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[Bosco G.,] Il giovane provveduto per la pratica de' suoi doveri degli esercizi di cristiana pietà per la recita dell'ufficio della Beata Vergine e de' principali vespri dell'anno coll'aggiunta di una scelta di laudi sacre ecc., Torino, Tipografia Paravia e Comp. 1847, pp. 20-31.




Cose da fuggirsi

massimamente dalla gioventù


articolo 1.°

Fuga dell'ozio


L'ozio è il laccio principale che il demonio tende alla gioventù, sorgente funesta di tutti i vizi. Persuadetevi adunque, o miei cari, che l'uomo è nato pel lavoro, e quando desiste da esso, egli è fuori del suo centro e corre grande rischio di offendere il Signore. Non c'è cosa che tormenti maggiormente i dannati nell’inferno, che l'aver passato in ozio quel tempo, che Dio aveva loro dato per salvarsi. A1 contrario non c'è cosa che più consoli i beati in Paradiso, quanto il pensare che un po' di tempo impiegato per Dio loro procacciò un bene eterno.

Non intendo però che vi occupiate da mattina a sera senza verun sollievo, perciocché ci sono molte cose le quali nel tempo che servono ad occuparvi possono recare diletto anche con grande vostra utilità.

Queste sono per esempio lo studio della storia, della geografia, delle arti meccaniche e liberali, e di altri studi e lavori domestici, i quali ricreando possono acquistarvi cognizioni utili ed oneste e contentare i vostri superiori; anzi potrete anche divertirvi, ben inteso con giuochi e trattenimenti leciti, atti a darvi ricreazione e non già ad opprimervi. | p. 21 | Non portatevi mai a questi divertimenti senza avere prima chiesto la debita licenza, e preferite quelli che ricercano destrezza del corpo, come più utili per la sanità. Lungi siano da voi certi inganni, certe frodi e destrezze di mano, bizzarrie di spirito le quali sovente cagionano discordie e offendono la carità dei vostri compagni. Mentre state nel giuoco, nella conversazione od in altro passatempo alzate qualche volta la mente al Signore, offerendo quegli stessi divertimenti a maggior onore e gloria di lui.

Interrogato una volta s. Luigi mentre trattenevasi con altri suoi pari allegramente giuocando, che cosa fatto avrebbe se in quel punto fosse stato avvertito da un Angelo, che un quarto d'ora dopo il Signore lo avrebbe chiamato al tremendo suo giudicio, egli prontamente rispose che avrebbe seguitato il suo giuoco, perché so di certo, soggiunse, che questi divertimenti piacciono al Signore.

Quello poi che vi raccomando caldamente ne' passatempi e nelle ricreazioni si è il più che potete di fuggire come la peste i cattivi compagni.



articolo 2.°

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