Giovane Provveduto|Sopra la scelta dello stato

G. Bosco, Il giovane provveduto per la pratica de' suoi doveri negli esercizi di cristiana pietà per la recita dell'Uffizio della B. Vergine, dei Vespri di tutto l'anno e dell'Uffizio dei morti coll'aggiunta di una scelta di laudi sacre, Torino, Tipografia e Libreria Salesiana 1880, pp. 75-78.


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SOPRA LA SCELTA DELLO STATO


Ne' suoi esterni consigli di Dio ha destinato a ciascheduno una condizione di vita e le grazie relative. Come in ogni altra circostanza, il cristiano deve anche in questa, che è capitalissima, cercare della divina volontà, imitando Gesù Cristo che protestava di essere venuto a compiere i voleri dell'eterno Padre. Importa adunque moltissimo, o giovane, accertar questo passo per non impegnati in obbligazioni, a cui il Signore non fi elesse.

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A qualche anima che Dio volle favorire in modo singolare, manifestò per via straordinaria lo stato a cui la chiamava. Tu non pretendere tanto; ma consolati colla sicurezza che il Signore ti dirigerà sul retto cammino nei modi consueti alla sua provvidenza, purché tu non trascuri i mezzi opportuni per una prudente determinazione.

Uno di questi è passare illibata la fanciullezza e la gioventù, o riparare con una sincera penitenza gli anni sgraziatamente trascorsi nel peccato.

Altro mezzo è la preghiera umile e perseverante. Ti gioverà ripetere con s. Paolo: Signore, che volete che io faccia? Oppure con Samuele: parlate, o Signore, che il vostro servo vi ascolta. O col Salmista: Insegnatemi a fare la vostra volontà, perché siete il mio Dio. O altra consimile affettuosa aspirazione.

Allorché dovrai venire alla risoluzione, rivolgiti a Dio con più speciali e frequenti orazioni, indirizza a quest'intento le preghiere nella santa Messa; applica a questo scopo qualche comunione. Puoi anche praticare qualche novena, qualche triduo, qualche astinenza, visitare qualche insigne santuario.

Ricorri anche a Maria, che è la madre del buon consiglio, a s. Giuseppe suo sposo, fedelissimo ai divini comandamenti, all'Angelo custode e a tutti i santi avvocati.

Sarebbe ottima cosa, potendo, il premettere a decisione sì rilevante gli esercizi spirituali o qualche giorno di ritiro.

Proponiti di seguire i voleri di Dio che che te ne | p. 77 | possa avvenire, e malgrado la disapprovazione di chi giudicasse secondo le viste del secolo.

Ove i genitori o altre persone autorevoli ti volessero disviare dal cammino a cui Dio ti invita, ricordati che è quello il caso di mettere in pratica il grande avviso di ubbidire a Dio e non agli uomini. Non dimenticare, no, il rispetto e l'amore dovuto agli oppositori; rispondi e trattali sempre con umiltà e mansuetudine, ma senza pregiudicare al supremo interesse dell'anima tua. Chiedi parere sul tuo contegno da osservare e confida in Chi tutto può.

Consulta persone timorate del Signore e saggie, specialmente il confessore, dichiarando con piena schiettezza il caso e le tue disposizioni.



il giovane fedele alla sua vocazione


Quando s. Francesco di Sales ebbe palesato in casa che Iddio lo chiamava al sacerdozio, i genitori gli osservarono che come primogenito della famiglia doveva esserne l'appoggio ed il sostegno; che l'inclinazione allo stato ecclesiastico derivava da una divozione indiscreta, e che avria ben potuto santificarsi anche vivendo al secolo. E per megli impegnarlo a secondare le loro intenzioni gli proposero un matrimonio onorevole e vantaggioso. Ma nulla valse a smuoverlo dal santo proponimento. Antepose costantemente la volontà di Dio a quella del padre e della madre, che pur teneramente amava e profondamente rispettava, e preferì di rinunciare a tutti i vantaggi temporali, anzi che di venir meno alla | p. 78 | grazia della sua vocazione. I genitori che, non ostante qualche men retta idea originata da viste mondane, erano persone di pietà, ebbero in seguito a chiamarsi contenti della risoluzione del figlio.



PREGHIERA

per conoscere la propria vocazione


Eccomi ai vostri piedi, o Vergine pietosa, per impetrare da voi la grazia importantissima della scelta del mio stato. Io non cerco altro che di fare perfettamente la volontà del vostro divin Figlio in tutto il tempo della mia vita. Desidero ardentemente di scegliere quello stato che vie più mi renderà consolato quando mi troverò in punto della morte. Deh! Madre del buon Consiglio, fatemi risuonare agli orecchi una voce che allontani ogni dubbiezza della mente mia. A voi si aspetta, che siete la Madre del mio Salvatore, essere altresì la madre della mia salvezza; perché se voi, o Maria, non mi partecipate un raggio del divin sole, qual luce mi rischiarerà? Se voi non m'istruite, o Madre dell'increata Sapienza, chi mi ammaestrerà? Udite dunque, o Maria, le mie umili preghiere. Indirizzatemi dubbioso e vacillante, reggetemi nella retta via, che conduce all'eterna vita, giacché voi siste unica speranza di virtù e di vita, i cui frutti non sono altro che frutti di onore e di onestà.


Tre Pater, Ave e Gloria.