Cimatti|Romani Ulderico|1959-12-19

5261 / Romani Ulderico / 1959-12-19 /


a Don Ulderico Romani, già missionario salesiano in Giappone



Chofu, 19 dicembre 1959

Rev.mo e carissimo D. Romani,


A nome di tutti i più vivi auguri e assicurazione di tante preghiere per le prossime feste di Natale e di Capodanno. E Lei non è dimenticata, specialmente; mi aiuti con le sue preghiere per fare una buona morte.

Domani l’Ispettore nostro benedice la Cappella dedicata a Savio Domenico per i nostri cristiani e oratoriani. Scomparso il primo sogno di fare una bella Chiesa al fondo della proprietà (mettendo i cristiani e oratoriani ben separati dalla nostra comunità) si riattò la parte degli edifici (abitazione di Rosso, magazzini per l’automobile, ecc.) e ne è venuto fuori un qualche cosa che piace e serve1 – e completato anche l’utilizzazione di parte del salone-palestra, si potrà fare qualche cosa per 1’Oratorio.

S.E. non dà il permesso di parrocchia e non dà aiuto (prima promesso) e quindi ci siamo aggiustati così. Le Figlie di Maria A. desiderano lavoro di lavanderia e si fa qualche cosa nei pressi della cucina utilizzando quei locali. Le ho detto questo perché la prima idea di questo venne da Lei… e può forse interessarle… e potendo venirci in aiuto; spero non dimenticherà Chofu… (offerta Ss. Messe, doni per la chiesa, ecc. e tante preghiere).

La ricordiamo cotidie in carità e in preghiera.

Ossequi a tutti i cari confratelli. Buon anno sotto la protezione della nostra Ausiliatrice e Don Bosco. L’abbraccio e benedico di cuore.


Suo riconoscente:

Don Vincenzo Cimatti, sales.

1 Come dice bene Don Cimatti, la famosa cappella realizzata dopo tanta propaganda, era un riadattamento della autorimessa e magazzino dell’antica fabbrica Yamaha. Su disegno del salesiano Don Hendriks ne venne fuori un “un qualche cosa che piace e serve”. Fu usata come cappella fino al 1967, anno in cui la diocesi concesse la parrocchia. Poi fu adattata a sala di adunanze per i cristiani. L’altare e i banchi furono utilizzati nella cripta della nuova chiesa dello studentato costruita nello stesso anno 1967, dove in quell’anno furono trasportate le spoglie di Don Cimatti. L’edificio fu poi demolito nel 2007 per fare posto alla costruzione della nuova chiesa parocchiale.