Cimatti/ Ricaldone Pietro / 1938-1-31

1990 / Ricaldone Pietro / 1938-1-31 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



31 gennaio 1938

Amatissimo Sig. Don Ricaldone,

Prima di andare a riposo non voglio lasciar passare la festa di Don Bosco senza presentare a nome dei confratelli tutti l’assicurazione delle nostre preghiere, il proposito fatto da tutti di voler essere degni figli di Don Bosco nell’osservanza esatta delle Regole.

A proposito del mio rendiconto mensile: al solito, bene in salute – lavoro non manca – la mia anima sulla via della volontà di Dio – nulla di nuovo – in unione e carità con tutti.

Le nostre cose al solito: la mancanza di mezzi e di personale, arena molte cose per non dir tutto. Ma avanti.

Il Signore mi domanderà conto di quel che mi dà, non di quello che mi dovrebbe dare.

Per i confratelli – conosce la questione Don Escursell. Ho Don Tanguy ammalato (esaurimento). Quasi conterei di inviarlo per breve riposo a Torino.

Ma! Per gli altri, le solite cose.

Attendiamo le decisioni dei Superiori su troppi punti e… per carita! Non si rinviino a dopo il Capitolo.

La finanza… a terra. Penso che in questo emuliamo Don Bosco, ma non siamo di forza e di santità come Lui, e quindi supplico che mi aiuti.

E preghi per me, per me, per me.

Suo aff.mo come figlio

Don V. Cimatti, sales.