Cimatti|Tirone Pietro/1948-9-22

3620 / Tirone Pietro / 1948-9-22 /


a Don Pietro Tirone, Direttore Spirituale Generale



Tokyo, 22 settembre 1948

Rev.mo Sig. D. Tirone,1


Anche a Lei una relazione almeno generica delle cose nostre.


  1. Andiamo assestandoci nelle piccole cose stabilite nel Capit. Generale. Variazioni nelle pratiche di pietà - preghiera a D. Bosco, necrologio, ecc. Al momento la massa dei nostri allievi degli oratori e scuole sono esterni, e quindi non è possibile applicare tante altre disposizioni, tanto più che sono pagani. Dei cristiani e convertiti si fa il prescritto.

  2. Per i confratelli nelle case regolari, tutto è regolare – le solite difficoltà delle prescritte conferenze, rendiconti, su cui si insiste e mi pare, che dopo gli esercizi (riusciti con piena soddisfazione di tutti, e voglio pensare anche del Signore) vi sia una buona ripresa in tutti.

Per un caso, mi pare di aver parlato chiaro e al vedere come si è messo, spero in bene: in caso contrario non rimane che il rimpatrio.

  1. Le difficoltà, specie dei missionari – ma anche per tutti gli altri – sono le relazioni con le persone esterne. Siamo scarsissimi di personale di servizio – la massa dei catecumeni è data dal “devoto femineo sexu”. Consiglio e vigilo, ma le difficoltà non mancano.

Occhio al personale che si invia. Se non c’è la fondata speranza… per carità, non siano inviati in Giappone. Era il grido di S. Francesco Saverio. Aria, vitto, ambiente, abitudini, carattere degli abitanti, tutto… è occasione. Al momento, “in quantum scio”, nulla di speciale.

  1. Deo gratias e preghi per me. Sto preparandomi ad una morte che vorrei “praetiosa in conspectu Domini”.


Con ossequio, suo

D. V. Cimatti, sales.



1 Da tener presente che al Capitolo Generale del 1947 con lo scarto di pochissimi voti D. Cimatti non fu eletto alla carica tenuta da D. Pietro Tirone: cosa che al medesimo dispiacque assai.