03 Novembre - Il cuore oratoriano di Don Bosco


03 Novembre - Il cuore oratoriano di Don Bosco

7 – “Da mihi animas”: il “cuore oratoriano” di Don Bosco





Ogni anno, l’otto dicembre, la Famiglia salesiana di Torino si raccoglie nella chiesa di san Francesco d’Assisi per recitare, dopo la celebrazione della messa, un’Ave Maria, in ricordo di quella che Don Bosco avrebbe pregato con Bartolomeo Garelli il giorno dell’Immacolata del 1841, prima di iniziare il suo primo catechismo. Ho usato il condizionale perché il nostro Padre, narrando il fatto nelle Memorie dell’Oratorio, non ci dice nulla dell’Ave Maria; racconta invece del segno di croce che Bartolomeo Garelli non sapeva fare e i contenuti di quel primo catechismo (significato del segno della croce; Dio creatore; fine per cui Egli ci ha creati). È don Lemoyne che accenna all’Ave Maria nel secondo volume delle Memorie biografiche, interpolando al testo di Don Bosco vari particolari e arricchendo il dialogo, probabilmente sulla scorta di notizie raccolte dalla viva voce del Santo1.

1 1. Efficacia rappresentativa dell’incontro con Bartolomeo Garelli

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2 2. Il metodo dell’Oratorio è una tensione dello spirito

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3 3. La passione pastorale

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