Cimatti|Relazione annuale alla Santa Sede/1938-9-29

6071 / 1938 Relazione annuale alla Santa Sede / 1938-9-29


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi, Prefetto della Congregazione Propaganda Fide



PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI1


Miyazaki, 29 settembre 1938

Eminenza Reverendissima,


Godo umiliare all’E. V. la prescritta relazione annuale della Prefettura Apostolica di Miyazaki in Giappone. È mio dovere anzitutto ringraziare l’E. V. e tutto il Consiglio dell’Opera della Propagazione della Fede per il generoso sussidio annuale elargito alla nostra povera Prefettura. Tutti conosciamo di quanti sacrifici è formato, di quante preghiere intessuto, e sarà nostro dovere usarlo come ai doni della Provvidenza si conviene.

Voglia l’E. V. rendersi interprete presso i membri del Consiglio e presso i benefattori dell’Opera dei sentimenti della più viva nostra riconoscenza, delle preghiere quotidiane nostre e dei nostri neofiti e catecumeni, e dell’offerta dei nostri quotidiani sacrifici per loro e secondo le loro intenzioni. Non riusciremo certo a sdebitarci pienamente della loro carità.


Stato generale della prefettura


Come risulta dalla relazione statistica generale in quest’anno il Signore consolò i suoi poveri missionari con un numero discreto di battesimi e conversioni; vi fu uno sbalzo innanzi di oltre un centinaio; e quasi tutti di adulti, dovuti al bel lavoro iniziato dalle conferenze di S. Vincenzo ed anche all’apostolato dei neofiti, che vengono, specie in alcune zone, a trasformarsi in veri apostoli per i loro fratelli, ed anche dovuti agli effetti che cominciamo a sentire del lavoro indiretto finora fatto cogli Oratori festivi, allievi di 10 anni fa, ormai liberi di sé, vengono alla missione colle loro famiglie, e domandano il Battesimo: i semi depositati nei loro animi giovanili cominciano a pullulare...

Lo stato genarale delle cristianità dalle relazioni dei missionari e da mia certa scienza sono buone e sono relativamente assai pochi i freddi o che hanno bisogno di speciali eccitamenti – mi pare di poter asserire che tutti compiono benino i loro doveri cristiani e che molti eccellono per virtù cristiane.

Ed il Signore manifesta il suo compiacimento, non solo col non lasciarci mancare il necessario, ma col consolare il cuore dei missionari con buone vocazioni.

L’Aspirantato di Nakatsu (30 allievi), il Piccolo Seminario (47 allievi), il Gran Seminario (15 allievi) lo dicono chiaramente e se a Dio piacerà avremo nel marzo prossimo il primo prete indigeno per la Prefettura.

Persuaso che la carità è via alla verità, godo pure rilevare il crescente lavoro che vengono compiendo queste opere (Ospizio di Miyazaki (110 ricoverati), Opera della S. Infanzia e Orfanotrofi (oltre 200 ricoverati), l’apostolato fra gli ammalati (oltre 200 inscritti)), che hanno poi dato origine alla magnifica fioritura della Congregazione indigena delle Suore della Carità in Giappone, i cui primi elementi proprio in questi giorni consacratisi al Signore colla prima professione, iniziano il fecondo apostolato di carità che speriamo condurrà tanti loro fratelli alla vera fede.

I missionari, benché in generale stanchi e sobbarcatisi specie quest’anno a vari sacrifici anche per far fronte alle necessità della vita, continuano con vero zelo che ha bisogno in vari casi di essere frenato, nel lavoro loro affidato, e quanti li coadiuvano (catechisti, maestri, Suore di Don Bosco ed elementi indigeni) li seguono con vero entusiasmo per compiere il loro dovere.

Anche l’Apostolato della stampa di prima necessità in Giappone, ha avuto in quest’anno nuove manifestazioni con pubblicazioni desunte da opuscoli dei Padri della Chiesa e che vanno a ruba fra gli ammalati e i Protestanti, e dal mensile CHARITAS, sorgano delle opere di carità cattolica in Giappone.

Per le precedenti e per queste pubblicazioni si nota un vero avvicinamento alla missione di protestanti ed un conforto spirituale sempre più sentito e sacrificato nei poveri ammalati.

Aderendo alle direttive della S. Sede, di valorizzare cioè la fede cattolica anche con lavori scientifici, segnalo il lavoro di vari nostri confratelli, non solo nelle pubblicazioni locali di vario genere a vantaggio specialmente dei pagani, ma anche nel campo storico della zona di missione a noi affidata. Il missionario Don Marega tradusse e stampò (Ed. Laterza) il KOJIKI – il più antico libro di Storia giapponese e fondamentale per capire lo spirito giapponese – e fece ottime ricerche sui primi tempi del Cristianesimo in Oita i cui risultati saranno pubblicati in parte subito dagli ACTA LATERANENSIA.


Opere principali compiute nell’annata


Chiesa dedicata a Don Bosco a Nakatsu; inaugurazione [del] nuovo padiglione S. INFANZIA all’Asilo dei gigli delle Figlie di Maria A.; inaugurazione del tubercolosario Hikari no sono (giardino di luce) in occasione della venuta in Giappone della Missione nazionale fascista. Nel medesimo ambiente inaugurazione della Chiesa dedicata al S. Cuore di Gesù. Queste tre opere sorgono in Beppu.

