia che vorrai presto
darmi notizie loro, per quanto puoi, raccomandami alle tue preghiere,
mi dico in G. e M.
Tuo aff.mo amico
Sac. Michele Rua
P. S. 2/11 Durante la dilazione a spedirti la presente mi arrivarono le
prime lettere dei cari nostri esuli, contemporaneamente a quelle
spedite da Esmeralda e da Lima nella gradita tua del 25 settembre che
ci portava la lettera del caro Pancheri a te indirizzata. Quanto mi ha
consolato il tuo amor fraterno nell'esibirti pronto ad ogni sacrificio in
aiuto di quei cari confratelli. Ti ringrazio di quanto stai facendo per
loro. Continua aver di essi ogni cura. Mi fece pure piacere la notizia
che ci dai di Cuenca, donde non avemmo più notizie da tanti mesi,
come pure da Gualaquiza. Abbiamo avuto prima di tutto lettera da
Maffeo che con espressioni le più tenere ci raccontava quel che sapeva
dell'espulsione dei nostri: poco dopo avemmo lettere da Pancheri e da
Don Fusarini: ci mancano più solo le notizie di Cuenca e Gualaquiza.
Ora della prima ce ne desti tu. Se ne avrai altre fammele sapere.
Ho letto con attenzione quanto mi dici di....... vidi anche quanto
scrivesti a Don Belmonte. Spero che tutto si accomoderà bene. Intanto
mi rallegro che sia ormai finita la vostra nuova casa capace di 200
giovani interni ed altrettanti esterni. Quanti giovani potrai coltivare
nel latino! Mi pare potrai tra breve fondare ed alimentare un ginnasio

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inferiore regolare, senza trascurare per nessun modo la parte operaia.
Adesso non sarete più due soli sacerdoti come accennavi nella tua del
25/9. Riguardo a Veni Creator qui s'introdusse una leggerissima
modificazione che serve a far osservare meglio anche nel canto la
prosodia: nel Vi adoro non mi consta che siasi introdotta novità. Scrivo
a Monsignor Costamagna che dia disposizione del personale venuto
dall'Equatore, come quello che in modo speciale già gli apparteneva. Il
Signore vi conservi tutti nella sua grazia e nei vincoli della più pura e
più viva fraterna carità.
Pregate pel
Tuo aff.mo in G. e M.
Sac. Michele Rua
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