Cimatti|Cavoli Antonio / 1949-12-12

3886 / Cavoli Antonio / 1949-12-12 /


a Don Antonio Cavoli, incaricato della Congregazione Caritas



Ispettoria Salesiana

San Francesco Saverio – Giappone1


Tokyo, 12 dicembre 1949

Reverendissimo Sig. Don Cavoli,


Dai suoi trattenimenti col Sig. Visitatore e da quanto ci siamo detto tra di noi, penso che avrà già chiaramente compreso quale sia il desiderio dei Superiori a suo riguardo.

Ripeto qui per sua norma e tranquillità quanto credo doveroso fissare in definitiva per regolarizzare la sua posizione davanti alle Regole. Mi pare di non scostarmi per nulla dalle direttive ripetutemi dal Sig. Visitatore. Per quanto poi abbia riflettuto sulle sue proposte e desideri, non mi è stato possibile tenerne tutto il conto che avrei voluto.

Ecco dunque quello che Lei dovrà fare in Domino:

  1. Sistemare l’organizzazione giuridica della sua Congregazione Caritas, coll’elezione delle Superiore stabilite, alle quali deve andare tutta l’autorità e la responsabilità della direzione e amministrazione interna della Congregazione.

  2. Nel più breve tempo possibile sistemare gli impegni amministrativi che avesse tra mano, e cessare quindi da ogni ingerenza o preoccupazione amministrativa riguardante la Congregazione Caritas.

  3. Pregare sua Eccellenza il Vescovo di Fukuoka, al quale è stato conferito col protocollo del 1 aprile 1949 (n. 2289/49), insieme alle facoltà necessarie, il mandato di reggere la Congregazione Caritas, affinchè voglia prendersi a cuore l’assistenza e lo sviluppo della medesima.

  4. Dopo questo, che suppongo potrà espletare entro il mese corrente, lei potrà mettersi a disposizione dell’Ispettore, il quale determinerà la sua nuova destinazione.


  Per un primo tempo penserei di invitarla a fermarsi alla Scuola Professionale di Tokyo, in qualità di Confessore della Casa. Così potrebbe dare ancora qualche occhiata alla nuova Casa delle Suore in costruzione, fino alla sistemazione della progettata opera dei bambini.

Intanto avrebbe pure il tempo e la calma necessaria per completare i commenti alle Regole che credesse utili per la Congregazione, e anche aiutare col consiglio le Suore, nel caso che esse ricorressero spontaneamente a Lei, per schiarimenti e direttive.

Qualora sorgessero poi casi speciali, in cui per poter agire occorresse l’intervento del Superiore, ricorrerà all’Ispettore.

Per tutto il resto, come confratello, dipenderà dal direttore della Casa, secondo le Regole.


Aggiungo per sua tranquillità tre osservazioni.

  1. La Congregazione Salesiana in Giappone, anche per espresso desiderio del Sig. Visitatore, farà il possibile per aiutare la Congregazione Caritas, e ne domanderà di preferenza la collaborazione per le sue opere.

  2. Da queste disposizioni, volute dalla Chiesa e dai nostri Superiori, la Sua Congregazione non ne scapiterà; ma inizierà un periodo di maggior incremento, benchè forse Lei non possa ammetterlo.

  3. Tutti i meriti che Lei si è fatti in questi lunghi anni di lavoro e di diurni sacrifici, che forse solo il Signore conosce, non le saranno sminuiti, anzi Le saranno raddoppiati colla dedizione completa a Dio in quest’ultimo non lieve sacrificio.


Per voce, poi, volentieri aggiungerò tutti gli schiarimenti e spiegazioni che Lei desiderasse. I miei sentimenti personali li può già intravvedere, ma se Lei li desiderasse conoscere meglio, in quanto possono essere utili a Lei e alla Congregazione, glieli potrò manifestare a sua richiesta.

Il Signore La aiuti colla sua santa grazia e L’assista sempre. Io prego continuamente in questo senso. Anche Lei abbia la bontà di ricordarmi al Signore, perchè possa anch’io fare sempre la sua santa volontà.

Mi creda suo dev.mo in C.J.

Ispettore


1Per capire il contenuto di questa lettera, si tenga presente che, dopo la partenza del Visitatore, don Cimatti, non volendo lasciargli problemi al nuovo Ispettore, con questa lettera regolò la posizione di don Cavoli verso la Congregazione Caritas. La data è del 12 dicembre, ma dal contenuto si capisce che è stata scritta prima da lui stesso. Don Tassinari dice di non aver trattato lui stesso questo problema. Don Cimatti non essendo più Ispettore, non ci mise la firma, a meno che quella conservata nel Museo Don Cimatti battuta a macchina non sia una copia, e l’originale firmato non sia stato dato a Don Cavoli.