Cimatti|Circolare salesiani / 1939-12-1

2389 / Circolare Salesiani / 1939-12-1 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. Francesco Saverio



Miyazaki, 1 dicembre 1939


Carissimi,

Si approssimano le feste Natalizie e permetterete cari confratelli che vi presenti a nome di tutti in Missione i più sinceri auguri e l’assicurazione delle nostre più care preghiere in questa occasione. Anno nuovo: vita nuova.

Dunque, con rinnovato ardore nell’adempimento del nostro dovere ed in una sempre più esatta osservanza delle Regole, troveremo la nostra perfezione.

Attraversiamo momenti critici in ogni senso; la preghiera assidua e ben fatta, il tenere una buona condotta allontanando da noi il peccato, l’abbracciare almeno con rassegnazione gli ulteriori sacrifici che ci sono domandati anche dalle autorità, data la generale situazione, ci attireranno le benedizioni del Signore. Mi raccomando che tutti ci rendiamo esatto conto di questo stato di cose e che tutti cooperiamo del nostro meglio per accomodarvisi.

Domando preghiere per vari dei nostri confratelli che alla fine del mese dovranno rinnovare i loro voti; domando preghiere per i nostri cari teologi del 4° corso che si approssimano sempre più alla meta, per vari aspiranti che si preparano al noviziato e per altri problemi di vario genere che interessano l’opera nostra.

Pregate in modo speciale affinché il Signore ci conservi le vocazioni che ci ha mandato e ce ne invii delle ottime ora che si approssima l’inizio dell’anno scolastico e che si cerchi di fare propaganda allo scopo.

È il problema più vitale che potete anche rilevare da quanto mi comunica la S. Sede, prego che tutti decisamente si mettano in quest’ordine di idee e che ognuno per la parte sua cooperi a questo apostolato necessario delle vocazioni.

Scrive dunque Propaganda Fide: “È necessario passare la direzione della Chiesa giapponese al Clero nazionale; mettere avanti i Giapponesi e dare così alla Chiesa del Giappone una figura giapponese quanto è possibile e il più presto possibile, pur agendo colla necessaria prudenza e chiaroveggenza che si richiede in tanto importante problema… Per ragioni analoghe la Congregazione spera che i benemeriti religiosi (maschili e femminili) arriveranno quanto prima a confidare a loro membri giapponesi i posti di responsabilità sia nella direzione delle opere esterne, come anche nell’amministrazione interna…”.1

Ed in altro ordine di idee su cui tante volte ho insistito sentiamo la parola del S. Padre nella recente sua prima Enciclica: “In ogni tempo si sono fatte ricerche ed inchieste da pionieri che domandavano ai missionari sacrifici, dono di sé e l’amore per permettere una comprensione più profondamente simpatica delle civiltà più svariate, per mettere a contribuzione valori spirituali in vista di una predicazione più vivente e vivificante dell’Evangelo di Cristo. Tutto ciò che negli usi e nei costumi non era inseparabilmente congiunto ad errori religiosi fu sempre l’oggetto di benevola considerazione e quando la cosa fu possibile, favorita e sviluppata.

Il nostro predecessore di s. e v. m., applicando tali regole ad una questione particolarmente delicata, ha preso varie generose decisioni che restano come un monumento della sua penetrazione e dell’ardore del suo spirito apostolico. Non vi è bisogno di dire che noi intendiamo seguire, senza esitare, la medesima via…”.

Miei cari confratelli, amiamo sempre più la nostra terra di apostolato, comprendiamo sempre più lo spirito dei giapponesi, adattiamoci a questo ambiente, meglio, assimiliamolo… Se no, vi dico francamente il permanervi sarà un tormento e non si concluderà nulla. Lavoriamo tutti nelle forme possibili per le vocazioni Giapponesi.

Il Governo insiste sulle varie forme di risparmio… Se noi facciamo quanto ho raccomandato sopra, andiamo certo incontro ai desideri del Governo.

Il prossimo anno, come sapete, è anno giubilare per i Giapponesi, commemorandosi il 2600.mo anno della fondazione dell’Impero. Che faremo noi per unirci alle manifestazioni commemorative che saranno stabilite dall’Autorità? Vi propongo per il prossimo anno uno studio più accurato della storia giapponese.

In missione si farà certo qualche cosa di più, specie nella provincia di Miyazaki.

Se vi saranno novità ve ne terrò informati (… e per dirvene una… Pur non andando bene parlare di sé… Il giorno 3 Gennaio, mi pare verso le due… il sottoscritto farà una suonata per piano audibile per tutto il Giappone a commemorare l’avvenimento. Sarà divisa in tre parti:


  1. Discesa degli dei e nascita di Jimmu.

  2. Partenza da Mimitsu per la conquista.

  3. lncoronazione…


Buon divertimento).2


Essendo tutto l’anno consacrato a questi ricordi, sarà anche più facile ricordare quanto vi ho comunicato sopra.

Il Signore ci conceda le sue benedizioni; Gesù nasca davvero, cresca in noi e in tutte le anime con cui possiamo entrare in relazione diretta o indiretta, o almeno si lavori colla preghiera incessante e coll’esempio e coll’adempimento del nostro dovere. Pregate sempre per chi vi ricorda quotidianamente. Per tutti.

Vostro nel Signore

Don V. Cimatti



P.S. - Sono in viaggio alcune Figlie di Maria A. (fra cui la sorella di Don Baratto) ed anche il ritardatario ch. Martelli. Preghiamo. Si è pure in attesa dell’approvazione ministeriale per la Scuola Professionale. Preghiamo.


1 È chiara la linea indicata dalla Chiesa: passare tutta la direzione al clero indigeno: questo si realizzerà per tutti alla fine del 1940. Don Cimatti, pur avendo cercato in tutti i modi di preparare il clero indigeno, non aveva gli elementi necessari. L’unico sacerdote giapponese della Prefettura Apostolica era Don Mukai, di doti molto limitate. Gli altri erano ancora seminaristi. Aveva poi alcuni salesiani giapponesi, ma tutti in formazione, e anche questi uno dopo l’altro furono chiamati alle armi, e, come si vedrà, quasi tutti perirono in guerra. Rimasero solo pochi individui non giudicati idonei per mancanza di salute. Quanto al personale straniero: dei 9 del primo gruppo era rimasto solo Don Cimatti, Don Cavoli, Don Margiaria, Don Liviabella. C’erano alcuni venuti come chierici e poi ordinati sacerdoti ordinati in Giappone. Di quelli venuti come sacerdoti pochi conoscevano abbastanza la lingua, e alcuni erano deboli di salute. Vi erano poi i chierici in formazione e i pochi coadiutori. I Superiori di Torino, nonostante le insistenze di Don Cimatti, non trovavano un altro che potesse fare l’Ispettore. E così Don Cimatti, nella situazione economica disastrosa in cui si trovava, dovette prepararsi ad affrontare la burrasca della guerra.

2 Si tratta della “Sonata per piano – Origine dell’Impero” n.784 del Catalogo musicale. È la più grande composizione per piano di Don Cimatti, trasmessa dal vivo il 3 gennaio 1940, festa nazionale, alle 12:05 dalla radio nazionale in tutto il Giappone. Cosa eccezionale se si pensa che l’autore era uno straniero. Abbiamo una foto presa alla stazione radio di Miyazaki.