Istituzione della CONGREGAZIONE RELIGIOSA indigena della Suore della Carità giapponesi; istituzione del Segretariato generale dell’Apostolato per gli ammalati.


Necessità urgenti


Pur non privi del necessario, dovuto alla Provvidenza del Signore e dei suoi Ministri, come risulta dal rendiconto finanziario, chiudo l’annata con un forte debito che se non mi si viene in aiuto, pur imponendoci gravi sacrifici anche sul necessario (come si è fatto quest’anno, con grave discapito della salute dei missionari e delle opere) verrà sempre più aumentando.

La spesa massima del debito è dovuta per pagare la pensione dei miei seminaristi al Seminario Maggiore di Tokyo – ed il povero Prefetto non sa davvero come fare per rispondere alle giuste esigenze di quell’amministratore. Oralmente con V. E. (anche dietro le informazioni di Mons. Marella), con Mons. Costantini e con Mons. Signora, cui presentai un memoriale in cui gli esponevo la mia deplorevole condizione, feci presente le mie urgenti necessità – mi si diede luogo a sperare e che si sarebbe fatto il possibile per venirmi in aiuto. Supplico che si prenda in considerazione la mia situazione e mi si diano quei consigli che valgano a mettere riparo alle mie urgenti necessità specie nei riflessi del Gran Seminario.

Ho pure urgente necessità di erigere nuove cappelle ed allargare due che sono ormai insufficienti per l’accresciuto numero dei cristiani.

Altre urgenti necessità sorgono per sostenere la nascente Congregazione Indigena, specie per l’erezione della Casa di Noviziato e di formazione delle Aspiranti della nuova Congregazione.

Così si sente urgente il bisogno di una casa che accolga gli ormai numerosi fanciulli che escono dall’Ospizio e dalle Opere della S. Infanzia tenute dalle Suore indigene e dalle Figlie di Maria A. o che sono a noi affidati dalle autorità o da privati o dai missionari. In tale istituto tali fanciulli saranno avviati alle arti e mestieri, o all’agricoltura o alla carriera degli studi, scegliendo poi fra questi i più atti all’ufficio di catechisti, fornendo loro la soda cultura profana e religiosa. È un’opera che manca assolutamente in Giappone, di cui si sente estrema necessità in tutte le missioni. Per l’attuazione di questi progetti (valutati per un centinaio di allievi) si preventivano un 300.000 lire italiane. Mons. Costantini si degnava di suggerirmi: “Bisognerebbe trovare una Mecenate…” Purtroppo non ho aderenze. L’E. V. potrà più facilmente del povero Prefetto di Miyazaki trovare persona cui suggerire la santa impresa. Il Giappone, paese dinamico per eccellenza, esige che lo seguiamo nella sua attività.

Non mi si abbandoni, mi si consigli, mi si aiuti. Oggi festa del Patrono del Giappone, S. Michele, presento pel suo appoggio la mia povera relazione e domanda, mentre prostrato al bacio della S. Porpora imploro per me e per i miei l’Apostolica benedizione.

Assicurando all’E. V. le nostre preghiere a nome di tutti mi professo,

dell’E. V. Rev. ma

Umilissimo servo

Sac. Vincenzo Cimatti sales.

Pref. Apost. di Miyazaki



Appendice


Mi si permetta pure un accenno all’attività che svolgono sotto la mia dipendenza a Tokyo i figli di Don Bosco.

Lavorano nella Parrocchia di Mikawajima (S. Giov. Evang.) con annesso Oratorio ed opere di assistenza sociale fra le più fiorenti in Tokyo (Asilo, Esploratori, Dopo-scuola, dispensario, ecc.).

Per la formazione del personale in posto funziona il Noviziato e lo studentato filosofico e teologico salesiano.

La scuola Professionale Don Bosco limitata per ora alla sezione tipografica e sartoria, colla pubblicazione delle LETTURE CATTOLICHE ed altre opere ascetiche ed apologetiche si è venuta formando buona fama di casa editrice. La scuola è per ora pareggiata alla Provincia; ma per dare sviluppo occorre pareggiarla alle governative. Per le pratiche occorrono al solito mezzi pecuniari non indifferenti.

In altre circostanze l’Opera della Propagazione della Fede in vista delle benemerenze della Scuola nella propagazione della buona stampa in terra di missione elargì generosi sussidi. Faccio umile richiesta specie ora in cui qualche aiuto permetterebbe un impulso definitivo a quest’opera destinata a fare del gran bene.

Ed innalzo la mia povera supplica anche in favore delle Figlie di Maria A. che lavorano nella Prefettura, e che il povero Prefetto non può in alcun modo aiutare, non foss’altro a testimoniare la sua grande riconoscenza per il bene che vi fanno. Si accingono ad entrare in Tokyo per venire in aiuto alle opere feminili salesiane: attendono da me una buona spinta, che davvero non posso dare. Stendo la mano anche a nome della loro beata Madre Mazzarello all’Opera della Propagazione della Fede.

Il Signore rimeriti per quanto sarà possibile fare per tutte queste opere che attendono la pioggia della carità.

Unisco a parte qualche foto illustrante i massimi lavori dell’annata.



[Da copia presso ACS]










1 Don Cimatti ritorna in Italia per il Capitolo Generale. Fa visita a Propaganda Fide.