Da Don Bosco Educatore|Da "Memorie dell’Oratorio dal 1815 al 1835 – esclusivamente pei soci salesiani"

Da "Memorie dell’Oratorio dal 1815 al 1835 –

esclusivamente pei soci salesiani"

 

MEMORIE PER L’ORATORIO

E PER LA CONGREGAZIONE SALESIANA

   Più volte fui esortato di mandare agli scritti le memorie concernenti l’Oratorio di S. Francesco di Sales, e sebbene non potessi rifiutarmi all’autorità di chi mi consigliava, tuttavia non ho mai potuto risolvermi ad occuparmene specialmente perchè doveva troppo sovente parlare di me stesso. Ora si aggiunse il comando di persona di somma autorità, cui non è permesso di porre indugio di sorta, perciò mi fo qui ad esporre le cose minute confidenziali che possono servire di lume o tornar di utilità a quella istituzione che la divina Provvidenza si degnò affidare alla Società di S. Francesco di Sales.

Debbo anzi tutto premettere che io scrivo pe’ miei carissimi figli Salesiani con proibizione di dare pubblicità a queste cose sia prima sia dopo la mia morte.

   A che dunque potrà servire questo lavoro? Servirà di norma a superare le difficoltà future, prendendo lezione dal passato; servirà a far conoscere come Dio abbia egli stesso guidato ogni cosa in ogni tempo; servirà ai miei figli di ameno trattenimento, quando potranno leggere le cose cui prese parte il loro padre, e le leggeranno assai più volentieri quando, chiamato da Dio a rendere conto delle mie azioni, non sarò più tra loro.

   Avvenendo d’incontrare fatti esposti forse con troppa compiacenza e forse con apparenza di vanagloria, datemene compatimento. È un padre che gode di parlare delle còse sue a’ suoi amati figli, i quali godono pure nel sapere le piccole avventure di chi li ha cotanto amati, e che nelle cose piccole e grandi si è sempre adoperato di operare a loro vantaggio spirituale e temporale. |

   Io espongo queste memorie ripartite in decadi ossia in periodi di dieci anni, perchè in ogni tale spazio succedette un notabile e sensibile sviluppo della nostra istituzione.

   Quando poi, o figli miei, leggerete queste memorie dopo la mia morte ricordatevi che avete avuto un padre affezionato; il quale prima di abbandonare il mondo ha lasciate queste memorie come pegno della paterna affezione; e ricordandovene pregate Dio pel riposo eterno dell’anima mia.